Ti
accorgi che la giornata è storta solo quando noti di aver
messo i boxer al
contrario.
Vedere Pan e Goten irrompere nella stanza qualche secondo dopo la sua
telefonata fu un vero sollievo, era ben consapevole del fatto che solo
quei due
erano in grado di calmare il suo animo, solitamente mite.
Però sapeva anche che
Pan non l’avrebbe neanche guardato quella sera, sarebbe stata
tutta per Marron.
Si accasciò a terra, amareggiato e sollevato allo stesso
tempo, e mentre
cercava di ritrovare un po’ di pace sentì la mano
delicata della mora posarsi
sulla sua spalla: un momento per lui lo trovava sempre.
“Grazie Trunks. L’hai salvata” gli
sorrise e lui ebbe l’improvviso impulso di
abbracciarla; sentì la mano della ragazza sfiorargli il
volto prima che si
alzasse e raggiungesse Bra e Marron nella stanza di
quest’ultima.
“Quel porco…” sbatté il pugno
sul pavimento con forza, non ottenendo comunque
alcuna reazione da nessuno dei presenti; Goten si sedette al suo fianco
e
sospirò a lungo. Decisamente lui era il più
calmo, nonostante volesse un bene
dell’anima alla bionda.
“Sei stato bravo Trunks. Marron te ne sarà per
sempre riconoscente” non notò lo
sguardo preoccupato che lanciò invece ad Ub, silenzioso dal
primo istante in
cui l’aveva visto entrare dopo il ‘come sta
Marron?’ che aveva pronunciato
all’unisono con Bra. “Ora sta bene. È
tutto ok”
“Tu non hai visto il suo sguardo Goten. Avrei voluto uccidere
quell’uomo” Trunks
strinse i pugni dal nervoso, mentre
cercava di scacciare dalla mente quell’immagine.
“Hai fatto bene a non ucciderlo” la voce di Ub gli
ricordò che in effetti le
mani gli servivano ancora, ed era meglio allentare la stretta.
“Ma che dici Ub? Eppure tu…”
provò a dire il lilla, bloccandosi fulminato dallo
sguardo infuriato dell’altro.
“Non hai capito Trunks. Hai fatto bene perché ora
sarò io stesso ad ucciderlo”
Ma non fece neanche in tempo a muovere un passo che Pan, in tutta
fretta e con
gli occhi accecati dalla rabbia, spalancò la porta della
stanza e uscì dalla
casa lasciando tutti interdetti.
“Pan!” uscì di corsa dalla stanza anche
Bra, mentre Marron stava ancora seduta
sul letto rannicchiata su sé stessa “Fermatela!
sta andando da quell’uomo!”
Trunks fissò la porta ancora aperta con aria enigmatica. Non
avrebbe promesso
alla piccola Pan di fare una simile cosa. Soprattutto perché
avrebbe dovuto
battersi prima con Ub per contendersi il privilegio di uccidere quel
maniaco. Tutta
quella situazione lo stava facendo impazzire. Per lui non era stato
affatto
facile vedere Marron in quelle condizioni e non riusciva neanche ad
immaginare
come si potesse sentire. L’aveva salvata è vero,
però ora non provava altro che
rabbia verso quell’uomo. Quel mostro. Avrebbe dato qualsiasi
cosa pur di poter
tornare indietro nel tempo e magari impedirle di andare a
quell’incontro con il
professore. Si lasciò scappare un sorrisetto ironico mentre
partiva verso gli
altri per cercare di fermarli: effettivamente, in una vita parallela,
un
viaggio nel tempo se l’era fatto.
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Si chiese perché cavolo dovesse avere una nipote
così testarda e con la testa
calda. Sospirò guardando Trunks che già si era
alzato cercando di raggiungere
la mora e Ub, i quali probabilmente o stavano litigando per decidere
chi dei
due l’avrebbe ucciso o erano intenti a realizzare un piano di
attacco
simultaneo, tanto per fargli provare più dolore.
Il lilla era già sparito da diversi secondi e lui si
ritrovò ad osservare Bra
che aveva la sua stessa identica aria preoccupata; se non fosse stato
per
quella situazione disastrosa sarebbero sicuramente scoppiati a ridere
dopo il
lungo sospiro che si ritrovarono a fare contemporaneamente.
“Bra, rimani qui con Marron, qualcuno deve stare con lei.
