capitolo 1


Voldemort, il più grande e malvagio mago di sempre, era ormai ad un passo dal realizzare tutti i suoi sogni di potere. Lui e i suoi seguaci, i mangiamorte, incutevano timore in tutto il mondo dei maghi. La gente ormai tremava  al solo pronunciare il suo nome utiliazzando appellativi come «Colui che non deve essere nominato o il Signore Oscuro o Tu-sai-chi», pur di evitare di nominarlo. L'ultimo ostacolo rimasto a Voldemort per avere il totale controllo del mondo dei maghi (dato che indirettamente controllava persino il Ministero della Magia ) era un'organizzazione segreta. nata con l'unico scopo di contrastare lui e i Mangiamorte nei loro piani di dominio assoluto. I membri erano davvero pochi e Voldemort stesso non li riteneva un problema, se non fosse che il fondatore era Albus Silente, il suo vecchio preside e colui che era ritenuto il più grande mago esistente. La sua ambizione gli imponeva di spazzare via chiunque gli si opponesse, pensava inoltre che tutti coloro che avrebbe ucciso sarebbero stati d'esempio per chi in futuro avesse voluto opporsi a lui e avrebbero incrementato le voci e il timore della gente nei suoi confronti e la cosa gli piaceva molto. I mangiamorte quel giorno avevano catturato uno dei membri dell'Ordine della Fenice. Questa era l' occasione giusta per farsi finalmente rivelare dov'era il quartier generale di quell'organizzazione. Già nella sua mente pensava ai modi più atroci per punire coloro che fino ad allora lo avevano ostacolato e a come strappare di bocca informazioni utili al suo prigioniero.
«Lucius,porta qui il nostro ospite, non è carino farlo attendere troppo» disse Voldemort ghignando comodamente seduto.
«Avete sentito il signore oscuro? Portatelo qui» Disse Lucius con aria austera
«Si, si arriviamo,Lucius» disse Bellatrix scoppiando poi a ridere.  
 Presero il grosso sacco che stava vicino alla porta e lo trascinarono a forza al cospetto del Signore Oscuro e da lì si scorse la testa di un uomo, anche se potremmo dire che fosse più simile a quella di un grosso ratto data la testa enorme, gli occhi molto vicini e i due enormi incisivi sporgenti. L'uomo piangeva si divincolava chiedeva pietà senza alcun ritegno e farfugliava parole senza senso,Voldemrt pensò che sarebbe stato molto facile cavar di bocca le informazioni a quell'uomo.
«Bene chi abbiamo qui? Peter Minus detto Codaliscia?Lo spettacolo a cui mi sottoponi è davvero osceno e vergognoso SMETTILA IMMEDIATAMENTE!!!» Disse Voldemort notevolmente infastidito.
 In quell'istante l'uomo si pietrificò farfugliando qualcosa che assomigliava ad un « S-ssi si-signore»
 «Bene» proseguì Voldemort «Mi chiedo davvero come Silente e i membri dell'ordine abbiano accettato tra loro uno come te come possano solo aver pensato che con te avrebbero potuto contrastarmi. Guarda come sei ridotto,tremi come una foglia solo vedendomi. Hai paura?» Minus non guardava, tremava soltanto tentando di evitare lo sguardo di Voldemort e tenere il suo più basso possibile, a quel punto Voldemort urlò più forte «HAI PAURA?!?!»
 «S-si signore» rispose tremendo sempre più vistosamente il povero Minus
«Sai quando ti hanno portato qui pensavo a quanto sarebbe stato difficile strappare di bocca ad un uomo di Silente informazioni utili per arrivare a lui e all'ordine della fenice, ho pensato a mille modi diversi per cavarti di bocca qualsiasi cosa utile a metodi molto divertenti per me e... parecchio dolorosi per te ma adesso vedendoti credo che nessuna delle mie brillanti idee sarà necessaria» disse giocherellando con la sua bacchetta
« Tuttavia oggi mi sento particolarmente magnanimo con te Codaliscia e desidero fare un patto con te nonostante io possa strappare facilmente ciò che voglio sapere dalle tue viscide labbra e fare in modo che per te la morte sia solo un lontano desiderio ma sarò buono: voglio che tu diventi un mangiamorte,in questo modo risparmierò la tua inutile vita in cambio non chiedo che qualche informazione e un modo semplice per avere la testa di Silente» continuò Voldemort girandogli intorno.
