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Autore: emychan    16/09/2010    7 recensioni
AU,Reincarnation!Arthur.Merlin ha atteso quasi duecento anni, lo ha fatto perchè lo ha promesso come ogni volta, ma Arthur non sembra interessato a ricordare, nè a stare con lui. Che il loro destino sia finito, spezzato dal tempo?(merthur!)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Emrys'
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Eccomi!
Lo so sono in ritardo spaventoso con questo capitolo, ma è periodo di esami purtroppo!! Comunque domani avrò ufficialmente finito ( per ora:P) e potrò scrivere quanto vorrò!
Per farmi perdonare il capitolo è un po' piú lungo del solito!

Cap.5: Lancelot.

Quella mattina Merlin si svegliò di buon umore.
Era ancora molto presto, una rarità per lui che si svegliava sempre tardi, cosí decise di gustarsi una buona colazione a base di marmellata e pane tostato.
Per la prima volta dall'inizio dell'anno scolastico non dovette nemmeno correre per prendere il treno, non dimenticò la sua borsa, nè il portafoglio e fuori il cielo era limpido e l'aria fresca.
Insomma era una mattinata a dir poco perfetta.
In piú... aveva un quaderno da riconsegnare ad Arthur.
Un bellissimo, fantastico, quaderno di matematica che doveva assolutamente ridare al suo compagno di studi.
Il sorriso che lo accompagnò per il resto della strada spaventò molti bambini e qualche adulto, ma niente poteva distogliere Merlin dalla sua vendetta.
Arrivato a scuola, cercò per lo meno di apparire normale, ma era difficile trattenersi, dovette cominciare a mordersi le guance nel vano tentativo di smetterla di ghignare come un matto.
Non che ci stesse riuscendo, se gli sguardi del ragazzo che lottava inutilmente col lucchetto dell'armadietto affianco significavano qualcosa...
«Spero che tu abbia i miei esercizi, Merlin »
Sfortunatamente solo sentire quella voce gli fece perdere del tutto il controllo sui suoi muscoli facciali. Eccolo lì, il sorriso da pazzo che non lo lasciava dal giorno prima... ma in fondo Arthur pensava già che fosse strano, no? Un paio di sorrisi non avrebbero certo leso la sua immagine...
Arthur, nel frattempo, si era avvicinato guardandolo con aria vagamente sorpresa, come se si aspettasse di doverlo quanto meno rincorrere per le scale e strappargli il quaderno di mano... in effetti se non avesse ceduto ai suoi impulsi piú infantili e primordiali, Merlin avrebbe probabilmente scelto di nascondersi per tutta la mattina e sperare di non essere trovato.
«Non erano poi cosí difficili » mormorò fissando l'interessante cerniera della felpa rossa dell'altro.
Stranamente il giubbotto della squadra di football era assente quella mattina.
Mancanza di allenamenti o improvviso gusto nel vestire?
Quasi avrebbe voluto chiederlo ad alta voce, ma immaginava non fosse il caso.
Era essenziale che Arthur non trovasse nulla di strano in lui... a parte la sua espressione da gongolante imbecille.
Ma come prevedeva, quella sembrò passare come del tutto normale per il ragazzo... Che stolto...
Quando gli porse il quaderno con aria innocente, l'altro si limitò ad afferrarlo e infilarlo in borsa senza nemmeno controllarlo.
Stolto, ingenuo e fin troppo prevedibile...
Sempre pronto a pensare che gli altri avrebbero semplicemente ubbidito ai suoi ordini, come se nessuno avesse la spina dorsale per ribellarsi... Non questa volta, Sire...
