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Autore: Hikary    08/09/2010    5 recensioni
[ JaneLisbon ~ RigsbyVanPelt ]
In un mondo un po' diverso dal nostro, la stragrande maggioranza delle persone è dotata di una speciale abilità dovuta a mutazioni genetiche non meglio identificate; solo una piccola percentuale della popolazione può ancora definirsi normale.
Teresa Lisbon non fa parte di questa minoranza: come la maggior parte dei suoi coetanei, anche lei possiede un' Abilità, grazie alla quale è a capo di una piccola squadra che si occupa di tenere al sicuro gli studenti della Bose Academy of Sacramento.
Quando però il preside le affibbia un bizzarro collaboratore che afferma di essere assolutamente normale, nonostante sembri in grado di fare le cose più incredibili, la curiosità ha subito il sopravvento...
Patrick Jane è davvero un Regolare?
Qual'è la sua storia, cosa nasconde?
( Un piccolo esperimento nato in un momento di pura follia che spero possa divertirvi!)
Genere: Generale, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Alla Sere,

incodizionatamente.


[Chap. 5]

The Handmaiden's Tale


« Okay Lynn. Comincia dal principio. »

« E che sia davvero il principio, non tergiversare come tuo solito! »

« Lisbon, sta' buona. Non lo vedi che é già abbastanza in ansia? »

« Vorrei ben vedere ...! »

« Oh, insomma! Piantatela tutti quanti, adesso. »


L'intero club del CBI con l'aggiunta di un ospite di eccezione – Lynn Bukowski al banco dell'imputato – sgranò gli occhi e rivolse un'occhiata incredula Van Pelt. Il bel visino di Grace si colorò all'istante di un porpora acceso; ma perlomeno sia Jane che Lisbon erano ammutoliti.


« Avanti » intervenì allora Rigsby, rivolto alla sua migliore amica « Sputa il rospo. »


E Lynn iniziò a raccontare.



***



Tutto aveva avuto inizio con Peter Volchock. Checché ne dicesse Lisbon, Lynn riteneva fosse un tipo da conoscere a qualsiasi costo. E con qualsiasi intedeva proprio qualsiasi. Prendendo ispirazione dal lavoro dei suoi adorati amici del CBI, la ragazza si era messa all'opera per studiare a fondo le sue abitudini e alla fine, dopo giorni di duro apprendimento mnemonico degli orari di lezione, aveva incastrato una sua ora buca con una lezione di psicologia di Peter.

Il problema, spiegò Lynn, consisteva nel gran numero di ore che aveva da passare in teatro per preparare il nuovo spettacolo, soprattutto per via della gita del corso di biochimica del mercoledì, frequentato sia da Maya Patterson che da Ronald McKinley. Maya e Al erano compagni di corso di Lynn fin dal primo anno di teatro ed erano – a detta della stessa – veramente in gamba sul palco. Già molte volte i ragazzi avevano rinunciato alle gite degli altri corsi per occuparsi dello spettacolo, ma questa volta i due erano stati nominati nientemeno che organizzatori dal professore di biochimica.

Certo, Maya aveva subito chiesto di spostare la data dopo lo spettacolo. Impossibile, però, per via di una serie di circostanze molto interessanti per una studentessa curiosa come lei: a quanto pareva, il cugino della sorella dell'ex-moglie del professore aveva organizzato un matrimonio che andava fatto proprio in tal data e serviva che l'uomo rimanesse là piuttosto a lungo per tale questione, quindi sarebbe partito subito dopo la gita e si sarebbe assentato per un lungo periodo; e si diceva che la sposa fosse la sorella dello zio del fratellastro di un tale che...



***




« Alt! Lynn, che diavolo vuoi che ci importi di tutta questa soap-biochimica??? »

« Ma Lis » paignucolò la bionda « hai detto di partire dall'inizio... »

« E di non tergiversare! »

« Ma io non stavo terg... »

« Shhh! Taci e continua! »

« Ma...! »

« Obbedisci! »


Lynn alzò le mani in segno di resa.


« Va bene, va bene. Ora continuo... »


***




Allora, riprendendo dalla lezione di psicologia.

Fingendosi interessata a seguire un'ora extra, aveva partecipato a quell'insopport... ehm, a quella lezione molto particolare ma davvero interessante. Peter era belliss... ehm, molto concentrato sulla spiegazione e prendeva una marea di appunti. Lynn era riuscita a sedersi dietro di lui e lo teneva d'occhio.


