Libri > Il diario del vampiro
Segui la storia  |       
Autore: gaga96    18/09/2010    5 recensioni
Ciao a tutti! Questa fanfic non ha niente a che fare con quella precedente, "L'apparenza inganna". "Tutto inizia con un normale vampiro assetato del sangue di Bonnie...ma se dietro di lui ci fosse qualcun'altro di più potente? Qualcosa che non si può distruggere nel mondo reale? Riusciranno i nostri amici a distruggere anche questa minaccia? Leggete e lo scoprirete!"
Genere: Azione, Dark, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ventesimo Capitolo

Si ritrovò in una piazza enorme, buia e fredda. Non sapeva dove fosse finita, forse era morta. Poi sentì un grido e vide una persona bionda: Matt!

-Matt! Matt!- gridò, andandogli incontro, ma lui non si girò ne parve sentirla. Lei aprì le braccia per abbracciarlo e gli andò addosso. La cosa stupefacente fu il fatto che lui non la sentì in quel momento, ne lei sentì le sue braccia:  lei gli era passata attraverso.

“Ora ti mostrerò i tuoi amici...” le aveva detto l'Ombra. Chiuse gli occhi e si girò verso Matt. Sentì la sua paura, il suo terrore e la voglia di andarsene. Bonnie si sentì un groppo alla gola.

-Tornerò...-sussurrò, prima di scomparire.

 

Ricomparve in una camera enorme, leggermente illuminata da una fiaccola. Non vide nessuno. Forse era solo uno scherzo per spaventarla, ormai si aspettava di tutto. Ad un certo punto, sentì un gemito e un'enorme e lancinante dolore agli arti la costrinse ad accasciarsi a terra. Fu allora che la vide. Meredith dolorante e ansimante, gemeva e piangeva, mentre il dolore la divorava viva. A Bonnie si strinse il cuore: sentiva il suo dolore, sentiva quanto stava soffrendo in quel momento e sentiva la sua disperazione. La guardò meglio e dei brividi la percossero: la gamba sinistra e la mano destra erano piegate in modo alquanto strano, mentre il resto era sanguinante. Sentì male, un male tremendo nei punti in cui probabilmente l'amica si era rotta.

-Basta...voglio andare via...-disse, non sopportando più il dolore, che a poco a poco scomparve.

 

Si ritrovò in un'altra stanza, questa volta con un pavimento che sembrava una grata. Quando il teletrasporto terminò, gridò dal dolore: al petto e alla gamba sinistra. Dovette andare avanti a gattoni per trovare chi stava soffrendo in quel modo e poi trovò la risposta: Stefan stava sotto la grata, ansimante, mentre un'enorme pungiglione gli oltrepassava il petto e la gamba. Era tutto sudato, in una pozza di sangue. L'odore era terribile e Bonnie sentì la nausea.

-Mi dispiace, Stefan...mi dispiace!- e scomparve. Il tempo iniziava a diventare poco.

 

Venne teletrasportata in una specie di sala delle torture. C'erano enormi maccanismi infernali dappertutto e Bonnie iniziò a sentirsi tremendamente male. All'improvviso, un urlo agghiacciante la distrasse, facendola correre verso destra e fu allora che il bruciore arrivò. Vide degli animali con altezza umana, pieni di aculei che partivano da ogni parte del corpo, che tenevano con le zampe dei bastoni di ferro incandescenti che poi conficcavano nella carne di Damon! Sentiva le sue urla disperate e piene di dolore,  vedeva il suo sudore cadere come lacrime dalla sua fronte, i suoi occhi ormai diventati spenti e il suo corpo, oltre che graffiato, pieno di ustioni e di punte di ferro. Ne aveva tre sulla gamba destra e due sulla gamba sinistra. Uno di quegli esseri gli conficcò la terza punta, che era stata appena tolta dal forno, nel ginocchio della gamba sinistra e Damon cominciò a urlare. In quel momento, Bonnie pensava che sarebbe morta. Come per gli altri, sentiva ciò che Damon stava provando in quel momento, e si stupì del fatto che riuscisse ancora ad urlare. Il dolore era  indescrivibile tanto era forte. Singhiozzò e si sdraiò a terra, mentre l'urlo e l'espressione di Damon le si stampavano nella mente.

