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Autore: Haibara Stark    21/09/2010    7 recensioni
Sentii distintamente il suono delle ossa che scricchiolavano,mischiato al suono delle urla di quello che,un attimo prima,mi era parso l’essere più temibile che avessi mai visto.
E ciò mi preoccupava ancora di più. [...] « C- cosa…cosa stai facendo? » La risposta mi arrivò pronta e decisa nell’attimo in cui sentii i suoi denti affondare nella mia carne.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Walking in an Alternate Universe.'
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Quando aprii gli occhi,la mattina seguente,Jude non c’era. Mi misi seduto di scatto,constatando che ero completamente solo.
Il sole inondava la stanza e potevo distintamente osservare ogni dettaglio, anche il più piccolo granello di polvere che aleggiava nel vuoto. La vista era molto più affinata e anche l’udito non scherzava,visto che riuscivo a sentire due ragazze che parlavano allegramente per la strada.
Ma questo aveva poca importanza. Dov’era Jude?!

« Ti sei svegliato finalmente »

Sussultai. Lui mi guardava appoggiato allo stipite della porta,che conduceva al resto della casa,con aria impassibile.

« Alzati e datti una mossa! Mi stai facendo perdere tempo »
« Dove dobbiamo andare? »

Chiesi,cercando di non inciampare mentre mi sbrigavo a raggiungerlo.

« Niente domande »
 

*

 « Che stiamo aspettando esattamente? »

Si,detta a me l’espressione “niente domande” è solo aria buttata al vento.
Ma avevo un buon motivo per chiederlo: era da venti minuti buoni che stavamo fermi all’angolo di un marciapiede,mentre lui osservava un palazzo dall’altra parte della strada.

« Niente »
« E allora perché siamo qui? »

Chiuse gli occhi. Oh no,si stava innervosendo. Mai fare arrabbiare Jude,mai!
Li riaprì,ma non rispose.
Decisi che la cosa migliore fosse restarmene zitto – cosa alquanto difficile.
Continuai a guardarmi intorno,come avevo fatto fino a quel momento,sperando che si decidesse a muoversi.

« Lì è dove mi è stato detto che abita il mio amico »

Fermai lo sguardo su di lui.
Sconvolgente! Avrei scommesso che sarebbe passato almeno un quarto d’ora prima che mi parlasse di sua spontanea iniziativa.

« Suppongo che tu l’abbia già cercato qui »
« Già »
« E..? »

Si voltò a guardarmi,alzando un sopracciglio.

« “E” cosa? »
« “E cosa” ci facciamo qui?! »

Tornò a guardare di fronte a se.
Sbuffai. Stava incominciando a darmi sui nervi.
Perché questo vampiro mi coinvolgeva tanto? Qualunque cosa avrebbe fatto o detto io sarei rimasto con lui comunque. Ed in un certo senso non era proprio una cosa positiva.

« Stavo semplicemente riflettendo sul da farsi »
« Questa lunghissima riflessione a che conclusioni ti ha portato? »

Mi fulminò. Probabilmente stavo prendendo troppa confidenza per i suoi gusti.
Troppa confidenza?Io?! Ma se lui il primo giorno in cui ci siamo visti mi ha leccato e morso! Robert,smettila di dire idiozie!

« Sono arrivato alla conclusione…che voglio che anche tu vi dia un’occhiata »

Avete presente quando nei cartoni animati il personaggio si sbalordisce talmente tanto per qualcosa che la mascella gli tocca terra? Ecco. Quella è stata più o meno la mia reazione.

« Dici sul serio? »
« Ovviamente no » Alzò un sopracciglio « Certo che sono serio! Piantala di fare domande stupide »

Colpito e affondato.

*

 L’appartamento di quest’uomo era decisamente diverso da quelli in cui ero stato fino a quel momento.
Era molto ampio,come gli altri,ma totalmente arredato – con un gusto impeccabile aggiungerei. Nonostante facesse parte di un edificio,trovandosi all’ultimo piano,era formato da due livelli,congiunti da una scala a chiocciola.
Ovunque vi era l’ordine più assoluto,tranne che sul tavolo della sala da pranzo,dove vi erano sparsi un centinaio di fogli battuti al computer.

