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Autore: Archangel 06     20/09/2010    2 recensioni
Virginia ed Ellen, di Helsinki, hanno ottenuto una borsa di studio per terminare il loro corso di studi con le lezioni di un luminare di Storia Vichinga in California, negli stati uniti. sono migliori amiche, ma nella vita di Ellen c'è un segretuccio da nulla che Virginia non sa, ovvero che Ellen conosce da vicino, molto da vicino i Children of Bodom, la sua band preferita... e che cosa succederà quando la band si troverà nei pasticci necessitando di un batterista? le aspetta un tour di completa follia... scritta a quattro mani da me e da Dark Dancer^^
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Ciclo Children of Bodom'
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“È la prima volta che passo il Natale fuori di casa… è un sacco di tempo che siamo in giro” osservò Virginia, mentre giravano per le vie di Madrid.

“Hai ragione” rispose Ellen, un po’ soprappensiero. Erano in cerca di un regalo per i ragazzi, e ne stava cercando uno speciale per Alexi, ma non aveva trovato niente che le piacesse.

“Voglio dire… Ellen, insomma! Mi ascolti? Dicevo, non ti manca la Finlandia? Mi sembra di essere un’esiliata… non che ci sia qualcosa di brutto, solo che ho nostalgia di casa… tu no?”

“Beh, si. Anche a me manca molto casa, però io sono abituata a questa vita da molto più tempo di te. ho cominciato a viaggiare con i Children da quando Henkka è entrato nella band… sai, dopo ci si abitua. Anzi, quando stiamo a Helsinki per molto tempo, mi sembra strano non dover dormire in albergo o in autobus, non cambiare città praticamente ogni giorno... però Helsinki è pur sempre Casa.” Virginia annuì.

“Ti è venuta qualche idea per il regalo ad Alexi?” Ellen scosse la testa, sconsolata.
“No… uffa, non so cosa regalargli, e Natale è fra tre giorni!” sbuffò.
“Potresti prendergli un braccialetto, come ho fatto io, no?” propose Virginia.

“No, ne ha già abbastanza… una collana? Non è il tipo… un cappello forse, a lui piacciono.”
“O una sciarpa… o che ne dici di un peluche?”
“Ma dai, non è il tipo! La sciarpa andrebbe bene, ma un pupazzo?” replicò Ellen ridendo.

“Beh, hai ragione” ridacchiò Virginia.
“Una sciarpa e un cappello con un ricamo? Hei, mi piace questa idea! Bella, ho deciso!” esclamò di punto in bianco Ellen, entrando con piglio deciso nel primo negozio di cappelli che trovarono.

***

“Stanza 206, Virginia ed Henkka. Stanza 207, Roope, Janne, Jaska. Stanza 208, Jari. Stanza 209… io ed Ellen” elencò Alexi consegnando le chiavi delle stanze. “Siamo stati fortunati, ci sono state un sacco di persone che hanno disdetto, quindi possiamo prendere un paio di camere in più…”
“Facciamoci una doccia e riposiamoci un po’ prima di dare il via alla festa… ricordatevi, ore 21.00, puntuali!” esclamò Henkka, fregandosi le mani al pensiero delle cibarie e dell’alcool in quantità che li aspettavano.

Alexi ed Ellen entrarono in camera, ed Alexi si buttò sul letto a pancia in giù, stiracchiandosi voluttuosamente.

“È un sollievo distendere le gambe dopo averle tenute piegate sui sedili tutto il tempo, non trovi?” esclamò, quando Ellen si sedette sul bordo del letto.

“Concordo pienamente…” disse lei cominciando a massaggiargli i muscoli contratti del collo e delle spalle, premendo con forza con i pollici.