Secondo me non è il
caso di lasciare Trunks a calmare quei due, si farebbe trascinare da
Pan
nell’impresa omicida” si ritrovò a
sorridere ironico alla turchese, lasciando
intendere tutto e niente. La ragazza ricambiò il sorriso,
circondandosi poi con
le braccia, in cerca di conforto: quella storia aveva sconvolto proprio
tutti.
“D’accordo, tornate presto per favore”
notò lo sguardo di Bra abbassarsi per
qualche istante, come se avesse qualcosa sulle labbra, pronto ad essere
urlato.
Ma non era il momento di dire nulla.
Gli ci vollero all’incirca due minuti per localizzare i tre e
raggiungerli in
volo, giusto il tempo per fare mente locale. Certo, non era mai stato
un tipo
molto sveglio, eppure alcune cose non gli quadravano affatto in tutta
quella
faccenda, non tanto per quello che era successo a Marron, tanto per i
sentimenti che stavano venendo fuori, anche se erano ancora tutti
abbastanza
confusi. Lo sguardo gli si posò sul volto di Trunks che,
nonostante avesse
vissuto il tutto in prima persona, sembrava essere il più
calmo.
“Non capisci Pan! Non puoi togliermi il gusto di ucciderlo!
So che lei è la tua
migliore amica insieme a Bra ma…” Ub si
bloccò improvvisamente, guadagnandosi
uno sguardo di sorpresa da parte di Goten e Trunks e uno comprensivo di
Pan.
“Non ti farò finire la frase Ub. Forse
perché sono l’unica, te compreso, ad
aver capito cosa significhino le tue parole. Ma rifletti, non voglio
ucciderlo!” la voce di Pan era improvvisamente calma. Ora
cercava di sorridere
verso il ragazzo dalla pelle scura, mentre si avvicinava a lui con aria
tranquilla. Goten non ricordava di essere mai stato più
orgoglioso e sorpreso
contemporaneamente.
“No aspetta… ora sono davvero confuso. Cosa hai
capito? E poi… non vuoi
ucciderlo? Davvero?” effettivamente, guardandosi intorno,
scoprì che anche
Trunks e Ub erano sorpresi quanto lui dall’affermazione della
nipote.
“No. Ho riflettuto in volo. Non possiamo ucciderlo. Ub ora
devi calmarti!” posò
la mano sulla spalla del ragazzo proprio come poco prima aveva fatto
con Trunks
che li fissava ancora con aria indecifrabile. “Devi imparare
a tenere a bada
gli impulsi. Fai come me, no? Conta fino a dieci. Con la mia testa
calda
ultimamente ha funzionato parecchio!” rise, riuscendo a
tranquillizzare tutti e
tre i ragazzi in un solo istante. “ricordati che ora sono
più importanti i
sentimenti di Marron. Sono certa che avrà più
bisogno di te se sei fuori dalla
galera”.
Da dove si trovava, Goten riuscì solo ad intravedere
l’aria sorpresa di Pan
quando si ritrovò tra le braccia di Ub, mentre vide molto
chiaramente l’espressione
di Trunks. Ancora una volta gli sembrò che le cose nel
gruppo stessero
cambiando. Eppure all’insaputa di tutti, cambiavano nel verso
giusto.
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Tenere le dita intrecciate con quelle di Pan era tutt’altro
che comodo: le sue
non erano esattamente delle mani adatte al combattimento, nonostante la
sua
forza; aveva le dita sottilissime, oltre che una mano piccola, quindi
tenersi
per mano per loro due era pressoché impossibile. Eppure in
quel momento ad Ub
non importava un bel niente, voleva solamente sentirla vicina. Quella
vicinanza
che Pan non gli avrebbe mai negato in quel momento. Erano entrati
entrambi
nella stanza di Marron, che finora Ub non aveva neanche guardato.
Sentì le dita
della mora scivolare dalla sua mano, prima di andare ad aggrapparsi
alla
maglietta di Bra e trascinarla fuori dalla stanza.
Non pensava gli avrebbe fatto così male vedere la faccia
sofferente di Marron,
ma non ci fece neanche caso; si slanciò solamente ai piedi
del letto e cercò di
sorriderle tranquillo, anche se ad ogni suo movimento, lei distoglie lo
sguardo.
