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Autore: _ L a l a    20/09/2010    3 recensioni
Giulia, Giorgia, Holly e Silvia sono quattro ragazze dei giorni nostri che all'improvviso... PUFF! si ritrovano catapultate a Narnia, un regno magico dove le nostre quattro eroine dovranno dimostrare la loro abilità tra amore, amicizia, guerra, strane creature parlenti, tipi piuttosto scontrosi e avventure mirabolanti... riusciranno a tornare a casa sane e salve? per saperlo non dovete fare altro che leggere la mia storia
Genere: Commedia, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- buongiorno, ragasshe – borbotta Giorgia, vendo Holly già alzata e che tenta di soffocarmi col suo cuscino, nell’intento di svegliarmi.

Mi dibatto nel letto, liberandomi del cuscino e attaccandola a mia volta con le lenzuola, nel vano tentativo di imprigionarla o, meglio ancora, strangolarla.

- buon… aaaaah! – strilla Silvia, cadendo giù dal letto e rimanendo incastrata alle coperte per un piede.

Io e Holly ci fermiamo, guardiamo lei un attimo e poi ci guardiamo, cercando di trattenere le risate. Un attimo dopo, però, stiamo rotolando dalle risate sul mio letto, aggrovigliandoci nelle lenzuola, mentre Silvia borbotta un: - accidenti a questa vestaglia … -

Bisogna ammettere, però, che dormire con delle vestaglie non è per niente facile. Io ho solo una vestaglia, a casa, che potrebbe meglio definirsi come “vestitino estivo che non ho mai messo perché a mia mamma non piace e che quindi, pur di usarlo, lo tengo la notte”. 

Tutte le volte che me lo metto è un incubo: io mi rigiro spessissimo nel letto e la vestaglia finisce sempre per attorcigliarsi. Perlomeno, quella che ho a casa, è comoda e abbastanza larga.

Questa cosa che ci hanno rifilato è stretta, per niente comoda e una notte o l’altra mi ucciderà.

Mi vedo già il titolo dell’articolo sul giornale: ragazza uccisa nel sonno dalla propria vestaglia ribelle.  

Però non potevo certo dormire in jeans e canottiera. In effetti potevo, ma volevo provare a vestirmi da narniana. Vabbè.

Giorgia si rigira tranquillamente dall’altra parte, come se nulla fosse successo e Holly decide che è ora di svegliare anche lei, mentre io mi vesto e Silvia lotta con lenzuola e vestaglia da notte.

Mi pettino svogliatamente, cercando di far in modo che i capelli non prendano il loro “cespuglio-style” , ma che se ne rimangano belli tranquilli al loro posto.

Giorgia viene trascinata giù dal letto con la forza, e Silvia si rassetta il vestito che ha appena indossato. Mi siedo sul letto sfatto, aspettando che anche loro finiscano di cambiarsi e poi usciamo.

Lungo il corridoio incontriamo Caspian, ancora un po’ intontito per il sonno.

- buon giorno, ragazze, dormito bene? – domanda, mentre lo raggiungiamo.

- si, tu? – domanda Holly, a braccetto con Giorgia. Lui mugugna un assenso. La porta alla nostra destra si apre di colpo, sbattendo sul muro di pietra, e esce Peter che lancia un’occhiata strana a Caspian, prima di raggiungere di corsa Susan, appena uscita da una camera un po’ più avanti.

Caspian sospira. Edmund appare poco dopo, sulla soglia della stessa stanza di Peter. Sembra ancora nel mondo dei sogni.

- ‘giorno ! – cinguetto io, sorrisone gigantesco stampato in faccia.

- mm –

Lo guardo sorpresa, mentre Caspian gli molla una pacca sulla spalla, salutandolo.

Silvia decide di boicottare il mio tentativo di fare conversazione con Ed, prendendomi sotto braccio e raccontandomi del sogno che ha fatto stanotte, riguardo un cane che guidava una motocicletta nel campo dei telmarini mentre loro gli offrivano in sacrificio Miraz facendoci vincere la guerra.

Lucy si aggiunge al gruppo, iniziando a raccontare anche lei il suo sogno, qualcosa tipo Aslan che cantava l’inno narniano prima della battaglia.

E io non posso fare a meno di pormi la domanda più stupida del secolo: ma i leoni cantano?

A proposito di sogni, io ne ho fatto uno terribile:  ero dentro un tribunale, e nel banco dei deputati c’erano tutti i narniani che abbiamo lasciato al castello. Non che io li conoscessi tutti, ma sapevo che erano loro. Il giudice era la Strega Bianca e a testimoniare c’era il lupo mannaro, che diceva che avevamo abbandonato i nostri compagni e che quindi meritavamo una pena. Ero insieme a Edmund, Giorgia (che non ho la più pallida idea del perché fosse lì) e a Otron, e continuavo a cercare Byron con lo sguardo, come se fosse stato il mio avvocato.

Ovviamente evito di raccontarlo, visto che ho costretto Holly a giurare di non dire della mia “gita” al castello né a Giorgia né a Silvia. Mi limito a rispondere che non mi ricordo cos’ho sognato, con un’aria vaga.

Ci sediamo a tavola, seguendo Caspian e, miracolosamente, riesco a sedermi accanto a Edmund, mentre Silvia continua a parlare.

