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Autore: nemy1990    12/09/2010    12 recensioni
Quarto anno, ballo del ceppo. Tutti si accorgono della bellezza emanata da Hermione... compreso il principe delle Serpi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
- Questa storia fa parte della serie 'Dramioni'
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Finalmente arrivò la sera del ballo del Ceppo.
Hermione dal canto suo gioiva nel constatare che a farle da cavaliere c'era nientemeno che il famosissimo Victor Krum, conosciuto giocatore di Quiddich bulgaro.
Ron e Harry l'avevano trattata come un ragazzo in tutti quegli anni senza mai considerarla davvero una donna.
Quella sera si sarebbero ricreduti senz'altro.
Grazie a quell'idiota di Malfoy, che le aveva scagliato un incantesimo facendole crescere i denti fino a farla sembrare un tricheco, aveva fatto in modo che Madama Chips glieli rimpicciolisse oltre la sua misura normale, conferendole una dentatura a dir poco perfetta.
I capelli divennero lisci attraverso una pozione che aveva creato appositamente e il vestito... era il frutto del lavoro di una stilista.
Il trucco era perfetto come tutto il resto e quando scese dalla scalinata che portava alla Sala Grande accuratamente addobbata: era quasi irriconoscibile.
Non c'era un'ombra degli stendardi delle case... era tutto a tema natalizio... sicuramente Madama Maxime l' avrebbe apprezzato.
Ad aspettarla in fondo alla scalinata c'era Victor Krum, fiero nella sua divisa elegante.
"Sei bellissima..." le disse.
"Grazie" rispose lei compiaciuta.
Vide Harry che la osservava da un lato della sala accompagnato da Calì Patil che la guardò meravigliato: in cuor suo Hermione aveva la sensazione di non essere stata riconosciuta.
Spettava ai campioni tremaghi aprire le danze, quindi lei e Krum furono seguiti da Cedric Diggory e Cho Chang, poi Fleur Delacoure con un ragazzo di corvonero infine da Harry e Calì.
Dopo poco tutti iniziarono a ballare e vide in pista anche Ron con Padma Patil, la gemella di Calì.
Non che questo la toccasse davvero: credeva che l'atteggiamento scontroso di Ron negli ultimi tempi fosse solo il frutto della scoperta che Hermione fosse una ragazza da prendere in considerazione.
Il fatto che questa considerazione fosse giunta solo ora nella mente di Ron non faceva che accrescere l'irritazione nella grifondoro oltre che una profonda soddisfazione nel vedere le occhiate di accusa che le riservava ora.
Krum era un ballerino eccezionale: la faceva volteggiare e le si rivolgeva con tanto garbo da farla sentire una principessa.
Quando, al termine delle danze, Harry e Ron le si avvicinarono, e Krum andò a prendere da bere, ciò che l'accolse non furono commenti gradevoli sul suo vestiario, bensì una sfuriata di Ron del tutto insensata che la portò alle lacrime.
Salita di corsa le scale non era pronta per tornare in sala comune, quindi si appoggiò al muro e, guardandosi in uno specchio, capì che per sua fortuna il trucco non si era rovinato.

Pansy era molto carina nel suo vestito rosa e si stava divertendo con lei.
Draco era senz'altro soddisfatto di quella serata: Pansy gli aveva finalmente detto ciò che si aspettava di udire da settimane... voleva diventare la sua ragazza eppure le aveva detto che ne avrebbero riparlato.
Come mai questa decisione? Non se lo sapeva spiegare.
Guardando Lenticchia in quel vestito ridicolo la sua gioia si era quintuplicata e stava aspettando il momento per poterglielo rinfacciare.
Per quanto riguardava lo sfregiato era normale che avesse la ragazza... con tutta la gloria di essere un campione tremaghi!
Quella di Potter era in realtà, secondo Draco, solo fortuna.
Come quando credevano che era l'erede di serpeverde solo perchè parlava serpentese: era un grifondoro diamine! Come avevano fatto ad essere tutti così ottusi?
Vabbè certo tranne Silente che vedeva del buono in tutti: Draco era convinto che per questo modo di vedere il preside ne avrebbe pagato a sue spese.
Nel momento in cui le Sorelle Stravagarie presero il posto dei lenti, Pansy si unì a ballare insieme a tutte le sue amichette.
