Cameron era seduta sul water, stringeva le ginocchia al petto e si dondolava avanti e indietro… Era sconvolta, non sapeva come fosse potuto succedere. Ricordava di aver bevuto molto, di aver ballato con House e poi più nulla… Buio totale. Dopo circa un’ora uscì dal bagno tenendo la testa bassa, il pensiero di incontrare gli occhi di ghiaccio di lui la terrorizzava… Il diagnosta stava per dire qualcosa quando… DRINNN DRINNN DRINNN Cameron sollevata alzò la cornetta del telefono C: Pronto? Ass: Buongiorno signorina, ho il piacere di informarla che si è liberata una stanza… Precisamente la numero 132 troverà le chiavi già infilate nella toppa. C: Grazie mille, arrivederci Ass: Arrivederci La dottoressa iniziò a recuperare tutti i suoi vestiti infila noli sbadatamente in valigia; House per un po’ la guardò perplesso poi disse H: Cosa fai? C: Si è liberata una stanza, mi sposto subito. H: Molto bene… Dopo che Cameron ebbe lasciato la stanza il diagnosta si fece una doccia, si cambiò e scese al convegno. Entrambi i medici seguirono quella routine per tutta la durata del soggiorno cercando di evitarsi il più possibile… Persino al ritorno erano riusciti ad ottenere posti separati. Dopo aver ripreso il lavoro al Princeton-Plainsboro tutto sembrava essere tornato normale ma quel distacco non era destinato a durare a lungo…