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Autore: Dors    25/10/2005    2 recensioni
E' la storia di un'amore adolescenziale, con una vena un pò melodrammatica(pallosa). Ma vi assicuro che il finale sarà assolutamente inaspettato(almeno spero di non essere troppo prevedibile) buona lettura...e se ci scappa qualche recensioncina non è male....
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Lucas ci stanno guardando"
"Ignorali"
"Lucas attiriamo l'attenzione"
"Arianna ti prego lascali perdere e concentrati su quello che ti dico"
"Stanno parlando di noi...."
"ARIANNA!! Probabilmente stanno parlando non per lo strip di ieri ma perchè sei bloccata a riva.
Non annegherai se fai qualche passo avanti, okey?!"fece esasperato Lucas.
Eravamo in spiaggia, era una giornata piuttosto calda, il mare era piatto e limpido.
La stragrande maggioranza dei ragazzi erano in acqua a schizzarsi o distesi sulla sabbia a prendere il sole,
un paio di coraggiosi anticonformisti giocavano a pallone.
Io invece ero bloccata a un metro da riva dalla paura, Psico tentava di convincermi da quasi mezzora
a muovermi.Al posto dei soliti occhiali scuri portava degli occhialini da mare, opachi anche questi
"Non voglio venire. Ho paura. Avevi ragione tu, non so nuotare. Ora me ne torno indietro"balbettai.
Lucas sospirò e mi prese per un braccio cominciando a trascinarmi più al largo.
"Ahhhhh! Lasciamilasciamilasciami!! Psico no ferm..."
"Silenzio o ti annego"mi intimò.
Mi zitii facendomi portare docilmente da lui, ero terrorizzata, non toccavo il fondo.
"Tocchi?"
"NOOOOO"
"Eh! Va bene. Aggrappati a me!!"
Mi fiondai sul suo collo stile koala.Respirai a fondo cercando di calmarmi e guardai verso la riva:
gli ombrelloni apparivano come puntini lontani.
"Siamo su una secca? "
"Esatto"rispose.
Mi ritrovai a fissare le sue labbra, e il suo fisico statuario attraverso l'acqua. Gli anni di nuoto
avevano reso i suoi muscoli ben disegnati e duri come il marmo, anche se il suo corpo era di certo più
caldo...
"Arianna...."sussurrò, le sue braccia mi circondavano in modo possessivo.
Trasalii riscuotendomi.
"Ehm. "tossicchiai"Potresti portarmi a riva? Mi sto sciogliendo per la paura"
"Eh no. Ho promesso a te stesso che ti avrei insegnato ad amare l'acqua come la amo io. quindi...
ecco...qui dovresti toccare anche tu"
I miei piedi affondarono appena sulla sabbia"Si!"
"Allora aspettami un attimo. mi riscaldo i muscoli e torno,....non preoccuparti non ti abbandono in
mezzo al mare"disse prima di tuffarsi agilmente e immergersi, riemergeva di nuovo regolarmente senza
uno schizzo sembrava completamente a suo agio, si muoveva con una grazia incredibile.
Mi disincantai: perchè tutto ad un tratto il mio migliore amico mi faceva quell'effetto?
Lucas tornò indietro."Ora...prova a distenderti sull'acqua...a staccare i piedi dal fondo"
Scossi la testa freneticamente"Non se ne parla proprio. Non voglio annegare, sono troppo giovane
per finire così"ribadii.
Lucas non si diede per vinto "dammi le mani e chiudi gli occhi"
"Ma ...."
"Fai come ti dico. Fidati di me"
Mi allungai cautamente per prendere la sua mano e chiusi gli occhi.
"Non aprirli,eh. rilassati..."disse piano come per non infrangere l'atmosfera magica che si era creata.
Lontano dal chiasso della spiaggia sentivo solo la sua voce nitida.
"Sto...galleggiando"
"Occhi chiusi!"
"si si"sentii la paura sparire sostituita da una sensazione di pace.
"ora non agitarti...."mi disse mentre mi lasciava.
"!!!ehi! "protestai ingoiando un bel pò d'acqua. Lucas mi riprese al volo.
"Fortuna che ti avevo detto di non agitarti"disse ridacchiando
"Non dovevi lasciarmi"
"Lo so, è stato un pò precoce, torniamo a riva, ti porto io, dimmi solo la direzione, credo di aver
perso il senso dell'orientamento"