Sbocconcello il mio pane con la marmellata, guardando Edmund che rigira stancamente il suo latte nella tazza.

- cos’hai? – domando ad un certo punto, mentre Silvia è tutta presa a raccontare a Lucy quello che secondo lei è il significato del suo sogno.

Menomale che ha trovato qualcuno che l’ascolta, così io posso attaccare bottone senza interferenze.

Beh, più o meno.

Ma troverò un modo anche per sistemare Holly e Giorgia.  Qualcosa tipo legarle ad una sedia e imbavagliarle. O.. buttarle giù da un precipizio, raccoglierle col cucchiaino e chiuderle a chiave in infermeria.

Edmund alza lo sguardo sorpreso, arricciando poi il naso.

- sonno – risponde, con uno sbuffo.

- non è vero – ribatto io, e lui mi guarda con un sopracciglio alzato.

Alla gente di qui piacciono tanto le sopracciglia alzate, a quanto pare. A me no.

- Caspian ha sonno – continuo, indicando Caspian che ha lo sguardo perso nel vuoto, puntato chissà come verso Susan. – tu sembri arrabbiato –

Lui fa un altro sbuffo e evita di guardarmi, rigirando furiosamente il latte che sta nella sua tazza. Io capisco che sia nervoso, ma non può ignorarmi così! Cioè, si può. Però non mi va bene, ecco.  

- Ed? – faccio ancora, ben decisa ad attirare la sua attenzione. Fino ad ora non mi sono comportata da fan-girl, più o meno. Non gli o urlato nelle orecchie, non ho fatto gli occhi sbrilluccicosi e non gli sono ancora saltata addosso, per ora. sottolineo il per ora. Sono mezza intontita dal sonno, adesso, e ho tutte le intenzioni di comportarmi da fan-girl.

Ma che sto dicendo?!

Se mi comporto da fan-girl non mi rivolgerà più la parola! Ma uffaaaa!

Credo che appena finisco la colazione andrò ad urlare nel bosco, sperando che nessuno mi senta. Potrei portarmi dietro il mio fantastico coltellino e disegnare Edmund su un albero, così da far finta che quello sia lui per poi saltargli addosso.

Bella. Mi piace.

- che c’è? – sbotta, burbero, riservandomi un tono e un’occhiataccia degni di Yu Kanda * . Oh, come mi mancano i miei manga. Mi è venuta un improvvisa voglia di parlare di manga. Chissà se è disposto ad ascoltarmi.

- sei arrabbiato per ieri? –

Mi lancia uno sguardo tra lo stupito e il seccato. Faccio un sorrisetto di circostanza, mentre la mia mente già progetta la passeggiata nel bosco. Chissà com’è, saltare addosso ad un albero.

- per che cosa dovrei essere arrabbiato? -  chiede.

- beh, perché Peter e Caspian stavano dando retta alla Strega –

Devo stare attenta a quello che dico: non posso permettermi che scoprano che so già tutto. Quindi devo far finta di non sapere chi è la Strega.

Noto solo ora che ho raccontato a Domahi e fratelli della Strega con Edmund presente.

Bah, penserà che l’ho letto da qualche parte. Le creature di Narnia hanno portato qui i loro manoscritti con tutti i racconti del passato. Non che io ne abbia bisogno, s’intende. Però è una buona scusa.

- si, forse un pochino. Ma come fai a sapere che era una Strega? –

Ecco, fantastico. Se gli dico che sono andata a leggere, e poi scopre che non sono andata? E perché mi faccio tutti questi problemi mentali?

Pensa, Giu, pensa.

- ah. Era una fatina del ghiaccio? –

Mi rendo conto solo ora dell’incredibile scempiaggine che è uscita dalle mie labbra.

Ma, l’importante, è che lui sembra sul punto di scoppiare a ridere.

- non ci sono fatine del ghiaccio, a Narnia – dice, trattenendo un sorriso.

Si mette la mano davanti alla bocca per non ridere, e non posso fare a meno di esultare dentro di me.

- bene. Quindi era una strega, no? –

Annuisce, il sorriso che si rimpicciolisce di poco.

- si. –

- non ti stava molto simpatica, eh? – commento, come se non fosse ovvio.

- già – annuisce lui, tornando a guardare il suo latte con aria torva.

Dopo un momento di silenzio mi guarda incuriosito.

- non mi chiedi perché? – domanda, in un soffio.

- non sono fatti miei – rispondo io, con un’alzata di spalle.

A dir la verità, sapendo già il perché, non mi è neanche passato per la testa di chiedergli spiegazioni.

Mi guarda, un po’ sospettoso ma poi riprende la sua colazione con una strana espressione dipinta in viso.

Sospiro, grattandomi una guancia. Guardo il mio pane con la marmellata, mordicchiato a metà, indecisa se finirlo o meno.

Caspian sobbalza all’improvviso, quando dietro di lui compare il Dottor Cornelius.

- oh, Cornelius! Stavo proprio pensando di presentarla agli altri – sorride Caspian, ma so che stava pensando a ben altro. Qualcosa tipo lui, Susan e una camera da letto. Ho reso l’idea, no?

E non fate quelle facce lì, su. Ho quattordici anni, è vero, ma non sono scema. 

