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Autore: Yoney    19/09/2010    7 recensioni
Immaginate che Sana si sia trasferita prima della fine della sesta elementare, prima di scoprire la verità sulla famiglia di Akito, prima di riuscire a cambiarlo. Ed immaginate la stessa Sana che ritorna a Tokyo per frequentare il secondo superiore, ed incontra Fuka con il suo ragazzo, quello conosciuto da tutti come un demonio: Akito Hayama.
Fanfic a quattro mani!
"Davanti ai suoi occhi, ora, si trovava la versione ingrandita di quel bambino con cui lei aveva litigato tante di quelle volte da perdere il conto, e che ora era diventato un ragazzo che sì, non si poteva dire che non fosse bello, ma aveva uno sguardo che sembrava passarti attraverso senza nemmeno vederti, totalmente privo di emozioni."
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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- Quarto capitolo -



A tutti quanti, grazie di cuore.

..Mi avete aiutata davvero davvero molto.

Anche perché ultimamente ero parecchio confusa.

Ho preso una decisione:

Voglio restare nel mio paese ancora un po’.

Eggià, resterò ancora un paio d’anni.

..Ora so cosa si prova a sorridere tra le lacrime.



Quella attricetta da strapazzo, sempre a scambiare effusioni a destra e a manca. Non era cambiata affatto.
E poi, che bisogno c’era di abbracciarlo? Per così poco, tzè.
Gli aveva solo dato fastidio. Infatti era rabbrividito..
Ringraziò mentalmente il suo grande autocontrollo e seguì tutti fuori dalla gelateria.
“Ma guardatela! Come passeggia allegra e se la tira, come se tutto fosse rose e fiori. Come se fosse tutto la cosa più bella del mondo. Solo perché ha la sua vita perfetta, casa perfetta, famiglia perfetta..”
Akito scosse la testa, tzè, quella Sana Kurata non era niente di speciale, era solo troppo sovraeccitata, gli dava i nervi.
E lo rendeva nervoso.
Scosse la testa, cosa diamine andava a pensare?! Quella stupida non era niente, niente, per causargli una simile reazione.
Era solo un intrusa che lì non centrava niente, non aveva proprio capito come funzionava, lui lì comandava, e quella attricetta non doveva permettersi neanche di avvicinarglisi.
E poi lui aveva Fuka.
Fuka era davvero una persona gentile, a volte Akito si chiedeva seriamente come facesse quella ragazza a stare con lui, sempre, ed a non stufarsi mai.
Ed era un’illusa. Pensava che la amasse, poiché era stato con lei più che con le altre. Beh, Akito non poteva negare di essere stato meglio con lei che con tutte le altre tipe con cui era andato, ma non la amava, no, e non la avrebbe mai amata.
Akito Hayama non era capace di amare.
Non lo era più, da molto molto tempo.

Akito Hayama aveva avuto un’infanzia particolarmente difficile, la madre era morta partorendolo e lui non l’aveva mai conosciuta.
Quando una persona gli chiedeva se gli mancasse sbuffava.
“Che stupidaggine! Come mi può mancare qualcuno che non ho mai conosciuto?!”
Aveva ragione, ad Akito la madre non mancava, non sapeva che tipo fosse. Ma avrebbe voluto conoscerla, si.. Se lei fosse stata viva la sua vita non sarebbe stata quell’inferno.
Era praticamente cresciuto solo.
Il padre, probabilmente per via del dolore, aveva iniziato a lavorare sempre più frequentemente e non tornava a casa mai. Perché? Perché lo odiava.
Il signor Hayama odiava Akito, che era la causa della morte della moglie.
Questo era quello che pensava il ragazzo.
Ed anche Natsumi, la sorella, lo odiava, perché era la causa della morte della madre.
Natsumi aveva passato praticamente tutta la vita a sgridare ed a trattare male il fratello.
“Demonio, demonio! Se solo tu non fossi mai nato..!”
Lui non rispondeva.
Ed anche Akito Hayama si odiava. Perché aveva ucciso la propria madre.
Non poteva perdonarsi per quello che aveva fatto, per questo non rispondeva niente quando la sorella gli mandava quegli insulti.
Aveva ragione. Sarebbe stato meglio che lui non fosse mai nato.
Per questo Akito rendeva così un inferno la sua vita.
E rovinava quella degli altri.
Lui non poteva essere felice e non lo sarebbe mai stato, perché lui era un demonio.
Lui non meritava di vivere.