«Si può sapere che hai sempre da ridere come un'idiota? » sbottò infine Arthur, ovviamente stanco dei suoi continui sorrisi, o forse un po' spaventato, chi poteva dirlo?
«Chi io? Niente... » negò con voce troppo stridula, purtroppo mentire non era una cosa che si imparava col tempo e decisamente era un talento del quale era sprovvisto.
Pensa a qualcos'altro! Si ordinò facendo vagare lo sguardo lungo il corpo dell'altro... Bei jeans... si ritrovò a commentare tra sè poco dopo ... un po' troppo larghi forse...
Arthur stava meglio coi jeans stretti... Merlin si bloccò subito, se continuava su quella strada avrebbe avuto altri problemi oltre il suo sorriso da idiota.
«Hai qualcosa che non mi convince... » continuò l'altro guardandolo con aria diffidente.
Merlin deglutì guardandolo col suo sguardo piú innocente.
« Come mai così ubbidiente oggi? Non pensavo che li avresti fatti davvero... » si avvicinò di qualche passo studiandolo con attenzione, come se cercasse la risposta nel suo viso piuttosto che nelle sue parole... come se ricordasse la sua cronica incapacità di mentire e volesse coglierlo sul fatto.
Merlin si ritrovò a deglutire ancora una volta sentendosi improvvisamente in trappola, non osava pensare a cosa sarebbe accaduto se Arthur avesse scoperto cosa aveva tentato di fare...
« O forse è l'idea della ricompensa che ti ha fatto sgobbare tanto per me? » sorrise infine l'altro con aria maliziosa.
All'inizio il mago si limitò a sbattere le palpebre confuso.
 Davvero non capiva cosa Arthur stesse dicendo.
E poi ricordò la sera prima in biblioteca « Risolvi i miei esercizi per domani Merlin... e forse avvererò una di quelle tue oscene fantasie. » e sgranò gli occhi sentendosi all'improvviso accaldato.
«Allora Merlin dimmi... cosa vorresti in cambio? » sorrise avvicinandosi a lui di un altro passo e guardandolo da capo a piedi con aria fin troppo suggestiva.
Per un attimo Merlin contemplò l'idea di ordinargli di lasciar perdere Vivian e i suoi amici idioti, di rivelargli tutto, di risvegliare i suoi ricordi e fregarsene di tutto il resto.
In fondo perché esitare?
Non meritava forse anche lui di avere ciò che desiderava?
Aveva aspettato tanto questo giorno... non se l'era forse guadagnato?
Ma sapeva che non era giusto.
Lo sguardo di Arthur, il suo modo di fare, di parlargli... era tutto solo uno scherzo per lui.
Un gioco da raccontare agli amici, nulla di piú.
Non gli piaceva davvero.
Non lo voleva davvero.
Non immaginava neanche la profondità del legame che li univa.
E in quelle condizioni non se la sentiva di legarlo di nuovo a sè.
Perché se Arthur avesse ricordato senza dubbio sarebbe tornato da lui, ma probabilmente l'avrebbe fatto solo per un mal posto senso dell'onore.
Solo perché lo aveva promesso, non perché lo volesse davvero.
No.
Prima doveva essere certo di non commettere uno sbaglio.
«Da te non voglio proprio niente. Ho fatto i tuoi stupidi compiti, ora puoi anche lasciarmi in pace » sputò con una collera che in realtà non sentiva, fingendosi quasi disgustato all'idea di essere toccato da lui, quando giorno e notte non riusciva a pensare ad altro...
Prima di poter dire o fare qualcosa di cui sapeva si sarebbe pentito, Merlin scivolò via e si allontanò in fretta.
«Ci vediamo in biblioteca Merlin, non arrivare in ritardo » gli arrivò la voce fin troppo alta dell'altro, ma Merlin non si fermò.
Non aveva bisogno di voltarsi per sapere che sorrideva ancora in quel modo insopportabile...