« Ti piace la lezione? »


Lynn era trasalita; non si aspettava quella domanda.

Perlomeno, non da Peter.


« Eh ...sì, moltissimo. »

« Bene. »


Le aveva rivolto un sorriso divertito, che lasciava intendere quanto poco lo avesse convinto quella risposta. La trovava senza dubbio buffa.


« E dimmi » si era sporto leggermente verso di lei, reclinando il capo all'indietro senza farsi notare dalla Brookvich « cosa ne pensi di questa ...come chiamarla... »

« Già, come potremmo chiamarla? »


Lynn aveva scosso la testa con un gran sorriso – piuttosto idiota – e aveva appoggiato il mento sul palmo della mano, pregando tutti i santi di Grace che Peter trovasse al più presto un nome per quell'argomento sconosciuto.


« Teoria catartica, forse. Che ne dici? »

« Del nome? Azzeccatissimo. »

« Intendevo del discorso, in generale. »

« In ...generale? »


Peter aveva annuito lentamente, senza smettere di sorriderle, e aveva avvicinato ancora il viso a quello di Lynn. I suoi occhi erano di un colore insolitò, riferì la ragazza, scuro come la pece ma luminoso allo stesso tempo.


« Tu che ne pensi? » rigirò la domanda.

« Onestamente, lo trovo interessante. L'idea di vivere esperienze racchiuse nel nostro subconscio attraverso la recitazione é così affascinante. La Brookvich ha fatto un bell'esempio – scoprire i propri sentimenti impersonando Romeo e Giulietta – anche se a parer mio sarebbe ancora più sorprendente interepretarsi. Due persone che non fanno che litigare, ad esempio, interpretano due personaggi che litigano costantemente. Questo é catartico. Non credi? »

« Sì... »


Lynn aveva gli occhi spalancati, lo sguardo vagamente distratto che in realtà celava il suo massimo livello di attenzione. Era un'ottima idea, assolutamente geniale.

D'altro canto l'aveva sempre saputo, lei, che il suo Peter era tanto intelligente!



***


« Il tuo Peter? »


Lisbon storse il naso.


« Scusa, dove sarebbe il problema? Rovina la narrazione? Occulta le informazioni? No! E allora lasciamo usare gli aggettivi che voglio. » ribatté l'imputata, con piglio offeso.

« D'accordo. »

« E comunque, adesso arriva la parte migliore. » aggiunse con un ghigno.


Teresa si domandò perché diavolo Jane stesse ridendo, dato che nella parte migliore c'era anche lui.



***



La vicenda dei sostituti era arrivata a quel punto.

Tanto, si affrettò a precisare Lynn, due sostituti li avrebbe presi comunque. Solo che aveva deciso, per il bene della comunità e solo un pochino per sfizio personale, di incasinare i ruoli.

A Lisbon e Jane aveva domandato se erano disponibili per sostituire Maya e Al durante una prova molto importate. Forse non aveva omesso il nome appositamente per scombinare la giornata a Lisbon; oppure sì, ma al CBI disse che ovviamente era stato tutto un equivoco.

Però era stato incredibilmente divertente – e questo lo disse, a costo di rischiare la vita per mano di Lisbon – vederli arrivare sulla soglia dell'aula per le prove, due espressioni spaurite dipinte sui volti pallidi. Il sollievo di Lisbon si era tramutato in orrore non appena aveva saputo che quel maledettissimo bacio – al diavolo la Brookvich, Volchock e le catarsi! - ci sarebbe stato in ogni caso. Dopodiché, il dramma aveva avuto inzio.

In tutti i sensi.


Sul palcoscenico, copioni alla mano, gli attori provavano i movimenti e i cambi di scena limitandosi a leggere le battute. In assenza dell'insegnante, Lynn dirigeva le operazioni.


