La
canzone da cui è
stata presa la storia è: Kokoro
(Rin Kagamine).
Il video con la traduzione del testo e la storia “originale” (Anche se non ne sono sicura, credo sia un Amv) la trovate al seguente link: http://www.youtube.com/user/HyuuZukaPro#p/f/4/Mje0pMvk7z8
I
personaggi sono di
Kishimoto Sensei ed io non ci guadagno nulla a muoverli se non il
piacere nel
farlo.
In
sintesi tutte cose
che sapete XD
Kokoro.
Un robot
costruito da
uno scienziato solitario
Per dire
com’è finita
“Miracolo”
“Miracolo”
Lo scienziato fissò con sguardo critico il suo ultimo lavoro.
Occhi dorati, capelli castani, fisico snello…
L’umanoide lo fissava, seduto su una sedia, con sguardo ingenuo e curioso.
Piccoli rettangoli rossi facevano bella mostra sulle guance color bronzo, con le labbra dello stesso colore semi aperte.
C’era riuscito.
Costruire una macchina capace di parlare, respirare, camminare…
Il sogno di tutta la sua vita.
Sasuke si concesse un breve sorriso, chinandosi verso il piccolo robot, carezzandogli i capelli.
- Benvenuto al mondo…Kiba –
Ma ancora
mancava
Una cosa che
non
poteva essere costruita
Ed era
chiamata
“Cuore”.
Un programma.
- Cosa…stai facendo? –
Il moro alzò lo sguardo dal computer, che occupava metà della stanza, per fissarlo.
Erano giorni che non si riposava.
Anni che lavorava senza sosta.
Eppure, fissando quegli occhi dorati che lo guardavano fiduciosi
Era sempre più convinto di ciò che dovesse fare.
- Stò cercando di darti un cuore, Kiba –
…
Passarono
degli anni
Lasciato solo
Un
miracoloso robot
Speranze
La mano dell’umanoide passò sulla guancia liscia di suo “padre” avvertendone a stento il freddo che la pelle emanava.
Dopo anni passati assieme, in quella piccola stanza, l’uomo aveva smesso di muoversi.
Non respirava più.
I suoi occhi stanchi non si aprivano più.
Non gli sorrideva più.
Il suo cuore aveva smesso di battere.
Ma che
cos’era un “Cuore”?
Volendo sapere ciò che
quell’uomo
Sin alla fine della sua vita
Aveva fatto per me
“Cuore”
Non riusciva a venire a capo di quel dilemma.
Suo “padre” gliene aveva parlato a lungo.
Pareva che questo “Cuore” fosse il programma che gli permetteva di provare “Sentimenti”.
Quel programma che proprio lui non era riuscito a creare.
Senza il cuore non poteva amare…
Eppure lui provava
“Affetto” verso il suo creatore.
Senza il cuore non poteva provare tristezza…
Eppure sentiva uno
strano senso di “Vuoto” all’altezza del
petto da
quando Sasuke non si muoveva più.
Senza il cuore…
Ora,
Cominciando
a muovermi
Il miracolo
accelera
Perché
le mie lacrime
non si fermano?
Perché
stò tremando?
Il robot si rannicchiò su se stesso, ai piedi del letto dove il creatore giaceva, tenendosi le braccia.
La sensazione che provava sulla pelle erano brividi di freddo.
Che la neve avesse
ripreso a scendere sulle case attorno a loro?
Le gambe non lo reggevano, gli occhi bruciavano.
Qualcosa di bagnato colava sulle sue guance, rovinando i segni disegnati sul suo viso.
Il battito
del mio
cuore sta accelerando
È
questo in cui ho
sperato, Un “Cuore”?
Che quello fosse il programma che il creatore aveva cercato di installare nel suo corpo?
Che quella “Cosa” che sentiva battere a ritmo serrato all’altezza del petto fosse il suo “Cuore?”
“Un
prodigio”
“Un
Cuore”
“Un
Cuore”
Ora, forse, poteva capire cos’era la
felicità?
“Un
prodigio”
La stessa che il creatore gli aveva donato in quegli anni.
“Un
prodigio”
“Un
Cuore”
“Un
Cuore”
Ora, forse, poteva capire cos’era quella
cosa chiamata tristezza?
“Un
prodigio”
Quel costante senso di vuoto che sentiva al centro del petto da quando Sasuke non parlava più.
“Un
prodigio”
“Un
Cuore”
“Un
Cuore”
Quanto quei sentimenti potevano essere toccanti?
“Infinito”
Sentiva la paura invadergli le membra come un morbo, costringendolo a “tremare” rannicchiato accanto al letto…
Ora
Iniziando a
capire la
ragione per cui sono nato.
Da solo deve
essere
triste
Sì,
Quel giorno,
a quel
tempo,
In ogni
ricordo,
I
“sentimenti” vivono…
E stanno traboccando.
Ora riusciva a capire tutte le parole che il creatore gli aveva detto.
Tutti i racconti che Sasuke si era prodigato ad insegnarli.
Stare soli doveva essere triste
Stare in compagnia doveva essere felice.
Una ferita poteva provocare dolore.
Un sorriso poteva creare calore.
In ogni ricordo rivedeva Sasuke e quei sentimenti che cercava di spiegargli passargli sul viso.
Solo quando era con
lui.
Il petto continuava a dolere e il vuoto si allargava sempre di più.
Ora
Posso dire
Parole
sincere
Le
stò dedicando a te
“Grazie”
“Grazie”
“Grazie”
“Grazie”
Per avermi fatto nascere in questo mondo.
“Grazie”
“Grazie”
“Grazie”
“Grazie”
Per i giorni che abbiamo passato assieme.
“Grazie”
“Grazie”
“Grazie”
“Grazie”
Per tutto ciò che mi hai dato.
“Grazie”
“Grazie”
“Grazie”
“Grazie”
Voglio cantare per sempre .
“Grazie”
“Grazie”
“Grazie”
“Grazie”
Era tutto ciò che riusciva a dire.
Tutto quello che traboccava dalle sue labbra,
mentre con mani tremanti, stringeva quelle del suo creatore.
La porta si
aprì cigolando lentamente.
Una testa bionda fece
capolino all’interno della stanza chiamando,
con voce bassa,
il nome del suo
migliore amico.
Quando si decise ad
entrare,
tutto ciò
che trovò,
fu solo il corpo
inerme del moro, con il volto serio provato dalla
stanchezza.
Accanto a lui un
ragazzo, all’apparenza addormentato,
gli stringeva forte
la mano con le guance bagnate dalle lacrime e i
segni rossi quasi totalmente sciolti.
Era proprio un miracolo…
Il robot che aveva ottenuto il cuore continuando a
cantare
Cantò tutti i suoi sentimenti
Ma il miracolo durò solo un momento
I sentimenti erano troppo grandi per lui.
Incapace di sostenere quel peso
La macchina sobbalzò…e non si
mosse mai più.
Comunque
il suo viso era fisso in
un sorriso…
…Sembrava
un angelo.