Nonostante tutto Merlin votò a se stesso di rimanere di buon umore.
Arthur non sarebbe riuscito a rovinargli la giornata e quando avrebbe ricevuto il suo compito corretto... il solo pensiero gli riportò il sorriso sul volto... avrebbe dato qualsiasi cosa per poter vedere quel momento.
Sfortunatamente c'era qualcun altro quella mattina che sembrava non condividere affatto il suo ottimismo.
Morgana stava seduta in prima fila nell'aula di francese e questo di per sè era già un pessimo presagio.
Teneva le braccia incrociate sul petto e aveva l'aria di voler uccidere qualcuno con lo sguardo.
Il mago sospirò, chiaramente il suo drago preferito si era reincarnato da qualche parte e adesso si prendeva gioco di lui, non c'era davvero altra spiegazione per quella serie di misfatti che sembravano perseguitarlo da settimane.
«Buongiorno Morgana » provò a salutarla fingendo di non notare il pessimo umore che l'avvolgeva.
L'unica risposta fu una specie di basso ringhio, non molto rassicurante... « O forse no » mormorò sedendosi al banco vicino alla ragazza.
Cercando di fingere che nulla fosse fuori posto, Merlin provò a chiederle se avesse letto il libro di Cirano per la lezione.
In fondo francese era una delle lezioni preferite della ragazza e i libri sentimentali la mettevano sempre di buon umore. Amava distruggere chiunque parlasse d'amore e romanticismo, una volta era perfino riuscita a far piangere il primo della classe.
Merlin ancora si sentiva stranamente in colpa ogni volta che ne incrociava gli occhi.
 «Gwen ha lezione di chimica » se ne uscì la ragazza contro ogni aspettativa, ignorando completamente la sua domanda e pronunciando la parola chimica come se fosse un insulto alla società.
Merlin la fissò confuso, incapace di trovare una risposta che avesse un senso «Si... » cominciò incerto «Come ogni mercoledì e venerdì dall'inizio dell'anno »
Morgana lo guardò stranamente trionfante «Esatto! » esclamò come se il ragazzo le avesse dato ragione su qualche punto cruciale di cui non era nemmeno a conoscenza « E sai perché ci va sempre? »
«Perché ha deciso di seguirla? » azzardò lui sentendosi sempre più stranito.
«Sei così ingenuo! L'unico motivo per cui ci va è il suo nuovo migliore amico... Lancelot! » sputò con disgusto,  come se il nome fosse un grave insulto alla razza umana.
Merlin quasi soffocò.
Eccoli di nuovo tutti nella storia alla fine.
Chissà perché Lancelot riusciva sempre a portare guai per qualcuno di loro.
Nove volte su dieci finiva per innamorarsi di Gwen a prima vista, creando uno scompiglio dopo l'altro.
La restante volta in genere si innamorava di qualche altra dama, raramente capitava che si innamorasse perfino del mago stesso... e quelle volte si che erano un vero disastro.
La gelosia di Arthur non era mai una bella cosa da vedere...
Per quanto riguardava Gwen invece... non sempre andava bene.
Dipendeva da molti fattori, uno dei quali era quasi sempre Morgana.
L'altro era la costante, terribile indecisione della ragazza che la portava a sbagliare fin troppo spesso rendendo infelici un po' tutti quanti.
«Lancelot? » chiese fingendo di non avere la minima idea di chi fosse questo nuovo e ovviamente  terribile nemico della ragazza.
«Si, il migliore amico di Pendragon... ci crederesti? »
In realtà Merlin non ne fu affatto stupito.
Quello era un nodo che prima o poi sarebbe dovuto venire al pettine in fondo, era destino dopotutto.
E in ogni vita c'erano dei punti che dovevano seguire, sempre.
Per come la vedeva lui era meglio prima che dopo.
Sospirando tirò fuori dalla borsa la sua copia sgualcita e ricolma di post-it annotati a matita del Cirano e finse di sfogliarla alla ricerca di qualcosa,sperando che Morgana smettesse di puntargli addosso quegli occhi inferociti.
Iniziava a mettergli paura.
«Allora? Non dici niente? » lo esortò poco dopo con tono sdegnato.
Forse voleva che l'aiutasse a raccogliere firme per bandire il ragazzo dalla scuola.
Non sarebbe stata una cosa così strana per Morgana.
«Di che cosa? » chiese continuando a fingersi del tutto innocente.
La ragazza lo fissò come se non avesse un cervello nella testa, ma solo uno spazio d'aria vuoto «Di Gwen, di che altro? Non sei offeso? O arrabbiato? »
Stranamente Merlin capì cosa voleva da lui la ragazza, chiaramente voleva usarlo per far leva sul senso di colpa di Gwen e vietarle di vedere Lancelot...
Ingegnoso...
Strano che lo avesse capito.
Forse iniziava a prenderci la mano.
Le ragazze sapevano essere davvero strane e complesse.
Forse era per questo che amava un ragazzo.
Almeno Arthur diceva le cose chiaramente... O sfidava a duello mortale tutti gli ipotetici rivali d'amore...
«Gwen può socializzare con chi desidera Gana... e anche tu per quello che vale » si limitò a rispondere continuando a leggere il suo libro, o a fingere di farlo.
Morgana sbuffò irritata, tornando a fissare la cattedra con rabbia.
Probabilmente stava formulando un nuovo piano di sabotaggio.
Il mago scivolò lungo la sedia nascondendosi dietro il suo libro.
Forse poteva fingere di essere svanito nel nulla.
Doveva cercare un incantesimo per diventare invisibile.
Di certo non doveva immischiarsi in quella storia.
In passato aveva creato un mucchio di guai cercando di aiutare le cose ad andare nel verso giusto.
Ma non voleva nemmeno che Gwen e Morgana si separassero a causa del suo mancato intervento.
Lancelot era un amico e aveva sofferto molte, troppe volte... ma Morgana... beh era Morgana.
L'insegnante entrò al suono della seconda campanella, ci un forte brusio mentre tutti si sistemavano e aprivano libri e quaderni.
Senza i commenti e le risposte sarcastiche di Morgana sul significato nascosto dell'amore tra Cirano e Rossana quella fu la peggiore lezione di francese dell'anno.

