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Autore: darkrose12184    27/10/2005    12 recensioni
Dopo tempo rieccomi con qualcosa che ho appena sfornato... Dopo la morte di Naraku, Inuyasha e Kagome si dichiarano, ma lui deve mantenere la promessa ed andar via con Kikyo. La sacerdotessa però sa che Inuyasha non la ama più, ed escogita uno "stratagemma" per riuscire a farlo tornare da lei. Solo Sesshomaru potrà salvare Inuyasha da quello che sembra essere il suo destino: diventare una belva assetata di sangue che segue solo l'istinto. Ma Sesshomaru, restando a contatto con Kagome, imparerà molto sulla vita...
Genere: Avventura, Azione, Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Miroku, Rin, Sango, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao!! Sono davvero felice di essere tornata, con una nuova fanfic, tra voi... Un mega grazie a:

rubin89

Yoro-Chan

Elychan

Anastasia9

miele

mewrobby

giodan

iride

CAM 91

Lila-chan

Kagome 13

CHIHIRO

per aver commentato! Cavoli, non mi aspettavo di ricevere così tanti commenti, e tutti positivi! Grazie!!

x Elychan (e tutti gli interessati): io faccio solo riferimento al manga, e posso dirti che non ricordo bene in quale numero (intorno al 25-27 mi sembra) Inuyasha parla con Kikyo e, anche se in modo non esplicito, lascia intendere che la seguirà dandole così la pace eterna, xkè Kikyo va avanti solo spinta dall'odio e dal risentimento che aveva provato 50 anni prima, quando Naraku li ha ingannati.
Io quella parte dell'anime non l'ho vista, purtroppo, e non posso dirti altro, ma se qualcuno ha visto anche l'anime, e lascia intendere qualcosa di più preciso o di diverso ditelo!

Capitolo 2 - Inizia la ricerca...

La ricerca era molto dura, Kagome non aveva assolutamente idea di dove potesse trovarsi Sesshomaru… e Kirara poteva solo seguire l'odore del demone, molto simile a quello di Inuyasha. Ma proprio per questo lei stessa temeva di portare Kagome davanti ad Inuyasha, ed era l'ultima cosa che desiderava. Kagome cercava di farsi forza, ma dentro di sé soffriva tantissimo, una sofferenza che non si sarebbe potuta spegnere nemmeno con il passare del tempo.

Lei era convinta che, se Inuyasha fosse andato via con Kikyo, dicendole che lui era ancora innamorato della miko, avrebbe sofferto moltissimo, ma prima o poi se ne sarebbe fatta una ragione, ed avrebbe guardato avanti. Ma in quella situazione, con Inuyasha che finalmente le aveva detto di amarla, la cosa che l'avrebbe resa più felice, non poteva darsi pace, lei doveva riportarlo lì, doveva stare con lui. Per questo era più determinata che mai, e sapeva che sarebbe riuscita a convincere Sesshomaru. Certo, sarebbe stata dura, ma ce l'avrebbe fatta.

Viaggiavano ormai da un intero giorno, e di Sesshomaru nemmeno l'ombra. Decisero quindi di fermarsi per mangiare qualcosa e per riposarsi un po'.

Kagome si sentiva molto agitata, con lei c'era Kirara, ma non era abituata a dormire all'aperto senza la protezione di Inuyasha. Lui era sempre accanto a lei, pronto a proteggerla da qualsiasi pericolo. Le sembrava quasi di vederlo… così bello, dolce e premuroso, e anche così scorbutico, irascibile… si, anche l'Inuyasha arrogante le piaceva, aveva imparato ad amarlo, e il suo comportamento non faceva che divertirla. La divertiva perché sapeva che il vero Inuyasha era quello dolce, gentile e premuroso, ma queste qualità le voleva nascondere risultando l'opposto di quello che era realmente.

