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Autore: faithandmisery    12/09/2010    3 recensioni
Questa fic è il rifacimento della mia prima storia "After DragonBall GT".
E' completamente modificata, rivista e corretta.
Cosa succederebbe se, in seguito alla saga GT, una nuova famiglia s'intromettesse nelle vite dei protagonisti?
Non ci ha nemmeno voluto dire dove andremo a vivere... Ha detto "E' una sorpresa, sono sicuro che vi piacera'!"
Stupida Capsule Corporation.

[Coppie dell'anime] [PanxTrunks] [BraxGoten] [MarronxUb] [Nuove coppie]
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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A Saiyan's Life_2
✿ A Saiyan's life

Capitolo 1 - Quant'e' difficile integrarsi!


In questi giorni non sono piu' andata verso quegli igloo.
Non ho piu' visto ne' Shin, ne' Yorushiro, ne' la signora e il signor Son.
Mah... Forse i saiyan non sono fatti per convivere, forse e' meglio cosi'.
Intanto siamo stati impegnati nella sistemazione di mobili e giardino.
Sembra proprio che mamma si sia ripresa,
ultimamente sta facendo tutto lei.
Va beh, un'influenza guasta sempre, indipendentemente dalla tua razza.
Papa' invece ha fatto tutto quello che poteva, sistemando qualche mobile.
Ma il lavoro grosso, come al solito, e' toccato a me e a Masahiro, soprattutto a me, pero'.
Chissa' se riusciro' a integrarmi, qui...
Poi fra qualche settimana comincia la scuola, mi sembra si chiami "Orange Star" o comunque qualcosa del genere...
Domani penso che andremo al mare, finalmente.
Sono anni che non ci vado. Anzi, che non ci andiamo.
Beh lo sai, dove vivevo io c'erano solo neve e ghiaccio, e sinceramente nessuno aveva voglia di andare in volo fino alla spiaggia, e tanto meno di usare l'air-car
per poi dover tornare in giornata.
Ora vado, che Masahiro mi sta chiamando, mi deve far vedere la sua "grande opera" come ha detto lui, in giardino.
A presto.
Un bacio
Kumiko }


Una chioma corta, svolazzava mentre si sentivano dei passi veloci che scendevano le scale.
«Masahiro, quale sarebbe la tua "grande opera"?» domandò la ragazzina, mentre ridacchiava, impaziente di vedere quale obbrobrio avesse creato. Sgranò gli occhi, quando vide davanti a sé un cespuglio perfettamente potato, dalla forma di pupazzo di neve.
«Allora?» sorrise il ragazzo, orgoglioso di sé stesso.
La sorella allora iniziò a ridere, ma a che cosa serviva avere un cespuglio a forma di pupazzo di neve?
Magari se fossero stati ancora nella vecchia casa, sarebbe andato anche bene.
Sul viso perfetto del biondino apparve un broncio, per via della reazione dell'altra.
Così aumentò di poco l'aura, il tanto giusto per creare una piccola ki-ball, e lanciarla contro Kumiko, che prontamente la prese al volo e iniziò ad immettervi energia.
«Adoro le ki-ball, fratellino» sorrise dolcemente, mentre la sfera di energia assumeva un colore verde acceso, e diventava splendente. Aveva completamente ragione: le ki-ball, una sorta di energia densa, totalmente innocua, donanti un effetto luce stupendo, a seconda del colore dell'aura di chi la crea, erano splendide.
L'altro così ridacchiò, mentre vedeva la sorella maggiore giocare come un gatto con un gomitolo.
«Ehi, ma dove sono finiti mamma e papà?» domandò lo stesso, non vedendoli in giro.
La bionda ci rifletté qualche secondo, cercando di ricordarsi ciò che le aveva detto la madre.
«Penso siano andati in città, volevano visitare il luogo... E poi dovevano fare anche la spesa»
Lui annuì, e si sedette sul prato, sospirando «E noi che facciamo?»
«Vi va una gara?» una voce familiare catturò la loro attenzione, mentre dagli alberi spuntavano due ragazzi.
«Che tipo di gara?»
«Senza usare il ki, una gara di corsa» spiegò il ragazzo dai capelli lilla.
«Vince chi arriva per primo a casa mia!» sorrise il moro, mentre veniva affiancato dai due fratelli.