“Sta tranquilla Marron. Va tutto bene… nessuno ti
toccherà mai più te lo
prometto” la mano di Ub cercò immediatamente
quella della ragazza, pronta però
a spostarsi in tempo. Come non odiare ogni contatto fisico dopo una
simile
esperienza? Rimase così immobile, in attesa di qualsiasi
cenno da parte della
bionda, senza dare segni di impazienza. Guardarla gli dava sempre una
strana
sensazione, forse perché sembravano così diversi,
per lo meno nell’aspetto. Lui
moro, scuro di carnagione, lei bionda, con una pelle color del latte.
Eppure,
per qualche strano motivo lei inciampava sempre nei suoi pensieri, con
il suo
sorriso gentile, le sue continue frasi di incoraggiamento; che strano
pensare
che ora era lei ad aver bisogno dell’aiuto di qualcun altro.
Era talmente
immerso nei suoi che neanche si accorse di sobbalzare al lieve tocco
della
ragazza sulla sua spalla.
“Ub… Ub… mi sento così
sporca! Aiutami!” si ritrovò semplicemente a
ricambiare
l’abbraccio della ragazza, senza pensare al batticuore che lo
assalì in quel
momento, convinto che si trattasse della tenerezza che gli provocava
quella
figura minuta. Non sapeva neanche cosa dirle, come confortarla. Eppure
non
desiderava altro in quel momento che stare al suo fianco, confortarla,
abbracciarla. Un sospiro lunghissimo, forse il più lungo che
Ub abbia mai
fatto; forse perché le parole che gli aveva rivolto la mora
una mezzoretta
prima ora cominciavano ad avere senso, in un modo che gli faceva anche
un po’
paura.
Al di fuori della stanza, non si accorse dello sguardo curioso di Pan,
che
sorrideva piacevolmente sorpresa alla turchese al suo fianco: Marron
non aveva
detto una parola a nessuno fino a quel momento.
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Scambiò un breve sguardo di intesa con Pan, indicandole il
fratello, prima di
dirigersi verso Goten e sedersi al suo fianco, sul divano scelto da lei
solo
poche settimane prima. Sembrava in trance. Nonostante cercasse di
sembrare
calmo e distaccato era sconvolto e stanco anche lui; Bra si
ritrovò ad
appoggiare delicatamente la testa sulla spalla del ragazzo, che si
risvegliò
dallo stato catatonico, senza però scomporsi più
di tanto. Lo sentì sbuffare in
cenno di sorriso, e si ritrovò a sorridere anche lei.
“Come ti senti?” socchiuse gli occhi, sentendosi
finalmente in pace con se
stessa, per la prima volta in quella lunga giornata.
“Non dovresti chiederlo a me. In questa casa sono
l’ultimo ad essere toccato da
tutta questa storia” una lunga pausa da parte di entrambi,
mentre la turchese
cercava di decidere al meglio le parole da usare in una simile
situazione:
Goten era sempre il solito; Pan aveva ragione quando diceva che lui
poteva
sembrare superficiale quanto voleva, ma non si poneva mai al di sopra
di
nessuno.
“Stupido! Non è vero. Vuoi molto bene anche tu a
Marron” Bra diede una gomitata
sul fianco del figlio di Goku, cosa più dolorosa per lei che
per Goten. “E non
è una situazione semplice per nessuno! Non dirmi che non sei
preoccupato!
Inoltre fai finta di nulla, ma lo vedo che c’è
qualcosa che non va!”
“Mia madre è in ospedale, Bra” sentire
quelle parole non era certo stato
facile, specialmente dopo aver guardato la faccia di Pan, che sorrideva
a
Trunks cercando di tranquillizzarlo.
“Pan lo sa?” aveva nuovamente aperto gli occhi, e
si stritolava le mani come
non mai.
“Sì, era con noi quando ha avuto il
malore” Goten spostò lo sguardo sui suoi
occhi azzurri, con aria tranquilla.
“Non ti ha detto niente perché per oggi ne avevi
già subite abbastanza, non
credi?” ancora un sorriso e a Bra salivano le lacrime agli
occhi. Perché era
lui a consolare lei? Si sentiva così inutile: era Marron
quella aggredita dal
maniaco! Era la madre di Goten ad essere finita in ospedale! Era Pan a
sorridere al fratello nonostante la preoccupazione per la nonna.
Abbracciò il
ragazzo senza neanche pensarci, non per sfogarsi, non per frustrazione.
