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Autore: SugarHunter     10/09/2010    1 recensioni
Piccolo stralcio di vita, anni dopo la promessa scambiata da un Naruto bambino a un Sasuke bambino, solo e triste. Seguito di Piccoli Passi verso Te!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Itachi | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Piccoli passi verso un bacio

 

La musica si spande nella casa adornata a festa. Corpi ballano strofinandosi accalcati gli uni agli altri, goccioline di sudore si alzano disegnando percorsi fantasiosi su corpi caldi e bollenti.

I “Big Bang” urlano dalle casse la loro voce e le note li seguono. Maschere di ogni tipo si muovono, affascinando chi le guarda e ammaliando, con sguardi celati, le prede che puntano.

Cacciatori e animali, divinità e regnanti, servi e padroni si agitano in movimenti più o meno aggraziati resi quasi animaleschi dal caldo e dall’eccitamento che percorre i loro corpi attraverso autostrade di vene.

Respiri e sospiri s’intrecciano, insieme a sguardi truccati e resi penetranti.

La notte culla i ragazzi, la musica e i sentimenti, che piano nascono in questa follia generale.

La temperatura insolitamente fresca grazia con il suo tocco gentile ogni corpo da quindicenne che si muove nell’immenso giardino che ospita l’imponente festa.

Ai lati della pista da ballo, angeli custodi li sorvegliano guardando attentamente ogni mossa, analizzando ogni sguardo pronti a intervenire in caso di necessità.

Sasuke Uchiha, organizzatore del party, si aggira tra i compagni di scuola muovendo il corpo con eleganza ferina.

Gli occhi tinti dalle lenti a contatto giallo acceso, rese dorate dall’intensità dell’iride nera, scrutano ogni viso coperto da maschera in cerca della sua prediletta preda.

In un certo senso si sente esattamente come una pantera. E la sua preda è li in mezzo, che cercava di evitarlo in ogni modo, rendendo quasi più sensuale la caccia.

Posizionati strategicamente diversi amici di suo fratello, tra cui Itachi stesso, si mescolano alla folla di ragazzini scatenati e li controllano. L’ordine di sorvegliarli era arrivato sia dal padre dell’organizzatore che da quello del suo migliore amico Naruto.

Minato infatti, da tempo aveva uno strano sospetto e sfruttava ogni occasione possibile per sorvegliare i due amici. Non che non si fidasse dei due, però… era pur sempre un uomo molto intelligente e certe occhiatine, certi sorrisi e certi diverbi più o meno accesi non gli erano di certo sfuggiti.

E così Itachi e il suo gruppo di scalmanati si sono trovati a fare da babysitter, divertendosi un mondo.

Avvolto nel suo finto mantello da pantera, Sasuke si siede elegantemente sul primo sgabello libero al piccolo bar all’aperto che amministrano suo fratello Itachi e il suo socio Kakuzu, il primo vestito da corvo e il secondo da Frankenstein.

«Che ti servo fratellino?» chiede con voce divertita l’Uchiha maggiore.

«Dammi del succo di pomodoro» risponde il ragazzo con voce pacata.

«Ti vedo stranamente elettrizzato»

«Naruto» grugnisce semplicemente, sapendo perfettamente che il fratello maggiore avrebbe capito al volo.

«Lo sai che ti evita solo per rendere il tutto più…»

«Lo fa per vendetta. Si vendica perché ho respinto la sua amica dai capelli rosa»

« E ne è felice…  E poi se davvero avesse voluto vendicarsi, non sarebbe venuto e ti avrebbe piantato con questo mare di ragazzine dagli ormoni in sviluppo» con una mano disegna un arco nell’aria indicando in lontananza femminili sguardi accesi d’ammirazione e desiderio che gli vengono lanciati.

La musica s’insinua tra loro come una concupiscente danzatrice. Urla, risate e fruscii di stoffa sono gli unici suoni che il ragazzo sente, troppo immerso nei suoi pensieri per accorgersi di altro.

