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Autore: shootingstar_    12/09/2010    4 recensioni
Una volta ho visto una ragazza triste e ho provato a disegnarla. Il carboncino correva lento sulla carta, cercando di catturare ogni sfumatura di quel trucco che, chissà?, forse era stato messo sì per distogliere l'attenzione dai suoi occhi.
Spero vi piaccia!
Aspetto con ansia i vostri pareri.
Grazie, Minnie.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sorriso di un'allegra ragazza triste.

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Una volta ho visto una ragazza triste.
Aveva la schiena appoggiata alla spalla di un amico, o del ragazzo- non ve lo so dire e sorrideva; maneggiava un cellulare di ultima generazione.
Il suo era un bel sorriso. Regolare, denti bianchi... ma si fermava lì. Non era altro che una smorfia.
Era così triste, quella ragazza. È per questo che me la ricordo. È la ragazza più triste che abbia mai visto, ma la sua era una tristezza dolce, come quella di chi attende qualcosa.
Ride a una battuta, ma ancora una volta i suoi occhi pesantemente truccati non brillano, la scintilla non li illumina.
Appena qualcuno distoglie lo sguardo da lei, ecco che un'ombra le oscura il viso sottile.

Una volta ho visto una ragazza triste e ho provato a disegnarla. Il carboncino correva lento sulla carta, cercando di catturare ogni sfumatura di quel trucco che, chissà?, forse era stato messo sì per distogliere l'attenzione dai suoi occhi.
Una volta ho visto una ragazza triste che mi sorrideva dal riflesso di una vetrina. Ho provato a ritrarla, ma non ce l'ho fatta. Quella ragazza sono io, e non riesco a catturare la mia anima fatta di nuvole.





Note: Gesù Cristo, non so come mi sia uscita, questa cosa. È una di quelle cose che ti escono di getto, senza che tu te ne accorga. Poi vai a capo un'ultima volta e pensi “ehi, ho scritto qualcosa di nuovo”. Questa cosa mi rende rilassata.
Insomma, è successo. Ed è venuto così spontaneo che nemmeno io so che scrivere per spiegarla.
Allora, c'è questa ragazza. Una ragazza come tante, senza un nome, senza una storia precisa; ecco. C'è lei che si rende conto di essere davvero triste, ma all'inizio non si riconoscere. È un po' come quando, camminando per strada, incontri uno specchio, ti giri di scatto e pensi “ma sono proprio io?”.
Mi rendo conto che questa sia la peggiore spiegazione che io abbia mai dato ai miei scritti. Anche peggio dei “nothing else”. Il che è tutto dire.

Credo sia meglio che mi diciate voi cosa ne pensate, cosa ci avete letto eccetera eccetera.
Grazie mille in anticipo, spero vivamente che vi piaccia quanto piace a me (perché sì, mi piace xD).
Un bacio, Minnie.

Special Thanks: Naturalmente un grazie speciale va a Marti94, che ha pazientemente
betato anche questa FanFiction. Ultimamente le avevo dato le ferie XD


   
 
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