Jude era sparito al piano superiore,dove aveva detto si trovavano lo studio e la camera da letto,mentre io me ne ero rimasto lì,al primo piano,contemplando attentamente quelle carte,standomene comodamente seduto sul divano.

Non avevo mai letto niente di simile. Da qualunque punto di vista le guardassi,non ci capivo un’acca. Erano peggio della matematica e la fisica messe insieme! E,perché no,anche chimica.
L’unica cosa interessante che vi notai fu che alcuni di quei fogli erano accuratamente numerati e che alcune formule scrittevi erano evidenziate e,all’occorrenza,unite con frecce.
Sistemai tutto secondo la numerazione,li piegai e li infilai alla meglio nella tasca interna della giacca.
Mi alzai,iniziando a percorrere la stanza con passi lenti,guardandomi intorno e chiedendomi cosa diavolo avrei dovuto cercare.
Aprii una serie di cassetti e frugai addirittura nello splendido pianoforte a coda che si trovava vicino alla finestra. Niente.
Guardai d’istinto verso le scale,sbuffando. Jude pareva esse sparito nel nulla. Chi sa se aveva trovato qualcosa?
Tornai con lo sguardo al salotto e notai una libreria,leggermente nascosta  dall’angolatura del muro e la porta,che inizialmente mi era sfuggita. Iniziai a sfogliare tutti i libri possibili ed immaginabili,finché non trovai,tra le pagine di 1984 di Orwell,un post-it giallo:

Per J
In caso di necessità cerca Christopher P
Lui saprà aiutarti

M

Lo infilai nella tasca dei jeans,temendo di perderlo,e continuai la mia ricerca,scoprendo,con disappunto,che quello era l’unico indizio lasciatoci.
Decisi,allora,di raggiungere Jude. Il mio lavoro li l’avevo fatto,che senso aveva rimanervi?
Mi diressi verso le scale,ma una foto,incorniciata e messa in mostra su un mobile,attirò la mia attenzione.
Un uomo – presumibilmente la persona che stavamo cercando – era accovacciato sulla riva di un lago insieme ad un bambino di circa dodici anni:Jude.

« Ti lascio qui per lavorare e ti ri trovo a fissare fotografie? »

Mi voltai di scatto e mi ritrovai col suo corpo ad un palmo dal mio. Ma quando era arrivato??

« Scusami »
« Andiamo »

Si voltò,dirigendosi verso l’uscita.
Tentennai un attimo,per poi sfilare velocemente la foto dalla cornice.
Si,lo so che sono che non si fanno,ma fu più forte di me!
Comunque,la misi in tasca ed uscii velocemente,temendo di perderlo di vista.

Iniziai a scendere le scale dello stabile,cercando di stargli dietro.

« Sei riuscito a trovare qualcosa? »
« Ma tu sai fare solamente domande? »

Sbottò.

« Sai com’è…Se gli altri non parlano spontaneamente… »

Si bloccò di scatto,fermando anche me con un gesto del braccio.

« Cosa- »

Si portò l’indice alle labbra,invitandomi al silenzio.

La sua espressione era diventata dura:le sopracciglia erano corrucciate e le labbra serrate,mentre cercava di individuare qualcosa che gli sfuggiva.
Lo guardai attentamente,non capendo immediatamente qual’era il problema.
Poi lo sentii. Era un profumo dolce e inebriante,che mi fece rabbrividire. Ma,mischiato ad esso,c’era l’odore di qualcosa di aspro,totalmente dissonante dal primo.

