Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: roxy_xyz    19/09/2010    2 recensioni
"Rimetterò la bacchetta di Sambuco dov’era. Può restarci. Se morirò di morte naturale come Ignotus, il suo potere sarà infranto, vero? L’ultimo padrone non sarà mai stato sconfitto. E sarà la fine della storia”
Tratto da Harry Potter e i Doni della Morte, J.K. Rowling.
Harry è il padrone della bacchetta di Sambuco, ma riuscirà a vivere un'esistenza tranquilla dopo anni e anni di battaglie. Io penso proprio di no, ed eccomi la mia prima storia.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neville Paciock, Nuovo personaggio, Sorpresa | Coppie: Harry/Hermione, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Harry Potter e nuove alleanze'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Rimetterò la bacchetta di Sambuco dov’era. Può restarci. Se morirò di morte naturale come Ignotus, il suo potere sarà infranto, vero? L’ultimo padrone non sarà mai stato sconfitto. E sarà la fine della storia” Tratto da Harry Potter e i Doni della Morte, J.K. Rowling

E da qui inizia la mia storia, buona lettura!
***
Pioveva a dirotto da qualche ora e sembrava non volesse smettere, anzi più passava il tempo e più la mole di pioggia aumentava. Il bar era quasi del tutto vuoto fatta eccezione per una decina di individui e la cameriera. La pioggia sembrava aver creato una sorta di legame dato che tutti parlavano fra loro pur essendo dei perfetti estranei.

Solo uno sembrava gradire la pioggia e preferiva restare solo a pensare. Era un uomo sui 25 anni e di lui si vedevano solo le mani dato che il resto del corpo era coperto da un lungo mantello nero con il cappuccio.

Mentre guardava fuori dalla finestra giocherellava con il bicchiere quasi vuoto, sembrava assorto nei suoi pensieri come se fosse in un altro mondo, infatti solo dopo qualche secondo si accorse che la cameriera gli aveva parlato.

“Vuole un’altra birra,signore?” aveva chiesto la ragazza che era rimasta affascinata, c’era qualcosa che l’attraeva e che la spingeva a parlare con lui.

“No grazie” e con un sorriso la congedò.

La cameriera non era dello stesso parere, dato che rimase lì impalata a guardarlo. “Posso farle compagnia?” disse tutto d’un fiato.

Lo straniero non se lo aspettava dato che l’ultimo sorso di birra gli andò di traverso.
“… Scusi, come ha detto?”

“Be’ il bar è vuoto e lei è qui tutto solo…e mi chiedevo insomma…ha capito!” e detto questo si sedette di fronte all’uomo. “Per la cronaca, mi chiamo Sally Peters, lei invece…” facendo segno di proseguire con la mano.

“Non credo che sia un bene che lei sappia il mio nome” buttò lì con l’intenzione di chiudere l’argomento e soprattutto la conversazione.

“Suvvia, non sia così scontroso, volevo fare solo un po’ di conversazione. Quindi…”

A questo punto era ancora più innervosito, chi era questa matta e cosa voleva da lui?

“Quindi cosa?”sbottò arrabbiato.

"Sveglia!Il tuo nome, no?”

Due occhi verdi la scrutarono,sembrava che la stesse guardando con il microscopio, come se se valutasse se fosse una persona di fiducia.

“Harry” disse alla fine, dopotutto era in un pub nella Londra babbana ed era molto difficile trovare lì una strega che lo conoscesse.

“Harry, come mai un così bel ragazzo se ne sta qui tutto solo soletto?”chiese con aria furbetta.

“Sally Peters, come mai sei qui a parlare con uno sconosciuto anziché continuare a lavorare?”chiese Harry con aria ancora più furba.

Sul viso della giovane si dipinse un ampio sorriso. “Sei proprio simpatico Harry, però sei anche maleducato, sai? Tua madre non ti ha detto che non si risponde ad una domanda con un’altra domanda?”

Il luccichio negli occhi di Harry si spense del tutto. “No, non ne ha avuto il tempo.”

Sally si accorse della reazione di Harry, forse aveva esagerato con le parole, in fondo voleva solo stuzzicarlo e invece ora sembrava ancora più triste.

“Scusami Harry, non volevo essere indelicata, intendevo solo prenderti in giro.”

“Non è colpa tua, non potevi sapere. Comunque se proprio vuoi saperlo, sono qui tutto solo perché questo è il mio destino.”

Sally lo stava guardando come se si aspettasse che dicesse “Dai scherzavo!” e invece lui sembrava talmente serio…non poteva dire certe cose, cose così stupide peraltro e crederci veramente.

“È il tuo destino? Ma smettila, non credo ad una tua singola parola. Tu hai voglia di calore umano, non vuoi restare solo.”

“Ah si? E da cosa lo capisci?” chiese il giovane sempre più irritato.

“Sono brava a capire le persone e ho capito te mio caro Harry. Cosa ti turba veramente?”

Harry guardò quella singolare ragazza, gli occhi accesi, sembrava tenesse veramente a lui. Gli ricordava tanto Hermione, anche lei avrebbe detto le stesse cose. Un sorriso sghembo fu la sua unica risposta.

“Harry! Mi vuoi rispondere o no?”

Dovette impiegare qualche secondo ma alla fine si senti rispondere e dire quello che pensava veramente, si stava confidando con una che conosceva appena e non sapeva nemmeno il perché.

“Vorrei tanto ricominciare una nuova vita senza nessun obbligo o responsabilità, lontano da tutti… però anche così, so che sarei triste, perché in questa vita di merda ho conosciuto delle persone…delle persone che mi hanno reso felice” disse tutto d’un fiato.

“E perché allora non sei con quelle persone?”domandò Sally.

“Perché a causa mia sarebbero in pericolo.”

“Non so che lavoro tu faccia, però credo che anche i tuoi amici stiano soffrendo ora, proprio come te. Quindi smettila con questi piagnistei e cerca di mettere dietro le sbarre tutti i cattivi che puoi, così loro non saranno più in pericolo” concluse come se fosse la cosa più ovvia, come se per annientare tutti i maghi oscuri fosse una bazzecola.

Già si immaginava la scena: lui solo davanti a mille maghi oscuri che appena lo vedevano gli chiedevano pietà… Sì Harry, sorridi sei in candid camera!

“Non è così semplice sai?”sbottò.

“Certo se tu invece di stare qui a piangere come un cane bastonato ti dessi da fare…”

“Non sto piangendo” si difese.

“Sì, sì certo come no. Quei tuoi occhioni da cucciolo smarrito mi dicono il contrario.”

Occhioni da cucciolo smarrito? Harry era incredulo, quella ragazzina lo stavo guardando con quell’aria da saccente.

“Hai ragione, è meglio che torni a lavoro” e prese il portafoglio per pagare.

“Aspetta Harry. Voglio che tu mi faccia una promessa.”

Ancora? Ma cosa voleva da lui?

“Dimmi”disse ormai rassegnato.

“Falli fuori tutti e sorridi, perché sinceramente parlando quando lo fai sei proprio un figo.”

Questa volta Harry non riuscì proprio a trattenersi e scoppiò in una fragorosa risata.

“Grazie mille, Sally” e uscì dal locale. La pioggia aveva cessato di cadere o ora sapeva cosa fare.

Sì, prendiamoli tutti a calci nel sedere!

Un ringraziamento particolare va ad Herm735 che mi ha aiutato a postare questo capitolo e a tutti coloro che grazie alle loro storie mi hanno fatto venire voglia di scrivere!A presto, roxy_xyz!
   
 
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: roxy_xyz