Oliver Baston era disperato: vero, erano in vantaggio in quel momento, i patetici Cacciatori di Tassorosso non potevano assolutamente competere con le sue bravissime compagne di squadra e neanche il loro Portiere sembrava essere particolarmente all’altezza. Eppure sembrava che proprio lui, il Cercatore di cui era così orgoglioso, il Bambino Sopravvissuto, insomma, Harry Potter, non stesse facendo il suo dovere. Non era esattamente colpa sua: un po’ di pioggia non l’aveva mai fermato prima e non avrebbe certo dato problemi. Chiese una pausa a Madama Bumb e riunì la sua squadra sotto una piccola tenda.
Lanciò una frecciata a Potter riguardo al giocare col buio, con un tono decisamente acido e finalmente alla risposta che gli fu data fu chiaro il problema.
-    Non ce la faccio con questi! – urlò esasperato Harry, mostrando gli occhiali che si era appena asciugato sulla divisa, nuovamente schizzati dalla pioggia.
Baston era perplesso: come risolvere quello spinoso problema? Perché, perché il suo Cercatore doveva proprio portare gli occhiali?
Mentre pensava vagamente di convocare la Chips e minacciarla di far “accidentalmente” cadere tutti i giocatori avversari dalla scopa, a meno che lei non avesse aggiustato la vista a Potter in un modo o nell’altro, comparve la Granger.
Aveva in testa un mantello a coprirle la capigliatura crespa che, dato il tempo, di sicuro crepitava di elettricità. I suoi incisivi, più grandi del normale, sporgevano dalle labbra, come sempre quando sorrideva. Baston non aveva niente contro di lei, ma non era proprio il momento della sua secchionaggine, quindi stava aprendo la bocca per mandarla via a male parole. Però lei fu più veloce.
-    Harry, dammi i tuoi occhiali – quando li ebbe mormorò “Impervius!” e poi li restituì, spiegando che avrebbero respinto la pioggia.
Oliver si sentì improvvisamente leggero e felice. Senza sapere ciò che stava facendo si slanciò verso Hermione, che ora gli sembrava la creatura più bella del mondo, e la baciò con impeto, sotto gli occhi sconvolti della squadra.
Quando la lasciò libera, Hermione vacillò un po’, non si aspettava ciò che era successo!
-    Ottimo! – le disse Baston – Ora potremo mettere K.O. quegli insulsi Tassi! Grazie, Granger! Squadra, avanti! – e li condusse di nuovo nella tempesta.
Hermione tornò sugli spalti mormorando tra sé e sé “Maschi!”.