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Autore: Risa_chan    20/09/2010    3 recensioni
“Allora, come sto?”
“Uh, ti sei tagliato i capelli... non è che se ne è andato pure il cervello?” chiese Sirius guardando il suo migliore amico con un espressione indecifrabile.
QUESTA FIC PARTECIPA AL PROGETTO "2010: a year together" indetto da ~ « Collection of starlight»
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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15 agosto


Note dell'autrice

Salve a tutti!
Nuova piccola storia per voi.
 E' stata scritta per il contest 2010: a year together  del  « Collection of starlight »

Parla dei malandrini  ad esclusione di Codaliscia.  Lo so, lui è uno di loro, ma destesto quel topo ripugnate  talmente tanto  che mi è difficile anche da citare. Fate finta che sia andato in vancanza.è_é
Ho finito.
spero che vi piaccia e le recesioni sono sempre molto gradite.
baci,
fanny87



15 Agosto

Teste pazze

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Prompt :171. « Uh, ti sei tagliato i capelli... non è che se ne è andato pure il cervello? »


Guardalo, è del tutto impazzito.”  
“E’ L’amore ,Sirius.”notò paziente Remus.
L’amore, come no, la peggior scusa che si potesse trovare  e che Remus propinava ad intervalli regolari. Non era possibile che l’amore potesse ridurti ad uno stato simile di idiozia, non poteva sconvolgere la mente delle persone. Proprio no.
“Mi stai dicendo che, l’amore rende idioti?” esclamò scandalizzato il giovane Black.
Remus, sospirò, e poggiò il giornale sul tavolo.
“Non sto dicendo che l’amore rende le persone idiote.Lo sai benissimo. James è innamorato e per questo si comporta diversamente dal suo solito. Francamente non mi sembra  così  tragico.”
“Ah, no? Siamo  qui insieme,  nei nostri ultimi giorni di vacanza prima del nostro ultimo hanno, e James che fa? Si ferma ad ogni vetrina che incontriamo per  specchiarsi e controllare  che i capelli siano in ordine!”
Erano seduti ad un tavolo del bar di Florian Fortebraccio, mentre aspettavano James, lontanatosi chi sa dove, a fare chi sa cosa.
Sirius non ci poteva credere, o non voleva crederci. Ma sapeva da un pezzo che quella di James non era una semplice cotta, una di quelle cose che ti prendono per capriccio.
Di Lily Evans era innamorato davvero.
Tuttavia, preferiva riavere il vecchio buon James, innamorato della Evans, ma sempre il suo migliore amico, non quel ragazzino insicuro e ansioso che si era ritrovato a fianco.
“Detta così può veramente sembrare … ”
Sirius lo interruppe:
“Remus, i capelli di James non possono stare in ordine. E’ un fatto scientifico, provato. James lo sa.  Non stare lì a spettinarsi ogni due secondi perché alla Evans da fastidio, è una cosa. Ma, fare così è assurdo!”
James era cambiato, e fin troppo anche;la cosa non gli piaceva per nulla. Aveva preso a chiedergli consigli tipo, cosa bisogna fare per conquistare una ragazza? Come mi devo vestire? Cosa devo dire?
James in tutti quegli anni non l’aveva mai fatto, mai una volta. James sapeva benissimo che non esisteva una tecnica vincente, che era una questione di personalità. Ci mancava solo che interrogasse i tarocchi, o qualche strano libro di pozioni d’amore, come una qualsiasi ragazzina di quattordici anni.
“E’ un momento, passerà. Siamo i suoi migliori amici ed è nostro compito stargli vicino sempre. Dobbiamo essere comprensivi ed aiutarlo.” Esclamò deciso Lunastorta.
Due ore più tardi, tuttavia, quando James tornò da loro, Remus non fu più così deciso. Iniziò a pensarla come Sirius: James aveva un urgente bisogno di un ricovero al San Mungo.
Era arrivato di corsa verso di loro, con un sorriso a trentadue denti e un nuovo taglio di capelli all’ultima moda, stando alla strega che aveva fatto quel... lavoro.
“Allora, come sto?”
 “Uh, ti sei tagliato i capelli... non è che se ne è andato pure il cervello?” chiese Sirius guardando il suo migliore amico con un espressione indecifrabile.
“Merlino, James … cosa hai fatto?” balbettò invece Remus.
“Ho solo tagliato i capelli. Perché come sto?”
“Te lo dico io come stai. sembri un cactus spelacchiato!” esclamò Sirius.
Era stato duro, e se ne rese subito conto, lo capì dallo sguardo offeso di James, dall’occhiataccia di Remus. Eppure, non poteva non sentirsi arrabbiato.
Avrebbe dovuto chiudere consiglio,evita dogli di fare una cosa simile .
“Scusami, sono stato un po’... brusco.”
“Solo un po’?”
“ Siete miei amici pensavo che mi avreste sostenuto.” Mugugnò James sedendosi nell’ultima sedia rimasta libera.
“Essere tuoi amici non significa necessariamente sostenerti in tutto ciò che fai, ma  sostenerti quando hai  ragione e non quando sbagli.”
“ James, hai fatto una stupidaggine. Non possiamo dirti:- va tutto bene-”continuò Remus.
“Ma …”
“James sei inguardabile.” Esclamò serio Remus.
James Potter non poté che capitolare e accasciarsi sul tavolino disperato e depresso.
“Non fare così, James …”
“Non ero convinto nemmeno io, ma poi mi sono detto cosa cosata provare? Idiota.”
“Lo puoi dire forte, amico. Però siamo maghi e possiamo risolvere il problema. Inoltre non siamo i migliori?”

Per sistemare i capelli di James ci volle un po’: pozioni varie per la cura dei capelli   e l’aiuto della paziente Signora Lupin.
 Per l’ora di cena, I capelli di James erano di nuovo spettinati e ribelli come lo erano sempre stati. James si sentì di nuovo se stesso.
La verità era che nemmeno lui si sentiva a suo agio con quel nuovo stile.
“ Ne avevamo già parlato, mi pare. Non importa tanto come appari, ciò che conta  è essere se stessi. E’ proprio questo che alla Evans piace, le persone sincere, aperte che  si mostrano per quello che sono, non chi si atteggia.”
“Te ne intendi proprio di donne, Sirius!”
“Nah…” rispose scolando le spalle.
“James sei sicuro che domani Lily verrà a Diagon Alley?” chiese Remus, ricordandosi del motivo per cui James aveva deciso di rinnovare il suo look.
“certo!  Ha un appuntamento con Mary.”
Sirius e Remus lo guardarono interrogativi.
“come lo sai?”
“Non ve l’ho mai detto? Mary è mia cugina di secondo grado.”
“Mistero svelato, ecco come fai a sapere tutti gli spostamenti di  Lily Evans.” Notò Sirius divertito.
Forse il suo James non si era perso per sempre, era ancora lì, che lo aspettava sghignazzando come un folle.
Mentre James chiacchierava allegramente con i genitori di Remus, Sirius tirò fuori dalla tasca dei pantaloni qualcosa che assomigliava ad una fotografia.
“Cosa hai da ridere ora?” chiese  Remus alzando un sopracciglio.
“Scusami, ma è così ridicolo!”
Remus prese la foto dalle mani di Sirius e si accorse che era una foto di James con quel taglio ridicolo di capelli.
“Sirius! L’hai scattata di nascosto?!” esclamò tra il riso e la disapprovazione.
“beh, mica mi potevo lasciar perdere un occasione così succulenta. Ricatterò James per la vita!”
Una risata simile ad un latrato  scoppiò dalla gola di Sirius.
E’ bella l’amicizia.
   
 
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