 

Come ultimo luogo, venne trasportata in un cimitero. O almeno così le sembrava. Poco dopo sentì il rumore assordante di un trapano. Corse verso quel rumore e trovò Elena sdraiata, probabilmente aveva perso i sensi e la sosia di Elena accanto. Vide altre persone morte accanto a lei. Sembravano...affamati...Bonnie cominciò a sudare freddo. Vide uno di loro prendere il trapano in mano e dirigersi verso la testa dell'amica. Bonnie si inginocchiò e provò a prendere il trapano, ma ogni volta ci passava attraverso. E poi, la punta del trapano iniziò a roteare, avvicinandosi sempre più alla tempia destra di Elena.

-No!!- gridò Bonnie, ma la sua voce venne subito sostituita da un urlo che le fece gelare il sangue. Non riuscì più a dire niente, si portò le mani sulle tempie e strinse i denti. Sentì Elena gridare e piangere disperata. Bonnie sentì la testa scoppiarle, diventò paonazza e iniziò a gridare. Aprì gli occhi e vide il morto continuare ad avanzare con il trapano nella testa di Elena, mentre quella urlava e il sangue veniva spruzzato dappertutto.

-Basta!!! Voglio andare via!!!- gridò Bonnie e venne invasa da una luce che la riportò nel salone, ancora imbavagliata dalle mani d'ombra. Si sentiva la fronte imperlata di sudore, era rossa in volto  e continuava a piangere.

-Lo vedi? Sei spacciata! Avanti, cara, se muori almeno risparmierai dolore ai tuoi amici...- sussurrò il tipo. Era vero, se loro morivano non avrebbero più sofferto...ma sapeva benissimo che ognuno di loro avrebbe voluto vivere, continuare la loro vita. E lei, avrebbe esaudito questo loro desiderio.

 

 

 

-Non puoi battermi!- Bonnie venne nuovamente scagliata contro il muro. Era allo stremo delle forze, non aveva più fiato di alzarsi e poche energie da usare. Aveva provato di tutto, contro di lui, ma il tutto era stato niente, un totale fallimento. Ma voleva a tutti i costi rivedere la luce del sole, la sua famiglia, e voleva rivedere il sorriso sul volto dei suoi amici, voleva rivederli felici. Ma le idee le mancavano, così come la speranza di vincere. Il potere della luce, il più potente, non funzionava contro di lui... non aveva nessuna arma...nessuna speranza.

Un altro colpo l'atterrò. Ma stavolta, Bonnie non si rialzò da terra. Le faceva male dappertutto, continuava a sentire e a vedere il grido e la smorfia di dolore sul viso di Damon, che la rendeva ancora più debole. Inoltre, sentiva il male di tutti gli altri, ma non riusciva a reagire...non più...

“Basta...è finita...'morirai giovane e bella...' mi diceva la nonna...giovane sì...ma proprio bella no...e comunque ho lottato...con tutte le mie forze e non è servito a niente! Vorrei avere il cervello e la calma di Meredith, il coraggio di Elena, la sfacciataggine di Matt, la forza di Stefan e la potente energia di Damon...ma loro stanno soffrendo...per colpa mia...forse dovrei farmi uccidere e finirla così...anche la luce non lo scalfigge, anzi...lo potenzia....”continuava a pensare la ragazza. Pensò alla famiglia e addirittura alla scuola.

“Sono proprio disperata, allora...” le venne in mente la prima volta che aveva assistito alla lezione di fisica e quando avevano parlato di luce e ombra. Ripassò mentalmente tutta la spiegazione del signor Vanner, il suo preferito.

-E quindi , le ombre sono generate dalla luce, ma se per caso spegnamo la luce...puff, scompaiono...-aveva detto.

Sparire, era proprio quello che lei voleva in quel momento. Poi, ripensò a quello che aveva appena pensato di fisica...Ma certo! Ora sapeva cosa fare!

 

 

La rossa si alzò barcollante.

-Non sei ancora morta, ragazzina?- chiese, ironico, l'Ombra.

-No...ma tu sì.-rispose sicura.

-Oh, certo! Vedendo come sei stata brava in questo momento, ci credo bene.- sogghignò. Bonnie fece un sorriso sghembo e chiuse gli occhi, congiungendo le mani davanti al petto. Iniziò a pronuciare un incantesimo che fece iniziare a tremare le fiaccole e il pavimento.