“Mmm… sei bravissima, lo sai? Avresti dovuto fare la massaggiatrice” sospirò Alexi chiudendo gli occhi. “Se ti togli la maglia, posso anche estendere il massaggio… che ne dici?” Alexi non se lo fece ripetere due volte, e gettò la maglietta sul pavimento.
Ellen sorrise vedendo quanto Alexi si stesse rilassando: le parve quasi di sentirlo fare le fusa, come un grosso gatto giallo. Il cantante mandò un gemito quando le dita di Ellen raggiunsero un punto in cui i muscoli erano particolarmente contratti, ma subito si rilassò nuovamente quando la pressione e il movimento sciolsero i nodi di tensione. Stava decisamente andando in brodo di giuggiole.
“Ora non ti scandalizzare, ma devo salirti sopra per applicare una pressione maggiore…”

“Scandalizzarmi? Oh, figurati… piuttosto, non hai caldo?” replicò Alexi con un sorriso sornione. Ellen gli appioppò un lieve scappellotto sulla nuca, sorridendo a sua volta.
Sorprendendola, Alexi si girò sotto di lei, facendola finire sdraiata su di lui.
“Bacio?” chiese, sempre con quel suo sorriso seducente e intrigante. Lei non si fece pregare, e unì le sue labbra a quelle tenere del cantante. Ben presto il bacio divenne più profondo, e le lingue iniziarono a lottare.
Ben presto le mani di Alexi si infilarono sotto la maglia di Ellen, stringendo i fianchi e correndo poi lungo la schiena. Le rotolò sopra, e la guardò intensamente.
“Ellen… se non vuoi non ti obbligo…” mormorò abbracciandola. La ragazza poteva sentire il suo desiderio attraverso la stoffa dei pantaloni.
Prima di rispondere fece un profondo respiro, e si morse le labbra.
“Io… ho un po’ di paura” mormorò all’orecchio di Alexi “però… penso che sia giusto se… se lo facciamo. Dopotutto, è normale, no?” concluse con un lieve sorriso.
Anche Alexi sorrise, e la baciò teneramente. Da li in poi, cominciò l’intima esplorazione reciproca, tenera e frenetica al tempo stesso, dettata da un desiderio spasmodico di unione che Ellen non aveva mai provato per nessuno. L’unico momento in cui si separarono fu quando Alexi si alzò per prendere un profilattico, ma fu una separazione di brevissima durata.
Vennero interrotti dal bussare alla porta di Henkka che era venuto a chiamarli.
“Va’ via!” gridò Alexi, talmente perentorio che il bassista non poté fare altro che andarsene.
I sospiri, i gemiti e gli ansiti si intrecciavano e si rincorrevano nell’aria ferma.
Giunsero insieme al culmine, chiamandosi a vicenda.
“Ti amo” sussurrò Alexi, tenendola stretta a se.
“Ti amo anche io” disse Ellen, accoccolandosi contro il suo petto. Appagati, scivolarono nel sonno, tenendosi stretti.

***

“E mi dici che Alexi ti ha urlato di andartene?” sghignazzò Janne, già notevolmente in la con il tasso alcolico, prima di bere un lunghissimo sorso di birra.

“Esatto… sembrava anche parecchio incavolato” rise Henkka a sua volta, bevendo dalla bottiglia di vodka. Nemmeno lui poteva definirsi esattamente sobrio…
“O forse semplicemente non voleva essere interrotto…” quest’ultima constatazione maliziosa di Virginia scatenò una risata.
"Beh, un po' lo invidio..." ammise Henkka, con un'occhiata piuttosto esplicita a Virginia, che scandalizzata gli appioppò un ceffone sul braccio.
"Ahia! accidenti, non si può nemmeno scherzare!" esclamò Henkka, senza prendersela troppo.

***

Ellen si svegliò, con un brivido di freddo. Alexi, accidenti a lui, si era fregato le coperte. Allungò una mano, cercando a tentoni la coperta e il corpo caldo del ragazzo, con un mugugno.
“Ti sei svegliata? Scusa se ti ho scoperta, non sono abituato a dormire con qualcuno… in un letto matrimoniale, intendo” disse Alexi, coprendola subito e attirandola a se.
“Accidenti, sei gelida!” esclamò con un brivido, senza però accennare a staccarsi da lei.