E sono anche una yaoista convinta, sebbene non possa leggere le rating rosso. Ma un giorno potrò! E a quel punto sarò in grado di conquistare il mondo! Buahah!

Ok. Colpa della prolungata assenza di manga. Non fateci caso.

Poi Caspian si volta verso di noi, sorridendo da un orecchio all’altro.

- ragazzi, lui è Cornelius, il mio mentore. Cornelius, loro sono Giulia, Holly, Giorgia, Silvia e lui è Re Edmund. Re Peter e le Regine sono quei tre un po’ più in là .. – li indica – ecco, li vede? –

L’uomo annuisce, accarezzandosi la lunga barba bianca. Borbotta qualcosa.

- si ferma con noi a fare colazione? – domanda a quel punto Caspian, facendo cenno verso il tavolo.

- no, grazie Caspian. È stato un piacere conoscervi – fa un lieve inchino e si dilegua.

Lui lo guarda con cipiglio interdetto poi torna a fissare noi e scrolla le spalle.

Dopo dieci minuti si alza e annuncia con aria solenne:

- vi voglio tutti alla Tavola di Aslan tra un’ora! –

Poi se ne va.

Arriccio il naso, indispettita.

La mia passeggiata nel bosco salta: come diavolo faccio a andare abbastanza lontano da qui, disegnare sull’albero, saltare addosso a questo e ritornare indietro, tutto in un’ora?

È impossibile!

Bah. Credo che mi accontenterò di leggere stesa nel prato qui di fronte e di fare “m’ama non m’ama” con le margherite.

Ah, mi sento patetica. Non faccio “m’ama non m’ama” dalla quinta elementare. Che poi, in quinta elementare non ne avevo certo bisogno, visto che il “fidanzatino” ce l’avevo già.

Ah, mi sento ancor più patetica di prima. Avevo il ragazzo in quinta elementare e ora che devo andare in prima liceo non so come approcciare.

Certo che è vero che col tempo si peggiora.

Sospiro, e i capelli mal raccolti mi cadono sul viso scompostamente.

Faccio un cenno di saluto a Edmund, prima di venir trascinata via da Giorgia, che dice di voler farmi assolutamente vedere la strana pianta che ha trovato a ridosso di un muro.

Bene. Anche la seduta di “m’ama, non m’ama “ salta. Possibile che non riesco a fare mai nulla per i fatti miei?

 

Chissà come mi ritrovo sempre ad essere trascinata in giro.

Ora, per esempio. Giorgia mi ha portato a vedere questa santa pianta (che a me è sembrata un arbusto piuttosto nell’ordinario, se non fosse stato per il colore dorato e il profumo non troppo gradevole che emana) che lei ha ribattezzato qualcosa tipo Puffilde, che credo sia un incrocio tra Puffo e Brunilde, ma quando si tratta di Giorgia non si sa ma.

Beh, è stata lì più di mezz’ora a raccontarmi di come l’ha trovata e blablabla.

Quindi?

Quindi ora siamo in ritardo, e mi sta trascinando verso la Tavola di Aslan credendo ancora che possiamo arrivare in tempo; io sono sicura che Caspian ci lincerà non appena varcheremo la soglia. 

Ecco, vedete (ormai parlo come se qualcuno mi stesse ascoltando. Vabbè, farò finta che un gruppo di fatine particolarmente interessate a me stiano seguendo questa serie di (s)fortunati eventi. Neanche gli orfani Baudelaire** avranno mai la sfortuna di avere amiche come le mie. Ogni tanto mi chiedo che ho fatto di male. ) io l’avevo detto, a Giorgia, che forse era il caso di andare, ma mi ha liquidato con uno sbuffo e un: “ma Giuggi, c’è ancora tempo!” .

Non riuscirò mai a fare quello che pare a me. È impossibile. L’ho già detto, questo, vero?

Come non riuscirò mai a saltare addosso a Edmund, ma credo che questa sia una questione diversa.

Giorgia spalanca la porta, e tutti si girano a guardarci, perché abbiamo bloccato Caspian a metà del suo discorso.

Edmund mi fa un cenno con la mano, sorridendo appena e rispondo con un sorriso leggermente troppo grande. Beh, magari non riesco a saltargli addosso, ma credo di potermi accontentare.

- siete in ritardo – sibila Caspian, e per un momento tempo sul serio che abbia intenzione di condannarci a morte. Una bella esecuzione pubblica, magari sul rogo, è proprio quello che ci vuole per concludere la serie delle mie vicende. Un impiccagione no, però. Non mi piacciono le impiccagioni. Mentre una ghigliottina mi ispira già di più. Fa tanto “Saga del Male”*** .

- eh, già – fa Giorgia, tutta giuliva. – ma, sai, ho dovuto assolutamente fare vedere a Giulia la mia pianticella. È così cariiina –

Si dondola sulle gambe, una mano ancorata al mio braccio. Caspian mi guarda interrogativo, e scrollo con fare esasperato il capo, alzando gli occhi al cielo.

- e poi non hai certo bisogno di noi. Fino ad ora ci hai vietato di fare alcunché – continua Giorgia, i fini capelli biondi che le ondeggiano alle spalle.