-Ma che...?-mormorò lui. La ragazza continuò. Il tetto iniziò ad esser coperto da una foschia nera, il pavimento si spezzò e da esso comparve una nebbia nera. Il vento iniziò ad aumentare sempre di più, ma Bonnie non si scompose. La forte luce, ormai era scomparsa, sostituita da una nebbia fittissima nera.

-No...ma come...? Tu non potevi...-gridò il mostro, mentre la nebbia iniziava a ricoprirlo. La nebbia lo avvolse completamente, inghiottendolo nell'oscurità più nera. Solo un urlo ormai morto rieccheggiò tra le pareti frantumate della sala.

-E io ti rinchiudo nella tua prigionia...-terminò Bonnie, aprendo gli occhi e trovandosi di fronte una montagna di cemento nero.

-”E quando spegnete la luce, le ombre non ci sono più...”- citò.

 

All'improvviso, un fortissimo sibilìo la distrasse. Una folata di vento entrò dal soffitto e l'avvolse, come una coperta. In quel momento, Bonnie perse i sensi.

 

Bonnie riaprì lentamente gli occhi. Vide davanti a lei un soffitto di legno. Sentì dei sospiri di fianco a lei, ma non aveva la forza fisica di alzarsi.

-Ma dove...oh, mio Dio!- gridò una voce maschile, seguita dall'esulto di una voce roca femminile, molto controllata e dal grido di felicità di una voce civettuola, mentre una risata maschile riempiva la sala. Inoltre sentì un immenso sospirò provenire dalla sua sinistra, che le riempì il cuore di felicità. Poi, ad un certo punto, calò il silenzio e sentì dei passi avvicinarsi a lei.

-Bonnie? Bonnie!- sentì. La rossa aprì gli occhi e si trovò davanti Elena. La gioia la invase.

-Elena!- gridò, abbracciando la amica e stringendola. Lei la aiutò ad alzarsi. Bonnie esultò e strinse ognuno nella sala, fino ad arrivare a Damon. Vedere quel sorriso stampato sul volto del vampiro che poco fa gridava dal dolore, le provocò una bellissima sensazione. Buttò le braccia al collo di Damon e gli diede una bacio sulla guancia. Lui la strinse forte, quasi come se lei potesse andarsene. Quando l'abbraccio terminò, lui la sorresse, siccome Bonnie non era molto in forma.

-Tu mi dovrai spiegare...-sorrise Elena. Bonnie annuì, ma la cosa che più le metteva felicità era il fatto che nessuno riportava le ferite che avevano subito, che erano tutti lì e che esultavano. Ma soprattutto che erano vivi grazie a lei, che poteva toccarli e che poteva ancora baciare Damon!

 

 

 

Epilogo

Erano passati tre mesi da quell'incubo infernale. Nessuno aveva mai detto cosa gli era successo quando si erano divisi, solo Bonnie lo sapeva. Ma, ormai, nessuno più pensava a quella brutta avventura. Era ottobre e Bonnie e Damon avevano deciso di staccare la spina da Fell's Church, così si erano rifugiati a Londra per qualche settimana. Avevano passeggiato mano nella mano lungo i parchi enormi di Londra, dato da mangiare agli animali che non osavano avvicinarsi a Damon, quindi fu piuttosto difficile, aveva visitato il museo delle cere e fatto anche 'Scream', la parte del terrore nel museo delle cere. Bonnie sapeva perfettamente che erano attori e che non l'avrebbero sfiorata. Purtroppo erano i primi della fila, sicchè dovevano guidare tutti gli altri e beccarsi le paure prima di tutti! Bonnie si sgolò già da subito, mentre si aggrappava al braccio sinistro di Damon che non la smetteva di ridere. Bonnie aveva urlato come una pazza, spingendo Damon ad avanzare prima di lei. Alla fine del percorso, Damon si dovette aggrappare al muro dalle risate, mentre Bonnie tremava dallo spavento e tirava quattro parolacce al fidanzato, che non la smetteva di ridere!

 

-E' stata proprio una bella vacanza.-disse Bonnie, soddisfatta, rientrando in camicia da notte arancione dal bagno.

-Sì, direi di sì.- le rispose Damon, girandosi e sorridendole.

