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Autore: Shadowolf    17/09/2010    3 recensioni
Rob sta preparando le valigie per tornare a Londra e cominciare a girare il sequel e gli tornano in mente i primi momenti della sua storia con Jude, back on set.
"Dopo quasi nove mesi finalmente questo momento è arrivato. Il momento di fare le valigie e partire per un nuovo set. Solo che questa volta è diverso, è molto diverso."
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Tomorrow There'll Be Sunshine And All This Darkness Past'
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- Try and use just two bags, honey! You won’t be there forever!
No, certo che no.
- Okay! Just some jumpers, Switzerland is pretty cold, I heard it’s snowing already!
Le altre parole di sua moglie si perdono tra le scale che lui sta salendo, diretto in camera da letto. Chiude la porta dietro di sé, tira fuori due valigie enormi dall’armadio e le apre sul letto matrimoniale, poi si lascia andare piano sul materasso, sospira e guarda in su verso il soffitto. Dopo quasi nove mesi finalmente questo momento è arrivato. Il momento di fare le valigie e partire per un nuovo set. Solo che questa volta è diverso, è molto diverso. Stavolta essere su un set non significherà soltanto lavorare e divertirsi, girare un film. Stavolta significherà altro, significherà stare di nuovo 24/7 a stretto contatto con la persona a cui tiene di più al mondo, oltre a sua moglie e suo figlio. Significherà tornare a pensare in due, ad agire in due, a nascondersi in due. Significherà di nuovo illudersi di poter avere una vita insieme, come la volta precedente. E sappiamo tutti quanti come siamo andati a finire. Telefonate nel cuore della notte, scatti di rabbia contro chi non c’entra niente, crisi isteriche e via dicendo. Non so se pos-
- Robert, honey, are you okay?
Apre gli occhi all’istante e sorride a sua moglie, tirandosi su a sedere.
- Yeah, I just... got depressed trying and figure out which clothes taking along…
Ridacchia tra sé e lei si rilassa, andandosi a sedere di fianco a lui. Gli accarezza piano i capelli e lo guarda negli occhi.
- You’ll be fine without me, right?
Per un attimo pensa di prendere un lungo respiro e tirare fuori tutto quanto, basta bugie, basta chiacchiere, basta fingere. Dirle la verità, nuda e cruda, e poi riflettere sul da farsi. Magari... magari lui mi vorrà con sé, magari... magari accetterà di dividere la sua vita con me, cercheremo un modo per... per stare insieme, forse ce la possiamo fare, se solo ci crediamo, se solo ci facciamo un po’ di coraggio e affrontiamo il mondo a viso aperto, senza... senza nasconderci dietro false maschere di saggezza. Forse...
- I’ll get through, yeah, don’t worry. I can be strong enough, if I just want to.
Sei un coglione, Robert. Lo sai, vero? Le posa un bacio sulla fronte e le sorride incoraggiante.
- And you’ll have Jude too, he’ll keep you company...
Si immobilizza in quella posizione, il battito cardiaco che comincia ad accelerare sempre di più, piccole gocce di sudore scivolano lente sulla sua nuca.
- What? – mugugna, cercando di mantenere un tono neutro e normale. Impresa ardua date le condizioni.
- I mean, you two are good friends, right? I’m sure he’ll be more than happy to help you missing me less…
Oh sì, su questo sono abbastanza sicuro.
- Oh yes, yes. He’s such an amazing person, so… lovely…
L’ultima parola gli sfugge letteralmente di bocca, e ha un suono strozzato, sussurrato, come quando si dice qualcosa di dannatamente vero ma si ha paura di ammetterlo a voce alta, per paura di essere... ascoltato. Che cazzo sto facendo? Devo... devo smetterla, non... questa cosa non può in alcun modo finire bene... Sospira di nuovo e lascia andare sua moglie, alzandosi subito e andando verso l’armadio, aprendo i primi cassetti e cominciando a tirare fuori praticamente tutto, senza neanche prestare la minima attenzione a cosa. È giusto per tenersi la mente occupata.
- Robert, I don’t think there will be so many chances to use your shorts there, you know... – prende in mano i suoi pantaloncini bianchi e li sventola nella sua direzione, ridendo di gusto – You’re shooting during winter, in Switzerland!
Si gira verso di lei, guarda per un attimo l’indumento tra le sue mani e scoppia a ridere a sua volta.
- Yeah, I think you’re right… – le si avvicina e glieli toglie di mano, rimettendoli al loro posto nell’armadio – I guess I can leave ‘em here...
Lei si alza e lo abbraccia dolcemente da dietro, mentre lui è impegnato a svuotare un altro cassetto.
- I’ll let you concentrate in packing, I know it’s rather hard for you…
Si rigira nell’abbraccio e le bacia piano le labbra, sorridendole e stringendola a sé. Può un uomo amare due persone alla stessa maniera?
- Thank you, honey.
Lei gli posa un bacio sulla guancia e va via, richiudendosi silenziosa la porta alle spalle. Sospira profondamente e comincia a mettere un po’ d’ordine nei cassetti, rimettendo praticamente quasi tutto ciò che aveva uscito a posto. L’ha fatto per non pensare, è vero, ma l’ha fatto anche perché non poteva preparare davvero la valigia con lei lì a guardare. Ci sono cose che deve prender su di cui lei ignora completamente l’esistenza, e a ben vedere. Si inoltra a fondo nella cabina armadio fino ad arrivare ad un ripiano in un angolo cieco della stanza su cui c’è una specie di scatola, lunga e alta. Sul lato che sporge all’esterno c’è una scritta calligrafica, non sua, all’inizio un po’ mossa ma poi precisa, anche se un po’ calcata. Recita semplicemente “Our Memories”.