« Jude » Sussurrai. « E’ sangue? »
« Si »
« Ci sono degli umani,quindi »
« Non si tratta di persone. Altrimenti non vi sarebbe questa nota pungente che ne altera l’odore. Sono vampiri »
« Ma non ho mai sentito un odore simile addosso ad un vampiro »
« Perché non hai mai incontrato i così detti Bloody Vampires »
« Fammi indovinare: sono quelli che si nutrono esclusivamente di sangue? »
« Complimenti. Allora ce l’hai un cervello! »
« Farò finta di non aver sentito… »

Un sibilo assordante ferì l’aria e una freccia andò a piantarsi nel soffitto,passando per la tromba delle scale. Attaccata all’arma vi era una corda,che iniziò a scorrere velocemente,come se si stesse riavvolgendo.
Rimasi a guardarla,sconvolto,finché davanti a noi comparve una donna,che saltò e si appollaiò sulla ringhiera,staccando di colpo la freccia dal soffitto,facendola rientrare nella balestra da cui era stata lanciata.

Aveva i capelli biondi,legati in una lunga coda,ed indossava abiti che la facevano sembrare appena uscita da Matrix . Ci sorrise.

« Bene bene. Tu devi essere il beneamato Jude »

Disse melliflua,alzandosi in piedi.
Lui rimase in silenzio a contemplarla,senza far trasparire minimamente le sue emozioni.
Dal canto mio,doveva vedersi benissimo che ero intimidito!

« Ehi,Johnny! Abbiamo trovato il figliol prodigo »

Gridò. Di risposta,iniziarono a sentirsi dei tonfi,che si facevano sempre più vicini. Con molta probabilità stavano saltando di pianerottolo in pianerottolo,senza l’ausilio delle scale,per raggiungerci più in fretta.
Se lo state pensando: in quel momento non era ganzo per niente!

Dopo non molto,in fondo alla rampa in cui ci trovavamo,apparve un uomo – un bell’uomo,per la precisione. I suoi occhi penetranti brillarono alla nostra vista.

« Jude Law » Disse soddisfatto. « O preferisci essere chiamato Jude Caine? »
« Law va benissimo » Rispose freddamente.

Johnny – così si chiamava - sorrise.

« E’ un vero piacere incontrarti. Scommetto che sei qui per lo stesso motivo per cui vi siamo noi »
« Ne dubito »
« Oh. Allora il tuo amichetto non ha addosso le carte che stiamo cercando »

Ingoiai a vuoto. Possibile che i vampiri vedessero anche oltre gli oggetti e non mi fosse stato detto?!

Jude si voltò verso di me,interrogativo,ed io ricambiai con uno sguardo alquanto eloquente.

« Ti sbagli »

Esordì,tornando con gli occhi sul vampiro,il quale si mise a ridere.

« Io non credo proprio »

Iniziai seriamente a preoccuparmi. Solo il fatto che quell’altra,in piedi sulla ringhiera, avesse una balestra la diceva lunga,visto che Val ed Ewan mi avevano detto che quella era un’arma della PAAV. E poi quel Johnny non aveva esattamente un’aria rassicurante.
Forse avrei dovuto impormi e chiedere molte più spiegazioni a Jude sulla faccenda,prima di andargli dietro come un cagnolino…

« Io invece credo che tu ti sopravvaluti »

Mi prese lentamente per un braccio. Cercai il suo sguardo,ma era troppo intento in quello che stava facendo.
Il sorriso di Johnny divenne una smorfia.

« Potrei dire la stessa cosa di te » Pausa. « Ti consiglio vivamente di darmi quei documenti »
« Non ho nessuna intenzione di farlo »

L’altro incominciò ad innervosirsi.

« Non credo che tu ti sia bene reso conto con chi hai a che fare »
« Oh,si,invece.
Johnny Depp e Keira…Knightley,giusto? »

Sorrise,strafottente,verso di lei.
Depp salì un gradino verso di noi.

« Voglio quelle carte,Law! »
« Perché non te le vieni a prendere? »

Sgranai gli occhi,voltandomi verso di lui.
Cazzo,quei documenti li avevo io!!!

Depp era furente.
Si rivolse alla Knightley.