« Lis, su, tocca a te! »

« Oh, ehm, sicuro! »


« Ma che diavolo combini Matt?! Quella battuta é di Antonio, non di Leonato! »


« Tu, non osare uscire da quella quintaaa! »


« Stop! Stop! Ce la facciamo ad azzecare una posizone? Anche per sbaglio mi andrebbe bene... »


« Jane? Se ancora tra noi? »

« Ma come, devo leggere sempre io?? »

« Sei il protagonista... »


« Fantastico » rimuginava tra sé Lynn « di questo passo sarà la recita di primavera ...per l'anno prossimo! »


Aveva appena concesso un minuto di respiro al cast e a dirla tutta, anche a se stessa. Lisbon le si sedette accanto, sventolando il copione sotto il naso.


« Hey, complimenti. Sei un vero un boss. »

« Grazie. Ho imparato dalla migliore. »


Si erano scambiate un sorriso.


« Posso chiederti un paio di cose su questa Beatrice? »

« Ma certo. »

« Perché se la prende tanto con Benedetto? Voglio dire, si punzecchiano sempre e questo é okay, lo posso capire. Ma a volte sembra quasi... » gli occhi blu alzati, come in cerca di una risposta, aveva proseguito « Quasi che soffra terribilmente. E vuole far provare quel dolore anche a Benedetto. »

« Mica male per una profana. »

« Ah ah. Spiritosa. Allora, cosa le é capitato? »


Lynn sospirò.

Un' espressione dolcissima le intenerì lo sguardo, perché l'amore che provava per i suoi ruoli sapeva essere intenso e profondo quanto quello che la legava alle persone reali.


« Nessuno lo sa con certezza. Ci sono solo un paio di versi che suggeriscono qualcosa, ma la verità é che ognuno può immaginare la storia che vuole. Il bello sta in questo; ed ogni Beatrice avrà una sfumatura diversa a seconda dell'attrice che la interpreta. Non é geniale? E' il personaggio più geniale nella storia del teatro! »


Le brillavano gli occhi.


« Wow. E quali sono questi versi? »


Lynn la fissò con disapprovazione.


« Li hai letti poco fa Lis. »

« Oh. Davvero? »

« Santa pazienza. Ecco, dammi il copione ...ma che dico, non mi serve il copione. Li so da me. Indeed, my lord, he lent it me awhile and I gave use for him, a double heart for a single one: marry, he once before won it of me wih false dice, therefore your grace may well say I lost it”. »

« Giusto. E tu come lo interpreti? »

« Una volta Kenneth Branaght – un tizio superfamoso che ha interpretato Benedetto, ma figuriamoci se lo conosci! - ha detto delle cose bellissime su come lui e Emma Thompson – idem come sopra – abbiano interpretato questi ruoli. “ Alla base della performance c'é l'idea di due persone che si sono spezzate il cuore reciprocamente”. »

« Spezzate il cuore reciprocamente... Suona poetico. »

« Un sacco. »

« Sai, credo di potercela fare. Sul serio. »

« Questo é lo spirito giusto, Lis! Forza, alla conquista del prossimo atto! »


La seconda parte delle prove era andata decisamente meglio.

Lynn aspettava con impazienza di arrivare alla scena più importante, quella della tanto sospirata dichiarazione tra i due innamorati; se solo avesse saputo quale sorte sarebbe toccata di lì a poco a quella parte, forse avrebbe evitato perfino di inziarla! Per non parlare del fatto che il bacio-catartico di Peter, causa scatenante di tutto quel trambusto, non l'avrebbe nemmeno intravisto.


« ...Non é strano? » stava leggendo Patrick.


Alzò appena gli occhi dal foglio per osservare Teresa, che gli parve molto concentrata mentre si accingeva a leggere.


« Strano quanto qualcosa che non so... »

Lisbon aveva aggrottato un sopracciglio, perplessa da quell'ultima frase. Lynn gesticolò qualcosa che somigliava molto ad un “ rimandiamo le riflessioni semantiche ad un altro momento”.

Eppure era destino che Lisbon non concludesse mai quella battuta.


« Questo sì che é strano! »


La voce squillante di Maya attirò l'attenzione di tutti i presenti nel teatro, mentre la giovane attrice varcava la porta d'ingresso assieme ad Al.


« M-Maya... » Lynn sbiancò. « Già tornati? »

« Incredibile, eh? Il treno ha impiegato meno del previsto. Gran bella gita, comunque. » intervenne Al.

