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Autore: Neko no Yume    08/09/2010    4 recensioni
I nostri valorosi eroi si ritrovano a dover mettere in scena una recita per colpa di Polonia, che sembra uno dei pochi entusiasti.
Cosa ne uscirà fuori? Di sicuro niente di buono.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era l’ora di pranzo e tutti avevano ragionevolmente fame.
Del resto, avevano passato una snervante mattinata a sorteggiare i ruoli di quella pagliacciata collettiva all’insegna del rosa, chiunque sarebbe stato molto più stressato al loro posto.
-Ahahah! L’eroe ha fame! Voglio mangiare, dove sono gli hamburger qui?-, esclamò Alfred.
-Aaah… ecco che il bambino pianta la lagna-, sbottò Arthur.
-Ed ecco invece la principessina che lo rimprovera! Uhuhuh…-, sentenziò Francis.
Francis venne brutalmente pestato.
-Insomma basta! Voi branco di barbabietole pelose non sapete fare altro che riempirvi di lividi a vicenda?-, tuonò UgoH esasperato.
-Già-, fu la lapidaria e unanime risposta.
-Cioè, qui ci vuole tipo qualcosa da mangiare!-, trillò Feliks tutto rilassato –Cina, tu cosa ci consigli?-.
-Io aru? Vuoi un parere proprio da me?-, il povero cinese non riusciva a credere di essere stato interpellato.
Povero caro.
-Ok, no. Liet, tu cosa dici di fare?-, chiese il polacco, dimenticandosi del povero Cina e mandando in frantumi i suoi sogni.
-Umh, direi che considerando quanti siamo andrebbe bene una frittata di uova di panda-, asserì lui.
-Uova di panda?!-, urlò il cinese terrorizzato, risvegliatosi dalla depressione post partum (non sappiamo esattamente cosa avesse partorito, probabilmente un rubinetto dato il suo rapporto con Russia).
-Sì, ci sono problemi?-, chiese Toris sorpreso.
-Certo! Non sapete a chi sono sacre quelle uova?-.
-A Belzebù?-.
-Ai piccioni?-.
-A player-sama? (ok, questa non sforzatevi di capirla)-.
-Al grande cocomero?-.
-A Sealand?-, disse Sealand, per poi venire rinchiuso in una cantina.
-Piantatela di sparare a caso!-, strepitò Cina –Quelle uova sono sacre alle scimmie-laser!!-.
Un silenzio tombale scese su di loro, paralizzando persino il grande UgoH.
Il gelo che quella parola aveva provocato era così palpabile che un pinguino si affacciò e iniziò a ballare il tip-tap, per poi andarsene con molta calma e teatralità.
Svezia fu il primo a riscuotersi.
-C’è un solo modo per sapere di più su questa faccenda e mangiare…-, esordì.
-Chiedere a Cleverbot!-, lo interruppe America.
A tutti parve una buona idea, prendere per il culo quel computer era uno dei passatempi preferiti delle nazioni.
Alfred accese il suo computer e andò su internet (e qui, signori miei, dovrò usare lo stile copione… mi duole molto...).
Alfred: Ciao Cleverbot!
Cleverbot: Ciao.
Alfred: Che mi sai dire delle scimmie-laser?
Cleverbot: Che è antani.
Alfred: Ah, bene… Altro?
Cleverbot: Languages?? Come scrivi male.
Alfred: Come osi? Brutto bastardo, io ti spezzo in due!
E dopo questo breve e inutile colloquio, Arthur dovette legare l’americano a un palo (sì, in casa di Polonia c’erano i pali; problemi?), per impedirgli di distruggere il PC.
-Per fortuna io so dove le scimmi-laser tengono le uova, aru!-, si fece bello il cinese, ma nessuno lo stava ascoltando più da molto tempo.
-Bene! Si parte per… il principato di Wy!-, urlò Feliks.
-Yeah!-, esclamò Danimarca –Ma con che compagnia aerea viaggeremo?-.
Quello era un grosso problema, dato le scarse finanze delle nazioni ma come al solito arrivò UgoH a dissipare le incertezze.
-Vi porterò io! Salite sulla mia prestante e morbidosa gobba rosa!-.
Tutti salirono a bordo senza farselo ripetere un’altra volta.
