..Come
vorrei
ricordarci per sempre..
Terzo
capitolo
Rukia
stava camminando verso l’Urahara Shop, siccome era proprio
quella la meta della
sua visita sulla terra. Si stava pentendo di essere passata a trovare
Ichigo.
Forse voleva sentire una sua spiegazione per il bacio del parco, forse
voleva
che lui le dicesse che l’amava ancora. Ma lui aveva
semplicemente seguito
quello che lei gli aveva raccomandato prima di partire
“rifatti una vita
Ichigo, trova un’altra donna, che sarà sicuramente
migliore di me..” erano
state le sue fredde parole prima di andarsene. Forse sperava almeno che
lui
l’abbracciasse e le desse un bacio leggero sulla guancia,
cosa che non era
proprio successa. Persa nei suoi pensieri arrivò fino alla
meta, sbrigò
velocemente le ultime pratiche e uscì dal negozio, pronta a
tornare nel suo
mondo.
Prima
di decidersi a tornare però si mise a vagare per la
cittadina, in preda ai
ricordi, finchè non si sedette in riva al fiume a fissare le
acque che
scorrevano piano.
Aveva
iniziato a piovere da parecchi minuti eppure lei era ancora immobile a
guardare
l’acqua
-non
mi sarei mai immaginato che tu potessi mai tornare a casa mia.. quando
sei
entrata mi hai un po’ spiazzato-
Rukia,
sentendo quella voce dal tono familiare, si girò incrociando
gli occhi color
nocciola di Ichigo. Il ragazzo con in mano un ombrello le sorrise e
porgendole
una mano disse
-vieni,
andiamo al coperto che almeno parliamo un po’..-
La
ragazza prese la mano che l’aiutò ad alzarsi, ma
la stretta del ragazzo non si
alleviò quando lei era in piedi e sempre tenendola per mano
la condusse sotto
un ponte li vicino. Arrivati al coperto Ichigo lasciò la
piccola mano fredda
della ragazza e la guardò con aria di rimprovero
-sei
fradicia.. ti prenderai un malanno!!-
detto
ciò si sfilò la felpa e la lanciò in
testa all’amica
-mettitela-
aggiunse- ti terrà almeno un po’ di caldo..-
Rukia
senza proferire parola eseguì quello che le era stato detto
e intanto Ichigo si
appoggiò al muro freddo del ponte guardando quella figura
minuta entrare in una
felpa grossa più del doppio di lei..
-che
ci fai qui Ichigo..?-
Chiese
senza guardare il ragazzo, mentre sistemava le maniche della felpa in
modo che
le uscissero le mani, lui la guardò divertito e rispose
-ti
volevo salutare come si deve..!- rispose Ichigo calmo, poi lentamente
si staccò
dal muro e avanzò verso la ragazza. Lei alzò gli
occhi e sorrise quando le
braccia di lui la strinsero, facendola sentire una bambina. Stretta al
petto di
Ichigo ricambiò l’abbraccio.
Il
corpo di Ichigo era caldo e l’orecchio di Rukia poteva
sentire il battito calmo
del cuore del ragazzo. Fu Ichigo a parlare per primo..
-mi
sei mancata Rukia..- disse semplicemente, con un filo di voce
percettibile
appena
-anche
tu, tanto..- mormorò la ragazza dal suo petto.
Lui
le baciò i capelli teneramente, mentre quel profumo
nostalgico di quella
ragazza lo inebriava. Fu Rukia a scogliere l’abbraccio con
gli occhi lucidi per
la gioia di quel momento.
-è
questo il saluto che mi aspettavo di ricevere appena tornata..- disse
disarmando Ichigo con un sorriso
-beh..
quello di prima non può essere definito un saluto..- rispose
come per scusarsi
-dai
vieni a cena da noi- proseguì Ichigo- tanto per raccontare
un po’ com’è andata
alla soul society..-
Lo
sguardo della ragazzo si rabbuiò e in un soffio rispose che
non poteva. Gli
occhi accusatori e delusi di Ichigo la fissarono, ma lei guardava a
terra,
sapendo di non saper reggere quello sguardo.
Rukia
rispose alla silenziosa domanda dell’amico
-mi
spiace.. mi hanno detto di fermarmi il meno possibile qui sulla terra..
e ho
già perso abbastanza tempo.. devo tornare..-
Ichigo
sbuffò e si girò
-non
sono molto sicuro che siano veramente così le cose.. per me
centra Emiko..-
-ah
è quello il nome della tua ragazza..?- chiese Rukia triste,
poi proseguì senza
lasciare il tempo a Ichigo per controbattere –hai fatto bene,
fossi stata in te
avrei fatto lo stesso.. hai seguito la raccomandazione che ti avevo
fatto di
rifarti una vita.. non voglio tornare io e mandare tutto in fumo..
Voglio che
tu sia felice senza di me.. sono solo stata causa di problemi per te..-
-non
dire stupidaggini- intervenne Ichigo con tono duro-non sei mai stata un
problema per me.. e tu lo sai..-
-Fatto
sta che io non posso restare.- concluse dura lei, prima di girarsi e
incamminarsi verso la pioggia.
Lui
la fermò abbracciandola da dietro, stringendola a se. Lei si
strattonò via e
tra le lacrime miste a pioggia biascicò
-continua
la tua vita senza di me Ichigo.. fallo per me..-
Disse
prima di correre via e lasciare Ichigo nuovamente solo.
Corse.
Corse
finché il fiato in gola non le bruciava, finché
non sentì il sapore del sangue.
Le faceva male ogni parte di quel corpicino esile. Ma il cuore era
quello che
provava più dolore. Si stava sbriciolando sotto il peso di
quella decisione.
Ma
lei non poteva tornare indietro.
Non
poteva stravolgerli un’altra volta la vita.