Il cambio d'ora fu come il suono delle trombe su un campo di battaglia.
O almeno Morgana dovette interpretarlo così visto il modo in cui lo afferrò per il braccio trascinandolo in tutta fretta per ben due piani di scale... verso il laboratorio di chimica.
Ovviamente, invece di un esercito, ad attenderli c'erano solo Gwen e Lancelot.
Non che li stessero davvero aspettando.
Erano semplicemente fuori dall'aula di chimica intenti a parlarsi e a sorridersi.
E a guardarsi negli occhi.
Piú che altro si guardavano in effetti.
Con quell'espressione che Merlin aveva visto tante volte da cominciare ad odiarla.
Quell'espressione portava sempre e solo guai.
Per loro era sempre così, amore a prima vista.
Era come se invece di trovarsi nel corridoio di un liceo fossero in un mondo tutto loro, su un'isola deserta in cui nessuno poteva disturbarli... nessuno a parte Morgana.
«Gwen, non hai aspettato troppo vero? » le chiese con voce mielosa e preoccupata, come se si sentisse profondamente in colpa per averla lasciata sola con quell'orribile ragazzo.
Una volta abbastanza vicina prese a braccetto l'amica e fissò torva Lancelot, come se fosse un nemico pericoloso da abbattere.
«Morgana, Merlin! » ignara di tutto, Gwen sorrise ad entrambi con gli occhi lucidi e le guance tinte lievemente di rosso « Questo è Lancelot, frequenta chimica con me... » disse con malcelato orgoglio.
Gli sembrò di sentire Morgana ringhiare, ma forse si era sbagliato.
Nel frattempo Lancelot, coi consueti riccioli neri ad adornargli il volto e la barba a dargli un'aria un po' trasandata,  sorrideva ad entrambi.
Quando porse la mano a Morgana però, il sorriso iniziò a vacillare pericolosamente.
La ragazza  la fissò in silenzio senza stringerla, storcendo il naso come se fosse viscida e puzzolente prima di girarsi dall'altra parte.
In imbarazzo, Merlin si gettò sulla mano di Lancelot stringendola con un caloroso sorriso e fingendo di non aver notato il comportamento a dir poco maleducato dell'amica.
«Ginevra mi ha parlato molto di voi due, non vedevo l'ora di conoscervi di persona »
«Spero non abbia raccontato nulla di troppo imbarazzante! » rise Merlin.
«Lancelot ed io stavamo andando a prenderci un caffè, volete unirvi a noi? »
Merlin cercò di accettare subito, ma sfortunatamente fu preceduto da Morgana che sbuffando si aggiustò la borsa sulle spalle prima di rivolgersi a Gwen con aria vagamente seccata «Non lo so Ginevra, non vorremmo essere di troppo »
Gwen la fissò a bocca aperta, era chiaro che non capisse il comportamento dell'amica e Merlin non se la sentiva certo di biasimarla per la sua confusione, Morgana si comportava da pazza... di questo passo avrebbero finito solo col litigare.
«Ci farebbe molto piacere » si intromise tra le due stringendo in avvertimento il polso di Morgana che gli scoccò uno sguardo furibondo, ma rimase in silenzio.
Il tragitto verso la caffetteria fu una delle esperienze piú traumatiche della vita di Merlin con Morgana pronta ad esplodere come una bomba atomica  e Lancelot pochi passi davanti a loro,intento nel discutere chissà cosa con Gwen, dedicandole tutta la sua attenzione e i suoi sorrisi.