Akito Hayama aprì la bocca in un grande ghigno e mise un braccio intorno alle spalle di Fuka, che lo guardò stupitissima.
-Hem, Akito? Che fai?-
Il ghigno si aprì ancora di più.
-Che c’è? Non posso abbracciare la mia ragazza?-
Lei arrossì -Oh, beh. Ok..-
Gli altri tre componenti del gruppo li guardavano con la bocca aperta.
Poi si riscossero e ripresero a camminare.
-Beh, ragazzi dove andiamo?-
Aya sorrise -Non so, Tsu, fate voi, per me va bene tutto..-
Fuka esclamò:
-Che ne dite del karaoke?!-
Akito scosse la testa -Non mi piace cantare.-
Fuka rimase delusa, allora Tsuyoshi, imbarazzato, propose:
-Ed al cinema?-
-Già visti tutti i film che trasmettono ora.- Sempre Akito.
Aya sorrise, colpita da un’idea -Che ne dite del bowling?!-
I ragazzi approvarono contenti, ma Akito sbuffò.
-Uff, troppa attività fisica.-
Sana allora perse la pazienza.
-Adesso basta! Ma ti rendi conto?! Non fai altro che lamentarti, Hayama! E poi, dimmi, dov’è che vedi la “troppa attività fisica” nel bowling?! Praticamente devi muovere solo il braccio!-
Akito la ignorò e continuò a camminare.
-Hei tu! Non azzardarti ad ignorarmi, eh!-
Lo raggiunse e lo prese per un braccio, Akito si scostò.
-Hei, lasciami!-
Lei incrociò le braccia, offesa.
-Non ho mica un morbo! E comunque, dato che non ti va bene niente, decidi tu dove andare!-
Lui alzò le spalle.
-Ecco, vedi?! Non fai che lamentarti e poi non proponi nemmeno niente! Allora decido io, andiamo al parco!-
Gli altri sorrisero a Sana -Brava, è una bella idea!-
Akito non fece obbiezioni ed iniziarono a camminare.
Fuka osservò il suo ragazzo, con un velo di preoccupazione nel volto.
-Cosa c’è?-
Lei scosse la testa, sorridente -Niente, niente!-
C’erano alcune cose che non le quadravano..

Il parco era piuttosto grande, non era sporco ed era pieno di panchine per Akito che, ovviamente, non aveva voglia di camminare.
Fuka era accanto a lui, seduta sulla panchina. Gli sorrideva e chiacchierava, o, meglio, parlava e faceva finta che Akito la stesse ascoltando. Sapeva benissimo che non le stava prestando neanche un minimo di attenzione..
Aya e Tsuyoshi erano in piedi ed, imbarazzati, cercavano di calmare l’uragano Sana che camminava d’avanti alla panchina, irritata, urlando parole non proprio gentili in direzione della panchina.
-La vuoi piantare?! Quanto sei rumorosa..-
Sana si bloccò, rossa dalla rabbia.
-Cosa?! Io sono rumorosa?! E tu sei decisamente troppo pigro per i miei gusti!-
Lui alzò le spalle, ghignando -Figurati quanto possa interessarmi.-
-Cosa?! Hayama sei un cafone! E ci costringi a stare qui perché non ti va di muovere il tuo cosiddetto sedere!-
Akito Hayama dovette ricorrere a tutto il suo autocontrollo di ghiaccio per non scoppiare a ridere in faccia a quell’attricetta, in fondo, così buffa.
-Puoi anche andartene e lasciarmi qui.-
Sana si riscosse ed arrossì.
-Che c’è? Non dirmi che non ci avevi pensato!-
Lei sbuffò -Benissimo, me ne vado! Andiamo Aya.- E prese sottobraccio l’amica.
Tsuyoshi lanciò un profondo sguardo all’amico, non ottenendo risposta sospirò e seguì le due ragazze.
Akito Hayama seguì con lo sguardo la roscia ed iniziò ad uscire dal mondo.
Certo che quella tipa era assurda, non faceva che insultarlo e dirgli cosa doveva e non doveva fare.
Gli dava i nervi. Anche se, doveva ammettere, era una tipa molto buffa.
Dovette trattenersi per non scoppiare a ridere.
Pensava di non aver mostrato nessun segno, ma Fuka se ne accorse.
-Akito?-
-Mmm.-
-Posso chiederti una cosa?-
Lui la guardò con sufficienza ed annuì.
-Ma.. Ho paura a chiedertelo. Ma tu e Sana per caso vi conoscete bene?-
Cosa? Come aveva capito che la conosceva?
-Eh? Perché mi chiedi..-
Lei scosse la testa -No scusa, è solo una curiosità. E’ che mi pare che ti tratti come se ti conoscesse da una vita. Non ho mai visto nessuno risponderti così..-
“Nemmeno io.” Ma che poteva farci? Era sempre stata così..
-Veramente no, non la conosco per niente bene. So giusto giusto quello che sai tu. Forse anche qualcosa di meno, considerando che sei una sua fan..-
Infondo era la verità.
Fuka sorrise, più tranquilla e gli diede un bacio a fior di labbra.
-Grazie Akito, lo sai che di te mi fido.-
Lui alzò le spalle e si incamminò
-Dai, raggiungiamoli.-
Lei annuì e si misero a camminare.