Chiude gli occhi per un’ stante e sospira lasciando che la bevanda portagli gli disseti il corpo.

«L’hai già visto?» chiede Sasuke posando il bicchiere sul piccolo bancone.

«Si e devo dire che è attraente quando un vampiro a caccia» ghigna Itachi accompagnato dal solenne annuire di Kakuzu. Poi con un sorriso assottiglia lo sguardo penetrante in un punto ben definito.

Sasuke si volta, leccandosi le labbra per assaporare le ultime gocce di succo rimaste sulla pelle delicata.

Socchiude lo sguardo scrutando le ombre della notte, i corpi danzanti e le lucide stoffe che svolazzavano ai luccichii prodotti dalle luci a intermittenza. 

Poi lo vede. Il profilo di una mascherata dorata e rossa, dalle fattezze volpine, i grandi occhi azzurri e labbra carnose che gli sorridono di scherno. È un attimo, poi scompare lasciando un alone di sensualità nell’aria.

«Stasera fa il cacciatore pure lui» sghignazza Itachi osservando la massa in movimento.

«Io e Naruto, siamo entrambi cacciatori e prede. Ci corriamo a dietro a vicenda ed è questo che ci unisce tanto»

«Ed è questo che vi diverte tanto. Ricompensalo, visto che ti è corso tanto dietro mentre tu scappavi da papà e dal suo egoistico senso dell’esistenza»

«mmm» Spaziando con lo sguardo Sasuke, ripensa agli anni passati. Non fuggiva solo da Fugaku, ma anche da Itachi stesso cercando conforto in quel sorriso caldo e in quelle braccia maschili tanto simili alle sue.

Tra un viso e l’altro, scorge nuovamente la maschera volpina e un ghigno divertito lo fa vibrare.

Sapeva da tempo di essere Gay e non gli importava. Trovava la parola stessa un’etichetta con la quale la gente lo classificava, come se fosse un oggetto a parte e non una persona dotata di pensiero.

«Vai che ti aspetta»

«Lo dirai a Minato?»

«Minato lo sa già o almeno lo sospetta. Comunque non sarò io a doverglielo dire ma tu e ti consiglio anche di sbrigarti che la volpe scappa molto velocemente»

«Le pantere aspettano in agguato la preda…»

«E i corvi ridono alle spalle di entrambi» termina Itachi porgendo un nuovo bicchiere di succo al pomodoro sghignazzando. 

«Ti diverti tanto, vero?»

«Tremendamente» un sorriso sornione spunta seguito da un bicchiere in plastica bianco pieno di liquido arancione.

«Avrà sete» un divertito luccichio si accende nelle iridi falsamente dorate.

Ormai è giunto il momento di scacciare i rivali.

Con movimenti lenti e aggraziati, Sasuke si alza e scivola tra la folla. Occhi truccati si posano sul suo corpo famelici di curiosa aspettativa. Desiderano ardentemente attirare l’attenzione di quella pantera che si muove nell’oscurità, di essere il centro nevralgico di quegli occhi che si celano sotto mentite sembianze in maschera.

Ma per quanto belle o affascinanti, ogni fibra del corpo di Sasuke è proiettata verso quel ragazzo che era riuscito a cancellargli la solitudine dal cuore quand’era bambino.

La gratitudine aveva lasciato il posto all’amicizia, poi ad amore fraterno, poi…

Tra dame, vampiri, folletti e ninja, una volpe dalle fattezze perverse, capricciose e minacciose spunta con ciocche ribelli di un biondo accecante.

Il corpo acerbo da ragazzino ma con muscoli accentuati guizzano sotto lo strato leggero di pittura, che Naruto aveva usato per dar forma simbolica al pelo dell’animale che più lo ammalia.

Stretti pantaloncini arancioni si intonano alla pittura arancio rossastra, modellandogli i fianchi e le cosce.