«Così fai parte della squadra di football? »
Chiese Morgana poco dopo spezzando l'evidente tensione che circondava il tavolo.
Nei cinque minuti che ci erano voluti per prendere le loro bibite, la ragazza aveva insistito per ordinare al posto di Lancelot dato che ovviamente il ragazzo non aveva idea di come Gwen amasse prendere il suo caffè, aveva obbligato tutti a lasciarla pagare perchè per lei di certo i soldi non erano un problema e aveva voluto cambiare tavolo due volte perché sarebbe stato ovvio per chiunque avesse un briciolo di cervello che a Gwen non piaceva stare accanto alla vetrina, nè davanti alla porta...
Merlin avrebbe voluto sprofondare nel pavimento.
Quando ci si metteva Gana era peggiore perfino di Arthur... e questo era dire molto...
«Si » rispose il ragazzo titubante.
Se c'era una caratteristica di Lancelot che Merlin aveva sempre ammirato era la sua infinita pazienza.
Sembrava incapace di arrabbiarsi con chiunque.
«Perciò sei anche amico di quell'imbecille di Pendragon » continuò la ragazza senza battere ciglio.
«Morgana! » la rimproverò il mago soffocando nella sua aranciata, mentre Gwen si nascondeva il volto tra le mani, probabilmente maledicendosi per aver avuto la folle idea di presentare qualcuno all'amica.
«Beh so che Arthur può sembrare un po'... » Lancelot tentennò probabilmente alla ricerca di un aggettivo che non offendesse troppo l'amico, ma Morgana aveva ben altre idee nella mente «Stupido? Arrogante? Completamente privo di sensibilità... o di un cervello? »
Il ragazzo si lasciò andare ad una risata piuttosto nervosa, il bicchiere ormai vuoto era già mezzo accartocciato tra le sue mani «Avrei detto superficiale in realtà »
«Ah. No, non direi »
«Il punto è che non è affatto cosí. In realtà è molto generoso, disposto a farsi in quattro per gli amici. E' un bravo
ragazzo. »
«Così è stata la sua generosità a prendersi gioco di Merlin » ribattè lei e stavolta Gwen le lanciò un'occhiata talmente minacciosa che perfino Merlin si sentì spaventato «Gana, adesso basta ».
«No Ginevra, ha ragione. E mi dispiace per come si è comportato con te Merlin. Non voglio difendere Arthur dicendo che non è da lui o roba simile, perché tutti sappiamo che non è vero. Però... con te è diverso, è come se fossi un chiodo fisso per lui. »
Merlin non sapeva che dire.
C'era una parte di lui che era addirittura felice all'idea che Arthur pensasse tanto a lui, anche se lo faceva solo per tormentarlo...
«Non sei responsabile del comportamento di Arthur » gli disse infine cercando di tranquillizzarlo, in fondo c'era già Morgana intenta a metterlo a disagio, non era il caso di rincarare la dose.
«Però non l'hai nemmeno fermato. Come mai? Troppo vigliacco? Forse sei solo buono a parlare... »
«Gana! » questa volta il rimprovero arrivò da entrambi gli amici che la guardarono sconvolti.
Lancelot boccheggiò un paio di momenti prima di scusarsi e andare a qualche fantomatica lezione che quasi certamente non esisteva.
«Che diavolo ti è preso Gana? »
Non c'erano molte persone in grado di far gridare Gwen.
Gwen non gridava mai.
Al massimo piangeva, si imbronciava, lanciava occhiatacce, ma le sfuriate non erano proprio il suo forte.
Tuttavia con Morgana non aveva alcuna difficoltà ad infuriarsi.
Certo con Morgana chiunque riusciva a gridare...
«A me? Sei tu quella che fa gli occhi dolci a quel babbeo! Hai dimenticato cos'hanno fatto a Merlin? »
Il suddetto ragazzo nel frattempo continuava a fissare il fondo del suo bicchiere vuoto stranamente conscio degli occhi di tutti coloro che assistevano alla scena puntati addosso e desideroso di non finire travolto nel massacro.
«Io non faccio gli occhi dolci a nessuno! Lance è un amico e tu l'hai trattato malissimo »
Morgana sbuffò « Per favore, si vede lontano un miglio che hai una cotta per lui. E quando le cose finiranno male spetterà a me raccogliere i pezzi »
«E perché dovrebbero andare male? L'hai deciso tu? O forse non mi ritieni alla sua altezza? »
«Oh andiamo! Ragiona Gwen! Quelli come lui vanno dietro alle cheerleader, non certo a quelle come te »
Non c'era bisogno di vedere l'espressione furibonda di Gwen per sapere che Morgana aveva scelto l'argomento piú sbagliato.
«A volte non ti capisco proprio » sussurrò con voce tremolante e ora sí che c'erano lacrime nei suoi occhi neri.
«Gwen... » ma era tardi, la ragazza scappò via in tutta fretta lasciando Morgana con ancora la mano tesa verso di lei e il volto contorto nel senso di colpa e Merlin, alla ricerca di un modo per salvare la situazione prima che fosse troppo tardi.
Del suo buon umore ormai non restava piú nulla...

