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Autore: Vale Fra    10/12/2003    3 recensioni
Quattro ragazzi...come potrà nascere l'amore?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passarono i giorni, le settimane…e si giunse così alla sera del ballo, il sette aprile.

Leya uscì di casa camminando velocemente, avvolta in un cappotto nero, e raggiunse, dopo circa un buon quarto d'ora, l'entrata della scuola, dove un Brian in pantaloni e giacca neri, una cravatta annodata non tanto stretta dello stesso colore e una camicia bianca un po' slacciata e un paio di Silver; i suoi capelli biondo scuro erano tirati un po' in su con del gel. Il ragazzo sorrise alla bionda e la salutò:

-Ciao Leya, come va?-

-Tutto bene, tu piuttosto? Ammettilo, sei un po' in ansia!-

-…uhm…forse…-

I due ridacchiarono ed entrarono nella scuola, da dove poi raggiunsero la palestra. Leya lasciò il suo cappotto su un appendiabiti all'entrata, lasciando così vedere un abito lungo, sul lilla, a maniche corte e la cui scollatura era pressoché inesistente. I capelli della giovane erano raccolti in una treccia inserita, che li teneva immobili.

Brian porse scherzosamente il braccio all'amica e i due scesero i pochi scalini a braccetto. Presero posto su delle sedie accanto al tavolo delle bibite e cominciarono a discorrere del più e del meno.

Nello stesso istante, dall'altra parte della palestra provvisoriamente adibita a sala da ballo, David era appoggiato ad una colonna e rivolgeva a Leya e Brian occhiate torve; quella sera i suoi occhi color acqua erano più stretti del solito…la ragazza accanto a lui si allontanò un attimo per andare a prendere qualcosa da sgranocchiare, mentre lui cominciava silenziosamente ad abbassare lo sguardo verso la punta delle proprie scarpe. Il ragazzo indossava un paio di classiche nere, abbinate a dei pantaloni neri e ad una camicia bianca, i cui primi quattro bottoni erano lasciati volutamente slacciati.

I suoi occhi si alzarono nuovamente verso Brian e Leya, che in quel momento stava ridendo di gusto. "Tsk…", pensò Dave, passandosi una mano tra i capelli biondi "…cosa ci fa quella qui con Warner?…"

-Umpf…-

Il biondo si staccò dalla colonna e si allontanò, cercando di dare le spalle alla coppia.

A quel punto la porta della palestra si aprì e fece il suo ingresso Cassie seguita da Mike che era visibilmente scocciato del suo ritardo. La ragazza appese il soprabito e poi si diresse nella sala; indossava un leggero vestito blu con una scollatura a V che si legava con due cordini dietro al suo delicato collo lasciando scoperta la prima parte della schiena; l'abito terminava con una punta che le sfiorava appena la pelle sotto le ginocchia e aveva due spacchi laterali che partivano circa a metà coscia. Ai piedi portava un paio di sandali con il tacco a spillo che si legavano attorno alla caviglia. I capelli corvini erano raccolti dietro la testa in uno chignon appositamente spettinato. Brian la vide arrivare e si fermò ad osservarla senza fare più attenzione a Leya che stava parlando con lui e pensò dentro di sé: "Stasera è veramente bella…quel vestito le sta magnificamente…e poi…guarda quel sorriso…mi fa impazzire…devo ASSOLUTAMENTE invitarla a ballare entro la serata. Sì, Brian, questo è il piglio giusto! Ecco, bisogna cogliere l'occasione al volo!"

