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Autore: Bad A p p l e    15/09/2010    4 recensioni
Ti guardi attorno, cercandola con lo sguardo.
I tuoi occhi non desiderano altro che incontrare quella figura… quella stessa figura che troppo spesso hai sopportato di vedere avvinghiata ad altri uomini.
Perché, Andrès, perché?
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[Jealousy

-{That Red Light.

Prompt 000: ///.

(322 parole)

 

 

[Jealousy. Yes, Jealousy will drive you… Mad!]

Ti guardi attorno, cercandola con lo sguardo.

I tuoi occhi non desiderano altro che incontrare quella figura… quella stessa figura che troppo spesso hai sopportato di vedere avvinghiata ad altri uomini.

Perché, Andrès, perché?

Non eri tu a dire che non bisognava mai –MAI!- innamorarsi di una donna che vende il suo corpo?

Sorridi mestamente, ti ritornano in mente le parole dell’ultima canzone che Christian scrisse per lo spettacolo, “come what may”, comunque vada.

Sarebbe stato bello poter continuare a credere di riuscire ad amarla da lontano come sempre, comunque vada, ma ora quel “comunque vada” è diventato fin troppo pesante da sopportare, ora che Satine è morta è che Ninì ne ha preso il ruolo in Spettacolo Spettacolare, ora che alla fine di ogni replica c’è la fila davanti al suo camerino.

Satine dopo quello spettacolo sarebbe diventata un’attrice, Ninì dopo quello spettacolo è rimasta una prostituta, vorrà dire qualcosa, Andrès?

Oh, Andrès, povero Andrès.

Come farai, come andrai avanti? Come sopporterai tutto questo?

Ora che le mani di tanti –troppi!- uomini toccano la tua donna, come farai?

La fila davanti al camerino scorre troppo lenta, ma nella sua lentezza è assurdamente veloce; è con timore e desiderio che poggi la mano liscia sul pomello della porta e la apri.

La guardi, il viso è stravolto, il trucco oscenamente slavato, i capelli scuri incorniciano disordinatamente il viso pallido e le occhiaie di chi non dorme più di poche ore a notte… eppure è bellissima.

Nel vederti un lampo di stupore le illumina gli occhi. Sorride e ti si avvicina, posandoti teneramente una mano sulla guancia.

«Ti sei deciso, alla fine…»

«Sì, sono qui»

Ti accontenterai di una mera imitazione dell’amore, se non potrai averla per te?

Ti accontenterai di una bella, meravigliosa bugia, comunque vada?

Tiri fuori delle banconote, ma lei ti blocca la mano. «Sei il mio suonatore di Sitar squattrinato… mettile via» ti sussurra nell’orecchio.

Forse sarà più semplice del previsto sopportare.

[Come what may, I will love you].  

 

 

 

Note: ho inventato il nome dell’Argentino perchè, sinceramente, l’ho cercato in giro per internet ma, nada xD

 

   
 
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