Tbc

akkarin_a: Purtroppo ancora niente tra quei due... anche perché questa parte e credo anche la prossima sarà incentrata su Gwen e Morgana! Arthur è cosí cattivo! Comunque ti anticipo che In base alle mie bozze avremo un bacio nel capitolo 9 e da lì saranno fuochi d'artificio! Attesa lunga lo so, ma cercherò di farne valere la pena!!! Continua a seguirmi!!!

lady_niniane: Benvenuta!!! Grazie del  commento!! Sono felice che ti piaccia la storia!!!!  Ricambierà? Chi lo sa? :P Potrebbe sempre finire con lo sposarsi con Vivian...( il solo pensiero mi terrorizza!) Continua a seguirmi!!!!! A presto!!!

Aleinad: Litigio Morgana/Gwen, purtroppo era necesssario... un po' mi dispiace, ma capita anche alle migliori coppie in fondo!XD Purtroppo è rimasto poco spazio per il Merthur... mi rifarò piú avanti!

_Saruwatari_: benvenuta anche a te!! grazie per aver commentato tutti i capitoli, sono contenta che la storia ti piaccia! E se hai una trama in mente, scrivila! Vedrai che la storia cresce da sè poi...abbiamo bisogno di tutto il Merthur che c'è!!!XDD

Allora, che ne dite? Cosa accadrà adesso?
Come al solito i commenti sono la mia musa!!
   
 
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