Draco non aveva alcuna intenzione di rimanere lì un minuto di più.
Non era mai stato un fan del chiasso che induceva tutti a ballare senza senso come in quelle discoteche babbane!
Infastidito, si allontanò dalla sala grande e decise di fare un giro per il castello.
Quella sera aveva visto bellezze notevoli che l'avevano indotto a non cedere subito a Pansy.
La francese Fleur era senz'atro un bel bocconcino, ma ciò che l'aveva davvero colpito era l'accompagnatrice di Krum.
Non aveva ancora capito chi fosse... forse non era neanche una studentessa di Hogwarts: se avesse visto una simile bellezza tra le mura di quell'inutile castello certamente si sarebbe fatto avanti.
L'aveva osservata parecchio durante il ballo con discrezione: aveva un volto familiare, ma davvero non riusciva ad associarla a qualcuno che conoscesse.
Come se la fortuna lo avesse accompagnato in quel giro notturno, si trovò proprio davanti alla fanciulla a cui stava pensando.
Le cose che lo lasciarono di stucco erano due: la ragazza era praticamente in lacrime e soprattutto era vicino al ritratto della Signora grassa, quindi era una grifondoro... ma chi?
"Cos'è che ti turba tanto, principessa dei Grifoni?" disse allora lui senza pensarci.
La ragazza sollevò il viso che fino a quel momento teneva nascosto tra le mani e lo guardò a bocca aperta.
Inizialmente Draco pensò che fosse per la cosa galante che le aveva detto, ma ben presto si ricredette.
"Malfoy??"
L'orrore dipinto sulla faccia della ragazza lo fece ridere, anche se non capiva come lo facesse a conoscere: senz'altro per l'odio profondo tra Serpeverde e Grifondoro.
"Come fai a conoscere il mio nome? Anche tu sei stata colpita dal mio fascino come io sono rimasto colpito dalla tua bellezza?" chiese allora cercando di farle cambiare espressione.
In effetti ci riuscì, tranne per il fatto che si trasformò in un'espressione ancora più turbata di prima.
"Malfoy... credevo che ti ricordassi di un'acerrima nemica dopo quattro anni... credevo che in quanto sudicia mezzosangue amica di Potter ti ricordassi il mio nome! " disse lei cercando di non ridere dell'espressione di orrore che ora si dipingeva sul volto di lui.
"L-la Granger??" disse il serpeverde senza fiato.
Aveva chiamato la Granger "principessa dei grifoni"!
"Già... sai Malfoy... sarei stata lusingata del duplice complimento che mi hai fatto, se non fosse per l'odio cieco che mi hai dimostrato in tutti questi anni..." disse lei lentamente.
Draco iniziò a riflettere su quello che la Granger gli stava dicendo.
Lei una ragazza ora bellissima che per quattro anni non aveva fatto altro che chiamare "piccola sudicia mezzosangue": che aveva disprezzato senza mai davvero conoscerla se non per la secchioncella che dimostrava di essere in superficie.
Allora le fece una domanda, una domanda che non avrebbe mai creduto di rivolgere proprio a lei.
"Chi è Hermione Granger?"
A quella domanda lei si alzò dall'angolino in cui si era rannicchiata e fece cenno di seguirla.
Senza neanche pensare a ciò che stesse facendo lui la seguì fino alla torre di astronomia.
" Ron e Harry mi hanno sempre vista come la migliore amica onniscente, colei che poteva salvarli grazie al suo straordinario intelletto, ma mai in quattro anni mi hanno visto come una donna... non fino a questa sera.
Chi l'avrebbe mai detto che io, Hermione Granger, una nata babbana, sarebbe andata al Ballo del Ceppo con il famoso Victor Krum? La prima ad essere rimasta sorpresa sono stata io... e quando sono entrata in quella sala mi sono davvero sentita libera di essere fiera di me. Non per il mio intelletto, ma per il essere donna. Sono una donna che stasera ha cercato di essere un po' più se stessa, un po' meno toccata dai pregiudizi. Persino tu Malfoy... tu che mi hai sempre odiato, fino a che non hai capito davvero chi fossi mi hai ritenuta una persona alla tua altezza e non ti sei neanche posto il problema di soccorrere una Grifondoro... di provarci con una Grifondoro!"
