Oddio,non ce la posso
fare!! Io ho qui altri capitoli e non li pubblico per essere
regolare,ma
proprio non resisto!! Perciò,anche se nessuno lo
leggerà né lo recensirà,eccovi
qui un nuovo e breve capitolo!!P.S.mie carissime lettrici,recensite!!!I
consigli
sono ben accetti e non vedo l’ora di sapere la vostra
opinione!! Un bacio ;)
Kait
& Gabriel
capitolo
3
UN DOLOROSO INCONTRO 2
Il
mattino seguente la nuova
sveglia che avevo comprato mi buttò giù dal letto.
<<
Come ho potuto
comprare un simile arnese di tortura?!?! >> dissi
cercando di zittire l’
acutissimo be-beep.
La
giornata procedette senza
intoppi (a parte la noia del lavoro) e alle 5 mi recai in palestra per
la
lezione del giovedì.
Fu un sollievo
scaricare le energie sul tapirulan, e sciacquare via lo stress con una
bella
doccia.
Tuttavia
,quando stavo per
arrivare a casa,ebbi un giramento di testa…qualcosa mi
piombò addosso come un
macigno enorme e mi appoggiai al muro per sorreggermi. Sbuffai per lo
sforzo.
Però sapevo che non c’era niente sopra di
me,quindi doveva essere un calo di
zuccheri. Cercai di respirare normalmente, sempre appoggiandomi alla
parete. Lottai con
tutte le mie forze
contro quel peso che
minacciava di
sopraffarmi ma era troppo forte…andava
aumentando…ed ero così stanca!
Chiusi gli occhi a smisi di combattere,sapevo che non
avrei risolto niente. L’ultima cosa che vidi era una figura
grigia in
lontananza. Il disegno… pensai
prima
di perdere i sensi.
Mi
svegliai di soprassalto -per
la seconda volta quel giorno- in un luogo freddo e silenzioso,sdraiata
a terra
da sola.
<<
Come sono arrivata
qui?... >> mormorai strizzando gli occhi. Era davvero
buio quel posto.
<< Ah!Il
disegno!La figura!Devo
andarmene… >> il battito del cuore
accelerò,il respiro divenne irregolare
mentre cercavo di orientarmi. Ero in un vicolo cieco,di notte,senza un
punto di
riferimento. Una voce interruppe i miei pensieri.
<<
Kait.
>>
La
voce pronunciò il mio nome
come stesse per iniziare un lungo discorso.
Era
roca,da uomo,molto
seducente. Sussultai, al sentire che c’era qualcuno insieme a
me;se
possibile,il cuore velocizzò ancora di più,
quando seppi che poteva essere quel
malintenzionato del disegno;e mi pietrificai nel riconoscere chi
veramente era.
<<
Gabriel…>>
sussurrai mentre lo cercavo con gli occhi e con la mente,invano.
Troppe
domande mi affollavano
la mente,e pur non volendo esprimere la mia curiosità,lui
comparve mentalmente
e lesse tutti i miei dubbi
inconffessati. Arrossii. Eh già,
dimentico che sto parlando con un telepatico.
“ Dove sei?Fatti
vedere Gabriel ”
ignorò
la richiesta << perché
volevi seguirmi,Kait? >>
“per poterti
rivedere”risposi pronta. Lui
sembrò esitare. Poi sibilò:
<<
Non avevo già detto
al gruppo che non voglio più avere a che fare con voi? E
perché Rob mi cerca??>>
il suo improvviso
cambiamento di tono mi
spaventò.
“ Ora ti spiego.
…voleva ringraziarti. Dobbiamo ringraziarti.
” Ero in
difficoltà? Anche lui. Evidentemente aveva pensato di
parlare e interrogarmi
per tutto il tempo.
“ Non puoi
immaginare cosa ho provato quando
te ne sei andato… Saperti da solo contro Zetes -non che
dubitassi della tua capacità-
ma.. ”continuai “
non riuscivo a non
pensarci. Rob tentava di risollevarmi il morale,come il gruppo del
resto…purtroppo finii col trascinarli nella mia depressione.
E questo non era
giusto!Li abbandonai poco
prima che
ricevessero la tua lettera ”-sospiro-
“
Ero tornata a casa nel
frattempo, e dovetti inventare molte bugie per mio padre. Rob tempo
dopo mi
venne a cercare dicendo che voleva trovarti. Mi chiese di unirmi a lui
nelle
ricerche e accettai. Quello che non accettò fu mio
padre…così rimasi con lui , finendo
il corso di studi,mentre Rob mi aggiornava sui suoi progressi,sempre
più
raramente. Non lo sento da mesi. ”
<<
Mi ha trovato un
paio di volte,ma gli sono sempre sfuggito >> disse con un
certo orgoglio.
Allora davvero non ci vuole
più…non mi vuole
più…sentii
i pizzicorio delle lacrime agli occhi.
<<
Perché? Perché continui a fuggire?
>>
chiesi d’istinto. Pensavo di conoscere la
risposta,perché non ci sopportava
eccecc… e invece rimasi sorpresa nello scoprire che non era
così.
<<
Mi ricordate troppe
cose del mio passato… >>la
sua voce era ridotta ad un sussurro. Non ce la facevo più a
trattenere me e le
lacrime. Liberai entrambe.
<<
Gabriel,ti prego,ti
scongiuro,ti supplico fammi rivedere i tuoi occhi almeno una volta
>>
dissi con voce rotta. Lui strinse i denti. Percepii uno spostamento
alla mia
destra. Poi dei passi veloci.
“Te
ne vai?” Sempre più
veloci. Poi più niente.