-Che c'è?- chiese Bonnie. Damon scosse la testa e aspettò che Bonnie si distrasse per poi fiondarsi su di lei e prenderla in braccio, trascinandola sul letto. Lei scoppiò a ridere e si fece trascinare, fino a finire sulle coperte blu. Quando entrambi furono sul letto, lui le accarezzò la guancia, facendola diventare porpora e la baciò. Bonnie sentì il cuore andare a mille, mentre una scarica elettrica la oltrepassò. Le loro mani iniziarono a muoversi farneticamente, mentre cercavano i bordi dei loro pigiami. Damon le aveva preso la faccia fra le mani, portandola verso di sé, mentre Bonnie lo cingeva dal collo. Lui le tolse con un solo gesto la camicia da notte, facendola rimanere in biancheria. Entrambi sorrisero e lei spense la luce, mentre la camera cadde nel buio.

E stavolta, nessuno li avrebbe disturbati.

 

La ragazza iniziò a camminare verso l'ultima stanza, girando a destra. Si ritrovò in una camera senza pareti, mentre i mobili giravano vorticosamente attorno al pavimento, unica cosa rimasta ferma. Era circondata la 'camera' era circondata da una scia verde, blu e rossa, che girava. All'improvviso, una voce parlò.

-Ciao, piccola mia...- Bonnie divenne pallida. Davanti a lei apparì un agglomerato di polveri dalla misura umana.

-Tu?? Ma...come è possibile?- balbettò.

-Non sono qui per rispondere alle tue domande, strega. Ma per avvertiti. Se non posso aver te, avrò ciò che più ti starà a cuore...- sussurrò.

-Ma che stai dicendo? Damon non ha poteri magici, a parte il potere dei vampiri.-lui rise.

-Ma io non sto parlando di Damon...- sussurrò e abbassò la testa verso la pancia della ragazza, che impallidì ancora di più.

-Ma io non...-

-Sì, lo sei. E lei sarà ancora più forte di te, in lei scorrerà sangue vampiro e sangue magico...un mix perfetto...ci rivedremo, strega!- e tutto divenne buio.

 

-Bonnie! Bonnie! Svegliati!- Bonnie ansimò e aprì gli occhi.

-Ehi, streghetta, tranquilla! E' stato solo un brutto sogno!- la tranquillizzò il vampiro, accarezzandole il braccio. Lei si era messa con la schiena retta e le gambe incrociate e lo stava guardando con occhi terrorizzati. Damon sorrise, incerto.

-Che succede?- vide gli occhi da cerbiatto della streghetta riempirsi di lacrime e il sorriso scomparve.

-Lui è tornato...- mugugnò.

-Lui chi?-

-L'Ombra...-Damon digrignò i denti.

-Ma c'è un'altra cosa...-singhiozzò. Damon le passò un braccio attraverso le spalle.

-Cosa?- disse, serio.

-I-io...io penso di essere incinta...-

 

Fine

 


Note: Aaaaaaahh!! Ho già finito la storia!! Noooo! Non mi aspettavo finisse così in fretta! Allora, ditemi! Piaciuta?? No?? Cosa vi è piaciuto di più, cosa secondo voi dovrei migliorare?

Ringrazio:

-Sara

-irene862

-BonnieMora

-irytvb

-ila_D

-stoner27

-Leledreamer

-plubuffy

-iosnio90 

per aver recensito anche una sola volta!

Ringrazio:

-alexa_cr81

-aliena

-Amy in the Wonderland

-Azzurrina92

-Barrowman

-BonnieMora

-espa2009

-iosnio90

-irene862

-Moonglow

-plubuffy

-sakura92

-sarachan93

-tykisgirl

per averla messa tra le seguite!

Ringrazio:

-Amy in the Wonderland

-patito

-milla93

per averle messa tra le ricordate!

Ringrazio:

-Alex_Lestrange

-ila_D

-irytvb

-Leledreamer

-lisetta95

-Littlesimo

-Pinguino01

-plubuffy

-Skin

-stoner27

per averla messa tra le preferite!

Vi ringrazio immensamente ancora una volta!! Vi adoro!!!!

Inoltre non so se ci sarà un seguito, ma penso proprio di sì! Spero che il mio cervello sforni in fretta qualcosa!!

Grazie ancora a tutti! Una bacio ENORME!!!

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il diario del vampiro / Vai alla pagina dell'autore: gaga96