Passi…
Un passo.
Un altro.
Destra.
Sinistra.
Destra.
Un altro passo.
Uno ancora…
Harry Potter camminava
lentamente in uno dei corridoi oscuri di quel maniero, facendo scivolare la
mano sulla parete… in parte per orientarsi in parte
per reggersi in piedi.
Un altro passo…
Ancora un altro…
Solo un altro…
E poi quello dopo…
Il rimbombo del suo
cammino si spandeva per tutto l’androne come un lieve tamburo.
Doveva raggiungere quella
stanza. Doveva.
Un altro passo…
Non doveva ascoltare la
propria stanchezza. Non aveva senso quell’inibizione. Non esisteva. Lui non era
stanco. Non stava per cadere a terra, no.
Un altro passo ancora…
Glie l’aveva
promesso. Glielo doveva.
“Giurami che non ti arrenderai Harry… giuramelo.”
“Te lo giuro, Ginny.”
Solo qualche altro passo…
La porta di fronte a lui
pareva così lontana… ma lui non era stanco. Le sue
membra non reclamavano riposo. Non reclamavano quel riposo.
Destra…
Sinistra…
Destra…
La porta si aprì con un
aspro cigolio, ma il buio non si dissolse. Anche la stanza al
di là della porta era buia.
- Sono qui. – disse con
voce opaca il bambino sopravvissuto.
- Vieni avanti, Potter… -
Un passo.
Un altro.
- Pensavo
non saresti mai arrivato. -
Harry rimase in silenzio.
- Pensavo che avresti
rinunciato, ma evidentemente mi sbagliavo. -
- Dimmi dov’è – disse soltanto il ragazzo.
- Non c’è. – rispose la
voce.
Un altro passo,
all’indietro questa volta.
- Che
significa? -
- Non c’è mai stata. La
tua dolce metà non è qui. –
Harry deglutì. La
stanchezza si fece più pesante.
- Dov’è?
– chiese con voce rotta.
- Di
fronte ad un camino acceso, i capelli mossi dal vento sottile, ad aspettare il
tuo ritorno. –
Harry non disse nulla.
Ascoltò il rimbombo delle sue ginocchia che cadevano a terra.
- Ginny ti sta aspettando
Harry. E’ ad Hogwarts, preoccupata per te che ancora
non torni. -
Un singhiozzo.
- Sei venuto qui per nulla. Stai morendo per nulla, Harry. Non ti senti
stanco? -
Un respiro profondo. –
Sì… -
- Infatti…è
inutile che tu resista ancora… una volta decidesti di lasciare la tua amata per
proteggerla da me giusto? -
Harry annuì.
- Invece alla fine sei tu
ad essere in pericolo a causa sua.... Buffo, non
trovi? -
Un respiro più profondo,
simile ad un singulto.
- Sei
stanco Harry. Rinuncia. Arrenditi…lasciati andare. -
“Giurami che non ti arrenderai Harry… giuramelo.”
“Te lo giuro, Ginny.”
- No. -
- No? – la voce si fece
più grave.
- Io non mi arrendo Ginny… non mi arrendo. –
Harry si alzò in piedi.
Un passo…
- …non mi arrendo… -
Un altro.
Destra…
- ….non mi arrendo… -
Sinistra…
- … per te… per loro… -
Destra…
- Io non mi arrendo. -
Un passo.
Un altro ancora.
Solo un altro…
E poi quello dopo.
Fine.
Ho scritto questa ff guidata
unicamente da una canzone… forse è per questo che ho
impiegato massimo un’ora per ultimarla. Forse non è un capolavoro, ma ho
provato molte emozioni mentre le parole comparivano su
questi fogli bianchi…
Spero sia stato lo stesso anche
per voi.
Dolceamara