« Sì, ma tu piuttosto » riprese Maya « perché diavolo non stai facendo Beatrice? »

« Maya, ne possiamo parlare dop... »

« No, scusa. » s'intromise Jane, saltando giù dal palco e andando in contro alla ragazza « Credevamo che Beatrice fosse la tua parte. Tu e Ronald, Bea e Ben, come li chiamate voi attori. »

« Neanche per sogno! Al effettivamente é Benedetto, ma quanto a me sono solo un'umile Hero. Vi sembra posisbile che Lynn non abbia il ruolo di Beatrice? L'adora, sarebbe una crudeltà privarla di quella parte. »

« Interessante... »


Lisbon era ammutolita.

Fissò Lynn come se all'improvviso il suo sguardo fosse stato dotato dell'iper di Volchock.


« Avremmo perso tutto lo scopo del teatro catartico... » fu tutto ciò che riuscì a mormorare Lynn.


Atto IV, scena prima: calava il sipario, almeno per quel giorno, su Molto Rumore Per Nulla.



***



« Non posso credere che tu l'abbia fatto! »


Wayne rideva a crepapelle, senza curarsi dell'espressione imbarazzatissima di Lynn.


« Ecco » sbuffò la biondina « Questi sono i fatti, le cause e gli effetti di una malsana curiosità verso certi elementi del Consiglio. Ho imparato la lezione – mai cercare di acchiappare Peter e Lis con lo stesso argomento di psicologia – e non lo farò mai più. Posso andare, adesso? » lanciò un'occhiata da cucciolo all'amica « Concedete a quest'ancella il privilegio di sottrarsi al vostro cospetto? »

« Sì, sì, sei perdonata. » ridacchiò Teresa. « Ma smettila con Volchock » l'ammonì « E' un tipo pericoloso e non solo per qunto riguarda il teatro! »


Lynn fece una smorfia riluttante, abbozzò un inchino e se ne andò saltellando giù per le scale. Dai mormorii che riusciva ancora ad udire dalla soffitta, capì che Wayne non aveva smesso di ridere; e che la cosa iniziava ad irritare Lisbon.

A forza di camminare per i prati attorno alla scuola, perse la cognizione del tempo. Il suo posticino preferito si trovava davanti alla biblioteca multimediale, dove non si poteva essere visti né dal retro del dormitorio né dall'edificio principale. C'era un piccolo porticato su quel lato del grande ottagono che formava la biblioteca e di lì il tramonto, come l'alba, si poteva ammirare in tutta tranquillità. Lynn per ovvi motivi non era tipo da alba, mentre i tramonti facevano decisamente per lei. A quell'ora c'era poca gente in giro e per quanto amasse la folla trovava rassenerante avere un momento in cui restare in pace con i propri pensieri.


« Tutta sola? »


Lynn sussultò.


« Oh, Peter. » il viso si distese « Ciao. »

« Accidenti, mi dispiace. Sembra che oggi sia destinato a coglierti di sorpresa. »

« Nessun problema. A me piacciono le sorprese, quando sono belle. »


Si rese conto di quanto aveva appena detto e arrossì. Tuttavia, invece di impelagarsi in confuse precisazioni, chinò il capo distogliendo lo sguardo da quello del ragazzo.


« Sei fortunata. Io solitamente le temo. Mi piace che le cose siano al posto giusto, ben calcolate. »

« Uomo di scienza, eh? »

« Colpevole. » mormorò con un sorriso, portandosi la mano destra sul cuore come l'avessero davvero colpito.

« Tranquillo. Sono abituata, con Lisbon. »

« Siete molto amiche, vero? »

« Sì. Immagino possa definirla la mia migliore amica. E' molto diverso dal rapporto che ho con Wayne, però: lui mi conosce da quando sono nata, siamo cresciuti insieme. Ma con Lis é stato subito ...speciale. »

« Wow. Vorrei un'amica come te. »

« Ce l'hai! » rispose la ragazza, d'impeto.


Si guardarono un attimo, in silenzio.


« Accetto l'offerta. »

« Bene. »


Lynn si strinse nelle spalle, sul viso un'espressione raggiante di felicità.


« Ti parla spesso del CBI? »

« Oh, sì! Lo adora. Sono quasi un membro della squadra. » scherzò.

« Sarà dura, in questo momento. Con Dean ancora in coma, intendo. »

« Già. Sono in alto mare, non si sa che fare. E tra poco si dovrà informare la polizia, temo. »

« Si potrà fare ben poco con il ciondolo strappato all'aggressore. Immagino non ci sia nemmeno del DNA. »

« Suppongo di no. »


Lynn odiava quell'argomento.

