Spazio autrice :
Buon giono a tutti ! sono alla prima esperienza come autrice, perciò chiedo il vostro aiuto... grazie, a chi stà leggendo e chi recensisce.
Vorrei fare un annuncio , poichè non sono molto brava a scrivere segnalate pure gli errori grammaticali e lessicali please...
ora vi lascio alla storia...
Era
una veramente una
giornata schifosa
per Alessandra
Curvati, il suo ristorante era stracolmo e due dei quattro camerieri
erano
ammalati, in più la sua socia Sophie Craig era intenta a
socializzare con dei
clienti (naturalmente maschi), senza curarsi di lei che era in cucina a
sudare
e a faticare.
Lei
e la sua socia
avevano ventisette anni e avevano aperto da tre anni con grandi
risultati, ne
erano molto fiere e piacevolmente colpite.
:- hai visto il tipo al tavolo cinque? Davvero splendido!-. Alex si girò verso l’amica spazientita :- no che non lo visto!... io lavoro a differenza di qualcuno!-.
:- mamma mia che hai fatto?-. Sophie la guardo alzando un sopraciglio sospettosa.
:- niente!... è solo che ho dormito poco e male, ma se è davvero così bello perché non vai a conoscerlo!-.
:- sei pazza!, è Raphael colbert…-.
:- il famoso violinista e direttore d’orchestra?-.
:- proprio lui… divino,
ci pensi ha solo un anno più
di noi!... è impossibile avvicinarlo ha due gorilloni che
non si staccano mai
da lui!-.
Incuriosita
sbirciò e
doveva dire che era il più bel esemplare di uomo sapiens che
avesse mai visto:
alto verso il metro novanta, con spalle larghe ( da far invidia a un
nuotatore
professionista), messe in risalto da una polo nera come i suoi capelli
a
spazzola (ma con un ciuffo più lungo sul davanti che gli
copriva la metà destra
del viso) e occhi cerulei, del tipo che ti raffreddano
all’istante. A dir
poco stupendo, ma Alex non si fece
impressionare, lei era alta un metro settanta per ottantatre di peso,
cioè non
era in peso forma(per non
dire grassa).
in
più
a lei non piacevano i belli impossibili che andavano a letto
esclusivamente con
donne già occupate, i giornali parlavano del suo senso del
pericolo, che
provava nel sedurre donne già impegnate.
Sembrava
che stesse
aspettando qualcuno, vicino a lui c’era il suo agente, anche
lui discreto
musicista, non all’altezza di Colbert, che era considerato il
nuovo Mozart. Ed ecco
le persone che aspettavano, e con grande stupore Alex vide Marco
Curvati
presidente della Curvati laboratories, nonché suo nonno, e
Lorenz Sciube suo
collaboratore e ex
famoso pianista.
La
famiglia di
Alessandra era di origine italiana, ma da
tre generazioni era in America, integrati perfettamente, con sangue
italiano
nelle vene, ma soprattutto con un’attività che
costruiva strumenti musicali da
secoli, (precisamente aveva sessanta anni
in più di Stradivari) ed ora anche
più quotata da qualche decina
d’anni da questa parte: i strumenti avevano
un’acustica straordinaria e una
agevolezza insuperabili, ormai i tre quarti dei strumenti erano
Curvati,
diventati miliardari, visto che solo il primo strumento costruito (una
viola)
valeva dieci miliardi di dollari(e assicurata per il triplo).
:-Alex ma quello non è tuo nonno con il signor Fray?...conosce Raphael e tu non me lo hai detto?-.
Alex guardò l’amica :- non lo sapevo!... e poi ha uno Stradivari cosa vuole da mio nonno?-.
:- bee!
È da un po’ di
tempo che i Curvati, grazie ad un genio è la prima in
classifica!-. dicendo
così guardò verso di lei con aria furbetta, ma
poi si riconcentrò sull’ospite
seduto con suo nonno.