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Autore: Leonhard    21/09/2010    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Light avesse vinto la partita con Near? O meglio, se avesse tenuto la bocca chiusa, davvero non avrebbe incontrato altri avversari? Prima fanfic su Deathnote, siate clementi.
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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  1. Shinigami

 

 

J, guardando le foto del quaderno e quelle delle pagine, non riuscì a credere che era stato così facile. Dato che il secondo Elle gli aveva spedito le foto senza discussioni, era logico pensare che non avesse nulla da nascondere e che quindi non fosse Kira. Doveva quindi pensare che la regola dei tredici giorni fosse vera? Non aveva prove per confermare il suo sospetto, ma neanche per provare la veridicità e difficilmente se le sarebbe procurate, a meno che...

Senza perdere un minuto, si mise in contatto con Elle.

"Jey" rispose la voce dagli altoparlanti. "Come posso esserti utile?".

"Vorrei che mi spediate il quaderno" disse.

 

Light, a quella richiesta s'insospettì.

(Se gli spedissi il quaderno potrebbe scoprire che la regola dei tredici giorni è falsa) pensò. (Inoltre...). "Ti abbiamo spedito le foto di ogni singola pagina scritta".

"Sono le pagine vuote che mi interessano" rispose. Il ragazzo non capì.

(Le pagine vuote? Ma che sta dicendo? È impossibile capire qualcosa dalle pagine vuote: cosa spera di ottenere? Anche se contasse la pagine, non arriverebbe a nulla...

"Per me, l'ideale per catturare Kira sarebbe averli entrambi" continuò la voce contraffatta del detective. "Ma credo che riuscirò a fare qualcosa anche solo con il vostro. Al momento qualcuno detiene la proprietà?".

"No, nessuno...".

"In tal caso, non dovrebbero esserci problemi, no?".

"Non mi è chiaro cosa vuoi farne".

"Wow! Il grande Elle che non sa che pesci pigliare!" commentò J. "Non preoccuparti, non intendo usarlo nè distruggerlo. Voglio solo supervisionarlo".

(Quasi sicuramente Ryuzaki ha segnati tra i suoi dati qualche nome) pensò Light. (Perciò non posso spedirgli quello di Misa altrimenti i sospetti sul mio conto arriverebbero ad un record. Per contro, non mi fido molto a lasciarlo solo con Ryuk: lui è neutrale, per cui se Jey gli farà qualche domanda, lui risponderà...). Si rilassò, lasciandosi cadere sullo schienale della sedia. (Beh, al massimo potrà scoprire che la regola dei tredici giorni è falsa. Quella regola, ormai, non mi serve più. Inoltre, non vedo cosa potrebbe scoprire, con un quaderno solo...). "E va bene, Jey: ti spediremo il quaderno".

Dall'altro lato della cornetta, il ragazzo sorrise: non ci era arrivato. Perfetto. Del quaderno non sapeva cosa farsene: era di chi sarebbe arrivato assieme a quello, che aveva bisogno.

 

"Piacere, mi chiamo Daniel Jam" si presentò il ragazzo. Ryuk, con una sghignazzata, gli disse il suo nome.

"I miei complimenti" disse. "Sei comparso in rete mondiale con il tuo vero volto ed il tuo vero nome: devo pensare di avere a che fare con un eroe...o con un pazzo? Senti, hai mica una mela?". La frase dello Shinigami lasciò Jey spiazzato: il suo vero nome? Come lo sapeva? Lanciandogli una mela, glielo chiese.

"I miei occhi" disse la creatura, sbranando il frutto. "Gli occhi dello Shinigami possono vedere il nome e la durata vitale di una persona solamente guardandola in faccia".

(Hai capito il secondo Kira...) pensò il ragazzo, accendendosi una sigaretta. Prese il quaderno e lo sventolò davanti al Dio della morte. "Il fatto che è possibile avere gli occhi dello Shinigami anche se non c'è scritto nulla sulle istruzioni per usare il quaderno mi porta a pensare che ci sono molte più cose che si possono fare...sbaglio?".

"Assolutamente no" rispose lui. "È possibile uccidere in molti modi e maniere diverse".