In realtà non aveva ben chiaro a cosa si stesse riferendo Peter, ma d'altro canto non aveva prestato molta attenzione ai dettagli dell'aggressione. Lisbon cercava sempre di omettere le parti più cruente. Però le pareva strano che non le avesse parlato di un dettaglio così curiodo. Adesso che ci rifletteva, le venne in mente che non aveva mai sentito parlare di ciondoli, da nessun membro del CBI. Nemmeno da Meth.

Quando però Peter le sorrise ancora, dimenticò Dean Hopper e tutto il resto, concentrandosi solo sul suo piccolo momento perfetto.


[FINE CHAP.5]



Notes

Allora, come già detto a qualcuno devo ricordarmi che non é il “ Lynn Bukowski Show” ma una fic su Mentalist. Il fatto é che Lynn e Peter saranno così importanti ...se penso quanti personaggi devo ancora introdurre, mamma mia... Mi vien male X°D

Che dire, spero che almeno Lynn e Peter vi siano simpatici.


Passando al versante Much Ado, vi informo che no, non sono completamente andata: ne ho messo un pezzo in inglese per il semplice fatto che delle cinque traduzioni che conosco ognuna ha pregi e difetti, ma come dice Lynn stessa oguno di fondo ha una sua interpretazione e nel discorso non avrebbe senso proporre qualcosa di diverso dai puri e semplici versi di Will, perché quello che Lynn vuole é che Lisbon abbia una sua idea dei meravigliosi false dice (L).

La frase é dell'atto II, scena I.

Le parole di Kenneth Branaght sono vere al 100%, vengono da un'intervista. Ovviamente sono la traduzione ad opera di qualche giornale/sito italiano.

Ora vi riporto una traduzione dei versi che viene dalla stessa versione da cui ho preso le altre due frasi in italiano [ trad. Maura Del Serra per la NewtonCompton del 1993]. Ha i suoi difetti, ma é la prima che ho letto <3


“ Veramente, signore, lui me l'aveva dato in prestito a termine, e io gliel'ho reso con gli interessi, un cuore non più unico ma doppio. E dato che un tempo mi aveva vinto il mio facendo carte false, vostra grazia può ben dire che l'ho perduto”.


La punetggiatura é un'opinione, ne sono conscia ù.ù

( E gli avverbi e le congiunzioni pure, ma facciamo finta che vada bene così XD Sempre meglio delle altre due che ho qui a casa, una che con la punteggiatura é ancora più fantasiosa e l'alta che inventa complementi a casaccio XDDD).


La più recente teoria di mia zia é che Shakespeare si facesse molti meno problemi di me su questa povera opera X°D


Il tito viene da un episodio di Gossip Girl che viene da un'altra cosa che non mi va di cercare.

Ce lo facciamo piacere comunque, sì?


Ringraziamenti...


allanon9 Grazie mille, io vivo nel terrore dell'OOC. Ehm, ignoriamo il ritardo, va là...


soarez Ma tu sai che io scrivo solo per leggere le tue recensioni XDDD? Come al solito, hai beccato la frase di Lynn che preferisco! Per Rigsby che si rotola dovrai aspettare il *bjbhkbkjb* e anche il b.... Argh, questa mi stava scappando! In realtà tutta la vicenda del capitolo Lynn's POV mi é venuto all'improvviso. Bah XD Per Cho ho avuto un'idea così geniale che mi faccio schifo da sola, ma voglio farti friggere parecchio, prima.

Wow, mi sa che il tuo era teatro serio, io mi sono ispirata alle recite di fine estate ragazzi in parrocchia... Che dire, ci vediamo alla Chisbon! ( Ma che ho fatto di male per doverla scrivere ç_ç??? Ah, già, non ho aggiornato per tempo ù.ù).


Raven_95 Sono così entusiasta che tua sia entusiasta *_* Anche io amo Beatrice e ho traduzioni di quell'opera ovunque. L'ultima é quella dei versi dei dadi, salvata in bozze sul cellulare perché mia madre si é rifiutata di comprarmi un terzo Much Ado in italiano solo perché era tradotto diversamente XD Spero che le riflessioni di Lynn su Bea ti siano piaciute!

  
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