Ansimava, chissà quanto avevano corso. Eccola, era quella casetta a forma di igloo, ce l'aveva quasi fatta. Con un salto lungo arrivò davanti alla porta, e rotolò sull'erba, sfinita.
«Kami...» sospirò, mentre il suo petto si alzava e si abbassava in modo irregolare, come il suo battito cardiaco.
Si guardò intorno, erano tutti arrivati. Non aveva la minima idea di chi avesse vinto, però.
Cercò di chiederlo, però ogni volta che aprì bocca fu soltanto per farvi entrare aria.
Finalmente i suoi polmoni erano nuovamente pieni «Chi ha vinto?», mormorò.
«P-Penso Shin» affermò Masahiro, mentre si reggeva sulle ginocchia.
Le gocce di sudore scendevano dalle sue basette bionde, cadendo sui fragili fili d'erba, fino a farli piegare, la fronte era lucida e il respiro irregolare.
Yorushiro, nello stesso stato, si tolse la maglietta che indossava, lasciando in mostra i muscoli scolpiti.
Kumiko avrebbe voluto fare la stessa cosa, il caldo era troppo, ma non era il caso di mettere in mostra le sue grazie.
«Già... Ho vinto!» sorrise il corvino, per poi inspirare molta aria, faticosamente. Era come se la sua faringe facesse i capricci, come a volerlo punire dello sforzo.
Dopotutto, le loro case distavano almeno ottocento metri tra loro, se non di più.
«Dai, andiamo tutti a casa, facciamo merenda» propose il saiyan dagli occhi azzurri, mentre apriva la porta della casupola.
Gli altri tre lo seguirono, e i fratelli si sbalordirono di tutta la gente che popolava quell'abitazione.
«S-Salve» mormorarono i due, imbarazzati, mentre venivano salutati in risposta da quella baraonda di gente.
«I fratelli Amami! Come state? E i vostri genitori?» sorrise Bra, subito dopo averli notati.
«Tutti bene» risposero all'unisono gli interessati, mentre eseguivano un inchino, in segno di saluto, e comunicavano ai presenti.
Così il resto delle persone fece lo stesso, e i due saiyan sentirono una marea di nomi.
«Molto piacere» sorrise Kumiko, imitata subito dal fratello minore.
La ragazza lanciò uno sguardo a Yorushiro e a Shin, come per chiedere loro se gli altri sapevano, ed entrambi annuirono.
Perfetto. Ora sì che andava a meraviglia.
Sperava soltanto di non essere entrata nella tana del lupo, se quello fosse stato un lupo.
Sarebbe stata come un'innocua lepre che cerca di scappare dopo che è già stata afferrata per la gola.
Trattenne il respiro. A seconda di cosa le avrebbero detto, sarebbe stato meglio svignarsela.
«Allora, da dove venite?» domandò un uomo di mezza età, che doveva chiamarsi Gohan.
Lei cacciò un sospiro di sollievo: per fortuna erano solo indagatori, ma non avevano cattive intenzioni.
«Da uno dei tanti villaggi delle nevi... Non molto ricco, diciamo... Ha raggiunto successo grazie all'azienda di papà», rispose quindi, mentre si guardava le scarpe, come sintomo d'imbarazzo.
Probabilmente era anche arrossita.
Anzi, era arrossita. Il cuore le tamburellava sempre più forte, troppo forte. Le faceva male.
Masahiro, vedendola in quello stato, capì cosa stava passando.
Era una ragazza molto forte caratterialmente, però questo non toglieva il fatto che fosse molto timida.
Sapeva che cercava di reprimere la timidezza, ma il cuore faceva sempre brutti scherzi, e nonostante lo ignorasse, continuava a battere sempre più velocemente, provocandole danni fisici.
Il sangue veniva pompato con troppa forza anche per lei.
Non doveva succedere di nuovo, non poteva rischiare.
«Potreste scusarci un momento?» domandò, ricevendo l'assenso di tutti. Così prese per mano la sorella e la portò fuori, nel giardino.
«Non ho niente» affermò quindi lei, fredda e orgogliosa.
«Ora basta, Kumiko. Sai cosa potrebbe succedere. Non puoi ignorare una cosa del genere! L'altra volta te la sei cavata con uno svenimento, che ti ha tenuta incosciente per due giorni! Cosa potrebbe succedere una prossima volta? L'infarto?!» la rimproverò lui, in preda alla collera. Aumentò involontariamente l'aura, per via dello stato d'animo, spingendo quelle persone sconosciute a loro, a controllare la situazione. Ma com'era possibile che una ragazzina potesse mettere l'orgoglio prima della sua salute sia fisica che mentale? Diamine, questo non lo capiva affatto.
