Credo di aver fatto la
pace finalmente con
te.
Non mi fa più rabbia
pensarti, al dire il
vero pensarti non mi suscita più alcuna emozione. Sei scomparsa, sei
solo
un’inutile fredda ombra dei miei ricordi. Hai smesso di tormentarmi la
notte.
Hai smesso di esistere per me.
Già, non esisti più.
Quando penso a noi mi
rendo conto di quanto
insulso sia stato il sentimento che ci legava, se ci ha mai legato un
qualche
sentimento. Scusami, ho cominciato a dubitare anche su noi.
Era vero quello che
esisteva tra noi? Era
solo abitudine? Credo che non lo saprò mai.
So solo che pensarti non
mi fa più male, non
sento più una fitta al cuore quando ti vedo per strada anche solo per
un
secondo.
Non vorrei mentirti
però, non vorrei dirti
che non c’è nulla di piacevole quando penso a te. Ultimamente riesco a
separare
i nostri ricordi di vita insieme, e non sono solo immagini spiacevoli.
Non
ricordo solo le orribili serate trascorse sotto la pioggia ad
inseguirti per
evitare che ti facessero del male, non ricordo solo i pianti che quando
mi
accorgevo che tu eri da un’altra parte ed io non potevo più
raggiungerti.
Ricordo anche i giorni
passati a giocare, a
inventarci il futuro, il nostro futuro. Quel futuro che ormai è
arrivato e che
non era come lo credevano.
Ricordo i ritorni da
scuola con la musica
alle orecchie e la voglia di scappare, di vivere appieno questa vita
che ogni
giorno di più ci avvicina alla fine.
Devo confessare che a
volte quando non c’è
nessuno, e posso smettere di fingere di essere qualcuno che non sono e
forse
mai sarò, ti penso e mi accorgo che quel silenzio che mi circonda
colpendomi
con le sue note stonate si dileguerebbe in un attimo se avessi la forza
e la
volontà di rincorrerti, di riportarti qui. Ma la verità è che non
posso, non
posso perché in me si è spezzato qualcosa, quel qualcosa che in un modo
che
ancora non so spiegare mi teneva accanto a te. Ora quel lungo seppur
fragile
legame è scomparso provocando quel vuoto che si è creato fra noi e che
non
andrà più via.
E credimi quando dico
che mi spiace, ma è
meglio così. Un giorno mi auguro lo capirai anche tu.