« Uccidili! »

Fu un attimo. Nel momento in cui la vidi imbracciare la balestra,Jude ci lanciò - letteralmente – contro la finestra che stava dieci gradini sotto di noi – uno più,uno meno.
Mi sono chiesto più volte come feci ad atterrare in piedi dopo aver volato  per una ventina di piani,così,senza preavviso. Ed ogni volta mi viene in mente Ewan.

« Siamo come i gatti. Atterriamo sempre in piedi »

Appena toccai suolo,Jude,che continuava a tenermi per un braccio,mi spinse in avanti,facendomi evitare per un pelo una freccia mortale.
Alzai istintivamente lo sguardo verso la finestra,ormai distrutta,e vidi Keira prendere la mira.

« Corri,idiota! »

Mi sentii prendere per mano e strattonare violentemente. Cominciai a correre più velocemente che potevo,continuando a mantenere salda la presa in quella di Jude.

*

 « Credo che tu mi debba qualche spiegazione! »

Avevamo corso all’incirca per cinque isolati prima di fermarci. Ed ora eravamo lì,seduti sulla panchina di un parco che non avevo mai visto in vita mia.
Lui si voltò verso di me,apatico. Ero abbastanza incazzato con lui!

« Spiegazioni? »
« Si,spiegazioni! Mi hai fatto quasi uccidere! Cazzo,Jude,quei documenti li avevo addosso io! »
« Avresti potuto dirmi di averli presi! »
« Non ne ho avuto il tempo! Tu invece  avresti potuto dirmi che c’era la possibilità che dei vampiri psicopatici tentassero di ucciderci! »

Stavo urlando,ma non me ne importava.
Fan culo l’appunto di non far arrabbiare Jude! Non sarò un genio,ma farmi trattare da zerbino no,questo non mi va!

« Hai ragione »

Rimasi interdetto.

« Ho ragione? »
« Hai ragione. Il fatto è che non sono abituato ad avere gente fra i piedi »

Rimasi scioccato. Era riuscito a stupirmi due volte in un giorno.

« Comunque non credevo che li avremmo incontrati »
« Grazie al cazzo! Ma sapevi che cercavate la stessa persona! »
« Sinceramente no »

Ci guardammo per un attimo. Io più confuso che altro e lui estremamente soddisfatto.

« Il nostro caro Depp ha avuto la gentilezza di farci capire l’importanza di quelle carte. Fammi vedere »

Le tirai faticosamente fuori dalla tasca – ce le avevo infilate a  forza – e gliele passai.
Si mise a sfogliarle.

« Tu sai di cosa si tratta? »
« No »
« No? »
« No. Sembri sorpreso »

Lo ero. Credevo che almeno lui sapesse su cosa stesse lavorando quell’uomo,visto che erano così legati.
Il mio silenzio parlò per me e lo fece sorridere.

« Chi sa,magari riusciamo a trovare qualcuno di fidato che riesca a decifrarli »

“In caso di necessità cerca Christopher P”

« Accidenti! »
« Che c’è?! »

Frugai nelle tasche fino a trovare il post-it.

« Stavo dimenticando questo »

Me lo prese dalle mani e lo lesse.
Vidi le sue labbra distendersi sempre di più.

« Stupido vecchio »

Non disse altro e fra noi calò il silenzio,accompagnato dai suoni del parco.

« Vuoi dirmi chi è questo M ? »

Batté un paio di volte le dita sulla superficie in legno della panca e tornò con lo sguardo su di me,dopo averlo fatto vagare nel vuoto. Dio,come mi erano mancati i suoi occhi.

« Quando ero piccolo non ho avuto una vita facile. Io e mia sorella eravamo orfani di madre e nostro padre non era il genitore che si sarebbe potuto augurare ad un bambino. Ci picchiava ed io,che ero il più piccolo,mi sentivo totalmente impotente »

Pausa.

