Teneva stretto a se un piccolo arcobaleno sottoforma di sorriso.
Vagava per quella città intossicata dall'odio,
cercando quel qualcuno degno di uno spiraglio di felicità,
o di un semplice desiderio capace di aprire il mondo.
Trovò quella ragazza su una panchina rotta,
come il sorriso di chi la occupava.
Lei alzò quel suo viso stanco di sperare,
una luce opaca cominciò a brillare imperterrita nei suoi occhi,
aventi all'interno un arcobaleno,
quell'arcobaleno.
SILENCE'S CORNER!
Ci ri-sono!
E io funziono così! Posto tutto di botto, di colpo.
Scrivete che ne pensate, così capisco cosa devo migliorare (:
Grazie per aver letto,
Baci,
-Silence;