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Autore: Midnight_Rose    11/09/2010    5 recensioni
Finirono scaraventate in un angolo del salone,protette soltanto da quella flebile luce che non sarebbe bastata per altri.Cristalli neri e taglenti occuparono il castello ,tanto affascinanti quanto pericolosi.L`oscurita` inghiotti gli altri,lasciando soltanto polvere dietro il suo passaggio.
Il sole non sarebbe piu` sorto…
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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6.Capitolo~Leggende di fiori

 

Stava camminando,erano giá dieci minuti che stava camminando in quell`abisso di oscuritá.

Niente muri,niente porte,niente finestre,nessuna luce…

Non sapeva orientarsi,non sapeva dove fosse l`est,il sud,l`ovest o il nord,e stava cominciando a girarle la testa.D`un tratto nella foschia cominció a intravedere una macchia colorata,e man mano che si avvicinava,diventava sempre piú nitida.

Quando arrivó a qualche passo dalla figura,constató che non era ne una macchia ne un oggetto,era una persona.

Era Fine.

--Fine!!!—gridó—cosa ci fai qui?Dove siamo?—

La rossa si giró lentamente verso la sorella,come se stesse andando a rallentatore.

--Fine?Che fai?—richiese preoccupata la gemella

Fine si giró completamente verso Rein,alzando una mano e puntando il dito verso il nulla—sto guardando la porta…no?—

Lo disse come se fosse la cosa piú ovvia al mondo,ma quando Rein alzó la testa verso il punto indicato dalla gemella,non vide nulla,solo l`oscuritá che c`era anche prima.

--Cosa,quale porta?—chiese Rein,gli occhi spalancati,il viso preoccupato—Fine,non c`é nessuna porta…--

Fine sorrise,ma non era uno dei suoi soliti sorrisi,era un sorriso tirato,di scherno.

--Sciocchina.—disse—La porta che stá dietro di te…--

Rein si giró,e fu allora che la vide: un`enorme porta stava alle sue spalle,di legno scuro e decorato a mano,intarsiato in tanti leggeri ghirigori nella parte centrale,mentre dai bordi esterni spuntavano fiori rossi,blu e bianchi,simili a rose ma senza spine,i bordi spigolosi.

Ed erano strani….

Quelli rossi sembravano sanguinanti,come se fossero stati colorati col dolore e la sofferenza altrui…

I fiori blu sembravano ghiacciati,freddi,insolenti.Sembravano avvertirti di qaunta oscuritá regnasse in loro…

E i fiori bianchi sembravano tristi…

Come se si sentissero isignificanti e spogli,di fronte all`oscura maestositá degli altri…

Rein non capiva,com`era finita la porta dietro di lei?Perché Fine le aveva mostrato davanti?Cosa stava succedendo?

--Spostati—Le disse Fine sorridendo,un sorriso sincero questa volta,ma in un certo senso forzato.Piazzatasi davanti alla porta,spinse per aprire le sue ante,ed in quel brusco movivemento,i fiori si staccarono e caddero a terra,solo quelli rossi rimasero.

E Fine pianse…

La sua pelle impallidí,e le gambe non furono piú capaci di reggere il suo peso,costringendola ad accasciarsi a terra.

--Fine!!!—Gridó Rein,ma la sorella non la stava piú ascoltanto.

La sua pelle stava diventando bianca come il velo di neve che ricopre le case d`inverno,il bagliore dei suoi occhi si stava spegnendo,l`iride stava diventando grigio,mentre la pupilla stava schiarendo.E lei piangeva,piangeva disperatamente cercando di rialzarsi senza successo.E le lacrime persero la trasparenza,diventando rosse,rosse come le rose rimaste sulla parete,rosse come il sangue…

--FINEEE!!—

Si alzó bruscamente dal letto,sudata e col cuore che batteva a mille.

Calde lacrime bagnavano il suo volto,e prudevano.Si guardó in giro per capire dove si trovava,e riconobbe il mobilio e la stanza che le era stata data nel regno dei gioielli.

