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Autore: fanny6    09/09/2010    3 recensioni
James Sirius Potter e la sua inseparabile cugina Grace, figlia di George Weasley e sua moglie Jane, arrivano a Hogwarts pronti a rendere onore ai loro genitori combinaguai e a vivere l'avventura nella più grande e famosa Scuola di Magia del paese, insieme agli altri protagonisti della New Generation.
-Gracey! Scommetto che non sei riuscita a chiudere occhio, eh?- l'accolse James -Io? Figurati! Non sono mica una femminuccia come te- fece lei, baldanzosa, scompigliando i capelli corvini del cugino, che la guardò con uno sguardo scettico nei suoi occhi nocciola -Hei, io non sono una femminuccia! Pronta a diventare una Grifondoro?- fece James, con la solita spavalderia
Completa la serie 'The living years' (le cui altre storie sono As Time Goes By e Daisy Chains)
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'The living years'
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Era strano ripercorrere, dopo tanti anni, i passi che separavano l'entrata di King's Cross dalla barriera del binario nove e tre quarti.

O meglio: lo sarebbe stato, se come sempre non fossero stati in ritardo.

-Grace! Santo cielo, Grace, è il primo giorno di scuola! Non vorrai fare tardi!-

-Mamma, non riesco a trovare la bacchetta. L'avevo messa via nel cassetto, adesso non la trovo!- strepitava Grace. Jane aveva i suoi seri motivi per dubitare del fatto che la figlia avesse realmente sempre lasciato la bacchetta chiusa in quel cassetto...

-Per l'amor di Dio, Grace, dobbiamo andare a King's Cross tra dieci minuti!- esclamò Jane, prima di ricordarsi di essere una strega -ACCIO BACCHETTA!- esclamò, agitando la propria. La bacchetta di Grace volò nelle sue mani da sotto il cuscino della ragazzina, dov'era stata nascosta.

-Allora, siete pronte?!- fece George, spuntando in camera della figlia con fare piuttosto agitato

-Si- disse subito Jane -Finalmente, abbiamo trovato la bacchetta- gettò un'occhiata alla testa rossa della figlia, mentre anche Fred li raggiungeva. Aveva preso la partenza di grace con contegno, sapendo che due anni dopo sarebbe stato anche il suo turno.

George radunò a sè la famiglia prima della partenza -Allora, siamo tutti pronti? Sei sicura di aver preso tutto? Ricordati che possiamo sempre spedirti qualcosa!-

-Andiamo, non c'è tempo da perdere- fece sua moglie -Io porto Fred, e tu Grace. Stringi bene il baule, okay Gracey?-

Grace si strinse forse al suo papà. Finalmente era arrivato il momento!

La famiglia Weasley si smaterializzò a King's Cross, nel punto prestabilito, prima di affrontare la cerimonia del passaggio della barriera. Quando anche quest'operazione fu terminata e si ritrovarono al binario 9 e 3\4, trovarono parenti e amici, intenti a salutare i figli.
Neanche a dirlo, Grace non perde tempo a localizzare suo cugino James.

Con due caratteri affini, vivaci, avventurosi e testardi, e la stessa età, James e Grace non aspettavano altro che l'andare a Hogwarts da quando erano stati capaci di parlare.

-Gracey! Scommetto che non sei riuscita a chiudere occhio, eh?- l'accolse James

-Io? Figurati! Non sono mica una femminuccia come te- fece lei, baldanzosa, scompigliando i capelli corvini del cugino, che la guardò con uno sguardo scettico nei suoi occhi nocciola

-Hei, io non sono una femminuccia! Pronta a diventare una Grifondoro?- fece James, con la solita spavalderia

-Puoi giurarci! Proprio come mamma e papà- esclamò Grace, orgogliosa

-Pensa se finisci in Serpeverde...giuro che non ti parlerò più, cugina!-

-Pensa se ci finisci tu che sei figlio di Harry Potter- ribattè lei, prima che sua madre la interrompesse.

Jane era ormai una bella donna di trentadue anni, delicata ed elegante come sempre, innamorata di suo marito George, divertente e tranquillizzante come sempre. La sua più grande preoccupazione era che Grace seguisse le orme di suo padre come combinaguai, e certamente prometteva bene.

Anche Fleur e Bill raggiunsero di lì a poco le due famiglie.