- sedetevi – dice sbrigativo, indicando i vari gradini e le sedie su cui tutti sono appoggiati. Sento Holly ridacchiare sommessamente, seduta sulla sinistra con Silvia e Lucy.

Sbuffo, mi scrollo di dosso Giorgia e punto decisa verso la direzione opposta, sedendomi in un angolino, appoggiata al muro.

Mi rannicchio lì, mentre Caspian riattacca a parlare. È inutile ascoltarlo, tanto a me non darà certamente qualcosa da fare.

Sbuffo, guardando il soffitto fatto di pietra.

- Holly andrà con Susan e Lucy a cercare Aslan. – dice e poso lo sguardo su di lui, incuriosita.

- Silvia darà una mano a Peter con i preparativi per la battaglia – continua e lo guardo ad occhi sempre più sgranati. Finalmente si è deciso a farci fare qualcosa anche a noi!

- Giulia andrà oggi pomeriggio con Edmund al campo Telmarino a portare la missiva –

Ok, se ho uno shock o un infarto o qualcos’altro e muoio sappiate che ho amato la vita. E che sono felice di essere morta così e non attraverso un’esecuzione pubblica.

Io. Edmund. Missiva.

Ok, sto per svenire.

- e Giorgia verrà con me, le spiegherò quello che deve fare. Potete andare. –

Mi alzo traballante.

Holly balza in avanti e mi afferra per un braccio.

- uhuh, la Giulietta va con Eddie. Chissà cos… – sussurra gongolante, al che le tappo la bocca con una gomitata. È l’unica cosa che la zittisce per un po’.

Edmund ci passa davanti velocemente, con Lucy alle calcagna che ridacchia per qualcosa di a me sconosciuto.

E Edmund le borbotta qualcosa di imbarazzato in risposta.

Questo si chiama “pressione psicologica”. Basta. Fuggo da qualche parte. Magari nel bosco per attuare il mio piano.

Lo farei sul serio se Holly non tenesse ben salda la presa sul mio braccio.

Giorgia ci raggiunge e s’abbranca al braccio libero.

- Giiiuggiiia. Sei feliiice? –

- smettila di allungare le “i” . mi dai fastidio. – borbotto contrariata, scuotendo il braccio a cui è attaccata.

Come se non bastasse arriva anche Silvia, che s’attacca alla mia vita e si fa praticamente trascinare.

- ooh, il sogno d’amore della Giu verrà finalmente coronaato – cinguetta, e vorrei tanto picchiarla ma è come se si fossero coalizzate contro di me.

Arrgh. Che diavolo di amiche ho?

- taci, idiota – ribatto piuttosto piccata.

- che modi sono, Giuggi? – fa, fingendosi offesa.

- tsk – borbotto con tono seccato, degno di Yu Kanda. Oh, oggi cos’è? Il “Yu Kanda Style Day”?

Vabbè.

- posso andare in camera o voi cretine avete intenzione di tenermi in ostaggio ancora per un po’? – sbraito, quando vedo che non hanno la minima intenzione di scollarsi.

Si lanciano un’occhiata d’intesa. Mi fanno paura quando si lanciano certe occhiate.

- ancora un po’! – ride Holly, mentre Silvia mi tira su di peso, e mi trascinano via correndo, sorpassando Edmund e Lucy che ci guardando perplesse.

- aiuuuutooo – urlo, ma devo sembrare poco convincente perché sto ridendo come una matta.

 

Sto camminando nell’erba alta, maledicendomi in tutte le lingue del mondo per aver rifiutato l’invito di Tarik a salire sulla sua groppa.

Il gigante è davanti a noi, e schiaccia l’erba, anche se al mio passaggio sembra tornare tutta su solo per farmi un dispetto.

Odio camminare nell’erba alta. Potrebbero esserci ogni tipo d’insetti e anche dei serpenti.

In più sono al buio, in quanto le stelle su là in alto sono si, belle, ma non troppo luminose.

Potrei inciampare, battere la testa su un sasso e morire.

Oddio, non ci voglio pensare.

Ed è già la terza volta, oggi, che penso di rischiare di morire. Bah.

Tarik, il centauro, si affianca al gigante, il cui nome per me è impronunciabile, e i due ridono.

Ovviamente Miraz ha accettato la sfida, e quindi il morale è alto. Non vediamo l’ora di arrivare per dare agli altri la buona notizia.

Edmund sembra un po’ pensieroso.

- Ed? – faccio, saltando una pozzanghera per non finirci dentro con i pantaloni di cuoio appena lavati.

- nh? – borbotta lui, sguardo puntato a terra e passo svelto.

- ma rispondi sempre a monosillabi? – protesto piccata, sciogliendomi quell’odiosa treccia in cui ho raccolto i capelli. Lui alza lo sguardo su di me, incuriosito.

- ti da fastidio? –

- parecchio. – sbuffo, mentre mi pettino con le dita per non sembrare troppo una pazza. – sembra che non mi stai ascoltando. –

- ma non stavi dicendo niente – mi fa notare lui, con un sorrisetto divertito.

Scrollo le spalle, indispettita.

- e chi te lo dice? Tanto non stavi ascoltando –

- ok,ok, hai ragione tu – si arrende, alzando le mani in segno di resa, mentre ride. Gli faccio la linguaccia.