-O, il signor Hayama si è degnato di tornare tra noi!-
Akito la ignorò
-Hei! Ti ho già detto di non ignorarmi!-
Lui sbuffò -Per le tue stupidaggini non c’è risposta.-
-Cosa?! Come ti permetti?!-
Continuavano a camminare, bisticciando, sotto gli sguardi divertiti degli altri.
Ora che Fuka era sicura che tra i due non ci fosse niente era più tranquilla.
Erano le sette e mezza, si stava facendo tardi.
Sana guardò l’orologio -Scusatemi ragazzi, devo proprio andare, sennò Mama si arrabbia..-
Anche per Aya era meglio tornare e quindi decisero di terminare lì la giornata.
Sana stava per allontanarsi da gruppo per andare via, che le si accostò un ragazzo.
-Ciao, scusami, sei Sana Kurata?-
Lei sospirò, durante la giornata l’avevano fermata solo una decina di persone, era stato troppo bello..
-Hem.. No! Si, lo so, le assomiglio, me lo dicono tutti!-
Lui sorrise -Nono sei tu! Ti osservo da un po’..-
Fuka intervenne: -No guarda, davvero, non è lei! Si chiama Fujiko.-
Il ragazzo scoppiò a ridere -Si, ed io sono Brad Pitt!- Poi prese per un gomito Sana.
-Forza, sono un tuo grandissimo fan! Ti va di bere qualcosa?-
Lei si liberò dalla presa -No guarda, te l’ho detto, non sono io! Eppoi devo andare a casa..-
Lui mostrò un sorriso finto, la prese per il polso ed iniziò a trascinarla.
-Dai, che ti importa! Giuro che non ti faccio fare tardi!-
Allora intervenne anche Tsuyoshi -Hem, scusami, San.. Voglio dire! Fujiko ora ha da fare con noi! E poi l’hai sentita, non vuole..-
Lui lo ignorò e strinse più forte il polso di Sana.
-Ahi, mi fai male! Lasciami.. Lasciami ho detto!-
E gli mollò un ceffone che lo fece cadere a terra.
Il ragazzo si rialzò, arrabbiato.
-Hei! Chi ti credi di essere, solo perché sei famosa! Ora ti do io una lezione!-
Ed alzò il pugno, pronto a colpirla in faccia..
Ma Akito si mise in mezzo e fermò il colpo con una mano.
-Adesso basta.- Strinse il pugno del ragazzo e glie lo piegò all’indietro, spezzandogli il braccio.
-Ahhhhhhhh!-
All’urlo del tizio accorsero altri due ragazzi, che urlarono, preoccupati
-Shinji! Che è successo?!-
Lui guardò con odio Akito, che, per tutta risposta, iniziò a prendere a pugni anche gli altri due.
-Hayama!-
L’urlo di Sana lo risvegliò..
Si sentì prendere una mano, probabilmente Fuka, e fu trascinato via.
Ansimanti arrivarono ad una panchina, per fortuna nessuno li aveva seguiti.
Sana si alzò, si avvicinò ad Akito e gli mollò il ceffone più grande che avesse mai dato in vita sua.
-Idiota!-
Akito era a bocca aperta, con la faccia verso una parte, come l’aveva lasciato lo schiaffo di Sana.
-Idiota!- Urlò lei tra le lacrime -Idiota! Idiota! Idiota! Non devi fare queste cose! T-ti ringrazio per avermi aiutata ma non dovevi ricorrere alla violenza!- Si voltò verso Fuka
-E tu?! Tu come puoi permettergli di fare certe cose?! Dio, Fuka, è il tuo ragazzo! Non dovrei essere io a dirgli certe cose!-
La ragazza abbassò il capo, colpevole e Sana tornò a rivolgersi ad Akito.
-E.. Hayama! Tu non sei una persona stupida! Quindi perché fai queste stupidaggini? Hai dei problemi di cui vuoi parlare?-
Akito iniziò ad allontanarsi, stufo, ma lei lo bloccò.
-Hayama, rispondimi seriamente. Che cos’è che ti disturba?!-
Lo sguardo di Akito ebbe per un attimo un guizzo di pazzia; la afferrò per il collo e la sbatté al muro.
-Mi disturba tutto quanto! E anche tu! Non ostacolarmi mai più!-
Dopo di che Akito Hayama le lasciò il collo e si allontanò.
Sana Kurata si accasciò a terra, quella scena le sembrava di averla già vista.