-Finalmonte! Ponsavamo di non arrivare più...Dominique sci ha fatto disperar! Vuol andare ad Hogvarts a tutti i costi!-

Jane sorrise a Fleur -Manca solo un anno- la rincuorò, mentre guardava Victoire, ormai al terzo anno, salire sul treno dopo aver salutato i genitori, la divisa di Hogwarts con i colori di Corvonero già indosso.

Era decisamente la più bella studentessa che si fosse vista nei paraggi, merito del sangue Veela nelle vene, e molti ragazzi sembravano essersene resi conto.

Lei però, aveva sempre guardato Teddy, ormai al quinto anno in Grifondoro, con occhi sognanti, sperando che prima o poi si accorgesse di lei.

Il treno fischiò.

-Bene, ci siamo. James...Grace...in bocca al lupo!- fece George, cercando di celare l'emozione

-A presto papà! Vi scriverò tantissimo!- esclamò Grace, gettando le braccia al collo di suo padre, che la sollevò da terra per darle un bacio sulla guancia

Quindi fu il turno di Jane di salutare la figlia.

-A presto, Gracey- disse, abbracciandola

-Mamma...ma non puoi metterti a piangere! Se no Fred cosa penserà di te?-

-Lo so...ma mancherai anche a lui!- rispose la donna, asciugandosi due lacrime furtive

Fred guardò Grace con i suoi serissimi occhi blu -E' vero Gracey, mi mancherai!- le disse, composto

Grace gettò le braccio attorno al collo del fratello -Anche tu, fratellinoooo! Ti scriverò sempresempresempre!-

-Muoviti lagna!- James afferrò Grace per la collottola e la trascinò sul treno.

-Sento che presto riceveremo un gufo su quei due...- disse Ginny a Jane, sorridendo però

-Puoi scommetterci. Faranno cose degne dei loro padri- le fece eco Jane

Tra saluti, lacrime e risate, l'Espresso per Hogwarts partì, il fumo che usciva dalla locomotiva rosso brillante.

Nel treno, Grace e James occuparono uno scompartimento vuoto salvo che per una ragazzina indiscutibilmente del primo anno come loro.

La ragazza sembrava immersa nella lettura di un libro, ma in realtà stava studiando con lo sguardo i due nuovi arrivati e ne era anche piuttosto incuriosita.

-Oddio James, ci siamo! CI SIAMO! Ti rendi conto?-

-Puoi scommetterci! E scommetto che molto presto ci sapremo distinguere...- rispose James, con convinzione, prima di accorgersi della presenza di un altra studentessa all'interno del vagone.

-Ciao!- le disse, allegramente -Io mi chiamo James Potter, e questa è mia cugina Grace...sei anche tu del primo?-

La ragazza colse l'occasione per chiudere il libro dietro cui si stava palesemente nascondendo.

-Piacere, Abby Carter, primo anno come voi!-

-Piacere!- esclamò Grace, tendendole la mano

Abby la strinse con un sorriso cordiale.

-Allora, ehm...voi vi conoscete già?-

-Certo, siamo cugini! Mia mamma è sorella di suo papà- spiegò James

Abby annuì, interessata all'argomento. Nonostante fosse di natura timida e piuttosto taciturna, aveva deciso, iniziata l'avventura ad Hogwarts, di scoprire il più possibile sui suoi nuovi compagni.

-Ah-a...e hai detto di chiamarti Potter?-

-Esatto! Mio papà è famoso- James fece l'occhiolino, mentre Grace gli tirava una gomitata (-Montato!-) -E' anche sulle Cioccorane! E mia mamma era nell'Esercito di Silente insieme a lui!-

Abby non riusciva a credere di avere avuto la fortuna di finire nel vagone con il figlio di Harry Potter.

-Cavolo! Saprete già tutto su Hogwarts!-

-Beh, un po' si- fece Grace -Mio papà conosce tutti i passaggi segreti, ma mi ha detto che sarà più divertente scoprirli da sola! Sai, lui e il suo gemello Fred sono scappati da scuola durante l'ultimo anno in sella ai manici di scopa per ribellarsi a Dolores Umbridge! Conosci la storia, no? E poi hanno fondato i Tiri Vispi Weasley, hai presente il negozio di scherzi? E anche lui e mia mamma erano nell'ES!-
La ragazzina sospirò: non aveva nulla di divertente da raccontare riguardo i suoi genitori babbani!