“Goten… starà bene! Anche Marron
starà bene. Tutto si sistemerà, vedrai”
e per
la prima volta dopo tanto tempo, il ragazzo si abbandonò,
nascose il viso
dietro i capelli di Bra e si appoggiò alla sua spalla, in
cerca di conforto.
Bra attese a lungo le sue lacrime bagnarle la spalla, ma non le
sentì mai. Era
ancora presto. Un passo per volta, ovviamente; eppure a lei quella sera
sembrava di aver percorso chilometri. Era ad un passo da lui, e a
decine di
metri da Pan e Marron, senza che però questo le portasse
nulla di negativo.
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Il fatto che staccarsi dalle braccia di Ub fosse tanto difficile non la
sorprese più di tanto; finalmente era riuscita a sfogarsi, a
liberarsi ed era
così strana l’idea di esserci riuscita proprio con
lui. Abbracciarlo in quel
momento le era sembrato così naturale che neanche ci aveva
pensato su: eppure
prima aveva così paura anche solo di guardare qualsiasi
essere vivente. Ancora
le sembrava incredibile tutto quello che era successo, che
quell’uomo così
gentile, così pacato, potesse averle fatto del male. Per
fortuna era arrivato
Trunks. È vero, lui c’era sempre, le era sempre
vicino e chi era lei per lui se
non un’amica? Si ritrovò a sorridere
perché sapeva che, se al posto di Trunks
ci fosse stato Ub o Goten, entrambi avrebbero fatto la stessa cosa. Si
sentiva
ancora così male, le veniva da vomitare. Avere le mani di
colui che non si
vuole addosso è veramente orribile, ci si sente
così male. Non poteva far altro
che rivivere mentalmente quei momenti di panico. Quanto avrebbe voluto
distruggere quell’uomo con le sue stesse mani. Gli
passò per la mente il
momento in cui vide il volto di Trunks: era così arrabbiato!
Eppure non era mai
stata più felice di vederlo, l’avrebbe abbracciato
se solo ne avesse avuto la
forza in quel momento.
“Ub?”
“Dimmi”
“Come posso ringraziare Trunks secondo te? Mi ha salvato la
vita. Forse non
quella fisica, certo però…” ovviamente
per lei sarebbe stato un trauma
psicologico incancellabile se il ragazzo non fosse arrivato in tempo.
“Io credo che un semplice ‘Grazie’ lo
renderà più che felice. Non
c’è
nient’altro che tu possa fare” si staccò
un po’ da lui e lo guardò sorriderle,
e si rese conto che anche lui stava pensando alla stessa cosa: se
c’era
qualcosa che poteva renderlo più contento, lei sicuramente
non avrebbe potuto
farlo, semplicemente perché non era mora, con gli occhi neri
e non si chiamava
Pan. Marron e Ub si ritrovarono a ridacchiare, certi della
constatazione
mentale l’una dell’altro, mentre lei si
riappoggiò delicatamente alla spalla
del moro.
“Credo di sì. Andranno benissimo i miei
ringraziamenti” senza dire altro,
rimasero ancora un po’ così, cercando di percepire
i pensieri dell’altro,
ovviamente inutilmente. Eppure Marron, nonostante ora fosse quasi
totalmente
tranquilla, continuava ad avere il batticuore.
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Nonostante tutto non era stato molto difficile calmare Trunks, aveva
cambiato
discorso diverse volte mentre se ne stavano seduti a terra, con le
schiene
appoggiate al muro. Ogni tanto lanciava un’occhiata allo zio
e all’amica che
sembravano essersi calmati, eppure c’era qualcosa di
decisamente diverso. Sentì
un pizzico di gelosia nei confronti di Bra, dopotutto era lei la
migliore amica
di Goten eppure sembrava essere lei quella più vicina a lui,
almeno in questo
momento. Scacciò via il pensiero tornando a guardare Trunks,
sorridendogli,
prima che gli potesse tornare in mente il ricordo della nonna
ricoverata:
sperava con tutta se stessa che il cellulare non le squillasse
più quella
notte.
“Come ti senti ora?” appoggiò la testa
sulla spalla dell’amico, in cerca di
conforto, eppure sentiva una sensazione diversa rispetto a quando stava
con lo
zio. Scosse impercettibilmente la testa, dando motivazione al fatto che
dopotutto Goten era la persona che le era più vicina.
