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Autore: ila_sgu    13/09/2010    3 recensioni
E se Bella fosse stata una sfigata che non ha mai dato nessun bacio, presa in giro da tutti e soprattutto da Edward ( siamo in un mondo normale senza fantasy)... Cosa succederebbe se lei si innamorasse di lui? leggeetelo per scoprirlo :)
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ciao a Tutti!!! lo so lo so... sono  completamente fuori di testa per iniziare una terza ff senza avere ancora portato a termine quella precedente però.... avevo l'ispirazione... =))

Colgo l'occasione per farmi un pò di pubblicità: Provate a Leggere" senza Reneesme" : cosa sarebbe successo se , dato che il bimbo di bella, non ancora nato, la stesse uccidendo e perciò Edward,Jacob e tutti i Cullen decidono di toglierlo?E se tutto ciò fosse avvenuto all'insaputa di bella che si sveglia senza più il suo bimbo? Riuscirà a perdonarlo?

 

 

 

Camminavo mano nella mano con il ragazzo più bello del pianeta : alto, capelli castani, occhi verdi, degli zigomi perfetti ed un viso ovale invidiabile da qualsiasi modello.
Passeggiavamo a piedi nudi sul bagno-asciuga, guardando il tramonto consumarsi al limite dell'orizzonte.
Ascoltavo incantata le sue parole senza riuscire a darvi un senso perché ero imbambolata dal suono di quella voce meravigliosa, cristallina, come lo scampanellio delicato delle campane.
La cosa più stupefacente è che oltre alla sua bella facciata esterna, quella interna era ancora meglio.
Bella, Bella mi chiamava questo misterioso ragazzo.
Bella,Bella.... c'era qualcosa che non andava.
Non era lui che pronunciava quelle parole, era un suono stridulo e stonato... un terribile controcanto che rovinava l'atmosfera.
Una voce che non sopportavo ma che conoscevo molto bene:quella di mia madre.
Sospirai assolutamente impreparata ad affrontare un'altra terribile giornata in quella cavolo di scuola che tanto odiavo
“Arriverai tardi a scuola” gracchiò mia madre.
Uff... ovviamente era solo un sogno.
Di malavoglia mia alzai dal letto inciampando nei miei piedi e andando a sbattere contro il comodino.
“Fantastico” borbottai, “questa giornata si preannuncia davvero bene”.
Guardai l'ora: le sette meno cinque. Ma mia madre non era in grado di calcolare il tempo?
Avrei potuto dormire ancora un quarto d'ora buono.
Riuscii ad arrivare a tentoni verso l'invenzione più intelligente del pianeta: la moka.
Dall'armadietto a destra del frigorifero afferrai una scodella e vi versai un abbondante quantità di caffè.
Bevvi ustionandomi completamente la lingua.

Quanto adoravo ritrovarmi la mattina con la tazza fumante di energia liquida... il profumo era terribilmente invitante e familiare...
Buttai la tazza nel lavandino e ritornai in camera.

Osservavo un' orrenda figura nella specchiera ,illuminata da quei quattro stitici faretti, con aria perplessa.
Mi sistemai una ciocca dei capelli dietro le orecchie e cercai, inutilmente, di ravvivare il ciuffo.
Basta, dovevo buttare via l'enorme specchio in cui vedevo riflesso il mio ritratto; era un oggetto che mi provocava troppi complessi.
Caspita, perché non potevo essere come quelle ragazze copertina che trovi in ogni film?
Di solito le tipe bionde con gli occhi azzurri sono tutte carine delicate, aggraziate... io invece ero uno scherzo della natura.

Così per lo meno mi definivano alcuni dei miei simpaticissimi compagni di classe.
Avevo delle cosce pari a due prosciutti e una pancia che mi faceva sembrare incinta.
L'unica cosa peggiore del mio fisico era il naso: aveva una gobba gigante, era ricoperto da punti neri e piccoli brufoli ed aveva una punta estremamente larga.
Insomma, un vero e proprio disastro.

Tirai fuori dall'armadio un paio di blue jeans , una maglietta rossa e li infilai distrattamente.

Poi mi diressi verso quella che a stento di poteva definire un beauty e ne estrassi il kajal a punta morbida per esterno occhi e il mascara extra volume.

Finito con il trucco, afferrai le chiavi della mia vespa ed uscii...

Come sempre, quando uno è di pessimo umore, piove

Che sfiga nera cazzo!

Proprio oggi che avevo lavato i capelli!

Nell'arco di due minuti avevo il trucco sbavato e capelli fradici...

Grrrr... odio profondo...

Girai la manopola dell'acceleratore cercando ti reprimere quella schifosissima giornata...

Arrivai a scuola in anticipo di dieci minuti ... giusto il tempo di ripassare l'ultimo argomento di storia fatto...

ciao sfigata!” mi salutò qualcuno... non alzai nemmeno gli occhi per controllare chi fosse...ero riuscita a capirlo da quando mi era arrivata sotto il naso una zaffata di profumo Aber Crombie...

Jessica.

Sospirai...

Jessica era alta, capelli biondi, una terza abbondante di reggiseno e occhi azzurri “color Caraibi” … Quello era il paragone che usava per definirli..

Aveva una voce melodiosa e contemporaneamente ….insopportabile.

Lei era la tipa ideale... o, per lo meno così la chiamavano quelle teste di cazzo dei miei compagni di classe...

Era completamente vuota interiormente, aveva la testa bacata e riusciva a sopravvivere in un liceo classico grazie ad alcune lecchine secchioncelle che le passavano le versioni, le facevano i compiti...

 

Sbuffai... la conoscevo dalle prima elementare e avevo sempre creduto che fosse la persona più irritante ed egoista dell'universo... certo, ma questo prima di aver incontrato Edward Cullen.

Edward era il mio compagno di classe durante l'ora di scienze, inglese e educazione fisica... Lui è il tipico ragazzo che ti fa girare la testa quando ti guarda... per non parlare di quando di parla: il tuo cervello si disconnette dal resto del corpo ….

Io non avevo avuto la “fortuna” di provare questa esperienza dato che le uniche parole che mi rivolgeva erano prese per il culo ….

driiiin”

Il suono della campana irruppe nei miei pensieri facendomi sobbalzare...

Entrai in classe e vidi un entusiasmo generale: la Longitelli era assente.

Bella! Greco balzava ma in sostituzione di questa infida materia ci avevano messo scienze... che palle!

La prof Filoni era una donna vecchia e quasi cieca che cercava di farci entrare in testa l'astrologia... Cosa c'era di più inutile dell'astrologia?!!

Uff!!!

Mi sedetti in terza fila centrale vicino a Angela, la mia amica del corso...

ragazzi, sono felice di annunciarvi che andremo in gita al parco astrologico di Alciate-Bettola!

La gita si farà con la II E …

Oh no! Era la classe di Jessica...

vi divideremo in coppie e, con una cartina in mano andrete in giro per il parco in esplorazione...”

Io e Angi ci scambiammo un'occhiata di approvazione... io e lei saremmo state delle perfette astrologhe.

Le coppie le farò io” tuonò la Filoni vedendo l'entusiasmo della classe....

vediamo....Newton e Uley ; Mc Corgan e Lane ; Swan e...”

Drizzai le orecchie in attesa di venire a conoscenza del mio compagno...

Cullen”

 

 

 

Allora che cosa ne pensate?

Potrei continuare?

Commentate... un bacione! Ila _SGu

  
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