Tutto sommato la mia prima lezione di nuoto non era stata un disastro, non totale almeno (nd:lucas:
ma quando mai!)
Eravamo stati a mollo un bel pò. E dovevo ammettere che non era stato così tremendo.
Eravamo tornati in albergo da qualche ora,ed ero da sola in camera a sentire un pò di musica punk,
quando qualcuno bussò alla porta.Andai ad aprire, era Psico naturalmente.
"Ehm...Arianna...dovrei parlarti un momento"disse con un espressione strana.
"Vieni entra"
Lucas attraverso la soglia chiudendo la porta dietro di se.
"Allora?"lo incitai.
"Oh...ehm...quello che voglio dirti è ....so che potrà sembrarti, egoista , anzi, assolutamente
lo è..."tentennò stringendo forte il suo bastone.
"si????"
Fummo interrotti dalla persona meno probabile.
Max David con i suoi dieci chili di troppo scavalcò la finestra."Ci si rivede eh?"
"FUORI IMMEDIATAMENTE"
"che succede? Come è entrato?!"domandò Lucas allarmato.
"Come uscirai tu se non chiudi il becco Manson"ribattè Max minaccioso brandendo un coltello a
serramanico.
"Calma! Non fare stupidaggini!"feci avvicinandomi a Lucas.
"NON darmi ordini!E tu razza di storpio levati da mezzo"
Lucas per tutta risposta si mise davanti a me. "Non costringerci a chiamere la polizia"disse deciso
Max si lanciò verso di noi, afferrò Lucas per le spalle e lo buttò a terra facendo volare via i suoi
occhiali.
Gli occhiali, gia. Erano stati fatti in modo da coprire una buona porzione di faccia da qualsiasi punto
Si guardasse. E ora capivo perchè, i suoi occhi erano opachi, quasi del tutto bianchi e tutto intorno
la pelle era attraversata da orribili cicatrici come ustioni.
"Oh che schifo! Al posto tuo non uscirei più di casa"rise Max assestando a Lucas un calcio nello stomaco.
Lui gemette e cercò di coprirsi la faccia con le mani.
"Non è lui che deve vergorgnarsi! BASTARDO!"urlai mentre cercavo di allontanare Max da lui.
"Sta zitta, puttana!"tuonò il ragazzo mi prese saldamente per i polsi.
Caddi sul letto sotto il peso di Max, mi dibbattei cercando di liberarmi.
"Manson, se ti azzardi a muoverti da li, a chiamare aiuto o a fermarmi in qualunque modo , le taglio la gola!E ti
assicuro che sono armato"ringhio a Lucas che si era alzato in piedi di scatto.
"Lasciami!!"gridai.
Mi puntò la lama del coltello alla gola"Ancora un'altro suono"disse lentamente"E sarà l'ultimo"
Lo fissai con odio stringendo i denti, sapevo che quel teppista non avrebbe esitato a tagliuzzare me o Lucas.
"Non provare a metterle le mani addosso!"sibilò Lucas.
Max lo ignorò prendendo a baciarmi il collo."uhm...era quello che avevo intenzione di fare..."
In quel momento avrei voluto urlare ma non potevo con un coltello a due centimetri dalla faccia,
se solo fossi riuscita a liberarmi.

Il volto di Lucas si contrasse in un espressione di rabbia.
"La mia intenzione era proprio quella di fottermi la tua troietta, qui senza che tu possa impedirlo"
La sua mano libera iniziò a scivolare più in basso ad accarezzarmi il seno "ho una buona resisteza, quindi
mettiti comodo, sarà una cosa lunga"
Cominciò ad armeggiare con la cerniera dei miei Jeans.
"Ti prego...non farlo...."mormorai in preda al panico. Per tutta risposta Max premette leggermente la
lama del coltello contro la mia gola facendone sgorgare un piccolo rivolo di sangue.
Mi sfilò i jeans senza troppi complimenti.
"Max....no..."Chiusi gli occhi "Sta zit..."non finì la frase. Lucas lo aveva colpito con un pugno in piena faccia tramortendolo.
"Oh dio. Dimmi che ho preso il bersaglio giusto. Arianna stai bene?"
Mi scostai disgustata dal corpo privo di sensi di Max David. "S..si..."mentii.
Sentii le lacrime riempirmi chi occhi. Ti prego non piangere , non davanti a lui.
Troppo tardi.
Singhiozzai sommessamente.
"oh...bimba, non fare così , dai è tutto passato."disse dolcemente Lucas abbracciandomi.
"va...tutto bene...davvero...mi sono solo un pò spaventata".
"Cosa ti ha fatto?"
"Non mi ha violentata..."
"Chiamo la polizia, va bene?"
Scossi la testa"No...non ora...non mi va di spiegare tutto. Max non si sveglierà tanto presto"dissi
ero più rilassata ora.
"Stavi per dirmi qualcosa prima ..."gli ricordai.
Lucas arrossì"oh...giusto.Ecco... magari non sarà proprio romantico dopo aver sventato uno strupro...
volevo dirti che...penso di essere innamorato di te"
Quelle parole mi investirono come un tir a duecento all'ora. Ero come bloccata.
Lucas aspettava una risposta.
"Io...non credo che sia una buona idea..."dissi sottovoce
"Capisco"la sua voce non nascondeva la delusione.
"Vedi Lucas...siamo amici da così tanto. Non vorrei trasformare que..."
"Va bene ...ok. Non devi giustificarti...ho sbagliato a parlartene"balbettò allontanandosi.
"No! Non è per te..."
"in fondo tu hai gia qualcuno che ami, e non....è giusto metterti in difficolta."fece una pausa e
concluse la frase tutto d'un fiato"con una stupida cotta adolescenziale"
"Lucas..."
"Ora...io vado...ci pensi tu a Max , va bene?"disse prima di infilarsi di nuovo gli occhiali e
scappare via urtando un pò tutte le pareti e i mobili.
  
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