Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: GiveMeAPen_    10/09/2010    1 recensioni
I Jonas Brothers sono tre fratelli famosi in tutto il mondo e la loro vita è diversa dalla nostra. E' irregolare, con alti e bassi. Anche le loro vacanze estive lo sono.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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8)L’ispirazione è tornata

Joe sentì sbattere la porta e scese le scale. Nick era rientrato in casa,ma non era più lo stesso. Non era felice…ma non era nemmeno contento. Non stava sorridendo…ma sembrava che dentro di lui lo stesse facendo. Aveva un’espressione totalmente fuori dal mondo.  

 “Nick!”lo chiamò Joe.

Il fratello,non rispose. Si tolse sciarpa e cappotto e li appese ad un attaccapanni.

“Nick?”.

“Sì?”rispose questa volta.

“Ci sei?”.

“Sì,sì non ti preoccupare. Sto bene…Kevin? Cosa ha detto il medico?”

“Mamma e papà hanno detto che ti volevano parlare loro a proposito di questo. Comunque…volevo dirti una cosa”.

“Cosa?”.

“Forse è meglio se vieni in camera mia”.

Così seguì il fratello fino alla sua stanza.

“Siediti sul letto”. Nick eseguì l’ordine. Joe fece un respiro,profondo. Insipirò ed espirò,chiuse e riaprì gli occchi,si sistemò i capelli,fece uno sbadiglio…

“Joe? Non mi dovevi dire qualcosa?”.

“Oh,sì! Scusami”.

Ok,glielo stava per dire. Dai Joe!

“Io…ehm…”.

“Forza Joe!”lo incitò il fratello.

“Io ho…”.

“Cosa?”.

“Io ho…ehm”stava cominciando a sudare”le allucinazioni!”.

“No Joe,digli la verità! Digli che è colpa tua se Kevin ha perso la memoria!”. Gli disse il solito angioletto.

“Aaah!”.

“Che succede?”.

“Ancora quell’angelo!”.

“Angelo?”chiese Nick,preoccupandosi in volto.

“Aaah! Ancora quel diavolo!”.

“Diavolo?”chiese ancora più stupito e confuso.

 Joseph corse fuori dalla stanza e scappò verso il bagno. Nick invece prese la sua chitarra e si chiuse in camera. Aveva una canzone da scrivere.

Dopo mezz’ora Joe uscì dal bagno,convinto di essersi sbarazzato dei suoi “amichetti”. Entrò invece nella stanza di Kevin. Adesso non aveva più una vestaglia,ma indossava i vestiti che la mamma gli aveva comprato al mercatino.

“Oh,ciao!”disse sorpreso. “Joe,giusto?”.

“Sì,Joe…”. Si sedette anche lui sul letto. “Che stai facendo?”.

“Cerco annunci di lavori sul giornale”.

“Ihih Joe,l’hai combinata proprio grossa!”. Gli disse il diavoletto.

“Mi puoi scusare un secondo?”.

“Certo”.

Joe tornò in bagno. Ormai conosceva ogni angolo di quella stanza nei minimi particolari. Sapeva pure dove si trovava il sapone!

“Ok,adesso mi avete scocciato! Questo non può essere vero! La gente mi prende per matto ed è solo colpa vostra!”.

“Non è di certo colpa mia se non vuoi raccontare la verità alla tua famiglia!”. Si difese l’angioletto. “E comunque puoi chiamarmi Ange”.

“Ange?! Dovrei chiamarti come? Tu nemmeno esisti! Lo stesso vale per te!”disse rivolto al diavoletto. “Se vuoi puoi chiamarmi Diavolo Capo Supremo Di Tutti Gli Altri Esseri Inferiori A Lui!”.

“Diavolo che?”.

“Il solito modesto!”. Sospirò Ange guardando il soffitto.

“Se qui c’è uno che si vanta sei tu! Io non vado di certo in giro con un vestitino ricamato d’oro!”.

“Okay,sono totalmente fuori di testa!”urlò Joe che ormai credeva di aver perso ogni singola speranza di essere una persona normale.

“Non urlare,disturbi i vicini!”lo rimproverò Ange.

“Adesso basta!”. Prese lo stura-lavandini e cominciò a correre per il bagno cercando di prenderli. O spiaccicarli contro il muro.

“Tutto a posto?”chiese qualcuno davanti la porta.

“Sì,sto cercando di uccidere due insetti fastidiosi!”.

“Wow,devono essere belli grossi!”esclamò Kevin.

“Molto!”.

“Okay,ma cerca di non fare rumore!”.