Si alzo dal letto-i battiti del cuore ancora irregolari-e aprí la finestra.Il vento fresco le portó subito sollievo,mentre le immagini dell`incubo le riaffioravano ancora nella mente,chiare e nitide come in un film.

--Diamine Fine—disse a bassa voce—Non cacciarti nei guai….—

 

***

 

La mattina arrivó per Fine portando con se un leggero senso di nausea.

La notte precedente aveva provato a uscire dalla camera,e assicuratasi di non incontrare nessuno,si era avviata in navascoperta nel castello.Ma arrivata a metá corridoio sentí la testa pulsare in modo tremendo e fú costretta a tornare in stanza gattonando in pre dall`emicrania.

Ancora qualche giorno si disse solo qualche giorno e staró abbastanza bene da poter sfasciare una parete.

La portá si aprí ed entró una cameriara con un vassoio,la colazione.

Fine ringrazió e quando la cameriera se ne fú andata e lei ebbe sollevato il coperchio,gli occhi le si illuminarono.Nei pochi giorni in cui era stata ''ricoverata'' nel Regno della Luna aveva imparato ad aprezzare la cucina di quel paese.

 

Andiamo Fine! Si disse Uno…Due...e al tré ti alzi!

Contó mentalmente,seduta sul bordo del letto.

Uno…

Due…

Tre!

Si spinse con le mani e si alzó di scatto.Ignoró la sensazione si spaesatezza e il giramento di testa breve che la pervasero,e passo dopo passo si avvicinó piano alla porta.Uscí dalla stanza e respiró il profumo di libertá immaginario,perché…libera non era.

Con una mano appoggiata alla parete,riuscí a trascinarsi fino al salone principale.Se non era ancora in grado di sbirciare nei meandri del palazzo e di investigare,almeno poteva darsi un`idea dell`ambiente che l`avrebbe ospitata.

Il salone era enorme,semplice ma allo stesso tempo raffinato.Pilastri di marmo azzurro circondavano la stanza circolare,il pavimento di un bianco quasi sterile,e lunghe tende blu alle finestre aperte.Il soffitto era decorato da un`affresco stupendo raffigurante un cielo azzurro e una luna argentea che pareva in rilievo,decorata da milioni di piccole perle e diamanti argentei,bianchi e azzurri.

Fine ci mise un pó per riuscire a distoglere lo sguardo da tutta quella purezza cosi sopraffina,quindi a malavoglia raggiunse una delle finsestre che dava al terrazzo che collegava tutte le uscite della sala.Scese cautamente la scala per non cadere e camminando con la testa tra le nuvole raggiunse il giardino.

Quale parola era piú idonea per descriverlo sennó ''magnifico''

Nonostante tra i mille colori il blu prevalesse come in ogni luogo del castello,in qualche modo non riuscivi mai a stancarti di tutti quei riflessi perlacei e azzurri.Cespugli di rose azzurre formavano gli archi che inconriciavano un piccolo vialetto.Rose bianche formavano un velo di purezza tutto attorno,e delle splendide rose rosse ricoprivano gli alberi del sentiero.

Ma ci sono solo rose in questo angolo del giardino?Si chiese Fine,che per quanto fose ammaliata da quei splendidi fiori,non capiva perché non ve ne erano altri tipi.

Arrivó davanti ad un`immensa fontana alla fine del vialetto,dove ora le rose crescevano tutt`attorno.

L`acqua scorreva limpita,illuminata dai mille riflessi del sole e delle ombre.

La rossa si sedette sul bordo,affondando le dita nel liquido,insolitamente troppo freddo per una clda giornata come quella.Quando il suo sguardo si spostó,notó qualcosa ai lati della fontana.

Dei strani disegni erano incisi nella pietra,formando quattro vignette.

