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Autore: Land    09/09/2010    1 recensioni
Questa è una storia ambientata nel XIV secolo, in una Francia fantasticamente unica al mondo, in cui non esiste la guerra a distruggere la pace ma solo un gruppo di sadici che vuole imporre un egemonia su tutte le altre famiglie che regnano con giustizia. Prime tra tutte quella dei Goyon, quella dei Mathieu,quella dei Duval e quella dei Sanchez. La famiglia Moreau è decisa quindi a sopprimere la pace per imporre il dominio su tutta la Francia; ma non sanno che ci sono alcune persone che non accettano la crudeltà delle loro gesta e il loro costante ed inutile spargimento di sangue, e non sanno che queste persone non si fermeranno finché queste ingiustizie non si saranno fermate…
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti ieri inizialmente avevo fatto un po di confusione con il secondo capitolo(spero mi perdonerete visto che è la mia prima storia:)) ma spero anche che vi sia piaciuto anche se non è successo nulla di molto interessante…un grazie particolare a Leowynn95…

Ps.lasciate una recensione,ogni commento,critica o suggerimento sarà accettato con gioia grazie=)

 

  -… Dovete tornare indietro ora!-sentenziò Alexander-ma neanche per sogno-concluse Win… -dovete tornare a Forte La Latte! William è già stato rapito…! Non potete permettere di mettervi in pericolo in questo modo!non dovete dare ai Moreau l’occasione di prendere anche voi!-…disse il giovane…-infatti non gliela daremo!Libereremo Will…E se necessario uccideremo Edgard Monreau…lui impone la crudeltà alla sua famiglia…lui ha questa smania di imporre il suo dominio all’intera Francia…lui ha dato l’ordine di catturare William!E noi impediremo che possa fare ancora del male!-Lo sguardo di Win era carico di odio e talmente convinto che Alexander non osò ribattere…si rassegnò quindi ad avere compagnia durante il suo viaggio verso Caen.

 

                                                           ***

 

Nella notte

Il suo cuore batteva a mille…i muscoli tesi, i sensi allerta per captare anche il più piccolo rumore…Due guardie, solo due guardie a sorvegliare il cancello secondario del castello…prese un respiro e spronò il suo cavallo…indossava la divisa che aveva sottratto durante quella scura notte al generale, e un mantello nero. Appena arrivò davanti al cancello le guardie lo fissarono perplesse tanto che il ragazzo pensò di essere stato scoperto…ripensò alla cella buia in cui aveva passato le quattro notti precedenti…no non ci sarebbe tornato…! I suoi pensieri furono interrotti dai due soldati che con un leggero inchino dissero-Buonasera generale--Aprite il cancello!-rispose brusco il ragazzo. Le due guardie si affrettarono a ubbidire agli ordini del presunto comandante… Quest’ultimo uscì lentamente…quando-Fermo!-disse uno dei soldati; il giovane si pietrificò…-Quando tornerete comandante?-…-Domani nel primo pomeriggio se non continuerò ad essere trattenuto!- rispose secco, così il cavaliere tornò al suo posto con aria colpevole. Il principe cavalcò nella notte e quando fu sufficientemente lontano dal castello si rilassò un momento, si asciugò il sudore dalla fronte e accennò a un leggero sorriso. Ripartì al galoppo e dopo qualche ora di viaggio arrivò quella che era l’unica via per una regione sicura…o almeno quella più vicina.

Si concesse dunque di rallentare perché troppo spossato da quel tumulto di emozioni che aveva sentito fino a qualche ora prima…

 

                                                           ***

-buon giorno!-disse Alex alle due ragazze porgendogli del pane e della tisana fatta con erbe selvatiche come colazione- buon giorno anche se a vederlo così non si direbbe…-rispose Laira indicando il cielo che minacciava pioggia; Win stava meglio, la consapevolezza che William distava cinque giorni da loro la consolava un po…

 

dopo aver gustato quel semplice pasto, i tre ripartirono al galoppo-non sarebbe meglio spronare i cavalli?-chiese Leowin-no li faremo solo stancare inutilmente e non riusciremo a farli cavalcare fino a sta sera..- Poco dopo la pioggia cominciò a bagnare il loro cammino, mentre un porte vento gli impediva di tenere gli occhi ben aperti. Laira si strinse nel pesante mantello e si chiuse nei suoi pensieri. Da quando era arrivata la notizia del rapimento, Leowin era diventata molto cupa e fredda…non era quello lo spirito giusto per affrontare la situazione, doveva reagire o non sarebbe riuscita ad arrivare a Caen con i nervi saldi. Laira non sopportava di vedere l’amica ridotta in quello stato…

Il filo dei suoi pensieri fu interrotto da un rumore esterno al sentiero…il cavallo ebbe un fremito-aspettate!- disse agli amici che subito si voltarono verso di lei allarmati.

I tre si zittirono con i sensi allerta, ma la fitta pioggia impediva di percepire chiaramente i rumori, e insieme al vento confondeva la visuale…-accidenti!- sibilò nervosamente Alexander sfregandosi il viso per scacciare le gocce d’acqua…

Dopo qualche minuto Leowin ruppe il silenzio- allontaniamoci di qui e velocemente anche! Ho una brutta sensazione…-disse con un tono agitato, Alexander e Laira non se lo fecero ripetere due volte e subito e subito partirono al galoppo seguendo la principessa di Bretagna

 

                                                           ***

 

I due sicari si avvicinarono alla piccola radura dove avevano individuato i loro  obbiettivi; due erano schiena contro schiena vicino ad un albero e l’altro invece era raggomitolato a terra. Quando videro che tutto era tranquillo, estrassero i pugnali dalla cintura e avanzarono verso le loro vittime; arrivarono al limite dello spiazzo quando una freccia colpì uno dei due aguzzini dritto allo stomaco. L’uomo cadde a terra  e dopo qualche fremito cessò di muoversi…L’altro sicario cominciò a girare su se stesso guardando in tutte le direzioni, quando un’altra freccia lo fece cadere inchiodando il suo mantello al terreno. A quel punto da dietro un cespuglio arrivò un ragazzo che gli puntò la spada alla gola-chi ti ha mandato?-disse freddo…l’uomo non rispose e lo guardò invece con occhi pieni d’angoscia, il ragazzo secco ribatté-non sono solo, sappi che con me ci sono due uom…-fece una piccola pausa confusa e poi riprese-…due guerrieri armati pronti ad ucciderti al tuo primo movimento… il discutibile assassino deglutì-R..Re Edgard Moreau di Caen...-disse balbettando.

"Moreau dovrebbe scegliere meglio i suoi sicari"pensò allora il giovane.

In quel momento una ragazza armata di arco e frecce saltò giù da un albero-nulla di nuovo insomma...che ne facciamo di lui? se lo lasciamo andare tornerà a Caen e informerà Moreau del nostro viaggio...quindi-disse lei quando da dietro un cespuglio spuntò un'altra ragazza-non possiamo ucciderlo così su due piedi Laira!cioè si con l'altro sicari l'abbiamo fatto ma...- l'uomo steso a terra intanto osservava le tre figure ancora addormentate nella radura, Leowin se ne accorse-Sveglia! sono i mentelli arrotolati attorno a delle foglie secche!-gli fece notare svelando il trucco...L'uomo posò la testa a terra rassegnato-io avevo in mente un’altra cosa-disse Laira con un sorriso che i due amici ricambiarono - Chi l'avrebbe mai detto che un gioco del genere ci sarebbe tornato utile- disse Alexander.

  
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