Ange e Diavolo ecc. ecc. si sedettero in cima all’armadio e gli fecero la linguaccia. Joe si arrese. Si sedette sul gabinetto e cominciò a pensare in che modo confessare tutto quanto.

Intanto Nick se la stava cavando bene con la canzone. Decise di fare una pausa ed andò in salotto dai suoi genitori.

“Allora? Che cosa ha detto il medico?”.

“Nick,è più grave di quanto pensassimo. Non dobbiamo cercare di fargli ricordare della sua vita,altrimenti peggiorerà,però dobbiamo fralo rimanere qui fino a quando non recupererà la memoria,facendogli credere che lo stiamo ospitando”.

“Non mi piace mentire”.

“E’ per il suo bene!”.

Nick rimase in silenzio qualche secondo,poi disse:“D’accordo”.

“La canzone?”gli chiese il padre. “E’ pronta?”.

“Quasi finita”.

“Bravo Nick”. A quel punto si abbracciarono tutti e tre.

Loro però non sapevano che qualcuno aveva origliato. Proprio quel qualcuno che non doveva sapere niente di ciò che avevano detto.

Due ore dopo circa era ora di cena. Nessuno spiccicò parola. Tranne Denise e il marito,che continuavano a raccontare a Kevin come fosse bella la loro città,cercando di convincerlo a rimanere lì. Danielle non era a tavola. Non aveva fame. Joe avrebbe tanto voluto parlare. Confessare. Però non si sentiva affatto bene. Aveva da poco avuto una “lotta” con un angioletto e un diavoletto e si sentiva stanco.

Finito di mangiare Nick disse ai genitori di dovere uscire,così lasciò la casa con la sua chitarra in spalla.

Camminò lungo il marciapiede,fino a raggiungere la panchina dove aveva conosciuto Sam. Erano solo le sette,così si sedette per completare la canzone. L’ispirazione gli era tornata,dopo l’incontro che aveva fatto quel giorno. Samantha gli aveva fatto ritrovare la fiducia di cui aveva bisogno. Ora era sicuro che suo fratello avrebbe ritrovato la memoria. Non gli importava se la cosa era grave,almeno sapeva di avere qualcuno su cui poter contare. Suonò per circa mezzora,poi si fermò a guardare la strada:praticamente deserta,come il giorno prima. Stranamente per quella via non passeggiava quasi mai nessuno,eppure era davvero bella:gli alberi creavano un’atmosfera speciale,sembrava di essere in un bosco incantato. Poi le case erano tutte colorate di colori vivaci:rosa acceso e giallo per la maggioranza. A Nick piaceva. Poi il cielo era meraviglioso quella sera. Ora mancava solo Sam.

Passò presto un’altra mezz’ora e Nick andò verso il parco.

Tre quarti d’ora dopo arrivò Samantha:indossava dei pantaloncini rosa e una maglietta gialla con la scritta “I LOVE MUSIC” ed aveva un a piccola borsetta nera.

“Sono in ritardo?”. Chiese,terrorizzata dall’idea di averlo fatto aspettare.

“No,affato. Sei in anticipo di quindici  minuti. Ti devo far sentire una cosa”. Così si sedettero all’ombra di un’albero e Nick le cantò la sua nuova canzone. Era bellissima! Parlava di quando si è tristi e poi arriva qualcuno che ti tira su il morale. Quel qualcuno era lei e quella era la loro canzone.

Spazio autrice

Ciao a tutti! Bene,questo era l'ottavo capitolo! :D

Nick ha scritto la canzone,Joe è matto,Kevin ha perso la memoria. Beh,almeno ora sappiamo i nomi di quei due "mostriciattoli". xD Ange e...forse è meglio se lo chiamiamo Diavo. ;)

Vi ringrazio per recensire e per seguire la storia...sono contentissima! :) Ho intenzione di scrivere ancora molti capitoli...ahah sì,sono ispirata!! :)

Ora passiamo alle recensioni xD(o dovrei dire alla recensione)

Whenulookmeintheeyes:hai ragione Sam è dolcissima *O*. Per fortuna che è arrivata lei,altrimenti Mr. President cadeva in depressione...ahah grazie per continuare a recensire,spero ti sia piaciuto questo capitolo. :)

Poi,ringrazio chi ha messo la storia nelle seguite! Vi ringrazio uno per uno...:)

annaritaa86

baby jonas

CriCri97

G_g96

harmon8y9

Who_I_am

E poi chi l'ha messa nelle preferite...

G_g96

Okay,adesso vado...è 0.48 xD

Sofy<333

 

   
 
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