Una finta coda spunta tra il tessuto dei pantaloncini rigida ma morbida, quasi invitante, rendendo animalesca la figura danzante.

Naruto si volta e con sorriso enorme saluta finalmente l’amico. Una maschera dal viso di volpe gli copre metà viso lasciando in vista solo le labbra e gli occhi.

Tutto in lui è calore. Non per aver ballato, ma quel dolce e generoso calore che per anni ha  sorretto Sasuke nella sua solitudine.

E il momento per ripagarlo è appena arrivato.

Coperto da una maschera nera il viso di Sasuke si rilassa trovando finalmente la sua preda a lungo attesa.

«Ti ho portato da bere» grida avvicinandosi.

Naruto sorride ancora di più. Se Itachi non gli avesse detto cosa avrebbe indossato Sasuke non l’avrebbe mai riconosciuto… forse…

«Dopo. Ora ci scateniamo. Vediamo se riesci a tenere il bicchiere senza versare niente…» una mano gli viene porta mentre un ghigno si allarga sulle labbra morbide.

Sasuke scuote la testa. Una delle sue solite infide sfide da deficienti… ma chi è lui per non accettarla? Fa un respiro profondo, poi accetta lanciando un’occhiata di sfida alla volpe che gli sorride.

Con un rapido movimento la pantera Uchiha afferra il fianco del biondo e se lo trascina contro. Rimangono fermi un attimo ad ascoltare la musica per trovare il ritmo, crogiolandosi nel calore che i loro corpi spandono.

Tutto scompare intorno a loro e solo la loro pelle rimane a dare significato al nuovo contatto.

Nonostante siano entrambi maschi la loro carne prende a  muoversi con grazia, per nulla disturbata dall’assenza di femminilità che vi è nel loro corpo.

Il ritmo li circonda e comanda i loro pensieri e il loro movimenti. Naruto inizia a muoversi, carezzando con la pelle nuda coperta solo da un leggero strato di pittura, il tessuto che copre Sasuke.

Un sussulto e un ghigno fanno muovere il moro Uchiha che garbato prende la mano del ragazzo e l’avvicina al suo viso.

Gli sguardi si incontrano e si scrutano, giocando sulla capacità di entrambi di penetrare a fondo quella cortina di apparenza di cui si ammantano.

Si avvicinano i visi, affondando l’uno nell’altro.

C’è una cosa che entrambi vogliono, ma è presto…

S’allontano e intrecciando ancora di più le dita riprendono a ballare. Si muovono leggeri, senza violenza, sensuali ma senza malizia.

Naruto muove i fianchi lasciando che la pelle sfiori appena la tuta del compagno. Mani si muovono modellando i lati del corpo acerbo del biondo, mentre questo si muove affondando gli occhi.

Gli sguardi si intrecciano mentre caldi gesti gli vibrano addosso.

Lente mosse vengono fatte, quasi per assaporare ogni centimetro di calore che viene loro offerto.

Sasuke preme il corpo contro la schiena del ragazzo accompagnando ogni ancheggiamento. Drogato, affonda il naso sul collo assaporando il forte odore della volpe che ha tra le braccia.

È forte, quasi pungente ma gli piace, perché sa del ragazzo che ama.

Il bicchiere vibra, ma non si rovescia. La mano occupata viene raggiunta da dita sudate, dopo che hanno percorso l’intero braccio. Un brivido scivola sulla spina dorsale, la prima eccitazione.

La musica si fa forte, piena di ritmo eppure delicata nelle parole d’amore che trasmette. Parole che sembrano adatte a loro, al momento che vivono e consumano in respiri corti ma pregni di felicità pacata.

Si sfiorano muovendo il corpo per poi respingersi. L’attrazione diventa energia, elettricità, calore tanto forte da attrarli nuovamente, come due calamite.

