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Autore: tigrebianca1995    21/09/2010    2 recensioni
Severus Piton. Molti lo potrebbero descrivere come un uomo freddo, crudele e antipatico. Ma è veramente così? Perchè, allora, si comporta in questo modo? Se volete scoprirlo leggete :) Dalla storia: "I tuoi occhi, Lily. Mia dolce e amata Lily. Pensando a te, sento il mio cuore lacerarsi, la mia anima dilaniarsi, la mia mente supplicare, e un urlo sordo mi esce dalle labbra: Perdonami. Perdonami Lily per ciò che ho fatto, per ciò che ti ho fatto."
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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I suoi occhi, i tuoi.

I suoi occhi, i tuoi.

I suoi occhi color verde, verde speranza.

Già, la speranza che tutti vedono in lui per un mondo migliore.

Quei occhi sempre illuminati di un sorriso verso tutti. Tutti tranne me.

Lo capisco, infondo.

Sono io la causa della morte dei suoi genitori, sono io la causa del suo attuale presente.

 

Mi odia.

 

Lo posso notare quelle poche volte che inevitabilmente lo devo guardare negli occhi.

Verde. Verde scurito dal nero dell’odio.

 

Odio reciproco.

 

Esatto, anch’io lo odio, in parte.

Lo odio perché è la fotocopia di Potter, lo odio perché si comporta come quel’insopportabile del padrino, Black.

Ma lo odio soprattutto per i suoi occhi. I tuoi occhi, Lily.

 

Mia dolce e amata Lily.

 

E, pensando a te, sento il mio cuore lacerarsi, la mia anima dilaniarsi, la mia mente supplicare, e un urlo sordo mi esce dalle labbra: Perdonami.

Perdonami Lily per ciò che ho fatto, per ciò che ti ho fatto.

 

In questi anni ho cercato di riparare al mio enorme sbaglio.

Ho cambiato schieramento: sono dalla parte di Silente, ora. Dalla parte che tu volevi che io stessi.

Fin dalla tua morte mi sono sempre ripromesso di conoscere tuo figlio e di aiutarlo a crescere.

 

Non ce l’ho fatta.

 

Dalla prima volta che lo vidi ho sentito subito il dolore centuplicarsi.

 

Così mi sono difeso.

 

Tu sai come lo faccio, fin da bambino: mi sono chiuso in me stesso e ho respinto tutti. Mi sono perfino fatto odiare, per proteggermi.

 

Però, in realtà, non ho mai odiato veramente tuo figlio.

Fin dal primo anno che è venuto qui ad Hogwarts, l’ho sempre controllato; Ho sempre cercato di aiutarlo di nascosto; di seguirlo nella crescita.

Ha sempre dovuto affrontare molto..

Al primo anno ha rincontrato il Signore Oscuro.

Al secondo ha affrontato un basilisco.

Al terzo, pur di aiutare Black, si è quasi fatto uccidere dai Dissennatori.

Al quarto ha dovuto affrontare il Torneo Tremaghi e ha assistito al ritorno del Lord.

Al quinto si è diretto al Ministero e ha affrontato alcuni Mangiamorte.

E poi c’è stato il sesto anno.. per una volta sembrava andare tutto normale: la scuola, gli amici e la ragazza. Ma poi.. sono dovuto arrivare io.

Lily, mi devi credere, non avrei voluto ma l’ho fatto: ho ucciso Silente, l’unico che ha creduto in me.

Fu una sua richiesta, o meglio, un ordine.

Fatto sta che l’ho ucciso.

E tuo figlio era lì. Mi ha visto.

È stato esattamente in quel momento che ho potuto vedere davvero l’odio puro nei suoi occhi.

Quest’anno è stato diverso.. l’ho aiutato, forse per la prima volta, veramente.

E questo fatto ci porta a quello che sta succedendo: Voldemort mi sta per uccidere.

Pensa che io sia il legittimo proprietario della Bacchetta di Sambuco e, visto che la vuole comandare, mi deve uccidere.

 

Sono combattuto tra tre sentimenti: il terrore, la felicità e la riconoscenza.

Il terrore per la morte.

La felicità perché so che Voldemort si sbaglia: non sono io il proprietario della bacchetta. Ma bensì Draco Malfoy. Fu lui a disarmare Silente. Io lo uccisi solo in seguito.

Infine, la gratitudine. La gratitudine verso tuo figlio. Perché grazie a lui, grazie ad averlo aiutato che posso  redimermi.

Mi sono riscattato, Lily. In parte ho rimediato all’errore che ho commesso molti anni fa.

 

Il sangue mi sta sgorgando dalla  ferita sul collo; cerco di fermarlo. Ma ormai lo so: sto per morire.

Ad un tratto li vedo: i suoi occhi. Verdi.

Per la prima volta, anch’io li vedo di quel splendido color verde smeraldo, così simile al tuo. Non c’è odio, solo paura.

Con le ultime forze gli dono la cosa più preziosa che ho: i miei ricordi di te.

La ricompensa? Solo una cosa: poter morire mentre guardo i suoi occhi. I tuoi.

E così succede.

È solo un attimo, purtroppo. Le forze mi abbandonano. Muoio.

Ma muoio felice. Perché mentre sussede vedo la cosa che ho desiderato rivedere di più al mondo: i tuoi occhi, Lily.

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Giorno a tutti :)

Ennesima One-shot triste.. che ci devo fare, mi vengono tutte così.. ^-^

Questa volta il protagonista è Severus Piton mentre sta per morire e “parla” con la sua amata Lily. Povero il mio Sev.. :’(

Spero di essere stata chiara con quello che volevo trasmettere a voi lettori.

Se volete farmi contenta, lasciatemi una recensione. Così so se mi sono spiegata bene, se ci devono essere, secondo voi, frasi da modificare e se il mio messaggio vi è arrivato.

Grazie a chi ha letto e chi, in questo momento, si sta prestando a scrivermi un commento :D

Ciaoooo!!!! =)

   
 
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