All'inizio detestava quel comportamento ambiguo, un attimo era gentile e l'attimo dopo era arrogante, e lei non capiva davvero come fosse realmente. Ma poco dopo si accorse di come Inuyasha fosse davvero.

Pensare a lui non potè che intristirla, al punto di sfogarsi con silenziose lacrime, che però emanavano un odore ben noto a qualcuno…


Inuyasha vagava senza meta per i boschi, non sapeva dove stesse andando, non aveva idea di cosa fare. Solamente, chiunque potesse, anche involontariamente, intralciare il suo cammino, veniva ucciso.

Dentro di sé provava una gran rabbia. Sapeva che doveva andare da qualcuno, sentiva che aveva una persona da proteggere… ma la confusione che aveva nella mente non gli permetteva di ricordare altro.

Poi, ad un tratto, un profumo molto noto. Era un profumo simile a quello della donna che ormai odiava più di ogni altra cosa, ma quello apparteneva a qualcuno che per lui era molto importante. Non ricordava nient'altro, ma questo non poteva scordarlo. Insieme a quel profumo, giunse fino a lui anche un aspro odore. Anche questo lo conosceva bene, non ricordava a cosa corrispondesse, ma sapeva che quell'odore lo sentiva solo quando quella persona a lui tanto cara stava soffrendo.

Decise quindi di andare a vedere.

"Non riesco a ricordare di più… tutto quel che so è che devo uccidere Kikyo, ricordo anche il suo viso… e poi so che questo profumo appartiene alla persona più cara che ho, ma non ricordo il suo nome, e il suo viso non l'ho ben chiaro in testa, la sua immagine si confonde con quella di Kikyo… un solo particolare ricordo bene: porta uno stranissimo kimono bianco e verde che lascia le gambe ampiamente scoperte…"

Inuyasha cercava di riordinare i suoi pensieri, ma non riusciva a distinguere bene l'immagine di Kagome. Sapeva solo che quella era una persona importante per lui, era una persona che non doveva soffrire, e lui doveva proteggerla.

Ma aveva anche molta paura, perché ora il suo cuore umano gli era stato portato via, ed agiva solo ad istinto. In alcuni momenti era tranquillo e ragionava, ma se i suoi istinti fossero stati un minimo stimolati, avrebbe agito come una belva. Temeva di poter fare del male a quella persona che sapeva che era così importante per lui.

Ma la voglia di vedere in faccia quella ragazza era troppa, così andò silenziosamente nella sua direzione.


Kagome si era ormai addormentata, anche se il suo cuore sanguinava da quanto stava soffrendo. Non era mai stata innamorata prima, e quella era un'esperienza tanto bella ed emozionante, quanto tragica.

Kirara sentì dei passi avvicinarsi, si alzò subito, ma poi capì di chi si trattava e decise di far finta di dormire, e vigilare. Non si poteva prevedere il comportamento di Inuyasha, ma non avrebbe mai voluto doverlo allontanare da Kagome.


Inuyasha era dietro un cespuglio, e vide una ragazza che assomigliava molto a Kikyo, ma era anche estremamente più bella e dall'aspetto più dolce.

"Ka… Kagome…" immediatamente ricordò anche il nome di quella ragazza. Ancora però non gli era ben chiaro perché lei fosse così importante per lui. Sentiva di volerle molto bene, ma non capiva la natura di quei sentimenti.

Accanto a lei c'era un demone che lui sapeva di conoscere, anche se non ricordava bene perché.
Kagome stava tremando, aveva freddo. Il fuoco si era ormai spento.

"Devo coprirla, devo proteggerla" si disse Inuyasha.

Si avvicinò lentamente a lei, togliendosi la parte superiore del suo vestito, e posandola delicatamente sull'esile corpo della ragazza.

"Amore… mio…" istintivamente Inuyasha sussurrò queste due parole, che gli resero tutto più chiaro.

