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Autore: jess_rose    20/09/2010    3 recensioni
One-Shot su Duff/Slash XD!
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Quasi tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Estate '85, Los Angeles.

In una specie di piccolo magazzino sulla Sunset Boulevard, l'Hellhouse, cinque ragazzi stavano cercando di suonare. Si, cercando, perché con tutto quel caldo non era per niente facile concentrarsi.

-É la seconda volta che la facciamo e tu continui a sbagliare quell'accordo! É diesis non bemolle!- lo rimproverò Izzy.

-Che palle! Come faccio a farlo bene con questo caldo e poi stiamo provando da secoli e io sono tutto sudato!- si lamentò Slash.

-Dai, con questa abbiamo finito!- disse Axl

-Non ce la faccio più mi serve della birra, subito. Dove sono i re magi quando servono?-

-Cosa centrano i re magi?-chiese Duff voltandosi a guardarlo.

-Mica erano loro che portavano oro, incenso e birra?-

Axl, Izzy, Steven si guardarono e scoppiarono a ridere.

-Era mirra, coglione!- rise Duff

-Mirra, birra, è uguale...Io vado al bar! Chi viene con me?-

-Vuoi qualcuno che ti prenda la manina per attraversare?- lo prese in giro Axl.

-Stai zitto Rose. Invece che parlare perché non mi accompagni tu?-

-E perché dovrei?-

-Perché sono Slash e tu mi vuoi tanto bene.- rispose facendogli gli occhi dolci.

-Non fare il frocio.-

-Allora, vieni?

-Chiedilo a Duff “fighetta” McKagan.- voltandosi a guardare il bassista.

-Senti chi parla. Solo tu puoi indossare quella maglietta!-. Infatti Axl indossava sopra dei jeans aderentissimi, una canottiera fucsia.

-Si vede che non capisci un cazzo McKagan! Solo un vero uomo come me sta bene con questo colore!-

-Ma vaffanculo!-fece Duff sorridendo.

-Muoviti Duff. Sto per disidratarmi!-

-Ma io non ho detto sì!- si lamentò lui.

Sbuffando, afferrò l'amico per un braccio e lo costrinse a seguirlo.

 

Durante le pause andavano sempre al bar che stava nella via parallela. Per fare prima avevano l'abitudine di tagliare per il giardino di un vecchio, che appena li vedeva gli aizzava contro il cane, un doberman grosso come un cavallo.

-Dobbiamo passarci per forza? Non voglio correre.- si lamentò Duff.

-Si, dobbiamo! É troppo lungo arrivare fino in fondo alla via e questa e l'unica casa di cui riusciamo a scavalcare il cancello. E poi a quest'ora i vecchi fanno il pisolino!- disse Slash come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

-Il problema non è il vecchio ma quel toro travestito da cane.-

-Magari dorme anche quello.-

Duff lo guardò scettico. L'ultima volta che aveva detto così aveva lasciato al cane un pezzo dei suoi pantaloni.

Arrivati al cancello scrutarono la casa in cerca di qualche movimento.

-Via libera!- e detto questo Slash scavalcò facilmente il basso recinto. Duff lo imitò e insieme si diressero verso il retro della casa per potere uscire sull'altra via.

Stavano per raggiungere la porticina che dava sul retro quando sentirono un rumore alla loro spalle.

-Grrrrr....-. Si voltarono trovandosi davanti l'enorme cane nero che gli ringhiava in posizione d'attacco.

-Oh cazzo!-

-Faceva il pisolino, vero?-

-Al mio tre inizia a correre, ok? Uno, due,.....TRE!-

Slash aprì velocemente la porticina e si mise a correre come un matto con Duff alla sua sinistra e il cane dietro che abbaiava con rabbia. Arrivati al porticato dietro alla casa lo scavalcarono in fretta lasciando dall'altra parte il cane a abbaiare e ringhiare.

-Ma un vecchio come quello non poteva prendersi uno di quei cani piccolini che pensano solo a giocare!- si lamentò Slash appoggiandosi a Duff col fiatone

-La prossima volta facciamo il giro.- decise Duff.

 

-Ehi bellezza, portaci due birre congelate!- disse Slash alla barista che fece una risatina.

Portò loro due birre insieme a un bigliettino che porse a Slash con scritto “chiamami” e un numero di telefono.