Inciampo in un sasso, lanciando uno strillo sorpreso mentre cado in avanti. Sento lui che mi afferra per un braccio, cercando di trattenermi, ma trascino giù anche lui.

Aggraziata come al solito, eh?

Rotolo per un po’ nell’erba, ad occhi chiusi.

- stai bene? – sussurra da qualche parte sopra di me.

- eh? si, credo di .. – apro gli occhi e mi rendo improvvisamente conto che quel “da qualche parte sopra di me” era più un “a due centimetri dal mio naso”. Sussulto e finisco la frase in un soffio: - … si –

Ok, devo concentrarmi sulla respirazione, perché finisce che muoio asfissiata.

Prendo un bel respiro.

Ecco, così. Respira, Giu, respira.

- sicura? – mormora ancora e deglutisco a vuoto, sentendo il suo fiato così vicino alle mie labbra.

Ok, diciamocelo care fatine che si sono interessate alla mia storia: il mio cuore sembra aver deciso che deve uscire dal mio petto a tutti i costi. Lo sento che mi rimbomba nelle orecchie in un modo assordante.

- eh. eh.. si. T..Tu? – da dove diavolo mi esce la voce?

Che, in effetti, somiglia di più al miagolio di un gatto che esala il suo ultimo respiro che alla mia solita voce squillante.

- si, tutto bene –

Bene, fantastico. Felice per te. Ora, vuoi alzarti si o no prima che muoia di crepacuore? E perché diavolo mi stai fissando? Smettilaaaa …

Dio Mio, sto partendo alla grande.

Però è vero che potrebbe alzarsi. Non è propriamente una piuma neanche lui. Beh, magari un po’ più leggerino di Caspian è.

E potrebbe anche smetterla di fissarmi, perché mi vengono in mente un sacco di cose che è meglio censurare perché, magari, le fatine hanno figli minorenni, che non possono assistere ad una scena del genere.

Ora che ci penso, però, anche io sono minorenne. Evvabbè. La testa è la mia, e ci faccio i pensieri che voglio.

E poi l’erba inizia a pizzicarmi, e potrebbe esserci un insetto che mi vuole strisciare addosso proprio in questo istante e..

Oh.

Wow.

 Questa … non me l’aspettavo.

Beh, forse un pochino ci speravo. Ma pochino, eh!

Certo, niente più di un tocco soffice con le labbra, però..

Si rialza di scatto e lo guardo un po’ perplessa, ancora sdraiata per terra.

Mi rendo improvvisamente conto che se mi bacia un’altra volta potrei anche far finta di non essere stesa su un prato dove probabilmente ci sono diversi insetti che vogliono pungermi. E magari anche qualche serpente velenoso.

- scusa- borbotta, allontanandosi in fretta.

Me ne rimango ancora stesa, fissando il cielo in preda ad uno shock. Devo essere rimasta lì imbambolata per un po’, perché sento i suoi passi che si riavvicinano, incerti.

- ehi, hai intenzione di rimanere lì ancora per un po’? – borbotta, con tono imbarazzato e scoppio a ridere.

- che hai da ridere ora? – sembra quasi esasperato, mentre mi tiro su tenendomi la pancia per le risate.

Non riesco neanche a rispondergli, al che lui mi guarda imbronciato.

- si può sapere che c’è? – sembra quasi offeso. Cerco di calmare con scarsi successi le risate.

- nulla, nulla…  - scuoto la testa, sorridendo. Cerco con lo sguardo Tarik e il gigante, vedendoli già lontani.

Sento che sobbalza, quando gli afferro la mano, indicandogli i due.

- forse è il caso che li raggiungiamo, che dici? – propongo, sempre sorridendo.

Edmund mi fissa un attimo, con sguardo confuso, poi annuisce e prende a camminare.

 

Spalanco la porta della camera, facendo sobbalzare Holly, Giorgia e Silvia, tutte intente a mettersi la vestaglia da notte. Col cavolo che me la metto ancora, quella roba lì.   Stasera jeans e canottiera.

- Giuggiolottaa! – urla Giorgia, saltandomi addosso e atterrandomi.

Giuggiolotta? Questa mi è nuova …

- G.. Gioggi …- esalo io – n.. non è che ti togli, per piacere? –

Stasera sono stata schiacciata da fin troppe persone. Devo essere un ottimo cuscino, visto che tutti si ostinano ad atterrare su di me. 

Lei si rialza, sorridendomi da un orecchio all’altro.

Quel sorriso lì non è di buon auspicio. Soprattutto se diretto a me.

- Giulietta, com’è andata con Eddie? – fa Holly, con un sorrisino innocente.

Ah, me misera, me tapina! Iniziano le domande della Santa Inquisizione!

- punto uno: si chiama Edmund, Ed se proprio vuoi, non Eddie. Punto due: non siamo andati ad un appuntamento al buio, Holly, ma a proporre una sfida a quelli di Telmar, visto che, non so se l’hai notato, potrebbero farci a fette da un momento all’altro. 

Lei sbuffa con aria saccente, sventolando per aria la mano destra. Silvia scoppia a ridere, e io frugo soddisfatta dentro l’armadio, alla ricerca dei miei jeans e della mia canottiera verde-acqua scuro comprata da Tezenis prima di partire.

