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Autore: Waitingaprince    07/09/2010    2 recensioni
Non puoi fare così! Pensai immediatamente. Scossi la testa. Non mi posso prendere una sbandata per uno come lui! E’ impossibile.. “a cosa stai pensando?” mi chiese. “non posso essermi presa una sbandata” dissi ad alta voce. “ah no?” disse malizioso. Mi baciò il collo. Un brivido mi percosse la schiena. Merda, mi sono innamorata..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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fanficRieccomi con un nuovo capitolo di questa storia! Innanzitutto volevo ringraziare e rispondere a chi ha recensito il capitolo precendente:

PauLxCeleste: grazie mille per la tua recensione, spero che continuerai a seguire questa storia!

camilla_rain: grazie anche a te della recensione.. no, Ash e Lucinda non stanno insieme, non ti preoccupare

Ken Tennyson: grazie anche a te della recensione e grazie perchè continuerai a seguire questa storia.. diciamo che nemmeno io adoro la LucindaxPaul ma pensavo che, con la trama che avevo in mente la storia potesse venire bene. Grazie ancora per i complimenti

Un altro ringraziamento a chi segue questa storia: Gardis. Grazie mille anche a te e spero che questa storia ti piaccia.

Grazie a tutti e buona lettura!

Dove eravamo rimasti?
“non posso essermi presa una sbandata” dissi ad alta voce.
“ah no?” disse malizioso. Mi baciò il collo. Un brivido mi percosse la schiena.
Merda, mi sono innamorata..
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“smettila” urlai tentando di dimenarmi arrossendo vistosamente.
Teneva in miei polsi ben stretti in modo che io non potessi muovermi.
“perchè dovrei?” disse “io mi sto divertendo”
“non c’è nulla di divertente” urlai disperata.
“lo vedremo” disse in aria di sfida. Mi ribaciò il collo, ancora quel fremito lungo la schiena.
Sentivo il suo respiro sul collo, era caldo, e i brividi continuavano senza sosta.
Poi mi stese sul divanetto, nonostante tentassi di fuggire da quella presa predatrice. Il suo corpo si adattò perfettamente al mio mentre continuava a baciarmi il collo.
Staccò le sue calda labbra dal mio collo e le avvicinò al mio mento. Piano piano le nostre labbra si sfiorarono, il mio cuore iniziò a battere velocissimo, sentii una vampata di calore in faccia.
Non credevo che per lui fosse lo stesso, non ci avrei mai creduto.
La sua lingua si insinuò nella mia bocca invitando la mia a partecipare a quell ballo. Ma io mi rifiutavo, non volevo baciarlo, non volevo cascare in quella trappola mortale, e lui se ne accorse, ma non si fermò. Non mi farò trascinare in questo casino ero più decisa che mai. Tentai di liberarmi dalla presa che mi stringeva i polsi, senza successo.
Cominciò a baciarmi con più passione, era travolgente e la tentazione era troppo forte. Merda, perchè prorpio a me?
Non ce la feci, ero sicura di svenire da un momento all’altro. Mi lasciai abbindolare da quella calda sensazione e da quel batticuore fortissimo sperando che tutto sarebbe finito presto.
Le mie labbra iniziarono a muoversi con le sue e la mia lingua accettò l’invito a quello strano ballo. Fu il momento più della mia vita, almeno credo.
Era un bacio caldo, sincero. In qualunque caso mi stavo facendo trasportare troppo da quella situazione, e mi piaceva.
Sentii le sue mani salire lungo la mia schiena, sotto la maglia e arrivare al costume.
Questo no, non sono una ragazza facile, io pensai.
Mi staccai da lui con la velocità di una gazzella. “non sono scema” dissi “e non sono una ragazza facile. Mettitelo in testa”