Era uno degli ultimi giorni sul set, avevamo quasi finito di girare tutto, mancava soltanto qualche cosa qui e là. Tornammo in camera sul tardi, fuori era già buio e aveva cominciato a piovere insistentemente da qualche ora. Facemmo la doccia insieme e poi ci buttammo sul letto, ridendo fino a tossire perché avevamo fatto gli idioti ed avevamo allagato tutto il bagno, e non avevamo la benché minima intenzione di asciugare il pavimento. Poi all’improvviso lui smise di ridere e mi guardò, e capii subito a cosa aveva cominciato a pensare.
- How can I possibly come back to what my life used to be before I met you now?
Bella domanda. Peccato non avere una risposta.
- You... don’t have to pretend nothing has ever happened, Watson. You just have to… move on…
Distolsi lo sguardo da lui perché non credevo neanche io alla stronzata che avevo appena detto. Guardare oltre, sì, certo, come no. Impossibile dimenticare certe cose. Impossibile.
Se ne rimase in silenzio per un po’, dopodiché mi venne vicino e mi strinse forte a sé.
- I... don’t want to... forget you…
- You won’t. I’ve always be your… secret lover…
Gli accarezzai dolcemente la guancia e lo tenni stretto, finché non mi venne l’idea.
- Hey... I know what we’ll do. You’ll gimme something of yours and I’ll do the same. So we’ll always have  memories of our… life together.
Così il giorno dopo comprammo queste due scatole uguali, e la sera ci sedemmo sul letto e ci mettemmo dentro ognuno qualcosa, dopodiché ce le scambiammo. Poi presi una penna e gliela porsi.
- What for?
- I want you to write something on my box. And I’ll write something on yours.
- What… What should I write?
- Dunno… Something not… suspicious… Y’know, Susan…
Annuì e stette un po’ a pensare.
- I... I’ll write “Our memories” on it. Is it okay?
- Yeah...
Gli diedi un bacio sulla guancia e lo abbracciai da dietro, le mani poggiate sulla sua pancia.
- Okay...
Cominciò a scrivere, ma la mano gli tremava. Lo guardai e mi accorsi che stava trattenendo le lacrime. Allora gli presi la mano e guidai i suoi movimenti, finché non finì di scrivere.
- Alright, Watson... Everything’s gonna be alright...

Prende la scatola e la apre, dà una rapida occhiata a tutte le sue cose che ha accumulato in questi nove mesi, riempiendola quasi fino alla sua massima capienza. Sciarpe, bigliettini, note, magliette. Ogni volta che si sono visti gli ha preso qualcosa, senza farsene accorgere, e una volta tornato a casa ha riposto il proprio bottino ordinatamente dentro la scatola.
Si siede sul pavimento e comincia ad uscire qualcosa, qualcosa che vuole portare con sé. Tira fuori una camicia e dal suo interno scivola via un piccolo biglietto, piegato in quattro. Lo dispiega e ci legge una serie di numeri. Sorride tra sé. “Here’s my number, we could read the script together sometime, you know, just to start acting more like Holmes and Watson…”

Time stood still
As we walked into the night together
The memory is locked in our hearts forever
It seems just like yesterday
Time stood still



AUTHOR'S CORNER: Ebbene sì, son tornata a scrivere una long. In realtà lo iato e il riempimento con alcune (prima che la situazione sfuggisse di mano) one-shot era bello che programmato, dato che questa fic a capitoli l'avevo in testa almeno nelle linee generali almeno da metà Maggio, da quando ho finito di scrivere l'altra cioè. Però in effetti non aveva senso metterla per iscritto già da allora, dato che altre cose potevano accadere fino a questo momento (come sono accadute ù_ù) e non volevo perdere l'opportunità di trattarle. Sì, sono assolutamente una rompiscatole fissata con il realismo, deal with that. Quindi insomma, adesso è il momento buono per questa perchè per quando la finisco Rob starà felicemente volando a Londra per ricongiungersi con il suo boy <3
WE THANKS:
SeptemberRain: Grazie mille per la menzione dei dialoghi, non sai quanto mi abbia fatto piacere, voglio lavorare nel mondo del cinema e puoi immaginare quanto sia importante scriverne di validi ;)
barbydowney: Ma a me poi dispiace se quello che scrivo ti intrinstisce ç____ç Spero che con questo vada meglio, non mi sembra eccessivamente angst, o almeno non per i miei standard. Purtroppo, a parte tutto, nell'angst ci sguazzo allegramente (che enorme controsenso ._.), è più forte di me (sì, probabilmente mi serve aiuto).
WhereIsMyMind: Uh, io sono felice ti sia piaciuta! Save The Last Dance For Me è una delle canzoni più fluff che ci possano essere, e a me ricorda l'infanzia. Poi è perfetta per loro (come altre duecentomila canzoni, mi rendo conto ._.), e allora eccola lì. Giuro che non avevo intenzione di ammazzare nessuno con questa, è solo che... la loro storia è così, non ci posso fare niente. E probabilmente se fossero stati entrambi inglesi o entrambi americani (o comunque il senso è quello) non ne avrei mai tratto niente, perchè non mi interessa quel tipo di rapporto. Sì, sono tremenda ._.
Socia: I've found my manager! xD Thank youuuuuu! xD Bello che quando ho pensato a Jude rannicchiato in realtà avevo in mente una scena di Less Than Zero in cui Rob stringe il lenzuolo tra le mani, non so se hai presente, qualche mese fa ce l'avevo come foto profilo... Vabbè, comunque è una delle pose più tristi che gli abbia mai visto fare, e non so come nella mente mi si è trasformato in Jude. Waaaaaaaaaaaaa ci amo anch'io! <3
   
 
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