Lei non rispose: aveva assolutamente ragione. E se il suo cuore si fosse fermato... Sarebbe stata la fine anche per lei.
«Stai qui, ci parlo io con loro» disse, inspirando ed espirando profondamente, per scrollare la rabbia e la preoccupazione da sé, facendo così tornare l'aura normale.
Entrò nuovamente in casa, chiudendo la porta dietro di sé.
«Che succede?» domandò un Yorushiro preoccupato, altruista com'era.
«Niente, le gira lievemente la testa» rispose lui, consapevole che la sorella non voleva far sapere a nessuno del suo problema.
Il quindicenne annuì, mentre una donna molto anziana, Chichi se non sbagliava, si faceva avanti «Non è che per caso vuole una medicina? Un te'? Un antidolorifico?»
Il più piccolo fece un cenno di negazione col capo «No grazie. E' meglio lasciarla sola, in questi casi.»
La vecchia annuì, mentre lui cercava di cambiare argomento, anche banale, ma proprio non gli veniva niente in mente.
«Siete saiyan, da dove viene vostro padre?» una domanda diretta, proveniente da una voce fredda e maschile, posta da un uomo con uno strano taglio di capelli, all'insù.
Questa domanda lo lasciò un attimo interdetto. Al cento per cento delle probabilità quei due saiyan dei suoi stivali avevano organizzato tutto per farli parlare. Che scocciatura, cavolo! Alla fine si decise a rispondere. «Papà? Beh lui è nato a West City, ma ha sempre vissuto nel nostro villaggio, da quand'era bambino» Fece una pausa, per poi continuare, intuendo che quell'uomo -che doveva essere un saiyan anche lui, forse. Non era mai stato bravo a distinguere le auree- avrebbe pensato che lo stesse prendendo in giro «Comunque non è lui, che ha trasmesso il gene»
L'altro, che si doveva chiamare Vegeta, forse, sgranò gli occhi per la sorpresa. «E vostra madre, allora, da dove viene?»
Masahiro era al centro dell'attenzione. A lui non dava per niente fastidio, anzi, però non gli era mai piaciuto parlare delle sue origini.
«Mia madre è nata nel nostro villaggio»
Ma lo stava prendendo in giro? Possibile che per tre generazioni non si fosse accorto di altri saiyan?
Che nessuno di loro avesse percepito la loro presenza?
«Potresti raccontarci la storia della tua famiglia, Masahiro?» chiese dolce una donna dagli occhi azzurri e i capelli neri, raccolti in una lunga  treccia, con qualche ruga che faceva capire la sua mezza età. Videl, se non ricordava male.
Ecco, toccato il tasto dolente.
Doveva proprio?
In altri casi avrebbe rigirato la cosa alla sorella, ma in quel momento non poteva.
Scorse gli occhi di tutti, e in quel momento capì che era in un vicolo cieco: o parlava, o parlava.
Sospirò, rassegnato, per poi iniziare il discorso «Nostra nonna, Misaki, venne mandata qui dai genitori dal pianeta... Mi sembra... Vegeta-sei, una cosa del genere... Proprio prima della distruzione da parte di un essere molto potente. Poi... Vediamo... Venne trovata dai nostri "bisnonni", che la crebbero, insegnandole ad essere umana, sia interiormente che esteriormente. E' ancora viva, sapete? Ha novant'anni e sembra averne quaranta» ridacchiò, mentre dentro di sé cresceva l'oblio. Non voleva nemmeno ricordarsi chi fosse suo nonno.
Certo, sapeva che quelle persone erano curiose. Sapeva che volevano sapere molte cose su di loro, ma ehi! Lui aveva dodici anni e mezzo, cavolo! Perché doveva toccare a lui?
Nel frattempo, tutti erano molto sorpresi. Ma se la nonna di quel ragazzino era una saiyan, allora la madre doveva essere una mezza, e di conseguenza loro avrebbero avuto sangue saiyan solo per tre quarti. Ma sia la sua aura che quella dell'altra ragazza erano un mix perfetto tra aura umana e aura saiyan.
«Ma non eravamo venuti dentro per fare merenda?» domandò quindi il dodicenne, scocciato, lasciando tutti sulle spine.
«Certo! Portiamo qualcosa fuori!» sorrisero i due cugini, mentre i loro visi si coloravano di una lieve tonalità porpora.
Così uscì in giardino, andando vicino a Kumiko, che intanto si era addormentata.