"Ho capito! Ora ricordo! Io ho detto a Kagome di essermi innamorato di lei, dopo di che sono dovuto andare da Kikyo, che infuriata perché io non amo più lei ma amo Kagome, ha cercato di uccidere il mio cuore umano imprigionandolo in una sfera proveniente dall'aldilà… ma evidentemente non è riuscita completamente nel suo intento…" concluse Inuyasha. Istante dopo istante aveva ricordato tutti i fatti.

"Il mio problema però rimane… la mia parte demoniaca può prendere il sopravvento da un momento all'altro, è meglio che me ne vada, per non rischiare di farle del male…"

Così Inuyasha, a malincuore, si allontanò da Kagome. Non poteva rischiare di trasformarsi in demone vicino a lei, avrebbe potuto ucciderla.


Kagome si risvegliò lentamente, avvolta da una stupenda sensazione di calore, un po' come quando Inuyasha la abbracciava forte…

Attorno a lei la fauna della zona era già sveglia: molti uccellini cinguettavano, e alcune farfalle in volo quasi la sfioravano.

Lentamente Kagome si alzò, guardandosi intorno. Nulla, tranne la natura, Kirara e la foresta. Poi la sua attenzione venne catturata dalle sue coperte: tra le altre, la parte superiore della veste di Inuyasha. La strinse a sé, e scoppiò in sonori singhiozzi, richiamando il nome dell'amato mezzo demone tra una lacrima e l'altra.

Non riusciva a spiegarsi quel gesto. Se era passato di lì, e aveva voluto proteggerla dal freddo, allora era cosciente… perché non l'aveva svegliata? Perché non si era fermato lì con lei?


Ma Inuyasha era poco distante che guardava tutta la scena. Avrebbe voluto farsi vedere da lei, abbracciarla forte, baciarla con tutta la passione che provava. Ma non doveva farlo. Se lui l'avesse seguita, come era sua intenzione, senza farsi vedere, quando il suo sangue demoniaco avrebbe preso il sopravvento lui sarebbe scappato, senza dare a Kagome un motivo in più per soffrire. L'avrebbe protetta senza farsi vedere, era quasi sicuro che anche quando si fosse trasformato in demone non le avrebbe torto un capello, ma era meglio non rischiare.


Al villaggio Miroku e Sango spiegarono l'accaduto a Kaede, che a differenza dei due ragazzi capì immediatamente le intenzioni della sorella.

"Mia sorella Kikyo ha agito così perché, imprigionando il cuore di Inuyasha in quella sfera, e portandola sempre con sé, i sentimenti di lui sono più vicini a lei che non a Kagome, così spera di farlo tornare da lei… ma da quello che mi state dicendo, una parte del cuore di Inuyasha è rimasto dentro di lui, e dev'essere proprio quella parte che si è innamorata di Kagome, e che le è rimasta legata…"

"Quindi cosa potremmo fare?" chiese subito Miroku.

"Noi… non possiamo fare niente. Gli unici che possono fare qualcosa, come ha detto Miyoga, sono Kagome, con il suo amore per Inuyasha, e Sesshomaru, che è il solo in grado di riportare in vita, e quindi di riportarlo nel suo corpo, il cuore di Inuyasha"

"Insomma state dicendo che i sentimenti che Inuyasha provava per Kagome li prova ancora, ma che tuttavia ora è un demone senza cuore…?" chiese Sango, che non era sicura di aver capito.

"Esatto, Inuyasha è stato privato del suo cuore, pertanto ora è una bestia senza alcun sentimento. Ma l'amore che prova per Kagome è talmente grande che la sfera di mia sorella non è riuscita a contenerlo, dovendo lasciare tali sentimenti nel suo corpo" rispose Kaede, come se il concetto fosse il più semplice del mondo.

