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Autore: Elelovett    13/09/2010    4 recensioni
[Harry Potter e la Camera dei Segreti]
Che sarebbe successo se Lucius Malfoy non avesse passato a Dobby il diario di Riddle ma l'avesse tenuto per sé? Una volta sfogliate le sue pagine avrebbe trovato...
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dobby, Harry Potter, Lucius Malfoy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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I suoi passi rimbombavano nel corridoio vuoto, accompagnati dall’ira sempre più forte, talmente forte che la si poteva percepire a chilometri di distanza. Lucius Malfoy desiderava solo arrivare a casa il più presto possibile e tentare di dimenticare l’ultima favolosa impresa del brillante Harry Potter. Quanto detestava quel moccioso…Che cosa aveva di tanto speciale per aver distrutto il potere dell’Oscuro Signore? Qualcosa doveva pur esserci se anche stavolta aveva trionfato sul ricordo di Tom Riddle e sul leggendario mostro di Salazar Serpeverde!

Accanto a lui immerso nei suoi torbidi pensieri camminava a passo incerto Dobby l’elfo domestico, una creatura pressoché inutile agli occhi del padrone se non per qualche piccolo servigio. Dobby, ormai abituato a non fare domande e a camminare a testa china nel caso fosse arrivato un calcio improvviso, seguiva Lucius come un cagnolino fedele, pronto a veder scaricata su di lui tutta l’ira del padrone una volta giunti a Villa Malfoy. Ad un tratto sentirono dei passi alle loro spalle e una voce che chiamava:

- Signor Malfoy!

Lucius si voltò disgustato…Che altro poteva volere quel ragazzino adesso? Dobby invece si sentì per un attimo sollevato.

- Ho una cosa che le appartiene. - disse Harry rivolgendosi a Malfoy.

Il ragazzo gli porse un piccolo volumetto dalla copertina di pelle sgualcita: il diario di Tom Riddle. Lucius lo afferrò con falsa noncuranza:

- A me? Non so di cosa tu stia parlando…

Harry sorrise con sguardo di sfida:

- Oh, io credo di sì signore. Credo che abbia infilato il diario nel calderone di Ginny Weasley quel giorno a Diagon Alley.

Lucius rimase impassibile mentre avrebbe voluto fulminare il ragazzo:

- Tu dici, vero?

Senza distogliere lo sguardo da Harry fece per mollare il diario al suo servo, ma all’ultimo momento preferì riporlo nella sua mantella. Avvicinò il suo viso a quello del ragazzo:

- Perché allora non lo provi?

Il suo sguardo fiammeggiava d’odio ma Harry lo sostenne. Lucius si voltò e si allontanò chiamando Dobby che lo seguì. Il ragazzo li guardò indeciso sul da farsi, sperando che prima o poi Lucius avrebbe affidato il diario all’elfo.

Non appena varcarono la soglia di Villa Malfoy Lucius calciò Dobby facendolo cadere a terra e gli ordinò di preparare la stanza di Draco per il suo imminente ritorno. L’elfo strisciò via biascicando un "sì padrone" e Lucius si avviò a grandi passi verso il suo studio. Attraversando il salotto incontrò lo sguardo di Narcissa seduta sull’imponente poltrona nera. Bastò un cenno del marito perché la donna capisse che Harry Potter aveva vinto ancora e un’altra parte di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato era stata distrutta per sempre.

Lucius si chiuse la porta alle spalle e si gettò letteralmente sulla sedia di fronte al tavolo scuro del suo studio. Con la testa tra le mani si chiese perché il suo brillante piano fosse fallito: aveva veramente messo il diario nel calderone di Ginny Weasley sperando che l’Oscuro Signore riuscisse a tornare…Quel Potter era un maledetto impiccione! Tirò fuori il diario e lo soppesò: la copertina in pelle era rovinata da un enorme buco che oltrepassava il libretto quasi da parte a parte e il foro sembrava aver trasudato inchiostro come una ferita umana trasuda sangue. Quel Potter non aveva avuto pietà nello sterminare Tom Riddle. Lucius sospirò fiducioso: l’Oscuro Signore avrebbe comunque trovato il modo di risorgere. Sfogliò rapidamente il diario e questo si aprì ad una pagina centrale. Lucius all’inizio pensò di aver visto male, poi si chiese che cosa fosse quello strano oggetto scuro che ricopriva la pagina a mo’ di segnalibro. Era sicuro che il diario fosse vuoto quando lo aveva messo nel calderone della Weasley! Prese l’oggetto con l’indice e il pollice e se lo portò all’altezza degli occhi. Doveva avercelo messo Potter…Non poteva crederci:

- U…Un calzino di Potter?! Ma che diavolo…?!

Si portò l’oggetto lontano dal naso, disgustato:

- Che schifo! Ma che è saltato in mente a quell’imbecille?

Non poteva immaginare perché Harry avesse messo il suo calzino là dentro e lo prese come uno scherzo di cattivo gusto.

- Questa me la paga…- mormorò alzandosi in piedi.

In quel momento apparve Dobby con un sonoro crac:

- La stanza è pronta, padrone.

Lucius gli porse il calzino ordinando:

- Fammi il piacere di bruciare questo…

Ma si bloccò prima che l’elfo potesse prendere l’oggetto: era così preso dall’oltraggio di Potter che stava per perdere il suo servo! Si mise a ridere mentre Dobby ritirava la mano deluso:

- Che stupido sono stato…Stavo quasi per…Be’, non importa. Lo brucerò io stesso, non ti azzardare a toccarlo!

Detto questo uscì dalla stanza lasciando l’elfo a raccogliere i cocci delle sue speranze infrante.

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Sarà anche una fic comica, ma è molto triste dal punto di vista di Dobby...:( Vabbè, mi affido alle vostre recensioni! ^_^

  
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