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Autore: Rem95    15/09/2010    2 recensioni
La parte di Breaking Dawn narrata invece che da Jacob, da Bella. Le sue paure e le sue emozioni. Un amore infinito verso una creatura non ancora nata.
“Non potevo permettere che qualcuno li facesse del male. Anche se a chiedermelo fosse stato l'unica ragione della mia esistenza, Edward”.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Breaking Dawn
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Questa è la mia prima fan-fiction su Twilight, spero vi piaccia.

Se volete lasciare una recensione mi farete tanto contenta (tanto tanto xD), sia positiva che negativa.

Il titolo della storia l'ho preso dal nome di un blog, che ammiro e ringrazio.

Prologo

<< Scusa >> mormorò, lo sguardo fisso su di me.

Cercava di capire dal mio volto stanco ogni singola emozione provassi, invano.

<< Non è niente, davvero >> li sorrisi.

Era già la decima volta che si scusava da quando eravamo partiti dall'isola Esme, sempre solo per motivi futili. Sapevo che in realtà era riferito ad altro, il che mi sembrava ancora più stupido.

Era parecchio fastidioso il suo comportamento, mi dava i nervi.

Ma non protestai, sorridevo e basta. Sembrava troppo.. arrabbiato per infierirli altre preoccupazioni.

Eravamo su quel aereo da circa un'ora e non aveva ancora detto una sola parola. Solo monosillabi e il continuo ripetere quell'inutile parola.

Non riuscivo davvero a capire cosa c'era di male.

Io in lui, in quella nuova creatura, non ci vedevo niente di cattivo.

Sbuffai al pensiero.

Edward si girò di scatto nella mia direzione, il volto tirato.

<< Pensavo >> mi giustificai.

Fece un lieve accenno con la testa e tornò a guardare fuori dal finestrino.

I suoi occhi erano diventati scurissimi, sembrava non bevesse sangue da anni. Il suo splendido viso era piegato in una smorfia, le sue labbra perfette erano serrate.

Non riuscivo a spiegarmi il perché lo odiasse.

Probabilmente non voleva avere un figlio da me, stupida umana imbranata e timida, pensavo all'inizio.

Se fosse stato davvero quello il motivo forse non mi sarei sentita così a disagio, forse non avrei sofferto così tanto. Non mi sarei sentita soffocare all'idea di quello che voleva farli.

Mi sembrava impossibile, come poteva essere così.. crudele verso di lui, verso suo figlio.

Lui era un piccolo brontolone, sentivo di amarlo già con tutta me stessa.

Eppure Edward sembrava essere morto un'altra volta appena saputa la notizia. Mi fissava come se fossi in pericolo imminente.

Lui non avrebbe mai fatto male a nessuno, mi ripetei.

Ma Edward voleva ucciderlo, voleva uccidere il perfetto frutto del nostro amore.

Io non glielo avrei permesso, mai!

Non avrebbe toccato il mio brontolone. Per un attimo me lo immaginai tra le braccia, un piccolo Edward in miniatura mi fissava sorridente.

No, non potevo permettere che qualcuno li facesse del male.

Anche se a chiedermelo fosse stato l'unica ragione della mia esistenza, Edward.

 

 

 

 

 

 

  
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