La prima rappresentava una persona avvolta da pietre preziose,circondata dai gioielli piu sfarzosi e seduta su un baule.Lo sguardo triste,la testa china a guardare la mano contenente un piccolo fiore colorato di bianco.

Nella seconda vi era raffigurata sicuramente una donna,i lineamenti graziosi ed un vestito lungo fino ai piedi.Nella mano uno scettro,sul viso un`espressione altezzosa,gli occhi che non trasmettevano niente,e sulla parte superiore del vestito,vi era disegnato un fiore blu dalle foglie piegate verso il basso,congelato alla base.

La terza immagine raffigurava una ragazza giovane,intrappolata da mille rovi spinosi,il corpo seminudo sanguinante,i capelli calati sugli occhi,e sulle labra--nonostante tutto il dolore che sembrava avesse dovuto soffrire—un sorriso trionfante,quasi sadico.Sulla pelle,tatuata a sangue,l`immagine di un fiore rosso.

L`ultima vignetta invece,mostrava una porta aperta,nella porta il disegno di un sole nero,mentre per tarra giacevano tre rose,la prima appassita e secca,la seconda congelata,la terza in una pozza di sangue.

Immersa nella contemplazione di quei disegni,Fine non si accorse dei passi che si stavano facendo sempre piú vicini a lei,e strilló dalla paura quando la mano del principe Shade si poso sulla sua spalla facendola girare.

--Che ci fai qui?—Chiese lui,ignorando il fatto di averla spaventata

--Sono uscita per fare una passeggiata.—Rispose lei con noncuraza allontanandosi dal giovane.—Cosa sono questi?—Chiese poi indicando  i disegni sulla fontana.

Il giovane parve riflettere un attimo prima di distoglere lo sguardo assorto,come per trovare le parole giuste,o per pensare a cosa dire o cosa non dire.

--É un`antica leggenda del regno—ripose secco,tornando a fissare le vignette,passato un minuto,infastidito dallo sguardo impaziente e deluso della giovane,giró di nuovo la testa verso di lei,e continuo sbuffando—Si legge cosí—e fece il giro per arrivare al dipinto della porta.

—La leggenda narra che miliardi di anni fa,un`appartenente alla famiglia imperiale del regno della Luna,cioé la mia,preso da una smania di potere e insoddisfatto del regno che aveva,decise di oscurare il sole,fonte di energia e di vita per tutto il pianeta Wonder,cosí da poterlo dominare e di poter decidere le sorti anche di ogni minimo granello di sabbia.Ovviamente peró,non poteva attuare il tutto da solo.Scoprí in qualche modo che esistevano dei minerali che erano capaci di trattenere,imprigionare,e diventare loro stessi oscuritá,quelli che noi oggi chiameremmo i cristalli oscuri.Questo potere combinato con l`aiuto di altri riflessi di pietre provenienti da un`altro regno avrebbero avuto il potere di risvegliare questo potere,il sovrano del regno in questione,che era sempre afflitto per la poca importanza che credeva avese il suo regno,accettó di collaborare.Detta in breve,offrí in sacrificio la regina dell`unico regno capace di ''comunicare'',si,mettiamola cosí,di comunicare con il Sole,risveglió le tenebre,e ne prese il controllo,oscurandolo.Per vendicarsi del torto subito,una ragazza,ovvero la principessa del regno che ''interagiva'' col Sole,accecata dalla rabbia,paertí cercando di uccidere il sovrano del regno della Luna,ma in un modo o nell`altro,abbandonando il regno,sacrificando soldati e uccidendo chiunque cercasse di fermarla,anche se erano alleati o persone del suo stesso impero,finí col far soffrire tutto il suo regno,portandolo in certi versi alla morte spirituale.L`oscuritá,innervosita dal comportamento delle tre persone,decise di farla finita e distrusse il Sole.E furono tutti scioccati,cercando di nascondersi e scappare dalle ombre.E capirono di aver sbagliato…tutti—E si spostó sul disegno della persona triste.