Hermione rise istericamente mentre le guance pallide di Draco presero una sfumatura rosea.
"Malfoy... perchè mi odi tanto?"
Draco la guardò negli occhi, cosa che non aveva mai fatto prima e comprese: non aveva senso! Non l'aveva mai davvero odiata e ora poteva capirlo... che cosa meschina rendersene conto solo ora...
"In realtà... la domanda più corretta sarebbe "Chi è Draco Malfoy?"!" disse il ragazzo con l'amarezza nella voce.
"Chi è Draco Malfoy?" chiese allora lei, intuendo che non avrebbe mai più avuto l'occasione di chiederglielo.
"Un idiota cresciuto in una famiglia di idioti" rispose allora lui "una persona che non ha mai conosciuto cosa sia... l'amore..."
Il ragazzo le diede le spalle senza andarsene. Non voleva vedere pietà in quello sguardo dorato.
"Beh la prima parte della frase mi sembra sensata" disse Hermione sorridendo.
Lui allora si voltò verso di lei sorridendole a sua volta e per la prima volta non le rispose in modo malevolo, ma si accontentò di guardarla.
"Granger... non mi pento di aver detto le cose di prima. Sei sempre stata la principessa dei Grifoni, anche se io me ne sono reso conto solamente adesso"
"Se io sono la principessa... chi è la regina?" disse lei cercando di sdrammatizzare.
"Mi sembra così ovvio" commentò lui "la Mc Granitt!"
Hermione scoppiò a ridere e Draco si unì a lei, per la prima volta senza difese in sua presenza, per la prima volta così libero di essere se stesso.
"Pensavo la odiassi!" disse Hermione ancora tra le risate.
" Beh... davanti agli altri dovrei dimostrarmi sprezzante verso tutti coloro che sono dalla parte di Potter e di Silente... ricordi di chi sono figlio? Ma in realtà ho sempre avuto un profondo rispetto per la professoressa Mc Granitt".
Fu questo, più di tutto il resto a convincere Hermione della bontà di Draco Malfoy.
"Sai forse Silente ha ragione nel dire che tutti hanno del buono..." disse Hermione sorridendogli.
Possibile che anche la Granger lo credeva? Draco aveva sempre ritenuto Silente uno sciocco.
"Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio!" disse allora lui facendole un sorriso furbesco.
"Cosa vorresti dire?" chiese lei confusa.
"Sono sempre una serpe..." disse lui avvicinandosi di più al suo viso " e come tale... seguirò solo il mio istinto!"
Hermione lo guardò con gli occhi sbarrati, come ipnotizzata.
Lui allora posò le labbra su quelle di lei, riscoprendo un dolce sollievo.
Una tessera di un puzzle finalmente andata al posto giusto.
Il bacio fu lieve, ma Hermione era come in balia di un sogno.
"Concedimi questo ballo, principessa dei Grifoni"
"Senza musica?" chiese lei accigliata.
Draco sventolò la bacchetta e comparve uno stereo dalla quale uscì una musica dolce, lenta e melodiosa.
"Con piacere... principe delle Serpi" disse allora lei mentre lui l'accoglieva tra le sue braccia.
Quel tocco caldo e sconosciuto scatenò nella grifondoro uno stato di immensa pace e si abbandonò con la testa sul petto del serpeverde.
"Se io sono il principe allora chi è il re?" disse lui soffocando una risata.
"Piton" disse Hermione ridendo.
"Pensavo che lo odiassi" disse Malfoy sorridendo.
"Beh... dovrei dimostrarmi sprezzante verso tutti coloro che sono contro Potter... anche se Silente si fida di lui... e forse è proprio per questo che non l'ho mai odiato. Dato che è un professore ho comunque un profondo rispetto per lui".
"Allora siamo d'accordo..." disse Draco.
Hermione si fermò un attimo e lo guardò interrogativa.
"Da ora in poi che sia fatta pace tra le case... l'hanno deciso i sovrani!" sentenziò lui.
Lei lo guardò dolcemente.
"Da ora in poi... saremo solo Draco e Hermione..."
La musica lenta fece da sfondo al bacio più intenso della vita di entrambi.

   
 
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