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Autore: Zack Tartufo    09/09/2010    2 recensioni
Come ha fatto Ninfadora Tonks a conquistare finalmente il cuore di Remus Lupin? Cosa è accaduto realmente il giorno prima del funerale di Silente tra i due?
Quando cerchi sinceramente l'amore, lo trovi che ti sta aspettando.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin, Un po' tutti | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Remus Lupin stava seduto su una vecchia poltrona, davanti al caminetto spento del salotto di Grimauld Place, gambe distese.

Pensieri molto contrastanti gli attanagliavano la mente...ora che il fondatore dell'Ordine della Fenice, Albus Silente, l'unico capace di tenere testa a Lord Voldemort, era morto, era davvero finita? Tu-Sai-Chi sarebbe salito al potere? Era la fine della pace e dell'ordine nel mondo, e non solo di quello magico? All'improvviso, un immagine attraversò i suoi pensieri...Harry...cosa avrebbero fatto quando avrebbe compiuto il suo diciasettesimo compleanno, quando la protezione data da sua madre, Lily Potter, sarebbe svanita definitivamente? Sarebbe andato tutto bene? Come sempre Remus osava farsi queste domande solamente in solitaria...per pensare meglio, diceva lui...

Voci confuse arrivavano dalla sala da pranzo lì vicino, oltre la porta socchiusa... Quella sera, nella vecchia residenza della famiglia Black, vi era stata una riunione generale dell'Ordine della Fenice per discutere sugli ultimi avvenimenti, e per riunirsi la sera prima del funerale di Albus Silente. Il giorno dopo sarebbero poi andati tutti insieme ad Hogwarts, per dare l'ultimo saluto all'ormai defunto preside della scuola.

La cena, preparata ovviamente da Molly Weasley con qualche aiuto di Tonks, era stata consumata abbastanza silenziosamente. C'era chi per paura dell'avvenire, chi ancora colpito per la morte di Silente, stava zitto e teneva lo sguardo basso. Solo Moody sembrava quello di sempre, ma dietro la sua corazza anche lui soffriva per la morte del suo grande amico, e solo chi lo conosceva bene poteva capirlo. In ogni caso, fu proprio lui che ruppe il silenzio quasi alla fine della cena. "Coraggio! Cosa sono quelle faccie?" ringhiò all'improvviso. Anche Kingsley sobbalzò dalla sorpresa. "La vita continua, su! Silente non vi vorrebbe mai in questo stato! Lo rivendicheremo, questo è certo! E troveremo anche un modo per tenere Potter al sicuro!". Queste parole servirono a risollevare il morale di molti alla tavola, specialmente a risollevare Ninfadora Tonks che, sentendo le parole del vecchio Auror da cui aveva appreso la maggior parte delle cose che sapeva, che era stato per lei la sua guida e un esempio da seguire, si sentì più motivata nei suoi propositi per quela sera. Nonostante avesse ancora quello sguardo depresso e quei capelli color grigio spento, chiaro segno che non era proprio in forma, le parole di Moody le avevano fatto capire cosa fare.

Dopo la cena, Remus fu il primo ad alzarsi da tavola, scusandosi con i presenti e lasciando la stanza, dicendo di voler rimanere solo per un pò. Tonks lo seguì con lo sguardo fino alla sua scomparsa oltre la porta per il salotto, mentre gli altri continuarono a chiacchierare tra di loro. Dopo la sfuriata di Malocchio, Arthur Weasley aveva preso un pò di coraggio e cercò di parlare di argomenti che non riguardassero Silente o altre cose tristi. Piano piano, avevano cominciato a discutere e a parlare concitati anche gli altri; non certo in allegria o troppo spensieratamente, ma per un pò si parlò solo di cose felici e diverse dal ritorno di Tu-Sai-Chi o dall'assassinio avvenuto di recente. Solo Tonks non parlava. Pensava ancora a Remus. "Perché non capisce quello che provo per lui? Perché continua a rifiutarmi? Non capisce come soffro?" si diceva tra sé e sé. Ma ormai aveva deciso. Oggi l'avrebbe fatto cedere...non ne poteva più dei suoi rifiuti immotivati. Questa volta lo avrebbe costretto a dirle cos'è che non andava.

Le scorse, numerose, volte Remus la liquidava con poche parole e si rifiutava di motivare i suoi no. E lei non capiva proprio il motivo....perché, tempo fa, da come la guardava, anche lui sembrava essere interessato a lei...quelli sguardi dolci, quei favori improvvisi e gratuiti...ma da quando lei si era dichiarata, Remus era totalmente cambiato. Ora cercava di ignorarla il più possibile, le parlava pochissimo...come se la volesse evitare. "Ma questa volta, non avrà via di fuga...saremo solo io e lui...non potrà certo lasciare immotivate le sue risposte se gliele chiederò faccia a faccia" la ragazza si alzò lentamente dal tavolo ed evitando di attirare troppo l'attenzione uscì dalla stessa porta da cui era passato anche Remus qualche minuto prima. Nessuno si accorse di lei, tranne Alastor Moody, che vedendo la ragazza sgattaiolare nel salotto, si fece sfuggire un sorrisetto.

  
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