Slash sorrise compiaciuto e cominciò a bere. Non si era nemmeno accorto che Duff lo stava fissando con una faccia strana. Si voltò e notando lo sguardo di Duff gli chiese:- Che c'è?-

-Niente...pensi che la chiamerai?-

-Forse...- disse mentre la ragazza gli passava davanti facendogli l'occhiolino. Inclinò la testa di lato e le guardò il fondo schiena avvolto in dei pantaloncini talmente corti da sembrare mutande di jeans.

-Anzi, mi sa proprio di si!- rispose dopo la sua verifica.

Duff rivolse alla barista un'occhiata quasi ostile che lei notò distogliendo subito lo sguardo.

-Tesoro, portaci anche un po' di zio Jack!-urlò Slash alla ragazza. Dopo poco sbuco con due bicchieri dicendo: -Offre la casa!-. Slash per premio si sporse sul bancone e le scoccò un bacio sulla guancia dicendole:-Ti amo gia, sai?-

Duff assistette alla scena con lo stesso sguardo di prima e quando lei si voltò dalla sua parte si mise a fissarla con astio finché non andò a servire altri clienti.

-Adesso mi dici che c'è? Hai una faccia strana.- domandò Slash seccato.

-Niente! É solo che fa caldo.- e in un sorso finì il suo Jack Daniel's.

Slash decise di non indagare oltre e mandò giù anche lui. Dopo aver preso delle birre anche per gli altri si alzarono e tornarono fuori sotto il sole.

Per tornare, conclusero che era meglio fare il giro lungo così si incamminarono lungo la via, ma Slash notò che dopo cinque minuti Duff non aveva detto nemmeno una parola. Di solito scherzavano sempre o si prendevano in giro ma Slash notò che qualcosa non andava. Intanto Duff era perso nei suoi pensieri: non capiva perché, ma il comportamento di quella barista col suo amico l'aveva molto infastidito, gli era sembrata solo un'oca cretina con quella risata da idiota che gli dava sui nervi e il suo sbattere le ciglia in continuazione.

Sì voltò e vide che Slash lo stava guardando interrogativo. Si perse a fissare il suo volto e in effetti capiva il comportamento della barista: visto il caldo che c'era Slash era uscito senza maglietta e quel fisico scolpito e bellissimo era coperto da piccole goccioline di sudore che brillavano come diamanti sulla sua pelle abbronzata mentre i ricci gli ricadevano morbidi sulle spalle e sul viso. Si era sempre chiesto come facesse a vedere con tutti i capelli davanti alla faccia. Senza neanche pensarci alzò la mano e gli sposto i capelli dal volto perdendosi in quegli occhi così neri e profondi.

-Che cazzo stai facendo?-domandò Slash senza però muoversi di un millimetro.

Forse per l'effetto del mix birra-Jack Daniels o per il caldo, ma la voce del riccio gli parve molto calda e sensuale. Lo prese per un braccio e lo portò in vicolo li accanto spiaccicandolo contro il muro.

-Duff, che ti prende?- domandò Slash preoccupato. Vide che Duff lo guardava in un modo che si poteva definire selvaggio. Appoggiò le mani al muro impedendo così a Slash di poter scappare e avvicinò il viso pericolosamente a quello dell'amico.

-Duff...-. Non poté dire più nulla perché Duff mise le le labbra sulle sue. Colto alla sprovvista rimase paralizzato. Duff non lo lasciava nemmeno respirare tanto i suoi baci erano rabbiosi e selvaggi. Il biondo abbassò le mani portandole alla cintura di Slash e iniziò a slacciarla. Capendo quello che stava per accadere Slash strinse la mano in un pugno che scoccò nello stomaco dell'amico riuscendo ad allontanarlo.

-Io non sono come credi!- gli urlò mentre Duff a terra si teneva lo stomaco.

E se ne andò lasciando l'amico li da solo.

 

-Dov'è Duff?- chiese Izzy vedendolo entrare da solo.

-Sta arrivando...si è fermato a allacciarsi le scarpe...- fece Slash

-Ma mica aveva gli stivali?-chiese Axl.