"Allora rispondi: è possibile uccidere scrivendo solo su una pagina di questo quaderno o anche solo su un pezzo di carta?".

"Ma certo: anche un frammento strappato, se proveniente dal Deathnote, conserva tutte le capacità dello stesso".

"Capisco...". Nella mente di J, stavano sorgendo sospetti, domande e risposte in rapidissima successione. "È possibile disfarsi del quaderno?".

"Certamente. Ma quando ciò avviene, i ricordi relativi ad esso svaniscono". Gli occhi del detective mandarono un lampo.

"E si riprendono solo quando la stessa persona ne rientra nuovamente in possesso?" chiese.

"Basta che il precedente proprietario lo tocchi ed i ricordi torneranno, ma solo finchè manterrà il contatto con il quaderno" rispose Ryuk, studiandolo con i suoi grandi, inquetanti occhi.

(Ma bene...) pensò. (Direi che l'ipotesi che Light Yagami sia Kira è giusta al settantasei per cento...). "Un'ultima cosa...è possibile diventare immuni al Deathnote?". Ryuk non rispose. Continuava a scrutarlo con occhi vagamente divertiti, chiedendosi dove volesse andare a parare.

"Non te lo so dire con certezza" rispose infine. "Nel mio mondo gira voce che se una persona scrive in modo errato il nome di una persona conoscendone il volto per quattro volte, il quaderno perderà efficacia su di esso...ma sono pettegolezzi, non so dirti se è vero...".

"Capisco..." replicò J. Prese un grosso cesto di mele e lo mise sul tavolo. "Se ne vuoi, serviti pure...".

Guardando lo Shinigami ingozzarsi di mele, pensò che il tempo dedicato a quello Shinigami avrebbe fatto in modo che Kira stesso gli provasse la sua identità: tutto stava solo nel modo in cui si sarebbe procurato le prove.

Quando sarebbero stati faccia a faccia, lui e Light Yagami, sarebbe stata null'altro che una scommessa. Si sorprese a pensare e scosse la testa: non aveva più bisogno di pensare. Chiamò Elle e gli annunciò che gli avrebbe spedito nuovamente il quaderno, dal momento che non gli serviva più a nulla.

 

Quella sera, Light, chiuso nella sua camera, studiò un modo per scoprire il nome di J. La sua presa su di lui, se c'era, era talmente debole che poteva a malapena percepirla. Era una cosa che lo metteva in agitazione: non riusciva a prevedere le sue mosse perchè non riusciva a capire se si era già mosso verso di lui o se stesse ancora brancolando nel buio. Sicuramente, aveva fatto domande mirate a Ryuk e lui gli aveva risposto la verità, dato che era neutrale. Quindi, sapeva che la regola dei tredici giorni era falsa, che si poteva uccidere anche con un pezzo di quaderno e che si perdevano i ricordi quando si cedeva il Deathnote, per poi recuperarli toccandolo. Sorrise perfidamente.

(Sei stato stupido, J) pensò. (Tutti i dati che hai raccolto ti hanno fatto capire che Kira sono io. Ma se avessi avuto anche gli appunti di Near, saresti venuto a conoscenza dell'unico, fatale errore che ho commesso: l'esistenza di Teru Mikami e la morte di Takada. Quello sarebbe stata la tua prova ed io avrei perso. Per colpa della tua decisione, morirai. Devo solo pazientare finchè non lo avrò davanti...

(E va bene, J. Se tu sei sceso in campo, non tradirò le tue aspettative, nè ti mancherò di rispetto: comincerò a fare sul serio anche io).

 

ED ECCO CHE LA SFIDA SI FA SERIA. ORA CHE LIGHT E' ENTRATO IN GIOCO, COME ATTACCHERA' J?

SCUSATE IL RITARDO, MA QUEST'ANNO HO L'ESAME A SCUOLA E DEVO METTERMI A STUDIARE. PORTATE PAZIENZA, SCRIVERE UNA FIC SU DEATHNOTE NON E' SEMPLICE COME SCRIVERNE UNA SU FINAL FANTASY...

A PRESTO IL PROSSIMO AGGIORNAMENTO (promesso!)

   
 
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