“Molto meglio. Se non ci fossi tu a
volte…” si bloccò improvvisamente, ma
lei
non notò il rossore nelle sue guance, troppo intenta a
cercare di trattenere il
suo di rossore. “intendo tu e gli altri. Mi siete sempre
vicini, ma se non ci
fossi stata tu oggi insomma… guarda cosa sei riuscita a fare
con Ub!” notò però
il pugno del ragazzo stringersi con forza e lo guardò
incuriosita.
“Sta tranquillo, ora Marron sta bene!”
tornò a guardarlo in viso, con aria
allegra. “Vedrai che dopo stasera tutto andrà per
il meglio! Pensa che Marron
ha anche ricominciato a parlare!” esclamò con
tanta euforia che colpì la
mascella del ragazzo con la mano “oh scusa scusa scusa
Trunks!” e per lo meno
si fecero una bella risata.
“Ma tua nonna come sta?” le parole del ragazzo la
fecero incupire
all’improvviso, ma cercò di non darlo a vedere.
“me n’ero totalmente
dimenticato, mi dispiace. Sono stato un egoista” eppure lei
sorrise ancora.
“Vedrai che si rimetterà presto anche lei! Ma
ancora non abbiamo notizie!” sentì
un singhiozzo partire dall’altro lato della stanza e vide la
sua migliore amica
e lo zio abbracciarsi; era così strano. Conosceva lo zio
come le sue tasche, e
sapeva che per lui era difficilissimo aprirsi a quel modo, non aveva
mai
cercato conforto in nessuno. Certo lui le aveva chiesto diversi
consigli, la
considerava la sua migliore amica ma non si era mai lasciato andare
così. Non poté
far altro che sorridere mentre anche lei si rese conto che, per la
prima volta
in quella lunga serata, aveva bisogno di qualcuno accanto.
Arrossì tanto
impercettibilmente che neanche lei ci fece caso, ma quando
andò a cercare la
mano di Trunks, ancora seduto al suo fianco, sentì una
stretta nuova al cuore.
“Sono io a dovertelo dire, Pan… non avevo mai
sentito una parente del malato
rincuorare uno al di fuori della famiglia” lo
sentì ridere, ma lei aveva preso
la cosa piuttosto seriamente e si voltò di scatto a
guardarlo.
“Stai scherzando!”
le parole le erano
anche uscite da sole, tanto ci credeva “tu fai parte della
nostra famiglia! Come
Bra! Marron e Ub! Siete… siamo… le nostre
famiglie saranno unite per
generazioni!” le brillavano gli occhi, sentiva che si sarebbe
messa a piangere
se non fosse stato per quel maledetto orgoglio. “è
così… non può essere
altrimenti!” Trunks le sorrise rassicurante, prima di darle
un tenero bacio
sulla guancia. Solo allora si rese conto che quelle parole le aveva
dette più
per se stessa che per il lilla. Per scacciare via la paura di poter
perdere anche
uno solo di loro. Per paura di poter perdere lui. Lui più di
tutti.
Riuscì solo a pensare di essere una tremenda egoista.
Inconsapevole dei
pensieri della turchina, si sentiva sempre più distante da
lei e Marron. Eppure
sapeva che il loro rapporto non sarebbe mai cambiato.
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Strano come gli stati d’animo, nel giro di poche ore, possano
cambiare in modo
così diverso. Avere Pan tra le braccia gli dava
un’immensa sensazione di
libertà e allo stesso tempo di sofferenza. Per la prima
volta si rese conto che
quella sofferenza era dovuta al fatto che non sarebbe mai potuta essere
sua. Troppe
le differenze, troppi gli ostacoli. Si ritrovò a scambiarsi
un lungo sguardo
con Goten che, come lui aveva tra le braccia la sua nipotina,
l’amico stringeva
la sorella che sembrava essersi calmata dopo un lungo pianto
liberatorio. Era strano
come in questo momento fossero divisi, tanto che lo assalì
una paura
improvvisa: se avessero continuato a questo modo come sarebbe andata a
finire?
Sapeva che prima o poi non avrebbe più potuto fare a meno
della mora e, sempre
nello sguardo del migliore amico, lesse lo stesso sentimento nei
confronti di
Bra. La cosa lo spaventava perché, anche se per Marron e Ub
non ci sarebbero
stati grossi problemi, per loro la differenza
d’età sarebbe stata fatale. La cosa
che lo sorprendeva di più era proprio il farsi questi
problemi senza aver
capito bene cosa fossero quei sentimenti che lo legavano alla mora.