« Poi incontrai Michael. Era  premuroso,affidabile,gentile. Tutte qualità che per me erano assolutamente perfette in uomo adulto e che mio padre non aveva.
« Ci incontravamo sempre davanti alla chiesa del mio quartiere. Non ho mai saputo il perché. E’ buffo avere come punto di incontro con un vampiro un luogo sacro,non trovi? »

Mi guardò ed io mi limitai ad annuire leggermente.

« Gli raccontavo sempre cosa accadeva a casa e lo pregavo di portarmi via con lui e di trasformarmi. Ma ero troppo piccolo e vivere per il resto dei tuoi giorni nel corpo di un dodicenne non è certo il massimo.
« Una notte,mio padre tornò a casa ubriaco e picchiò Natasha talmente forte da farle perdere i sensi. Cercai di difenderla,ma finii sbalzato contro un mobile e tutti i miei sforzi furono inutili. Non ricordo bene cosa accadde dopo,ma sono certo di aver visto Michael entrare in casa e togliere la vita a mio padre.  
« La mattina seguente mi svegliai in ospedale. Mia sorella non ce l’aveva fatta e quel figlio di puttana si trovava all’obitorio. Ero rimasto solo. O almeno fino a quando scoprii che nei documenti medici non risultava il mio nome,ma quello di Jude Caine.
« Michael mi aveva portato lì spacciandomi per suo figlio e loro vi avevano creduto. Da quel momento non ho più vissuto nello stesso luogo per più di un anno e sono cresciuto col desiderio che mi trasformasse perché volevo assolutamente essere come lui.
« Ma io non ero come lui. Io non sono come lui. Comunque,come vedi alla fine ho raggiunto il mio scopo e tre anni fa abbiamo preso strade diverse: lui vuole cambiare il mondo,mentre io voglio solo vivere per me. Quando ho deciso di tornare da lui,dopo un lungo peregrinare,ho scoperto che si era trasferito a New York e che non si avevano più notizie di lui »

Inclinò leggermente la testa e mi regalò un sorriso sghembo.

« Il resto lo sai. Di Depp e quelle carte non ne so più di te »

In quel momento,mentre mi raccontava della sua vita,non mi era parso il Jude che avevo conosciuto. Era stato tutto il tempo assorto nei suoi ricordi,con un ombra di malinconia e tristezza sul volto e nella voce.
Gli sorrisi e azzardai a posare una mano sulla sua.
Intrecciò le dita con le mie e rimanemmo in silenzio,mentre anche questo giorno si accingeva a morire.

 

 

 

 

 

 

 

 

*Indossa l’elmetto e prende lo scudo*

Non riesco a credere di averlo finalmente finito XD
Questo capitolo è stato più travagliato del previsto ù__u
Sono veramente costernata di avervi fatto attendere così tanto,ma ho avuto un blocco dello scrittore grosso come una casa e allora mi sono totalmente concentrata sull’altra fan fic.


Dedico questo capitolo a Barbara,che mi ha aiutato a superare anche questo ostacolo,e a Ilaria,che è l’unica di cui temo veramente le minacce XD
Vi adoro


Grazie a tutte coloro che hanno letto e/o recensito.
Scusate se non vi rispondo e ringrazio singolarmente,ma sono di fretta ù___u
“Pure di fretta?” Direte voi. Eh si,sono un’autrice terribile. Vi faccio aspettare e poi non vi do nemmeno un po’ di soddisfazione. Sono pessima U///U

 

Sono entrati nella storia:

Johnny Depp
Keira Knightley

E….tadan!

Michael Caine!

Per chi non lo sapesse: ha interpretato Alfie nel film originale del 1966,che è stato poi interpretato nel 2004 da Jude.
I due attori hanno recitato insieme nel 2007 in Sleuth – Gli insospettabili, remake del film del 1972 ,dove Jude interpreta nuovamente un ruolo che è appartenuto a Caine da giovane.

Se vi state chiedendo dove avete visto questo attore,fra i suoi film più recenti ci sono Batman beginins, Il cavaliere oscuro e The Prestige.

Ora scappo sul serio.

Grazie di aver letto fin qui.
Spero di non avervi deluso ù______________u

 Baci!

  
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