-Wow, dev'essere bello vivere in una famiglia di maghi!-

Grace osservò gli occhi verdi di Abby, che aveva lunghi capelli lisci, biondo miele -Beh...si, ma a volte è noioso sentir raccontare sempre le stesse cose! E poi siamo una famiglia numerosissima perchè papà e zia Ginny hanno tanti fratelli...zio Ron (c'è anche lui sulle cioccorane), zio Bill, zio Charlie che però non ha figli e zio Percy-

-Avrete tanti cugini! Qualcuno è già a Hogwarts?-

-Ne abbiamo miriadi! Beh, nostra cugina Victoire deve fare il terzo anno, è in Corvonero.. E poi c'è Teddy, lui non è nostro cugino ma è praticamenti di famiglia, e sta pe fare il quinto anno in Grifondoro! E' anche un Metamorfomagus!- fece Grace, contenta di poter parlare della sua grande famiglia

-Gli altri arriveranno nei prossimi anni...già, ci sarà un'invasione di Weasley ad Hogwarts- ghignò James

-Grande! E voi in che casa sperate di finire?- domanda fatidica

-GRIFONDORO- risposero all'unisono i due -Mamma era Grifondoro- -Mio padre ha preso anche la spada!- -Anche mio papà era lì!- -Mia mamma pure, lei e zio George e mio papà erano anche nella squadra di Quidditch- dissero, sovrapponendosi e creando un tutt'uno indecifrabile
Abby era frastornata dalla marea di informazione ricevute in un colpo solo. Cosa le era saltato in mente di fare una domanda simile?!

-Hei, hei, hei, CALMI!- li pregò

I due tacquero, mentre la campagna inglese scorreva: era quasi ora di pranzo.

-E tu?- domandò Grace -I tuoi genitori sono maghi o babbani?-

-Babbani. E non hai idea delle storie che hanno fatto quando ho ricevuto la mia lettera! "Cosa diremo a tutti quanti?!"...credevo di non arrivarci più ad Hogwarts!- raccontò Abby, decisamente con meno entusiasmo di quanto avessero mostrato James e Grace
-Beh ma sei qui! Cavolo, dev'essere fantastico scoprire di essere magici senza saperlo! Credo che....-

La porta dello scomparto si aprì -Qualcosa dal carrello?-

James scattò in piedi alla vista di tutto quel ben di Dio sul carrello dei dolci -Oh, sì! Prendo tutto! Papà me l'aveva detto di rifornirmi per bene!-

-Bene, allora me li offri- Fece Grace con un ghigno -Hai mai provato i dolci dei maghi?- domandò a Abby, indovinando già la risposta

-Beh, no- ammise la ragazza, infondo un po' imbarazzata di fronte alla prole di maghi di un tale calibro, di cui aveva letto nella ‘Guida al mondo magico’ comprata a Diagon Alley sotto consiglio del mago che era venuto a portarle la lettera.
-Allora le figurine di Cioccorana sono tue! Magari troviamo Zio Harry, o zio Ron, o zia Hermione...-

***

Il viaggio continuò piacevolmente, ormai stava diventando tardi. Grace, Abby e James sembravano aver già legato, e i due cugini avevano già stabilito che abrebbe dovuto essere una Grifondoro. Mancava poco all'arrivo quando la porta si aprì di nuovo.

-TEDDY!- esclamò Grace, correndo ad abbracciarlo

Il ragazzo accolse Grace nell'abbraccio, sorridendo con il solito fare allegro -Heilà, la mia quasi-cuginetta pestifera e il mio quasi-cuginetto-fighetto! Come sta andando?-

-Sto male- dichiarò Grace, teatralmente -Ho paura dello smistamento-

-Naaa...non è niente di troppo traumatico. Cerchio di fuoco e Tranello del Diavolo a parte, sarà una passeggiata!- ghignò Teddy

-Lo sappiamo che non è vero- fece James, atteggiandosi a grand'uomo.

-Ted, fai vedere a Abby come cambi i capelli? Non sa bene cosa vuol dire Metamorphomagus! Per favore!- Teddy sorrise, e in un battero d'occhio i suoi capelli biondo scuro divennero rossi da una parte e gialli dall'altra
-Forza Grifondoro-  esclamò, ridacchiando
Abigail osservò lo spettacolo stupita. Decisamente le piaceva quell'accoglienza nel mondo della magia!