Corsi via da quel paradiso che poteva essere al centro esatto dell’inferno, ma era ancora lucida per notare che qualcosa, appena uscii entrò nel privè. Decisi di dare una sbirciatina e di capire cosa stesse succedendo.
“A quanto pare ho perso” disse una voce familiare, delusa.
“Si direbbe di sì” disse Paul orgoglioso “ho baciato Lucinda, quindi ho vinto”
Mi paralizzai. Una scommessa? Ho baciato Lucinda? Ho vinto? Cosa cavolo..? quelle domande mi occupavano la testa, non riuscivo a capire.
“Quanto ti devo, Paul?” disse quella voce.
“lo sai benissimo quanto mi devi, Barry”
Sentendo quel nome la mia mente si svuotò. No, Barry non può avermi fatto questo! Di sicuro è un altro Barry! Tentai di convincermi, ma non ebbi molto successo.
Tentai di sbirciare all’interno di quel privè che per me ormai era l’inferno. Vidi una chioma bionda, una viola e dei soldi nelle mani dei due.
Ero piena di rabbia: ero stata tradita, usata e umiliata. Ho sprecato il mio primo bacio con un idiota patentato che dopo tutto che fà?! Scommette su di me? Ma cosa ho nella testa?! Ce l’avevo a morte con me stessa per essermi fidata, per essermi fatta abbindolare e per essere andata al Beach Party.
Non riuscivo più a controllare le mie azioni, così entrai nel privè senza neanche pensarci.
“Brutto idiota, che non sei altro! Come ti sei permesso?! Ti vorrei dare uno schiaffo che te lo potresti ricordare per tutta la vita” dissi poi voltandomi verso Barry “ma..”
Baciai Barry a stampo, un bacio lungo, ma privo di quell'emozione che avevo provato con Paul. Rimasi un pò delusa, ma ci ero riuscita. Ero sicura di essere riuscita a scalfine un minimo il cuore di pietra di Paul. Lo guardai soddisfatta. “questo dovrebbe farti più male” dissi uscendo.
“wow” disse Barry ancora scombussolato.
“stai zitto” disse invece Paul acido. Sì, ero riuscita a scalfire quel cuore.
Mi stava per venire una crisi di pianto. Con le lacrime agli occhi raggiunsi la postazione del DJ. Corrado mi guardò preoccupato.
“Lucinda, tutto bene?”
“no, va tutto uno schifo, Corrado” dissi in preda alla disperazione.
“ti va di parlarne?” mi chiese premuroso
“no” risposi acida. Che mi sta succedendo? Non posso trattare male Corrado mi pentii subito della mia risposta “scusa Corrado, colpa mia” dissi “che ore sono?” chiesi.
“le 23.50” rispose pronto.
“tra cinque minuti faccio il mio annuncio” dissi con un pò di entusiasmo.
Mi tranquillizzai. E per cinque minuti riuscii a non pensare, il che mi diede molto sollievo.
“Lucinda, sono le 23.55. Vuoi ancora un pò di tempo?” mi domandò Corrado un pò apprensivo.
“no, grazie” sorrisi. Mi ero ripresa abbastanza da poter parlare.
Presi il microfono e mi alzai in piedi.
“Ciao Arenipoli! Siete caldi?” dissi, sembravo proprio una speacker “fatemi sentire la vostra voce” urlai.
Si sollevò un urlo per tutta la spiaggia.
“bene” dissi soddisfatta “sapete che è quasi il 15 luglio vero? Avete i costumi vero? Perchè a mezzanotte in punto vi voglio tutti in acqua per il fantastico bagno di mezzanotte al Beach Party di Arenipoli”
Un urlo di entusiasmo circondò la spiaggia.
Ero emozionata, tanto da far sparire la tristezza.
Sentii una campana rimbombare: era mezza notte!
Mi levai i vestiti che lasciai alla postazione del DJ, e corsi verso l’acqua buttandomici dentro.
Immersi la mia testa in quel mare freddo come il ghiaccio e mi isolai dal mondo.
Lui è riuscito a farmi innamorare in un secondo, io riuscirò a farlo innamorare di me, fosse l’ultima cosa che faccio.

>To Be Continued<
  
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