Minus fissò negli occhi il Signore Oscuro osservandolo negli occhi poteva vedere la densissima oscurità che li circondava e non poteva fare altro che tremare dinanzi a quella potenza e a quella grandezza, nonostante ciò nella sua testa era deciso a resistergli con ogni mezzo e morire piuttosto che tradire i suoi compagni voleva replicare e affermare di non essere un vigliacco e che teneva agli altri molto più che a se stesso ma appena aprì bocca per dire ciò che pensava un brivido di paura lo percorse dietro la schiena e l'unica cosa che riuscì a farfugliare fu un  «S-si m-mio signore l-la servirò fedelmente e le dirò tutto ciò che vuole sapere» e mentre diceva ciò due grossi lacrimoni gli rigarono il viso. «Bene,vedo che sei collaborativo» disse Voldemort sogghignando «avvicina il braccio Codaliscia»
Minus avvicinò debolmente il braccio e Voldemort puntò con veemenza la bacchetta e la spinse contro il braccio di Codaliscia così forte che Minus sussultò. Su quel braccio incominciava a farsi strada un serpente d'inchiostro nero ma mentre l'immagine sul braccio si faceva sempre più nitida minus si rendeva conto che nonostante il serpente sia visibile solo sul braccio tutto il corpo era come divorato da quel serpente e da quella sensazione di totale impotenza,lo stesso corpo sembrava sul punto di cedere finchè Voldemort  non allontanò la bacchetta dal braccio e il segno maledetto si materializzò sopra le loro teste. Minus messo lì in ginocchio sembrava stralunato e osservando il suo corpo e in particolar modo il suo braccio «così è questo il potere del signore oscuro» penso Codaliscia in quel momento capì che non avrebbe mai più potuto tornare indietro.
«Ora dimmi tutto ciò che sai su Silente e l'ordine della fenice,come possssso avere la sua testa?» disse all'improvviso Voldemort quasi sibilando.
Minus che dopo svariati tentativi riuscì a mettersi in piedi disse «Silente con incantesimi potentissimi impedisce a noi membri dell'ordine di rivelare con parole i membri e il luogo del quartier generale dell'ordine e questo inoltre è protetto da una potentissima barriera magica,n-non posso rivelare niente a causa della magia di Silente ma se lei riuscisse ad infrangere q-quegli -in-incatesimi non avrei problemi a indicarle il luogo e ad introdurla al quartier generale ed inoltre..."
«Incantesimi eh? beh da Silente me lo dovevo proprio aspettare!"Disse Voldemort interrompendolo "
I suoi incantesimi protettivi sono potenti non credo di poterli infrangere facilmente,stanotte troverò una soluzione, riuscirò senz'altro ad eludere gli incantesimi di Silente nel frattempo tu resterai qui e se ti viene in mente qualcosa di utile dimmela immediatamente» indicandolo con la bacchetta
«Lucius,Bellatrix,Karkaroff abbiamo un ospite stanotte fate voi ...gli onori di casa» ordinò voltandosi verso gli altri mangiamorte che erano lì presenti.
 Il modo in cui pronunciò le ultime parole preoccupò molto Peter Minus che temeva il peggio. Detto questo Voldemort girò le spalle e andò via.
I tre mangiamorte presero il loro nuovo compagno e lo portarono alla sua «camera» che altro non era che una prigione fredda e buia e non sembrava affatto accogliente. «Questa è la tua stanza...» disse Malfoy calciando dentro Codaliscia
«Per stanotte dormirai qui non ci fidiamo ancora del tutto di te e quindi questa sarà la tua cameretta sei contento?Neanche un topo potrebbe scappare di qui quindi credo che ti divertirai a restare in nostra compagnia» disse con uno strano sorrisetto dipinto sul volto e sbattè la porta con le sbarre e la chiuse a chiave.