Angolo dell’autrice:
Miei adorati! Gomeeeeeeeeeen!
Davvero davvero perdono, sono una tipa orribile, lo so! T.T
E’ che tutte le altre ff.. E l’inizio della scuola.. E la mancanza di ispirazione..
Insomma.. Scusate!
So di essere in mostruoso ritardo, mi dispiace.
Però, in compenso, è un capitolo bello lungo, eh?! xP
Ah, tra parentesi, scusate gli eventuali ettori di grammatica, è che l'ho scritto tutto d'un fiato e non vedevo l'ora di postarlo, così non l'ho ricontrollato.. ^^

Ah, volevo dire una piccola cosa, anche se non ne ho ancora parlato con Miì, penso che il personaggio di Fuka sia abbastanza OOC, però non ne sono proprio sicura..
Ok, non so bene cos’altro dire.. Ultimamente mi sono vista l’anime di Ufo baby, è cosiiiiì carino! ** Hem.. Cosa centra?
*Booooooh, bruciiiiati!* NdVoi
*Ma.. Eh? T.T Nono, e poi come faccio ad aggiornare!* NdMe
*Muahah la ff sarà tutta mia!* NdMiì
*Ma come Miì, anche tu? T.T* NdMe
*Hehe! Siamo tutti contro di teeee!* NdVoi
O.O Ok, sto decisamente sclerando.
Sapete, sono un pochino triste, ma infondo mi sento anche un tantino più matura.
Ho preso una decisione: Il mio sogno aspetterà.
Si, aspetterà un paio d’anni..
Mi dispiace molto ma non me la sento proprio di lasciare alcune persone, eppoi credo che forse mio padre abbia ragione, non sono ancora del tutto pronta..
Eppoi così avrò più tempo per prepararmi e studierò meglio la lingua e le usanze.
Ma un giorno arriverò, promesso.
Ok, basta, questa è una ff, mica un diario! -.-”
Vabbene, mi do, spero davvero che la ff vi sia piaciuta, che ne dite del “pov” (perché proprio Pov non è..) Akito?
Ah, le ultime battute non vi hanno ricordato qualcosa? Hehe
Tutti i diritti a quella genia che è l’Obana. Ti stimiamolo! *^*
Hehe, vabbene basta.. Ringraziamenti:

Lillixsana: Allora, che ne dici, è stato abbastanza divertente? ^^ Beh, si, hai ragione, si basa quasi completamente sui pensieri perché è l’inizio e quindi deve in qualche modo spiegare un pochina la situazione, dato che è abbastanza diversa dall’originale.. Grazie per l’incoraggiamento! **
AiofJane: Davvero il capitolo ti è piaciuto *”Più del primo!” Elle fa la pernacchia a Miì,* xP. Beh, sono davvero contenta che per te sia stata una sorpresa.. Amo le sorprese! **
Anche per questo cerco sempre di metterne il più possibile nelle mie ff.. xD
Bettinellina: Waaaaaa! Davvero ti è piaciuta?** E di questo, che ne dici? Sono contenta che la ff ti abbia incuriosito, e che tu sia una mia (nostra) lettrice.. ^^ E questo capitolo ti è piaciuto? **
Daygum: Heilà! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto ed ancora di più che ti sia piaciuta l’idea. Si, in effetti mi sono chiesta spessissimo anche io cosa sarebbe successo al nostro Akito se Sana non l’avesse aiutato, e così ho (abbiamo) provato a scriverlo.. XD
Chissà se siamo riuscite a rendere bene l’idea delle nostre fantasticherie.. ^^
Lady_Fredda: Sono contenta che ti sia piaciuto, il capitolo intendo^^, anche perché devo dire che per me è stata praticamente una tortura scriverlo, diamine, i pensieri di Akito così cambiato sono davvero difficili! E questo qui poi! Mi ha dato ancora più problemi di quell’altro! Sai che nemmeno io
ce lo vedo troppo come sciupafemmine? Ma mi è venuto quasi naturale, insomma, sono andata ad istinto.. Vediamo come la porteremo avanti.. XP
Ryanforever: *Elle quasi sviene* Mi hai dato del lei? Oddio è stata una cosa adorabile! ** Ah, ti da fastidio se ti do del tu? Non sono proprio abituata a questo tipo di formalità.. ^^
Comunque la sofferenza interna di Akito è la cosa di cui voglio più parlare e mettere in mostra, proprio mostrare come Akito è “internamente molto disturbato” senza la nostra Sana.
Mi dispiace farlo soffrire così, poverino, ma tanto c’è Sana (eheh).
Ah, grazie per quella cosa su l’annuncio, alla fine però ho rinunciato.. XD

Grazie a tutti voi che avete messo tra seguiti, preferiti e da ricordare, vorrei davvero ringraziarvi uno per uno e dirvi quanto siete meravigliosi e mi (ci) infondete fiducia.
Ma non lo faroooooò, muahahah. Ahi! L’ho appena fatto! -.-”
Ok basta, vi saluto e vi ringrazio tantissimo, alla prossima.
La vostra (e completamente rincitrullulullulita)

Ellena <3


   
 
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