-Wow! Cioè, sembra tipo di stare seduti su un pacco di Foxy seta!-, commentò Polonia con acume.
-O sulla pancia di un cadavere ancora caldo…-, mormorò Ivan.
Tutti si girarono a guardarlo male e…?
Non ci arrivate da soli?
Bravi, Toris svenne.
Volete un premio per aver indovinato una cosa tanto ovvia?
Beh, non lo avrete.
Detto questo, i nostri eroi partirono alla volta di Sidney, dove arrivarono a casa del principato di Wy, che li portò in un locale sotterraneo e ce li chiuse dentro alquanto terrorizzata.
Le nazioni si guardarono in giro circospette, stringendosi attorno al pony gigante; la sala consisteva in un lungo corridoio bianco pieno di piante ai lati e alla fine del camminamento c’erano loro, le sacre e rilucenti uova di panda…
Polonia stava per fare un passo lungo il corridoio, ma UgoH lo fermò con aria greve.
-Aspetta, questa storia non convince il mio fiuto rosa…-, sentenziò, per poi prendere Sealand e lanciarlo in mezzo al corridoio.
In un attimo un centinaio di scimmie-laser emersero dal folto delle piante e si fiondarono sul povero bambino, sparano laser dalle folte sopracciglia…
Tutti fissarono Arthur.
Arthur svenne (Toris ci contagerà tutti!).
Quando rinvenne, la battaglia infuriava, Alfred si era messo una tutina ridicola e lanciava hamburger in direzione delle scimmie, che rispondevano dalla loro barricata con raffiche di laser.
Francis lo fissò con fare malizioso –Allora, ci siamo dati da fare con una scimmia? Quando è successo? Com’è farlo con uno dell’altra specie?-.
-Stai zitto, non ho fatto niente con nessuno!! Quelle scimmie sono il risultato di un esperimento di fantascienza…-, blaterò l’inglese.
-Storia tipo affascinante ma… Come facciamo ad arrivare in fondo al corridoio? Cioè, io ho fame!-, strepitò Feliks.
-Lasciate fare a me…-, mormorò qualcuno dal fondo della sala.
Tutti i presenti si voltarono a fissare una scena che sarebbe rimasta impressa nelle loro menti per secoli: Lili avanzava tranquilla per il corridoio e al suo arrivo le scimmie si inchinavano rispettose.
-Incredibile! Le scimmie-laser danno ascolto a quell’inutile di Lichtdfjls!!-.
-Presto, corriamo prima che riprendano a essere aggressive!-, suggerì Corea con improvviso buonsenso.
Gli eroi si precipitarono lungo il corridoio e arrivarono davanti a una teca chiusa con una maniglia (sì, strana chiusura per una teca, ma se non vi siete stupiti per tutto il resto non lamentatevi di un dettaglio trascurabile come una maniglia).
Alfred fissò la maniglia.
La maniglia fissò Alfred.
Alfred la guardò male.
La maniglia lo guardò terrorizzata e si staccò.
-E ora come facciamo ad aprire la teca?! Dannazione, io ho fame! Bastardi!-, sbraitò Lovino.
-Lovinito mio, se vieni con me ti porterò in un posto pieno di pomodori…-, gli sussurrò suadente Antonio all’orecchio.
-Basta con queste smancerie da soap opera, sfondiamo la maledetta teca!-, urlò Ungheria, usando Prussia come ariete.
E così i nostri eroi tornarono a casa di Polonia, si cucinarono una frittata di sacre uova di panda e si rimisero a lavoro.


Eccomi di nuovo con il terzo capitolo che, come avrete notato, non ci azzecca niente con la storia della recita…Ma i poveri protagonisti dovranno pur mangiare, no?
La conversazione con Cleverbot è avvenuta veramente tra me e lui… XD
Ah, questo capitolo è interamente dedicato alla mia famigliola di ruolate: zio Iggy, Usagi (e zio Al xD), Chianna, Lovi e Sesil *^* Grazie per i giorni fantastici che mi regalate, vi voglio tanto bene <33.

Per finire, il solito grazie a chi ha recensito e a chi recensirà!
  
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