-E le nostre birre?- domandò Steven

-Non mi rompete i coglioni, le ha Duff!-

-Ok. Non c'è bisogno di scaldarsi.-

Duff arrivò dopo qualche minuto distribuendo le birre e cercando con lo sguardo Slash che lo ignorò del tutto e conversava tranquillamente con Steve. Si mise a chiacchierare con Axl senza ascoltare una sola parola di quello che diceva, gli bastava annuire ogni tanto e sorridere quando anche lui lo faceva. Era occupato a pensare a quello che aveva fatto poco prima: ogni tanto aveva pensato a Slash in quel modo ma non avrebbe mai pensato di baciarlo così in mezzo alla strada. Non si era nemmeno arrabbiato per il pugno di Slash, lo avrebbe fatto anche lui al suo posto.

-Dai ragazzi, torniamo a casa. Io sto morendo di fame- fece Izzy

-Anch'io! Se non mangio subito qualcosa, mangio qualcuno...- si aggiunse Axl e si voltò verso Steve leccandosi le labbra.

-Non ci pensare nemmeno- fece lui leggermente spaventato.

Gli altri scoppiarono a ridere.

-Stavo scherzando idiota! Anche se non mangiassi da giorni non oserei nemmeno leccarti. I coglioni come te non li digerisco-

 

Arrivati a casa, Axl mise a riscaldare delle lasagne già pronte e le servì.

Slash si sedette il più lontano possibile da Duff.

-Quello è il mio posto!- fece Axl guardandolo storto.

-Un posto vale l'altro. Se non te ne sei, accorto il tavolo è rotondo.-

-Si ma questo è l'unico dove si vede bene la finestra quindi levati!-

-Non mi pare che ci sia scritto il tuo nome!-

-Invece si!- e gli indicò una piccola incisione sulla sedia.

Sbuffando, Slash si alzò lasciando il posto a Axl e andò a sedersi nell'unico posto libero, accanto a Duff.

Il tavolo era piccolo e per di infilzare le lasagne con la forchetta evitando di anche solo sfiorare Duff, era costretto a fare delle mosse strane.

Steve intanto stava raccontando a Duff una scena di un film, e che lui fingeva di trovare molto interessante.

-....e poi quando tutti pensavano di essere in salvo, la macchina fa “BOOM”!- e detto questo fece un gesto con le mani, colpendo inavvertitamente la lattina di birra che Duff aveva in mano, che cadde addosso a Slash sporcandogli il petto e i pantaloni.

-Duff, sei una testa di cazzo!- urlò Slash arrabbiatissimo dandogli uno spintone.

-é colpa mia, scusa!- fece Steve, mentre Axl e Izzy si giravano.

-é solo birra Hudson. Non c'è bisogno di infiammarsi così!- gli fece Duff prendo un tovagliolo e cercando di pulirlo.

-Non mi toccare!- e detto questo si alzò e si diresse in camera sua.

Tutti si guardarono senza capire poi Axl fece spallucce e continuò a parlare con Izzy mentre Steve riprese la sua narrazione. Duff lo ignorò e seguì Slash.

 

Slash si tolse i pantaloni rimanendo in boxer neri. Sentì la porta sbattere alle sue spalle e si voltò. Davanti a lui c'era Duff che lo fissava.

-Esci subito.-lo intimò Slash.

-Se non sbaglio, questa e anche camera mia.-.

-Senti Duff, facciamo finta che non sia mai successo. Io l'ho gia fatto!-

-Dimmi che non hai provato niente e giuro che non ne parlerò più.-

Slash rimase sorpreso della richiesta di Duff: lui non era un frocio! Ma sapeva anche neppure Duff lo era. Eppure lo aveva baciato e lui all'inizio non aveva neanche fatto resistenza. Anzi, a pensarci bene non gli era affatto dispiaciuto.

-Chiudi la porta a chiave.- gli fece secco Slash.

-C-come sc...-

-Chiudi quella cazzo di porta.- ripeté arrabbiato.