Solo dopo diversi minuti sentì Leya che lo chiamava:

-Brian…Brian…?-

-S-sì…?-

-Se continui a fissarla in quel modo, manderai a monte tutti i tuoi piani di battaglia!-

-…forse hai ragione…-

-Ecco, adesso ascoltami…devi invitarla a ballare…-

-…è proprio quello che stavo pensando…-

-Bene, perfetto…allora…mi raccomando, vai e affonda!-

Intanto David stava osservando la scena da lontano e non prestava la minima attenzione a ciò che le stava dicendo la ragazza vicino a lui. Quando vide che, improvvisamente, Leya scoppiava a ridere e appoggiava una mano sul braccio di Brian, sentì crescere dentro di sé un'improvvisa ed inconscia rabbia e, lasciando la ragazza accanto a lui ai suoi discorsi, si alzò in piedi e percorse a grandi passi la sala, raggiungendo Brian e Leya e prendendo per una mano quest'ultima la trascinò via, senza ascoltare le sue lamentele e le sue proteste; la tirò con sé fino al balcone, dove lei si liberò e, massaggiandosi il polso, gli disse:

-Ma sei impazzito? Che cosa ti é preso?-

Lui la guardò sbuffando:

-A me? Pensa per te, piuttosto!-

-Ma cosa...?-

-Ma sì, adesso fai pure la puritana come al tuo solito...-

-Si può sapere cosa diavolo stai dicendo?-

-...che cavolo ci fai qui con Warner?!-

Leya si zittì un attimo per pensare a cosa rispondergli; ma in fondo, cosa c'era da rispondere?

-Non credo che siano affari tuoi!-

-Oh, invece lo sono eccome!-

-Ma cosa stai farneticando? Cosa t'interessa con chi esco io?!-

-...-

-Tu sei paz...-

Leya non fece a tempo a finire la frase che David la prese per le spalle e la avvicinò a sé, fino a che le sue labbra non si premettero contro quelle di lei, in un bacio terribilmente istintivo. Fin troppo. Dave si rese conto che la ragazza non si stava divincolando dalla sua stretta, ma non accennava neanche a rispondere al bacio, così si staccò; il ragazzo aveva un'incredibile voglia di tornare indietro nel tempo, di restare al suo posto vicino alla ragazza che lui stesso aveva invitato...ma ormai era fatta..."Cristo, che stronzata..."; si voltò verso la sala e fece un paio di passi, ma una mano stretta attorno al suo braccio lo costrinse a fermarsi; il ragazzo si voltò con l'intenzione di chiedere spiegazioni, ma ebbe appena il tempo di vedere Leya alzarsi in punta di piedi e appoggiargli delicatamente le mani dietro il collo ed avvicinarsi con il viso.….. "Leya...? Ma cosa stai facendo...? Dove...cosa...L-Leya...? Tu...?"...il baciò di lei durò talmente poco che David non riuscì neanche a sentirne il sapore; a lei, resasi conto troppo tardi di ciò che aveva fatto, non rimase altro che voltarsi e fuggire lasciando Dave sul balcone, alquanto sconcertato.

Brian nel frattempo stava rientrando in palestra dopo essersi assentato un attimo quando passando davanti ad un balcone vide Leya e David che si baciavano e pensò: "Ah...ecco chi era la sua bicicletta...". Sorridendo si allontanò senza far rumore e raggiunse la sala dove si teneva al ballo e dopo aver individuato Cassie che era seduta vicino a Mike si diresse verso di lei. Quando la raggiunse si mise davanti a lei e dopo un leggero inchino tendendole una mano le disse:

-Cassielyn...posso ballare con te?-

A quel punto Mike disse al ragazzo con aria arrogante:

-Se permetti lei è venuta al ballo con me!-

Cassie sorridendo si alzò e rispose a Mike:

-No caro, se permetti io ballo con chi voglio!- così dicendo la ragazza prese la mano che Brian le aveva offerto e i due si diressero verso la pista da ballo. Quando arrivarono Cassie appoggiò le braccia sulle spalle di lui che le mise le mani intorno alla vita; le note di Unchained Melody si diffusero a quel punto nell'aria e i due, cullati da quella dolce musica iniziarono a ballare dolcemente...il ragazzo strinse di più a sé l'amica che non si tirò indietro e le disse:

-Cassie...?-

-Sì?-

-...bella questa musica...-

-...già...è del film Ghost...Brian...non è che hai un tornio così mi dò alla lavorazione della ceramica?...eh?-

-Cassie...perché devi rovinare un momento così romantico?-

-Da quando tu vuoi fare del romanticismo con me?-

-Beh ecco...io "Colto in fallo Brian!"...ecco...-

-Non è che ti stai innamorando di me?-

-Veramente..."Come fa a saperlo?!"...ecco...in realtà sì...-

-Certo certo...-

-Ma veram...-

-Shhhhhh...lasciati cullare dalla musica...- così dicendo la ragazza si avvicinò ancora di più al ragazzo ed appoggiò la testa sulla sua spalla. Brian felice pensò:"...ogni giorno che passa mi piace sempre di più...se va avanti così non resisterò a lungo...oh...si è messa qualche margherita bianca fra i capelli...beh in fondo è un ballo per l'inizio della primavera...oh Cassie...vorrei tanto che questo momento durasse in eterno...solo sentirti così vicina a me...". Purtroppo però la musica rallentò sempre di più fino a cessare del tutto...ma prima che anche le ultime note di quella soave melodia si perdessero Brian diede un dolce bacio sulla fronte di Cassielyn la quale, quando la musica finì lo guardò sorridendo come se uscisse da un bel sogno...

I due uscirono fuori dalla palestra per prendere una boccata d'aria e si sedettero su un muretto poco distante; rimasero in silenzio a guardare il cielo e tutti i suoi ricami luminosi...a quello spettacolo a Brian venne in mente una sera simile quando lui e Cassie erano piccoli, avranno avuto sì e no sei anni...erano sdraiati all'aperto, era estate e faceva caldo...Cassie aveva ancora i capelli corti a maschio...

-Guarda Brian...hai visto quanti puntini luminosi...sono bellissimi!-

-Si chiamano stelle Cassie...-

-Wow...guarda come brillano! Ehi! Quello si muove! Dici che si è staccato?-

-Ma no...è una stella cadente...esprimi un desiderio...-

-Voglio...voglio...vincere la staffetta di nuoto!-

-Ma no! Non devi dirlo ad alta voce! Se lo fai non si avvera! Devi solo pensarlo...-

-Oh...capisco...beh...allora...esprimilo anche tu mi raccomando...-

Avevano passato la serata sdraiati uno accanto all'altra su quel bel prato...e anche quella volta erano lì seduti vicini a guardare il cielo...

-Brian...?-

-Sì?...-

-Ti ricordi quella sera quando eravamo solo dei bambini...?-

-Già...ci stavo proprio pensando...-

-Eh eh...io volevo vincere la staffetta...alla fine siamo arrivati secondi...-

-Sì...mi ricordo...ero venuto anche a fare il tifo...urlavo come un pazzo...penso che siano stati tutti tentati di chiamare la neuro e di farmi rinchiudere a vita...-

-Ah ah...eri davvero buffo!-

-Uffa...io cercavo solo di sostenerti...-

-...avevo una paura terribile...meno male che c'eri tu...-

-...mi sembra logico...-

-...-

-...-

-...-

-...che fai? Non è da te stare così zitta!-

-Non raccolgo provocazioni...comunque sto pensando...-

-A cosa?...-

-Non lo so...a tutto...a me...alla mia vita...a te...-

-Sono pensieri positivi?-

-Sì...non ho di che lamentarmi...ho una vita felice...dei genitori sopportabili e un grande amico...mi manca solo un gatto...-

-...-

I due si guardarono e poi scoppiarono a ridere e rimasero lì fino alla fine della serata a guardare il cielo stellato.

 

 

Buondì! La nostra scuola è occupata (o okkupata, come preferite….^^), indi per cui siamo qui a casa a far nulla…! Che disperazione…ecco che avete concluso il diciassettesimo capitolo (lo so che era orrendo…ndVale), fateci sapere cosa ne pensate!!

-Vale & Fra-

  
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