Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Rowena    13/09/2010    2 recensioni
Ci vuole talento per trasformare ogni piccola cosa in un dramma di dimensioni colossali... Ma se ci si chiama Harry Potter, è fin troppo facile. Anche quando si tratta di chiedere in sposa la ragazza che si ama.
Genere: Demenziale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Note: Questa storia farà parte di una raccolta di songfic richieste da Ranessa come sfida entro la fine dell'anno. Se riuscirò a scrivere le altre... Chi vivrà vedrà. Intanto spero vi piaccia questa!
La canzone a cui è ispirata è l'omonima degli Harry and the Potters.


Oh Ginny Weasley
You're so dreamy
Ginny Weasley
Ron's gonna kill me
[…]
But my wizard scar still burns for you
My wizard scar still burns for you
[Harry and the Potters]

Avrebbe dovuto saperlo, le cose non andavano mai come lui desiderava.
- Ginny, aspetta, non fare così!
- Non ti voglio più vedere – gridò la ragazza dall’altro lato della porta, tra le lacrime.
- No, Ginny, ti prego… Non possiamo parlarne?
- Io lo sapevo! – tuonò un’altra voce maschile – Lo sapevo che sarebbe finita così: cos’hai fatto a mia sorella?
Harry Potter non ebbe il tempo di rispondere. Un pugno sul naso lo stese prima ancora che potesse aprire bocca.

Non è possibile, proprio non è possibile!
Qualche minuto dopo, Harry continuava a pensare a ripetizione questa semplice frase, mentre si poggiava la borsa del ghiaccio sul viso.
- Mi dispiace, Harry, davvero non ho parole – questo invece era il disco fisso di Ron che, seduto di fronte a lui, cercava di scusarsi in ogni modo.
Harry rimase in silenzio, ancora sconvolto, mentre sotto le dita della mano libera, nella tasca dei jeans, toccava l’anello che aveva comprato dai Goblin un paio di giorni prima. Quel giorno sarebbe dovuto andare in tutt’altra maniera, lo aveva programmato alla perfezione, si era scervellato per ore a inventare una dichiarazione originale, bella, personale…
E ora Ginny era rinchiusa nella sua camera a piangere. Come danno, in più, Ron l’aveva sentita ed era partito in quarta a difendere la sua sorellina, colpendo come un Babbano la causa sicura del dolore della piccola di casa. Harry, appunto.
Certo, Harry non si aspettava che il suo migliore amico si trasformasse di nuovo in un fratello iper-protettivo convinto che la povera Ginny fosse stata lasciata o, peggio, tradita. Né che questa versione di Ron gli tirasse un pugno senza neanche lasciarlo spiegare.
- Ripeti un attimo cosa è successo, allora: tu volevi chiedere a Ginny di sposarti.
- È quello che avevo intenzione di fare – rispose Harry massaggiandosi la faccia. – Ma lei non me ne ha dato il tempo.
Ron continuava a non capire. - Che diavolo le hai detto perché reagisse in quella maniera, si può sapere?
Harry anche non capiva. Era convinto di aver pensato una cosa carina…
Una porta sbatté al piano superiore. – Ha detto che la sua cicatrice ancora brucia per me, ha detto!
Ginny aveva asciugato le sue lacrime ed era passata alla carica, furibonda.
- Cosa? – ripeté Ron stupefatto.
- Hai capito benissimo! Che cosa vuol dire, che sono un Horcrux anch’io? Che in realtà Voldemort non è morto? Che… - Ginny singhiozzò, ma non si lasciò sopraffare dalle emozioni. – Che devi uccidermi, per sconfiggere definitivamente il tuo nemico mortale?
A Harry Potter, il Bambino sopravvissuto, l’Eroe del mondo magico, cadde la mascella. Per Merlino, ma come le era venuto in mente?
- Che stai dicendo? – domandò con voce flebile flebile.
- Oh, andiamo: anche tu hai avuto il dubbio che una parte dell’anima di Voldemort fosse rimasta dentro di me! Hai scoperto che è la verità e sei venuto a dirmelo così?
- Ma io… Io stavo cercando di farti la proposta – pigolò Harry con la sensazione di vivere un orrendo incubo.
- Proposta? Che proposta? – domandò Ron senza capire.
- Se mi metto in ginocchio, ti è tutto più chiaro? – replicò il suo amico sul punto dell’esasperazione.
Si voltò verso la ragazza, che ora lo fissava a bocca spalancata. – Perché quella storia della cicatrice, allora? Perché non potevi semplicemente tirare fuori l’anello e chiedermi di sposarmi?
Bella domanda, riconobbe Harry. E meno male che i signori Weasley erano usciti a fare la spesa…
- Volevo fare qualcosa di originale e unico, che fosse solo nostra – le spiegò il ragazzo con più enfasi.
Improvvisamente, la giovane strega si sentì di colpo più leggera, serena. Beh, credere di essere contaminata da un pezzetto del mago più malvagio e crudele che la Gran Bretagna avesse mai visto non era proprio uno scherzetto da nulla.
Scoppiò a ridere, addirittura, sotto lo sguardo allibito del fidanzato, che probabilmente stava sperando di finire sotto terra il più rapidamente possibile. – Che idiota! – esclamò alla fine. - Cosa?
Ginny ridacchiò. – Mi hai fatto prendere un colpo, ecco cosa. E sai che bell’aneddoto di fidanzamento? Lui la spaventò a morte convincendola di essere un Horcrux e come premio ricevette un pugno sul naso dal di lei fratello. Rita Skeeter gongolerebbe a vita, se venisse a saperlo!
Ecco, questo fece davvero sudare il giovane eroe. Una cosa era prendere un pugno sul naso dal proprio migliore amico, ma essere preso in giro così dalla ragazza… - Non andresti certo a dirglielo!
- Chi lo sa? Te la saresti cercata, dopotutto – commentò lei alzando le spalle. – Ma le direi anche che se osasse scrivere una sola riga su questa storia se la vedrebbe molto male con tua moglie e, credimi, so essere molto minacciosa.
- Mia moglie?
- Credi che ti lasci scappare dopo che hai messo in piedi questo dramma, adorabile idiota che non sei altro? Neanche la mia poesia di San Valentino ha fatto tanti danni!

Ufficialmente, Harry Potter e Ginny Weasley si sono fidanzati nel giardino dietro la Tana in una magnifica sera d’estate, mentre guardavano le stelle cadenti.
A dieci anni dal loro matrimonio, la versione corretta dei fatti è ancora un ottimo strumento di ricatto per convincere Harry Potter a fare qualunque cosa, inclusa l’immane fatica di portare i calzini sporchi nella cesta del bagno.
Ah, l’amore!

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Rowena