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Autore: EffieSamadhi    20/09/2010    1 recensioni
La vita scorre "tranquilla", nella ridente contea di Hazzard. Boss cerca di arricchirsi a spese dei prorpi concittadini, Rosco lo spalleggia, zio Jesse distilla whiskey e Bo e Luke fanno lunghe scampagnate nei boschi in compagnia del Generale Lee. Normale amministrazione, dunque. Ma se Daisy decidesse di ospitare una vecchia amica alla fattoria?
Beh, indubbiamente Hazzard non sarebbe più così tranquilla...
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jennifer

Era una bella mattina di primavera nella contea di Hazzard. Daisy aprì la finestra con decisione, lasciando che l’aria fresca del mattino invadesse la stanza. Era in piedi già da mezz’ora, pronta per andare a prendere la sua amica alla stazione di Hazzard. Per fortuna aveva ottenuto un paio di giorni di permesso al Boar’s Nest, così avrebbe potuto passare un po’ di tempo con Jennifer, che non vedeva da molto tempo. E poi, chissà… magari avrebbe potuto trovare un po’ di tempo per passare a salutare Enos… era parecchio che non si fermavano a fare due chiacchiere.

Daisy scese in cucina e salutò lo zio Jesse e Luke, già seduti a tavola, con un bacio sulla guancia, poi si versò una tazza di caffè. In quel momento, Bo scese le scale a rotta di collo, irrompendo nella stanza con la stessa furia di un bambino la mattina di Natale.

“Allora, quando andiamo?”

“Che diavolo combini, ragazzo?” lo interrogò lo zio Jesse.

“Daisy, quando arriva la tua amica?” chiese il ragazzo, ignorando la domanda dello zio.

La ragazza sorrise, incrociando le braccia. “Beauregard Duke, non ci pensare nemmeno. Andrò io a prendere Jennifer.”

“Jennifer? È un nome incantevole… scommetto che lei è all’altezza del nome. Ti prego, Daisy, portami con te!”

“Non se ne parla, Bo. Starà qui per almeno una settimana, avrai tutto il tempo per guardarla. E poi, non sei innamorato di Mary Jane?”

“Oh, sai, ieri sera non è poi andata così bene” ribatté il biondo, gesticolando in maniera buffa.

“Sei terribile, Bo. Ma non cambio idea. È la mia amica, e andrò a prenderla io” sorrise ancora Daisy.

“Così si fa, Daisy!” si complimentò lo zio Jesse, prima di sorseggiare ancora il suo caffè. “Beauregard, tu vieni con me. Dobbiamo risolvere un problema con il distillatore.”

Bo sbuffò. “E va bene, zio Jesse.”

 

Un’ora più tardi, il treno in arrivo da Atlanta fermò nella polverosa stazione di Hazzard. Una ragazza non troppo alta né troppo minuta scese, trascinandosi dietro due valigie. Non era facile vedere attraverso la nuvola di polvere che si era alzata, ma presto riuscì a scorgere la persona che la stava aspettando.

“Daisy Duke!” esclamò, correndole incontro.

“Jennifer!” esclamò Daisy in risposta, accogliendola a braccia aperte. “Da quanto tempo non ci vediamo?”

“Tre anni, se non sbaglio. Non sai quanto mi sei mancata!”

“Anche tu mi sei mancata moltissimo, Jennifer. Insomma, scriversi non è come vedersi tutti i giorni” rispose la giovane Duke, allontanando la ragazza per guardarla meglio. “Accidenti, Jenny, diventi sempre più bella. Non credo che Bo e Luke ti riconosceranno!”

“Non mi meraviglierei, Daisy. L’ultima volta che sono stata qui avevo quattordici anni, e non ero esattamente una bellezza. In verità, ti confesso che non ho mai capito come facessi ad essere mia amica. Insomma, tu sei sempre stata così bella…”

“Oh, Jenny! Sai benissimo che l’amicizia non è questione di bellezza. Niente dovrebbe basarsi sulla bellezza.”

“Ma sì, hai ragione. Speriamo solo che vada meglio di dieci anni fa.”

“Non te lo posso assicurare. Insomma, Bo è sempre il solito ragazzaccio di un tempo, e Luke… beh, nonostante gli sforzi, finisce sempre con l’andargli dietro” rispose Daisy, prendendo una delle valigie dell’amica e avviandosi verso l’uscita.

“Come sta lo zio Jesse?”

“Sta benissimo, come sempre. È più in forma di noi” rise Daisy.

“E del resto della città che mi dici? È ancora tutto in mano a Boss?”

“Sì, e sta diventando sempre peggio. Ogni giorno se ne inventa una nuova. E Rosco continua ad andargli dietro come un cagnolino.”

“E… Enos? È sempre vicesceriffo?” domandò Jennifer con una punta di malizia.

Daisy arrossì appena. “Sì, ma… perché questa domanda?”

“Oh, così…” ribatté l’altra ragazza, scoppiando a ridere di fronte all’imbarazzo della giovane Duke.

“Su, andiamo. Alla fattoria non vedono l’ora di vederti!”

   
 
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