Ogni movimento viene analizzato nella sua sensualità,  rendendo ancora più affamati di contatti i due ragazzi. Le braccia di Naruto si alzarono lasciandosi sfiorare con un brivido da quella libera dell’Uchiha.

Volpe e Pantera si guardano, si studiano, affondano gli occhi l’uno dell’altro.

La sensualità è palpabile, rendendo il tutto vagamente voluttuoso. Come un’odalisca danzante Naruto si lascia travolgere abbandonandosi come un burattino al flusso trascinante della musica. Alza nuovamente le braccia affondando le mani nei suoi capelli dorati.

Poi socchiude gli occhi e sorride. Non riesce più a trattenersi… l’azzurro lampeggia di parole non dette, dal suono caldo e vagamente carnale.

Sasuke ghigna mostrando un mezzo sorriso sulle labbra sottili. Anche lui è pronto, un ultimo passo…

Divertito, si porta il bicchiere alle labbra e ne trangugia un sorso.

Il sapore dell’arancia gli invade la bocca, accarezzando il suo palato in una suadente danza di sapore.

«Ho sete» la voce persuasiva del biondo si avvicina, accarezza come un manto si seta il suo animo e lo sfiora portando con sé il vento di un’emozione compresa fino in fondo.

Osservati dagli altri ballerini, le loro labbra si avvicinano calando lentamente mentre una calma sinfonia d’occhiate s’intreccia, cercando, scrutando, la verità su ciò che provano.

Perché non vi sono bugie che tengano, balle che possano rovinare il momento… Si vogliono bene, aldilà di ogni umana comprensione. E forse è questo che li rende diversi, solitari, perfetti l’uno per l’altro.

Un centimetro… solo quello manca. A metà strada labbra morbide s’incontrano. Nonostante la secchezza e il respiro spezzato per il ballo e l’emozione, leggeri tocchi si danno e vengono ricambiati.

Il sapore dell’arancia viene leccato via dalle labbra per poi diffondersi pacato, come un leggero e appena percettibile sospiro sulle bocche di entrambi.

L’intreccio diventa deciso, morbido, erotico, avvolgente al vago sapore d’arancia e di bisogno.

Le labbra si schiudono rivelando le punte delle lingue che si toccano. Indugiano un attimo, poi sprofondano in un mare di sensazioni.

I corpi si avvicinano fino ad accarezzarsi. La vampa irretisce ogni loro senso fino ad annullarlo. Solo il tocco vorace ma delicato delle lingue rimane, solo quello importa.

Danzanti serpeggi di dita vanno a incorniciare il viso di Sasuke mentre le sue braccia affondano nella pelle sudata schiacciandolo contro lui.

È così bello… un contatto così delicato e così violento da far perdere la testa, da spezzare la ragione…

Uniti in quel bacio di fuoco, ogni pensiero si annulla sulle punte delle loro lingue. Solo un’ultima cosa rimane.

Una parola lasciata in sospeso, bevuta da entrambi in un silenzioso abbraccio.

«Naruto»

«Sas’ke»

«Ora sei mio e non ammetto repliche» un leggero rossore adorna il viso caldo di Naruto, unito al più bello dei suoi sorrisi mentre la risposta nasce come il loro primo bacio. Dal nulla e dal bisogno di essere vivi.

 

Ciao a Tutti

Come potete vedere non sono scomparsa, ma al contrario, sono in piena fase produttiva. Qualche mese fa vi avevo promesso una One-shot, ma a causa del computer morto con tutti i dati e le fic dentro ho dovuto riscrivere tutto. TT_TT che sfiga!!!

Ringrazio chi ha letto Piccoli Passi Verso Te e Il Lupo e la Volpe. Presto tornerò a infestare la fandom con alcune scottanti novità! XD

Spero che questa storiella vi sia piaciuta, alla prossima!!! Bacioni e Commentate!!!

SugarHunter

 

 

  
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