Forse, stasera, la Santa Inquisizione è alle Hawaii.

Estraggo vittoriosa la canottiera e i jeans, dal groviglio di vestiti che sono stati infilati lì dentro, iniziando a cambiarmi.

- Giu? – fa con aria disinteressata Giorgia, dopo che mi sono infilata con un sospiro appagato sotto le coperte.

- mm? – mugugno, rigirandomi alla ricerca della posizione giusta.

- non ci racconti quello che è successo? – continua, con lo stesso tono da finta indifferente. Sbuffo, chiedendomi se le migliori amiche servono solo a intromettersi nella tua vita privata quando non devono o se hanno anche un’altra funzione nascosta e che utilizzano di rado. O che non utilizzano affatto.

- cosa dovrebbe essere successo? – rispondo, con fare lagnoso, cercando di convincerle con il tono di voce che ho bisogno di dormire.

- bah, sai… - commenta Holly, con fare saputo – potrebbe … non lo so … averti detto qualcosa o .. –

- sisi, credici – la interrompo bruscamente, soffiando sulla candela che ho sul comodino.  Spengono sospirando anche le loro, e mentre scivolo nel sonno sento Silvia che ridacchia:

- non sfuggirai al terzo grado per sempre, Giul –

Mmm. Sa tanto di minaccia. Ma tanto la Santa Inquisizione è alle Hawaii, no?

 

* Yu Kanda è, per chi non lo sapesse, uno dei tre protagonisti del manga “D.Gray-Man” di Katsura Hoshino ed è particolarmente conosciuto per il suo carattere scontroso e per la sua incredibile bravura nel fare a fette chiunque lo irriti, cioè tutti. Bene. Ora, io so che a voi non ve ne può fregare di meno ma provo l’impellente voglia di raccontarvi di D.Gray-Man e quindi lo faccio. Potete passare all’asterisco successivo, se preferite.

Allora. Il manga è ambientato nel 1800 di un mondo parallelo, dove si sta svolgendo la classica lotta tra il bene e il male per la salvezza dell’umanità. Le due parti sono rispettivamente capitanate dal Vaticano e dal Conte del Millennio. Il primo credo lo conosciate tutti, il secondo è un grassone (presunto marshmellow mutante) con gli occhiali, che va in giro con un impermeabile giallo e un cappello a cilindro che cambia di volta in volta decorazione. Ah, e per muoversi usa Lero, uno strano ombrello parlante a forma di zucca, che deve trasportarlo in volo tipo Mary Poppins.

Il Vaticano, che ovviamente vuole salvare l’umanità, ha istituito un’associazione, chiamata Ordine Oscuro (lo so che fa tanto da cattivi, ma si chiama così), i cui membri sono gli Esorcisti cioè uomini con un potere speciale, donato loro dall’Innocence.

L’Innocence è una cosa troppo lunga da spiegare, chi è interessato vada a leggere il manga e capirà. Per ora vi basta sapere che ci sono due tipi di Innocence: Equipaggiamento e Parassita.

La prima va a formare un arma che solo il proprietario può usare, la seconda va a unirsi ad una parte del corpo dell’Esorcista stesso.

I tre protagonisti sono Allen Walker, Lavi the Bookman Junior e Yu Kanda. C’è chi conta anche Linalee Lee, ma secondo me non è poi così importante.

Il protagonista principale, quello a cui ruota attorno tutta la storia e che è perennemente nei guai fin sopra al collo, è Allen Walker, detto anche Moyashi ( ovvero “mammoletta”, così denominato da Kanda che, come ho già detto prima, è una persona mooolto gioviale xD). Viene spesso definito come un vero gentleman, mangia tanto, si fa una marea di problemi mentali grazia alla sua mania di salvare sempre tutti e ha un golem (ovvero un oggettino volante che serve a comunicare con l’ordine quando si è in missione) dorato, chiamato Timcampy.

Se andate a cercare il manga, lui è il ragazzino albino, con una cicatrice rossa sull’occhio sinistro e il braccio sinistro rossastro (o, in qualunque caso, non proprio nell’ordinario). Il suo braccio è quello che si definisce Innocence Parassita, cioè quando lui l’attiva il braccio prende la forma di una manona gigante, di un cannone o si stacca diventando una spada. Quest’ultima trasformazione arriva solo dopo che Tyki Mikk (uno dei cattivi che poi illustrerò) gli distrugge il braccio. Allen è anche un presunto Noah (cioè un cattivo), in quanto ha dentro di sé la memoria del 14°, il Noah che ha tentato di uccidere il Conte.

 

Lavi the Bookman Junior (soprannominato Baka Usagi –stupido coniglio- sempre dal nostro simpatico Kanda)è il mio amaaato *___* lui ha un passato leggermente particolare, in quanto ha avuto 48 personalità (Lavi è il 49esimo). Capelli rossi che sfidano le leggi di gravità, occhio sinistro verde, occhio destro coperto da una benda (non si sa ancora cosa diavolo c’è dietro, però) e Innocence Equipaggiamento, consistente in un martello che lui può ingigantire a piacimento. È un Apprendista Bookman, cioè una persona che assiste alle guerre per registrarle. I Bookman scrivono la storia e quindi devono essere imparziali. Di solito non diventano “soldati” e non partecipano agli eventi (si limitano a registrarli), ma nel caso di Lavi e Bookman (soprannominato amorevolmente “Panda-chan” o “Vecchio” dall’allievo, anche se va più di moda il primo xD)  sono entrati a far parte dell’Ordine come Esorcisti perché la guerra è, diciamo, sconosciuta al genere umano. (si. Questi combattono per gli uomini, e loro manco lo sanno).

