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Autore: Ailis_    12/09/2010    4 recensioni
Dicono che io sia cattiva. Dicono che sia un mostro senz'anima, ma la verità è che anche i mostri ne possiedono una. E io non faccio eccezione. Da quando sono qui, ho sentito anche i miei avvocati dire che ho una mente perversa, crudele e brutale. Che sono contorta, cruenta, sadica. Una pazza forse. E magari hanno ragione. [II° clasificata al contest "Shock and Dismay" di Shark Attack]
Genere: Dark, Horror, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Sakura Haruno
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Shock e Dismay

 

 

Seconda classificata al contest "Shock and Dismay" di Shark Attack

Nick: Bimba_Chic_Aiko sul forum/Princess Hina su EFP
Titolo: Mia, per sempre mia [Storia di un amore sporco di sangue]
Personaggi Scelti:
Ino Yamanaka-Sakura Haruno (accenni SakuIno)
Genere:
Drammatico-Horror-Triste
Rating:
giallo
Avvertimenti:
One-shot/ AU/Missing Moment
Betareader: No
Note dell’autore: Potrebbero esserci mille cose da dire su questa storia. Il bando chiedeva qualcosa di sconvolgente e io ho cercato di rispondere come meglio ho potuto alle richieste.
Non so se ci sono riuscita, ma spero di sì.
Per quanto riguarda la parte in corsivo, si capirà alla fine chi è a parlare ma posso già annunciare che è un discorso puramente “astratto”.
Sento di non essere rimasta perfettamente IC con Ino, ma d'altronde mi chiedo come sarebbe stato possibile quando la pazzia prende il possesso di una mente e ne altera le facoltà di pensiero.
Forse dovrei cercare di spiegare anche perchè Ino uccida Sakura come dimostrazione d'amore.
Forse perchè pensa che, uccidendola, si renderà unica davanti ai suoi occhi; forse non c'è una spiegazione razione.
O forse, ancora, è meglio che ognuno veda ciò che vuol vedere.

 


Mia, per sempre mia.

[Storia di un amore sporco di sangue]




Questa che vi racconterò non è una storia felice.
Perciò non sentitevi delusi se alla fine le cose non saranno andate come vi aspettavate.
Non ci saranno principi su cavalli bianchi; né principesse bellissime.
Non è una favola quella che vi voglio raccontare.




Dicono che io sia cattiva.
Dicono che sia un mostro senz'anima, ma la verità è che anche i mostri ne possiedono una, per quanto sbrindellata e corrotta.
E io non faccio eccezione.
Da quando sono qui, ho sentito anche i miei avvocati dire che ho una mente perversa, crudele e brutale.
Che sono contorta, cruenta, sadica. Una pazza forse.
E magari hanno ragione.
Loro lo dicono e io non lo nego.
Ho capito che c'era qualcosa di sbagliato in me la prima volta che ho desiderato uccidere la mia migliore amica. Non c'era un vero motivo per desiderarlo, ma non posso fingere di non aver immaginato il suo sangue sgorgare da mille ferite inferte con le mie stesse mani.
Ah, che sensazione piacevole.
Ancora oggi, se ci penso, mi viene da sorridere.
Mi guardo allo specchio e quasi non mi riconosco.  Io, Ino Yamanaka, un tempo ero la più bella creatura che avessi mai visto. No, non sono presuntuosa; ero davvero perfetta.
Ma ora i miei capelli, un tempo motivo di orgoglio, sono corti e di un biondo sbiadito; l'incarnato è pallido e malaticcio. li occhi, invece, brillano di una luce strana che mi fa sembrare una bambina felice.
La divisa del manicomio non mi dona per niente, ma poco importa.
Quando penso a Sakura, a come le ho distrutto l'esistenza, portandole via tutto ciò che aveva prima di ucciderla, vedo le miei iridi accendersi di un entusiasmo mai provato prima.
Mi piace la violenza, più quella psicologica che quella fisica.
Mi piace la sofferenza, la morte.
Sono perversa, forse, ma sono sicura che il dolore spetti a tutti, prima o poi, e credo che l'unico modo per prepararci alla sua venuta sia provocarlo negli altri.
Mi piace il sangue, quel suo gusto dolce sulla lingua, quel suo profumo penetrante e quel colore intenso.
Sa di vita e morte allo stesso tempo.
Ma, più di ogni altra cosa, amo la violenza psicologica poiché mi permette di entrare dentro alle persone.
Ma dite la verità, volete sapere perchè ho fatto del male a Sakura, vero?
Be', perchè la amavo.
Oh, so cosa starete pensando: che sia un modo assai strano di dimostrarlo, ma io non credo.
L'ho annientata, l'ho isolata dal resto del mondo e da tutto ciò che amava, così che potessi colmarla con il mio, di amore. Volevo entrarle dentro.
Ucciderla, poi, si è rivelata un'esperienza estremamente erotica. Il sangue che sgorgava copioso dalle numerose ferite, i suoi occhi pieni di lacrime che mi supplicavano...era veramente sensuale.
E il sensuale diventa erotico solo quando è attraversato dall'ombra della morte.
Solo facendo sì che fossi l'ultimo viso visto prima di morire potevo renderla mia in eterno. Non importa cosa dica la gente; non importano il manicomio né gli anni che dovrò passarci.
L'unica cosa che conta è il suo viso di porcellana, sporco di sangue, che volteggia nei miei ricordi e il suo sguardo smeraldino oramai annientato rivolto verso di me per l'ultima volta, quasi mi supplicasse.
E' così che mi piace ricordare Sakura poiché è così che l'ho resa mia.
Le sono entrata dentro, sotto la pelle e nel sangue, ben più a fondo di chiunque altro.
Ho amato ogni istante del suo dolore, godendone appieno. Le sue urla erano un balsamo per le mie orecchie, le sue lacrime come acqua per un assetato.
Ora capite perchè dicono che sono pazza?



Capite ora perchè questa non è una bella storia?
Ma non arrabbiatevi con me, io non posso farci niente.
Chi sono io?
Be', la gente mi riempie di nomi: c'è chi mi chiama Destino, chi Fato.
Sono la Realtà che si cela dietro le vostre illusioni.




Fine.

 

 

 

 

 

 

 

 

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