-Devo andare adesso, mi aspettano nello scomparto... farò il tifo per voi stasera, ma sono sicuro che col sangue che avete sarete Grifondoro- fece l'occhiolino, scompigliò i capelli rossi di Grace, il cui viso dispettoso stava assumendo un'espressione tesa, e uscì.
-Puoi scommetterci che sarò Grifondoro!- esclamò James, quando la porta si fu richiusa -Gracey, non avrai paura sul serio!-

-Figurati- fece lei, debolmente però. Victoire fece capolino per salutare, e poco dopo il treno si fermò.

James entrò in agitazione -Ci siamo! Dai, prendete i bagagli e scendiamo! Voglio essere il primo a salire sulla barca!- fece, rivolto alle due ragazze

Scesero dal treno, Abby che ormai aveva deciso che li avrebbe seguiti, e videro una gigantesca figura.

-Lui è Hagrid!- fece Grace a Abby -E' un amico di famiglia, ormai è piuttosto vecchio, credo che abbia ottant'anni, ma papà dice che i mezzo-gigante vivono di più...e poi credo che abbia un apprendista...-

-PRIMO ANNO! PRIMO ANNO SEGUITEMI!-

Una marea di testoline si affollarono attorno al mezzo-gigante, ansiose di sapere quale sarebbe stato il prossimo passo.

La barba e i capelli di Hagrid erano quasi completamente bianchi -Seguite me e Trevor, andiamo al lago!- indicò un ragazzone accanto a lui, i capelli fulvi e un grosso naso.

James sgomitava per arrivare in prima fila, mentre Grace ed Abby, per mano nel tentativo di non perdersi, cercavano di stare al suo passo.

Arrivati in cima al sentiero, salirono nella stessa barca -Pronti a vedere il castello?- fece Trevor, guardandoli contento

-OOOOOOOOOOH-

Trevor aveva la soddisfazione stampata in faccia. Era riuscito a far salire tutti i ragazzini a bordo senza che nessuno affogasse!

-Jamie, questo è mille volte meglio di come ce l'avevano descritta- fece Grace, senza fiato, guardando l'enorme castello con le sue mille lucine

-E occhio alla Piovra Gigante! Dovrebbe essere proprio sotto di noi...- ghignò Trevor

-PIOVRA?- fece Abby terrorizzata. L'altro ragazzino in barca con loro, biondo con gli occhi azzurri e dei bei lineamenti sbuffò

-E' solo una piovra- fece, con aria superiore
Grace intervenne in difesa dell'amica -Credo che non ti dispiacerà finire a farci un bagnetto insieme!- ribattè al ragazzo

Lui fece un sorriso mezzo soddisfatto e mezzo di sfida -Prima le signore- fece

James stava per controbattere ma le barche attraccarono, e Hagrid e Trevor li accompagnarono al castello.

Si era fatto un silenzio di attesa nel gruppetto di ragazzi, e l'agitazione cresceva passo dopo passo.

Erano stati condotti da Hagrid in una stanza adiacente alla Sala Grande, a giudicare dal vocio. La porta si aprì, ed entrò un uomo che aveva sicuramente meno di quarant'anni, i capelli e la barba piuttosto corta castano rossicci, gli occhi grigi e penetranti.

-Benvenuti ad Hogwarts. Sono Neil Sorensen, professore di Difesa contro le Arti Oscure e vicepreside. Seguitemi, lo smistamento sta per cominciare- disse, spiccio

In fila dietro al prof Sorensen, senza aspettare altro tempo, finalmente entrarono nella Sala Grande.

Il vocio era alto, tutti li guardavano sfilare verso il vecchio sgabello che stava davanti al tavolo dei professori, con sopra il logoro Cappello Parlante.

Nè Grace nè James ascoltarono una parola della canzone del cappello, troppo impegnati a squadrare i professori: Neville Paciok, l'amico dei loro genitori, Oliver Baston, che era stato capitano di entrambi i loro genitori, e altri che non conoscevano. Nella grande sedia al centro stava il preside: Virgilius Foster, un mago piuttosto anziano, famoso pozionista dal carattere mite e acuto.
Un fragoroso applauso risvegliò i due cugini dalla loro contemplazione: il Cappello aveva finito di cantare.

Il professor Sorensen iniziò a chiamare gli studenti per il fatidico smistamento.

-CHE LO SMISTAMENTO ABBIA INIZIO-

  
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