Un’illusione d’amore
Sono una
stupida!
Perché sto
ancora qui a piangermi addosso?
Semplice: sono
masochista.
Ho progettato
tutta la mia vita all’insegna della felicità che mai avrò.
Il destino ha
voluto punirmi per qualcosa che ho fatto, qualcosa di errato.
È sbagliato
provare a costruirsi in anticipo un futuro di cui siamo certi?
Quando entra in
scena il fattore “mitologia”, evidentemente sì.
Ho creduto
all’uomo che ho amato - e amo tutt’ora - e questa è stata la mia rovina.
Eppure sono una
donna ormai, o forse mi illudo di esserlo.
Sono un’altra
persona ora, una peggiore. Eppure questo termine non fa più al caso mio.
Come faccio a
ritenermi normale se la mia natura è avvolta nella leggenda?
Il destino è
stato crudele con me e ne pagherò le conseguenze per sempre, o forse meno. Sta
a me scegliere se continuare questa pagliacciata.
Ma come potrei
vivere diversamente se non conosco più il significato di vita normale?
Per quanto
tutti affermino che sia possibile per noi licantropi tornare ad essere umani,
per me non sarà così.
Non si è mai
riscontrato nella storia della nostra tribù un licantropo di genere femminile,
eppure eccomi qui.
Il primo
esemplare, un fenomeno da baraccone.
Mi definisco
donna, ma non sono degna neanche di essere chiamata così.
Una donna,
prima o poi, diventa madre. Io non potrò più diventarlo.
Non è bastato
perdere l’uomo che mi ha fatto battere il cuore, che ha illuminato le mie
giornate, che ha promesso di non lasciarmi mai. No, non è bastato.
Sono stata una
ragazza solare, allegra, piena di vita e di speranza, speranza che ho riposto
in lui prima che
calpestasse i miei sentimenti.
Tradimento.
Vedo solo questo: un uomo che mi ha tradita, che mi ha ferito, che con il suo
perbenismo continua ad arrecarmi dolore.
Ciononostante non
sopporta di vedermi soffrire, ma non può neanche fare a meno di amare l’altra.
L’altra che gli ho presentato io, mia cugina, che reputavo come una
sorella. Emily.
Ma non ce l’ho
con lei, anche se non posso fare a meno di invidiarla.
Sta vivendo il
sogno d’amore che a me è stato strappato con la forza, mentre a lei è stato
donato con gentilezza.
Già, invidia, perché
fra non molto si sposeranno e io dovrò fare da damigella a lei. Dovrò testimoniare questo
evento e soprattutto dovrò accettarlo.
Quando ho
scoperto che era diventato parte della leggenda, ho continuato ad amarlo
nonostante nei mesi prima mi aveva fatto paura non sapere cosa gli stava
accadendo, ma anche lui mi amava ancora. Scoprire che anche il suo amore era stato
trasformato in una sorta di magia, mi ha distrutta.
Lui aveva
capito di avermi rovinato la vita nel momento stesso in cui gli ho detto: «Sam,
ti presento mia cugina Emily»
L’amore di
Emily è umano, puro e casto. Normale.
Quello di Sam è
un incantesimo, un’ossessione, una trappola che lo ha cambiato trasformandolo
nel suo schiavo d’amore. Lei ha avuto una scelta, poteva rifiutarlo.
Ma come si può
rifiutare un uomo che esisterà solo per vederti felice? Su cui puoi fare sempre
affidamento, qualcuno colmo d’amore per te?
Non si può
rifiutare, ecco la risposta.
Soddisfazione, quando ho visto quelle cicatrici sul volto di Emily, ma
anche dolore per lei.
Non meritava questo, lui sì.
Cicatrici nate dal sapere di avermi
ferito irreparabilmente.
Cicatrici sulla donna che lui
adesso sarà costretto ad amare per l’eternità.
Cicatrici che gli ricorderanno -
sul volto del suo unico ed eterno amore - il male che ha fatto a me.
Mentre la guarderà ci sarò sempre io, in un angolo dei suoi pensieri, a
oscurare in qualche modo la figura di Emily.
Vedrò nascere i loro figli, crescere, felici di vivere.
Felici di avere loro per
genitori. Io non sarò mai madre.
Per questo motivo non riesco a odiare Bella per voler lottare per la vita
di suo figlio; anch’io farei lo stesso. Non sono qua di ronda a fare il cane da
guardia per motivi a me estranei, ma per motivi a me vicini.
Io sono qui per difendere il suo
diritto di veder nascere suo figlio. Perché lo comprendo.
Io sono qui per difendere mio
fratello Seth dagli altri fratelli che, accecati dalla paura, non esiterebbero
ad uccidere sangue del loro sangue.
Io sono qui per quello stupido di
Jake che non smette di autoinfliggersi ferite dovute ad un amore non
corrisposto come il mio, eppure lui ha avuto il coraggio di tentare. Si è messo
contro un amore ossessivo come quello tra quella stupida umana e il suo
vampiro. Per questo motivo lo ammiro, ma adesso che lo vedo soffrire ancor di
più lo detesto, perché rivedo me stessa, quella di tanto tempo fa’, quella che
credeva nei lieto fine.
Io sono qui per non sentire più
nella mia mente l’amore che lui prova per lei, per evitare di soffrire in
continuazione. Essere nei suoi pensieri è doloroso ma, nonostante io provi odio
verso di lui, non posso fare a meno di amarlo. E sorte ben peggiore, per me, è
non poter essere soggetta anch’io a quella magia: l’imprinting. Neanche quello
mi è concesso.
Che stupida!
Ho creduto nel sentimento più potente che ci sia al mondo: l’amore.
Ho creduto alle sue promesse. Ti odio, Sam.
Mi ha fatto vivere un’illusione d’amore.