«Mamma, i signori Son ci hanno invitato a cena, sabato prossimo, così magari riuscite a conoscervi...» annunciò Masahiro, addentando un pezzo di pollo.
La donna annuì sorridendo, anche se lievemente preoccupata per tutti.
Secondo quanto le avevano raccontato i figli, questi Son, erano delle brave persone.
Ma lei non si poteva fidare.
Non da subito, almeno. Avrebbe dovuto prima conoscerli ed esaminare la situazione.
«Sono proprio dei curiosi» sospirò tra sé la ragazzina, mentre sistemava la sua posizione sulla sedia. Era seduta a gambe incrociate sopra essa, l'unica messa in quel modo. Se avesse guardato gli altri, avrebbe notato che i loro piedi posavano per terra, e non stavano per aria. Osservò il proprio didietro, notando che mancava qualcosa. Non si era mai sentita completa, e per un attimo il pensiero E se la facessi ricrescere? le sfiorò la mente. Ma se si fosse fatta ricrescere la coda, sarebbe diventata un pericolo pubblico, più di quanto lo era già. «Mi passi il sale per piacere, papà?», domandò, dopo poco.
L'uomo annuì, mentre cercava tra le mille cose sul tavolo, non abbastanza grande per tutto quel cibo, la saliera.
Non avrebbe mai finito di stupirsi di quanto riuscissero a mangiare sua moglie e i suoi figli, sembrava che dovessero ricaricarsi il triplo, se non il quadruplo, di normali esseri umani.
Lui se avesse provato a mangiare tutta quella roba, sarebbe di sicuro ingrassato, e molto anche.
Finalmente trovò il sale, e lo passò alla figlia, che lo prese.
«Grazie»
«Prego. Loro, insomma, i Son... Non erano... Ma i saiyan, non erano praticamente "estinti"?» chiese, confuso, Kinji, mentre era assolutamente certo che sua moglie e i suoi figli -compresa la suocera- fossero gli unici superstiti della loro razza. Anche se avrebbe potuto usare un termine più dolce, per la sua domanda.
«Kinji, era quello di cui eravamo tutti convinti» affermò Ayumu, mentre posava la forchetta.
«Già papà, non sei il solo ad essere sorpreso» continuò la ragazza dallo sguardo felino, mentre beveva un bicchiere d'acqua fresca.
«E poi, non è diciamo... "Confortante" sapere di non esseri soli nell'universo?» sorrise il più piccolo, mentre faceva un po' della sua solita ironia.