“Beh, ci credo… mi hai lasciata scoperta per… quanto tempo?” ridacchiò Ellen, toccandolo vendicativa con i piedi freddi.
“Oh, non lo so… un bel po’ temo” rispose Alexi con un sorriso spostando le gambe. Tuttavia ben presto il corpo di Ellen cominciò a scaldarsi, chiuso com’era nel bozzolo caldo di coperte e carne.

“Ho fatto un brutto sogno…” mormorò Alexi, carezzandole il viso, seguendo con un dito la linea delle sopracciglia.
“Vuoi raccontarmelo? Andrà via, se lo racconti…”

“Beh… ho sognato che… che te ne andavi. E che io rimanevo solo. Per questo ti ho scoperta, volevo guardarti e… assicurarmi che tu ci fossi ancora” disse piano Alexi, portandosi, dopo vari contorcimenti, la mano di lei sul cuore. Aveva il battito leggermente accelerato.
“Perché me ne sarei dovuta andare? Non ha senso…”
“Oh, beh, è vero. Però i sogni di solito non hanno senso, no?” replicò Alexi, logico. “Comunque sia, quel sogno senso o non senso mi ha lasciato addosso l’ansia” concluse tenendola stretta a se.

“Beh, io sono qui, e non scappo” sussurrò Ellen. Alexi le baciò la fronte, e seguì col dito la linea delle sopracciglia, poi del naso, e delle labbra, passando poi sulla giugulare e sulla clavicola.

“Si staranno divertendo, gli altri” osservò Ellen indifferente.
“Oh, ma ci stiamo divertendo anche noi, no?” ridacchiò Alexi baciandola. “Oh, che stupido, me ne stavo dimenticando!” esclamò, divincolandosi dalle coperte e alzandosi dopo aver acceso la luce per cercare la sua tracolla. Ne estrasse un pacchetto, e tornò a infilarsi sotto le coperte.
“Per te… buon Natale” disse con un bacio.
“Oh, aspetta, anche io ho un regalo per te” esclamò Ellen alzandosi e prendendo il pacchetto.

“Apri prima tu” disse Ellen, tendendogli il pacchetto.

“Nossignora, prima tu” replicò Alexi.

“No, tu.”

“Niente da fare, lo apri prima tu!”

“Ma se te l’ho chiesto prima io??”

“Non importa, voglio che lo apri prima tu!”

“Uffa, apriamoli assieme allora!”

“E va bene…” Ridendo aprirono i due pacchetti, e ci fu una doppia esclamazione di gioia nel vederne il contenuto.
“Il cd Symphony of Enchanted Lands!!” esclamò Ellen, stringendoselo al petto.
“Un cappello con il ricamo!!!” esclamò Alexi, ficcandoselo in testa, nonostante l'effetto risultasse vagamente ridicolo visto che era completamente nudo.
“Grazie, è fantastico!” esclamarono all’unisono. Si fissarono interdetti per un attimo, poi scoppiarono a ridere.
Ci misero un po’ a smettere, e quando si furono calmati rimasero parecchi minuti a riprendere fiato.

“Grazie” disse Ellen, interrompendo il silenzio. “Era quello che mi mancava per averli tutti… grazie.”

“Grazie a te...Il cappello è fantastico, è come quelli che piacciono a me… dove hai fatto fare il ricamo?” sul fronte infatti spiccava in rosso la scritta “CoBHC”.

“Nel negozio dove l’ho preso. Sono contenta che ti piaccia… buon Natale” replicò con un sorriso.
Sul viso di Alexi si dipinse un sorriso sornione, che lentamente divenne lascivo.
“Oh, si, è decisamente un buon natale…” mormorò, avvicinando nuovamente le sue labbra a quelle della ragazza.



e un'altra delle cose da scrivere in lista è stata scritta. e ce ne sono ancora parecchie! ^^ speriamo che il capitolo vi piaccia... Sinceramente, non so se modificare il tag... dopotutto, la scena di sesso non è esplicita, ma comunque, non so. un consiglio è gradito XD
detto ciò, mi rituffo nella scrittura u.u au revoir!
   
 
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