Duff si girò e chiuse a chiave la stanza e voltandosi si trovò vicinissimo Slash. Gli prese il volto tra le mani e lo baciò per togliersi ogni dubbio: in effetti gli piaceva proprio. Slash iniziò a baciarlo in modo più deciso mentre Duff si toglieva in fretta la camicia rimanendo a petto nudo. Slash spinse il biondo sul letto accucciandosi subito sopra di lui per togliergli i pantaloni che buttò in un angolo della stanza. Duff con un colpo di reni ribaltò le posizioni e si mise sopra l'amico leccandogli le labbra carnose con la punta della lingua e avvicinando i loro bacini. Sentiva il sesso dell'altro vicino al suo e sospirò di piacere. Si abbassò baciandogli il torace e fermandosi a mordicchiargli i capezzoli dolcemente, per poi scendere fino all'inguine e sfilargli piano i boxer. Avvicino le labbra al membro dell'altro e prese a baciarlo e leccarlo lentamente. Slash inclinando la testa all'indietro con gli occhi chiusi e mise una mano tra i capelli di Duff per non far smettere quel piacere stupendo. Duff si staccò e risalì per incollare la sua bocca a quella di Slash che dischiuse le labbra per fare incontrare le loro lingue. Il biondo si fermò e si tolse i boxer per poi sedersi sul letto e fare accomodare Slash sopra di lui. Slash lo guardò negli occhi, quegli occhi verdi da gatto, in quel momento gli sembravano più belli del solito e gettandogli le braccia al collo gli stampò un bacio leggero sulle labbra. Duff arrossì visibilmente: non si aspettava tanta dolcezza da uno come Slash. Rispose subito al bacio affondando le mani nei suoi ricci morbidi scendendo poi sulla schiena e infine sui fianchi dove lo afferrò per farlo scendere dalle sue gambe. Lo fece voltare di schiena per poi penetrarlo allungando una mano sul membro del riccio. All'inizio provò un leggero dolore e strinse i denti ma poi il piacere arrivò e fu talmente forte da costringerlo a mordere il cuscino. Il piacere li invase quasi nello stesso istante e chiusero entrambi gli occhi per goderne a fondo.

Slash si sdraiò sul letto sfinito, Duff appoggiò la testa sul suo petto con sorriso sulle labbra, disegnando piccoli cerchi col dito e mentre il riccio gli accarezzava i capelli.

-Duff?-

-Si.-

-Ehm...io...-

-Ti prego, non rovinare questo momento con una delle tue stronzate!-

-No, volevo solo...-

 

-Toc, toc...Che state facendo voi due? E perché avete chiuso a chiave?- fece la voce di Steven fuori dalla porta.

Improvvisamente tornarono alla realtà e si ricordarono di non essere soli in casa.

-Noi stiamo...non stiamo facendo niente! Fatti i cazzi tuoi Adler!- e sentirono dei passi allontanarsi.

Si vestirono in fretta con le prime cose che trovarono. Duff ci mise un po' più di tempo: per qualche motivo i pantaloni non volevano entrare.

Quando furono pronti Slash aprì la porta e tornarono in sala con gli altri. Appena sbucarono, Izzy, Axl e Steven si voltarono a guardarli e scoppiarono a ridere.

-Che cazzo avete da ridere?- Slash e Duff si guardarono a vicenda e sorrisero anche loro: per la fretta si erano scambiati i vestiti infatti Slash indossava i pantaloni di Duff che gli stavano un po' larghi e gli finivano sotto i piedi talmente erano lunghi; mentre Duff che aveva quelli di Slash, era ancora più ridicolo perché gli stavano così stretti che li aveva chiusi a fatica e in più gli arrivavano qualche centimetro più sopra della caviglia.

-Ho chiesto a Duff di prestarmi i suoi pantaloni per...uscire con una tipa!- fece Slash

-Anch'io!- continuò Duff.

-Mi dispiace per loro. Sembrate due coglioni!- rise Axl.

Mentre gli altri ridevano Slash e Duff tornarono nella loro stanza per cambiarsi. Slash fu ancora il più svelto e quando finì si diresse alla porta per uscire. Stava per abbassare la maniglia quando Duff lo chiamò.

-Dove vai ora?-

-Devo uscire con una tipa.- e gli mostro il biglietto della barista.

-Ah...- e finse di cercare qualcosa per terra per non far vedere che la cosa gli dispiaceva, Slash però se ne accorse. Sbuffò e si inginocchiò vicino a Duff per dargli un bacio sulla guancia.

-Appena torno riprendiamo quel discorso...- e uscì lasciando Duff ad accarezzarsi la guancia con un sorriso sulle labbra.

 

  
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