Lavi inizia la sua carriera di Esorcista fingendosi un perfetto idiota, il solito tipo che fa le battute e che punzecchia i compagni, quello che, diciamo, risolleva un po’ il morale (se non ci fosse lui sarebbero tutti più depressi xD)  ma.. beh, finisce per diventarlo sul serio, man mano che si affeziona (cosa proibita dal regolamento dei Bookman. Il motto del Panda è: un Bookman non ha un cuore.) ai suoi compagni. Il che gli causa diversi problemi quando vanno nell’Arca, ma pace amen.

 

Oh, arriviamo al famigerato Yu Kanda. Lui è giapponese, capelli lunghi, neri e perennemente raccolti in una coda. Carattere tagliente, scorbutico e irritabile, Yuu-chan è il bersaglio preferito di Lavi, che adora chiamarlo con il nomignolo prima citato che tanto lo fa arrabbiare. Soprannominato da Allen, Bakanda (gioco di parole tra Baka –stupido- e Kanda, cognome del personaggio… no, i due non sono particolarmente affiatati xD) il moro ha un Innocence Equipaggiamento sottoforma di Katana e un passato decisamente sconvolgente e troppo difficile da spiegare. E andrei pure in spolier, se ve lo spiego.  

Per ora è anche l’unico ad essere riuscito ad accoppare un Noah, non senza un notevole sforzo da parte sua. Ma Yuu-chan può tutto!

Non adora particolarmente i finder (persone che lavorano all’ordine ma che non possono essere Esorcisti) perché li ritiene troppo deboli.

Mangia solo soba (piatto tipico giapponese) e Jerry, il cuoco dell’ordine, se ne lamenta spesso perché non ha mai provato uno dei suoi manicaretti. Per fortuna si rifà con Allen, che i suoi manicaretti se li mangia tutti, e anche la doppia porzione se c’è, grazie.

 

Passo ai cattivi che è meglio. I cattivi, meglio conosciuti come famiglia Noah sono 13 (si sono pochi, ma sono strapotenti), ma io conosco solo i primi 6, in quanto gli altri sono appena entrati in scena e mi risultano indifferenti. A parte Wisley, che se lo becco glielo cavo, quel diavolo di terzo occhio.

Il posto di Noah più forte se lo contendono Tyki Mikk e Road Kamelot, rispettivamente Noah del Piacere e Noah del Sogno.

Il primo è portoghese, strafigo (ma Lavi non lo batte nessuno) pelle ambrata, occhi dorati e capelli neri. Ha il potere di decidere cosa toccare e cosa no. ha tentato di strappare via il cuore ad Allen, gli ha distrutto il braccio sinistro e me l’ha quasi ucciso più di una volta. Anche Lavi, però un paio di volte in meno, in quanto Lavi è il bersaglio favorito di Road.

Road, ragazzina di 12 anni nell’aspetto, sembra essere la più vecchia tra i Noah. Gira sempre con un lecca-lecca in mano e ha un debole per Allen, infatti una volta l’ha baciato. Avreste dovuto vedere le facce di quelli dietro. Anche lei ha capelli corvini, pelle ambrata e occhi dorati (tutti i Noah hanno queste caratteristiche, facendo parte della stessa famiglia. A parte un paio che, come Jusdero, hanno i capelli biondi). Il suo potere consiste nell’aprire porte che attraversano i mondi e spedirci dentro gli Esorcisti (nel particolare: Lavi). Questi mondi sono un mix tra i ricordi del malcapitato e la sadica fantasia di Road. Non sono consigliabili come luogo di villeggiatura, ecco.

Subito dopo vengono Jusdero e Debitto, gemelli senza cognome, Noah del Legame. Jusdero è, come ho già detto prima, biondo e Debitto moro. A me piace molto di più Debitto, ma questi sono gusti. Hanno il potere di creare qualsiasi cosa vogliano se la pensano nello stesso istante e viene loro piuttosto bene. Quando s’incazzano veramente tanto ( e, indovinate? È successo) si uniscono, diventando una sola persona decisamente potente chiamata Jusdebi. Il povero Crowley è sopravvissuto per mera fortuna (Crowley è uno dei tanti Esorcisti che Allen e, in questo caso, Lavi recuperano. Più avanti Allen e Kanda troveranno Timothy).

Qui entra in scena Skin Boric, Noah dell’Ira ucciso da Kanda prima che potessero arrivarci informazioni approfondite su di lui, se non il fatto che ama (amava) i dolci. Uno dei tanti motivi per cui Kanda l’ha ucciso.

E poi c’è Lulubell di cui non mi ricordo il cognome. Francese, aria elegante, si trasforma spesso in un gatto che si accoccola sulle gambe del Conte (blah!). Noah della Lussuria ha la capacità di cambiare forma a piacimento.