"Ma… adesso Kagome è andata in cerca di Sesshomaru per convincerlo ad aiutare Inuyasha… io credo sia una cosa troppo pericolosa, Sesshomaru è freddo e glaciale, e non accetterà mai di aiutarla… in più si tratta di suo fratello, e sappiamo quanto astio ci sia tra i due…" disse dubbioso Miroku.

"Non preoccuparti, Kagome è una ragazza molto in gamba, vedrai che in qualche modo riuscirà a farsi aiutare. E poi… pensate a tutte le volte che Inuyasha e Sesshomaru avevano la possibilità di uccidersi, nessuno dei due ha mai sferrato un vero e proprio attacco mortale verso l'altro, anche se ne avevano la possibilità. Addirittura, un paio di volte si sono trovati a combattere fianco a fianco contro qualche antico nemico del padre, che voleva uccidere entrambi. Ovviamente non ammetterebbero mai di aver collaborato, ma in realtà è così. L'unico problema è che, mia sorella ha agito così pensando che il cuore di Inuyasha potesse tornare ad appartenerle, ma non essendo così… temo che lentamente il sangue demoniaco lo logorerà fino ad ucciderlo…" concluse Kaede.

Sango e Miroku uscirono dalla capanna, continuando a discutere…

"Secondo te Sesshomaru potrà mai salvare la vita al fratello?" chiese Sango, scettica.

"Non lo so, ma penso tuttavia che la divina Kaede abbia ragione: pensa a tutte le volte che Sesshomaru avrebbe potuto uccidere Inuyasha, e viceversa… nessuno dei due ha mai sferrato un vero attacco mortale, anche se era nelle loro possibilità. Io penso che in fondo siano comunque legati, anche se non si sopportano, in fondo… si vogliono bene" disse Miroku.

Sango scoppiò a ridere, Miroku la guardò con aria interrogativa.

"Scusa Miroku, ma dire che Inuyasha e Sesshomaru si vogliono bene mi sembra così assurdo…!"

"Credi quello che vuoi, ma pensa bene anche a quando hanno dovuto combattere contro Songa, la spada del padre… alla fine, Sesshomaru ha accettato di collaborare con il fratello…"

"Questo è vero…"


Kagome e Kirara passeggiavano per il bosco, Kirara sapeva che Inuyasha le stava seguendo, ma ovviamente Kagome no…

Ad un tratto Kirara si fermò, annusando meglio l'aria che le circondava. Era impregnata di un odore molto simile a quello di Inuyasha, ma più aspro… si diresse di corsa nella direzione dalla quale proveniva.

Kagome capì che Kirara aveva trovato una traccia.

Inuyasha vide tutta la scena, e avvertì un senso di fastidio al sentire quell'odore, che sapeva bene a chi appartenesse. Ma vedendo che Kagome si stava dirigendo proprio nella direzione in cui si presumeva si trovasse Sesshomaru, andò a vedere cosa voleva fare la ragazza.

Kirara e Kagome si fermarono, davanti a loro c'era una bambina piena di piccole ferite su volto, braccia e gambe. Kagome la riconobbe subito, era Rin.

"Ciao Rin… cosa ti è successo?" chiese la ragazza, con infinita dolcezza.

"Sono caduta nei rovi mentre cercavo di prendere una farfalla" piagnucolò la bambina.

"E… Sesshomaru lo sa?" chiese Kagome.

"No, il Signor Sesshomaru si arrabbierebbe moltissimo con Jaken se lo venisse a sapere…"

Kagome sorrise. Prese la scatola del pronto soccorso dal suo zaino giallo e si mise a medicare Rin.

"Ahia! Brucia!" protestò la bambina.

"Lo so, brucia un po', ma ti farà guarire in fretta"

Inuyasha osservò da lontano con quanta cura e dolcezza Kagome stava medicando quella bambina. Ma non era il solo a spiare, di nascosto…

Che ne dite? Fatemi sapere, vorrei vedere tanti commenti, belli o brutti che siano... grazie! Bacioni, a presto.

  
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