Rating:Verde
Pairing:nessuno
Personaggi:Severus
Piton, Minerva McGrannitt, Albus
Silente
Riassunto: La
notte dell’assassino di Silente sembra che
anche il cielo notturno si prepari ad assistere.
Note: Nel
Principe Mezzosangue c’è una scena che hanno
avuto la brillante idea di tagliare, la scena più bella di
tutto il film a mio
modesto parere.
Non è
una Song Fic, le due strofe sono da considerarsi
solo citazioni.
IN
NOCTEM
[Ferte in Noctem
animam mea
Illustrent stellae
viam meam
Aspectu illo glorior
Dum capit nox diem
In Noctem-Nicholas
Hooper]
“Tornate
tutti nei vostri Dormitori”
Minerva
McGranitt richiamò all’ordine gli ultimi
ritardatari che ancora si
accalcavano
nel corridoio. Lanciò uno sguardo ansioso fuori dal portico,
verso il cielo che
si stava annuvolando; le prove serali del coro che Vitious stava
tenendo nella
Sala Grande facevano da cornice a quella visione così
inquietante e il brano
che stavano cantando si accordava perfettamente con il pessimo
presentimento
che aveva sin da quando si era svegliata quella mattina. Severus le era
sembrato teso, irritabile e taciturno, più del solito e
Albus non faceva altro
che lanciargli occhiate. Scosse brevemente la testa come a voler
scacciare quei
pensieri e si diresse verso le sue stanze, la brutta sensazione che
provava da
tutto il giorno le attanagliava ancora il cuore
e le stringeva lo stomaco in una morsa dolorosa.
[Sing
a Song, a song of life
Lived
without regret
Tell
the ones, the ones I Loved
I
never will forget
In
Noctem-Nicholas Hooper]
Severus Piton
scrutava il cielo grigio la sua maschera
impenetrabile iniziava a perdere la sua efficacia e tra le crepe che si
erano
iniziate a formare faceva capolinea uno sguardo di dolore che cercava
di
trafiggere le nuvole che si stavano addensando sul castello. Aveva
sentito
Minerva intimare ai ragazzi di tornare nei Domitori, l’aveva
vista sostare,
come lui stava facendo, davanti al portico e guardare le nubi scure.
Sorrise
intimamente alle parole della canzone che Vitius aveva deciso di far
provare
agli studenti, sorrise intimamente di un ghigno quasi isterico
cogliendo la coincidenza del brano con le azioni che
sarebbero seguite quella notte. Il tempo di un momento e aveva
rindossato la
sua maschera, pronto come sempre per la sua performance,
l’ultima che avrebbe
fatto con quel direttore di scena.
Lo
spettacolo deve continuare*
Si concesse un
ultimo sguardo al cielo, grigio e
tormentato come la sua anima. I lampi iniziavano a farsi strada
rombando e
rimbombando tra le pareti di pietra del castello, coprendo alcune
parole della
canzone. Pensò al giovane Malfoy, che presto si sarebbe
alzato dal letto
dell’Infermeria sul quale l’aveva costretto Potter
dopo aver usato uno dei suoi
incantesimi, al Voto che aveva
fatto con Narcissa, alla promessa che aveva fatto ad Albus. E tutto per
preservare l’anima di Draco, per impedirgli di fare i suoi
stessi errori.
Piton
scrutò per un
attimo Silente, e incisi nei suoi duri lineamenti c'erano disgusto e
odio. «Severus...
ti prego...»
Piton levò la
bacchetta e la puntò contro Silente.
«Avada Kedavra!»*
Minerva
tentò invano di staccare il giovane Potter dal
corpo di Silente, avrebbe voluto piangere, urlare, rincorrere
l’uomo – il figlio
– che aveva tradito la sua
preziosa fiducia, invece potè solo cercare di cancellare
l’infamante marchio
che incombeva sulla Torre di Astronomia. Alzò la bacchetta
imitata da tutti i
presenti, alunni e professori uniti nel cordoglio e la luce si
propagò fin
sopra alla Torre, fino alle nuvole dissipandole e cancellando il
Teschio
evocato su di loro. Tra
lo shock si fece
strada la consapevolezza data dal fatto che il senso d’ansia
fosse sparito
lasciando il posto al
dolore e alla delusione e così pure le nubi che si erano
aperte mostrando un
cielo limpido.
«Bloccato
ancora, e ancora e ancora, finché non imparerai a tenere la
bocca sigillata e
la mente chiusa, Potter!»*
Severus Piton
fuggì da Hogwarts seguito da altri
Mangiamorte, dopo aver lasciato Potter steso a terra in seguito ad un
deludente
duello.
Il
ragazzo farà meglio a migliorare
Si
voltò un’ultima volta verso la sua casa, il luogo
che
da ragazzo lo aveva sottratto alla violenza del padre e che da adulto
gli aveva
fornito protezione, il luogo dove il suo unico amico sopportava il suo
brutto
carattere e le sue alzate di sopracciglio.
Ed
ora è morto.
No, è stato assassinato.
Il Marchio Nero
che aveva evocato Bellatrix si era
dissolto come fumo, la luce della luna che filtrava nello squarcio tra
le
nuvole illuminava la Torre dandole un’aria di drammatica
bellezza mentre
l’alone luminoso provocato dalle bacchette- o almeno
così pensava – era ancora
in parte presente.
“Piton
datti una mossa”
L’uomo
fece una smorfia alla voce stridula della donna
che lo aveva richiamato.
“Pazienza
Bellatrix, un artista contempla sempre la sua
opera completa” girò le spalle alla luce, il
mantello che si gonfiava e che
sferzava l’aria dietro di sé. Fece strada agli
altri mangiamorte
Lo
spettacolo deve continuare
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*The
Show Must Go On dei Queen… che canzone fantastica
*Harry Potter e
il Principe Mezzosangue, Capitolo 27-La
Torre
* Harry Potter e
il Principe Mezzosangue, Capitolo 28-La Fuga
del Principe
Purtroppo per
voi quando sei in un paesino che conta 900
anime- compreso di turisti- o scrivi o disegni o leggi. Ho disegnato
abbastanza, ho quasi finito l’Ombra dello Scorpione, mi
rimane solo da
scrivere^^ e a voi, magari, da recensire J
Se vi capita
andate su
You Tube, cercate In Noctem e
guardate la scena tagliata…e poi magari portatemi quel genio
che ha deciso di
tagliare il miglior minuto e mezzo che sia mai stato girato, meglio
delle
flessioni di Will Smith in Io Sono Leggenda o.o