—Il sovrano del regno alleato,per la bassa autostima,per l`incontentezza,per non aver mai saputo apprezzare quello che di bello aveva da offrire il suo regno,perdendo convnzione in se stesso.—

un`altro passo e fu dinanzi alla figura della donna—Il sovrano-o meglio qui rappresentato come una sovrana—del regno della Luna,ambizioso,senza sentimenti,glaciale e vanitoso,freddo e corrotto,incurante e incapace di ragionare,e poi…--e puntó il dito contro la figura della giovane ragazza tra le spine—la principessa del regno del sole,accecata dalla rabbia e come unico scopo la vendetta,divenuta insensibile e sanguinaria,incapace di riflettere.

E alla fine ritorniamo all`inizio—aggiunse riposandosi di nuovo dinanzi al disegno della porta—guardando peró la seconda parte del siegno.Si dice cosí,che per placare la furia delle ombre,reinprigionarle,e per far tornare il sole,il sovrano del regno della luna,la principessa e il sovrano del pianeta collaboratore furono costretti a sacrificare la propria vita,suicidandosi davanti ad una porta…bhe,''magica'' che sigilló il demone—e mostró con il dito le tre rose sul pavimento—si dice che morirono reduci dai porpri atti commessi,ovvero: il sovrano de regno collaboratore,appassi per la tristezza.Per la troppa freddezza e insensibilitá il sovrano del regno della luna congeló,mentre la principessa del regno del sole morí --piangendo lacrime rosse—in una pozza di sangue.—

Concluse sedendosi sul bordo della fontana,immergendo le mani nell`acqua ghiacciata.

Fine,rimasta in silenzio per tutta la durata della storia,ora era impalata davanti al principe,gli occhi sgranati e un`espressione scoinvolta dipinta sul viso.Shade parve notarla,perche cercó subito di calmarla.

--Cavoli,tranquilla,é solo una stupida leggenda di miliardi di anni fa—disse passandosi una mano tra i capelli selvaggi--che brillarono per un istante sotto la luce del sole—gesto che Fine trovó molto seducente,ma accantonó velocemente quello strano pensiero.

--Bhe,nelle leggende c`é sempre un fondo di veritá—disse sorridendogli compiaciuta.

--Sciocchezze—rispose pronto il ragazzo alzandosi e avvicinandosi pericolosamente a Fine—sei una piuttosto paursa eh…--

--C-Cosa…--balbettó,frastornata,poi,riprendendó luciditá si ritrasse indietro—Io non ho affatto paura!—

--Seh—rispose il ragazzo incamminandosi verso il sentiero di rose—Torna in camera tua,sei malata.—

--Maleducato!—gridó quando il ragazzo era gia troppo lontano per sentirla.

Angolo dell`autrice:

Salve gente!Ditelo che non speravate piú che aggiornassi v.v.
Bhe,per vostra immensa sfortuna invece,sono qui con il 7° capitolo di questa ''cosa'' che io mi diverto a definire ''una fanfiction''.Purtroppo per me é ricominciata la scuola,quindi credo di non riuscire ad aggiornare nemmeno adesso frequentemente,ma vi prometto che ogni sabato scaldero la sedia e scriveró un capitolo!Almeno ci proveró xD,perché se c`é una cosa che davvero non voglio é lasciare la FF in sospeso.
In questo capitolo vabbé,non é che succeda molto,ma volevo iniziare a spiegare un pó di cose,o a mettere dubbi...yohohoh : D.É piú un capitolo di passaggio v.v
Purtroppo vado davvero molto,molto ma molto di fretta![i miei non mi fanno piú stare molto al pc D= ,causa scuola ovviamente =.=],quindi ringrazio velocemente  Delphinium_LoveEsmeralda La Fenice AssassinaSamMcJoyce,blacklory92,silvia97,Ang3l e
 
pamoluccia che continuano sempre a seguirmi e che ringrazio di cuore *.*
Sayonara!


   
 
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