Senza contare
che non poteva parlare ne per lei, ne per gli altri quattro. Strinse
più forte
Pan deciso a cancellare quei pensieri; deciso a mantenere il loro
rapporto a
quel livello; deciso a non far affiorare nessuno dei suoi sentimenti;
deciso a
non rivelare, specialmente a quel geloso dello zio,
l’immagine di Pan che gli
era passata per la mente poco prima. Se quei sentimenti fossero apparsi
da
soli, e non parlava solo di se, tanto meglio. Per ora era meglio
starsene così
a godersi quei momenti solo per loro.
“Ehi Trunks…” la sentì
mormorare nell’incavo del suo collo. Non ricordava
neanche quando si era messa sulle sue gambe, raggomitolandosi come solo
un
gatto sa fare.
“Sì?”
“Posso rimanere così? Solo per un
po’…”
si strinsero a vicenda, contemporaneamente, senza dire
null’altro,
addormentandosi dopo qualche istante, nella paura e
nell’attesa di una
telefonata da parte di Gohan.
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Ciao
a tutti! ^___^
scusate il ritardo con cui scrivo questo nuovo capitolo, ma dovete
capirmi…
prima avevo in continuazione esami e tirocinio e poi mi sono rintanata
in un
paesino di montagna della sardegna per un intero mese dove non avevo il
mio
computerino per scrivere XD
Comunque eccomi qui con questo nuovo capitolo! Siamo ancora nella fase
di
costruzione della storia, dove i nostri protagonisti cercano di capire
i loro
sentimenti. Poveri sciocchi (whahahah) sono chiari a tutti tranne che a
loro!
XD
Spero di non avervi delusa con quest’attesa! Ora
cercherò di aggiornare un po’
più spesso, dopo il mese di settembre ovviamente (altro mese
di esami ._.)
Ora
i
ringraziamentiiii!
FaNnY
sOnNy:
ciao ^^ grazie anche
per questa bella recensione! Sono contenta che ti sia piaciuta.. anche
a me la
povera Chichi fa tenerezza. Immagino che abbia reagito così,
dopo tutti quegli
anni di abbandono da parte di quello stupido <3 di uno
scimmione! Ahah inoltre
penso che tutta la faccenda abbia fatto avvicinare molto Pan e Goten,
per questo
si sono ritrovati ad essere così uniti, specie quando Chichi
ha cominciato ad
avere i sintomi (ne parlo come se fosse vero anche nell’anime
XD) comunque
spero che continuerai a seguire la mia storia e che ti sia piaciuto
anche
questo capitolo *___* bacioni!
Neki: Ciao ^^ sono contenta che ti
sia piaciuto il capitolo! Beh, Pan è una ragazza semplice ma
dai tratti
speciali, è bello che tu riesca a riconoscerti in lei! =)
anche perché vorrà
dire che seguirai con più trasporto la mia fic whahahah si
penso che su per giù
sia quella l’età di Chichi. Povera donna.. tutta
la vita ad amare un uomo che
parte in continuazione! Io avrei chiesto il divorzio XD ma anche Goku
è
favoloso dai! Per quanto riguarda Trunks e Marron… beh
immagino che da questo
capitolo si siano capiti i loro sentimenti. Loro due in questa fic si
avvicineranno molto, specie perché lei è molto
grata al ragazzo, anche se
conosce i sentimenti del ragazzo, senza contare i suoi! Eheh continua a
leggere
la mia storia *___* baci!
Eri_chan: Ciao ^^ sono contenta che
ti piaccia il mio strano modo di scrivere XD ogni volta cambio
tipologia di
scrittura! Whahah mi piace cambiare un po’ =P grazie per i
consigli sui tempi
^^ cercherò di stare più attenta! Dimmi se noti
altri errori così mi do
bastonate sulle dita che digitano whahah ovviamente si saranno capite
ormai le coppie
della fic whahah ma lascio che sia tutto velato (<.< dove
non si sa visto
che sta scritto tutto anche sulla mia pagina xD) anche la mia coppia
preferita
è Pan/Trunks *___* li adoro insieme, e sono certa che
riuscirebbero a superare
tutte le difficoltà dettate dall’età se
volessero. Non credi? *___* spero che
continuerai a leggere la storia ^^ baci
Grazie a tutti voi che leggete questa fic e anche le altre *____* spero
che
continuerete a farlo in futuro e che vi piaccia il proseguimento!
Baci!
*-._Kalie_.-*