.Angolo autrice.
Scusate il ritardo, avrei dovuto postare venerdì, ma ho avuto dei problemi ^^"
Perdono *_*
Come prima cosa, voglio ringraziare assolutamente tutte le persone che hanno letto la fic, che hanno recensito, che l'hanno inserita tra le seguite *-*
Ovviamente un po' più in fondo troverete i ringraziamenti ufficiali ^_^
Penso comunque che questo capitolo sia un po'... Ecco... Brutto ^^"
Ho questa sensazione, ecco ^^"



Risposte alle recensioni *-*

GIULZ87: innanzitutto, grazie per la recensione ;) Sono molto felice che la storia ti sembri interessante, e che la seguirai ^^ Riguardo ai titoli giapponesi, hai fatto una buona osservazione ^^ Come avrai notato sono soltanto Masahiro e Kumiko che li usano, e usano soltanto il -chan, tra di loro. Vedi ho voluto mettere il -chan perché sono fratelli, e siccome è un vezzeggiativo, mettere "Kumiketta" oppure "Masahirino" mi è sembrato brutto ecco :) Però hai ragione, io anziché trovare fatica nel metterli, trovo fatica nel non usarli ^^" Mi sono abituata così tanto a usarli che ancora un po' li uso nei confronti dei miei, di mio fratello e dei miei amici ^^" Sono proprio fusa già a tredici anni u_u Però non l'avrei messo comunque quando Kinji parla ad Ayumu, perché Ayumu-san è troppo formale per un matrimonio, e il -chan mi sembra un vezzeggiativo amichevole più che amorevole ^^" Ovviamente mia opinione, però so che dopo il matrimonio, la coppia smette di usare i suffissi :) Comunque sia, ho deciso di levarli, come mi hai fatto notare, non si addicono al mondo di Dragon Ball ^^
Ti volevo anche ringraziare per avermi fatto notare l'errore "fuoché" (volevo scrivere "fuorché"), ora come vedrai ho corretto il Prologo, dato che l'avevo scritto verso mezzanotte, e l'ho pubblicato proprio prima di partire, quindi non l'ho potuto ricontrollare. Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, un bacio, fammi sapere :)

sese87: grazie anche a te per la recensione :) Sono contentissima che ti piaccia il mio stile di scrittura, e come ho spiegato sopra, ora ho ricontrollato gli errori e ho pubblicato la modifica :) Non ce l'avevo fatta perché stavamo partendo e l'avevo scritto verso mezzanotte più o meno xD Sai che ti dico? Che hai perfettamente ragione :) Ho messo appellativi giapponesi, soltanto quando i due fratelli (Kumiko e Masahiro) si parlano tra loro, era fatto apposta come un "linguaggio tra fratelli", solo che mi è scappato anche quel "Itadakimasu" ^^" Sono abituata a scrivere fanfic su Naruto, quindi è un po' una difficoltà abbandonare il linguaggio ^^" Però, ora ho deciso di levarli, mi hai fatto notare questo fatto e hai perfettamente ragione ^_^
Grazie ancora, un bacio, e spero che questo capitolo ti sia piaciuto, fammi sapere :)

MauMau: grazie anche a te per la recensione, ovviamente ^^ Beh, io ti sconsiglio la lettura della prima versione, da me è considerata assolutamente banale e infantile (oddio l'ho scritta l'anno scorso xD) Se la vuoi leggere, ovviamente non sto lì col cane che ti fa sbranare xD
Io ho messo il link soltanto per chi è interessato, non era una costrizione xD Comunque, sono ultra contenta che la storia per te sia interessante *-*
Beh, spero di non averti delusa, questa volta il gene saiyan è in mano a delle donne ^_^  Comunque tutto si spiegherà in seguito ^^ Beh, per le coppie post GT ti dico assolutamente che io sono PanxTrunks e GotenxBra convinta u_u Non ho mai considerato MarronxTrunks o MarronxGoten, anche perché secondo me una dal carattere come il suo, anche se non si vede quasi mai, è perfetta per il nostro cioccolatino Ub *-* Okay, sono malata xD Beh sì, le vecchie coppie ci saranno sempre, in sottofondo, poiché le nuove saranno in primo piano :) Anche tu hai scritto fanfictions? *-* Ora mi hai fatto salire la curiosità! Io sono una curiosona! Sono impaziente di leggerle *-* Le leggerò non appena le pubblicherai *-* Anche perché sto notando che le fanfic PanxTrunks scarseggiano ultimamente u_u E questo non va bene u_u
*-* Ti piacciono i nuovi personaggi? Spero di sì ^_^
Ora ti lascio, un bacione, ciao! E fammi sapere se il capitolo ti è piaciuto ^^

Deby92: come al solito, grazie per la recensione ^^ Sono assolutamente traboccante di gioia che anche a te piaccia questo rifacimento della fic *-* Oh yeaH, ti stupirai di quanto l'ho modificata ^^" Direi che l'unica cosa ad essere rimasta uguale alla storia precedente sono i componenti della famiglia Amami ^^" Però spero che questa modifica renda meglio :)
*-* Kumiko ti sta già simpatica *____* Me felice *-* Ti saresti immaginata una lei timida? xD
Ora ti lascio, mi devo dedicare agli anime, otaku come sono ^^"
Un bacio, ciao! E fammi sapere se il capitolo ti è piaciuto =)


Oddio sono un po' logorroica ^^"

Ovviamente, si ringraziano tantissimo anche le persone che hanno inserito la fic tra le seguite *___*:

MauMau
sese87

Un bacio a tutti =)

Eri
  
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