Gli altri sono appena apparsi nel manga e mi ricordo solo Wesley, Noah della Mente e Cheryl (è un nome da femmina, ma è un maschio. Bah), padre adottivo di Road.

Ci sono anche gli Akuma (armi create dal Conte sfruttando il dolore delle persone per la perdita di un caro), Third (mezzi Akuma e mezzi Esorcisti che stanno dalla parte dell’Ordine) i Crow (tizi che uccidono Akuma anche senza Innocence) la Sezione Scientifica, Komui (sono rispettivamente scienziati e il Supervisore della Sezione Europea) e Link uno dei Crow che ha il compito di sorvegliare Allen perché ritenuto eretico. Personalmente non lo sopporto. Fosse per me sarebbe crepato in una di quelle innumerevoli volte in cui ha rischiato la pelle.

** non ditemi che non sapete chi sono gli orfani Baudelaire!

*** la Saga del Male è .. oddio, è difficile da spiegare! Mettiamola così: i Vocaloid sono cantanti virtuali giapponesi. Ce ne sono di diversi, tra cui Miku Hatsune, Rin e Len Kagamine, Megurine Luka che sono i quattro primi vocaloid usciti. Hanno poi acquistato successo anche Kaito, Meiko e Gachupo. Il 25 agosto è stata rilasciata la nuova Vocaloid, Lily. Tutti gli altri sono, diciamo, creati dai fan (come Teto). I miei preferiti sono i gemelli Kagamine (Rin e Len)

I vocaloid hanno la particolarità di cantare delle storie. In questo caso Rin e Len interpretano (cantando, ovviamente) la storia di questa principessa del regno dei mostri, che viene decapitata attraverso la ghigliottina dopo una ribellione popolare. Questo è quanto si capisce dal primo video, cioè “Figlia del Male”, cantato da Rin. (ci sono i video su You Tube, e li trovate sottotitolati in italiano. La Saga del Male è disegnata particolarmente bene, a parte il quarto e ultimo capitolo che non è della stessa autrice, sebbene sia bello) . nel secondo, video “Servo del Diavolo”, cantato da Len, si scopre che non è vero che la principessa è stata decapitata ma se volete scoprire come mai vi consiglio di andare a guardare il video. Il terzo capitolo “Regret Message” è cantato da Rin e il quarto “Re-Birthday” è cantato da Len.

Fine della fiera vi consiglio di guardarli. Sono veramente bellissimi.

 

 

Questo capitolo non è venuto particolarmente bene, secondo il mio modesto parere. Però sono riuscita a inserirci D.Gray-Man e Vocaloid, quindi un po’ fiera mi sento.

Grazie a chi ha inserito la storia tra i preferiti ( seguite ( ricordate. Thank you all!

Ringraziamenti a chi ha recensito:

 

 Kattiva97: ok, ammetto di aver rubato il nome Byron da Spiderwick, ma è troppo figo per un grifone. *__* e poi è come rendere un omaggio a Simon, il mio personaggio preferito. J

Uuh, si, io Miranda Kiss la stimo alla seconda! xD e troppo bella la scena del ballo, e quando parla con Chris (si chiama Chris, giusto?). il manuale, poi, è geniale. Quella dei pantaloni alieni mi ha fatto scompisciare dalle risate per una mezz’ora buona.

La mia storia preferita, però, rimane “La figlia dell’ammazza vampiri”. L’ho adorata.

Ed è un dittatore più o meno in tutte le storie, a quanto pare xD sarà un risvolto sconosciuto del suo carattere? ;)

Dei tuoi complimenti me ne importa eccome, e sono molto felice che la mia storia ti piaccia ^//^

 

 AlexJimenez: buooondì, cava J

Gli attacchi da fan-girl, prima o poi colpiscono, no? ;)

Sulla categoria di Edmund mi ritrovo a concordare con te: Ed è così figo che non può entrare a far parte della categoria dei comuni maschi. Bisognerebbe fare una sezione solo per lui xD

E si, me lo tengo volentieri così com’è *//*

Sono felice che la storia ti faccia ridere, e spero che continuerai a seguirmi :)

Peace, Love ‘n Edmund! <3

 

Eve_Cla84: meglio tardi che mai, giusto? Sono felice che la mia storia ti piaccia :D

Per me puoi anche incollarti come una sanguisuga, anzi mi fa un enorme piacere :)

Il tuo metodo di lettura somiglia tanto al mio, sai? Anch’io faccio così xDxD

Bene, siamo già in tre a concordare che il maschi usano solo l’1% del loro cervello. Potremmo fondare un club. xD e ci servirà anche un bel club pro - Miranda Kiss xD

Ed è sordo, e Giulia parlava piano in quanto non credo fosse consigliabile mettersi ad urlare xD però un minimo di udito da parte di Edmund sarebbe più che gradito. Infatti ho indetto la raccolta fondi per comprargli l’amplifon xD 

Oh, a me le recensioni lunghe piacciono (non a caso le scrivo anche io :D ) e hai recuperato alla grande!

* consegna tesserino di riconoscimento per i fan *

Kissu <

 

Spero di non aver deluso nessuno con questo capitolo. Alla prossima!

Smàck,

_ L a l a

   
 
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