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Autore: livia    23/09/2010    2 recensioni

Questo è un racconto che può essere definito autobiografico-fantastico, poiché mescola elementi della mia vita reale con altri inventati di sana pianta, e conditi con alcune delle ricette di cucina che amo di più. Non è una fan-fiction, ma si può dire che alcuni personaggi sono una vera "citazione" di altri ben noti, che sono sicura riconoscerete benissimo....
Ciao,
Livia
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'indomani mi sveglio di buon'ora e quando Alain passa a prendermi sono già pronta da diverso tempo. Con ieri sera le cosa tra noi sono cambiate: non stiamo insieme come si era augurata la nonna, ma siamo molto più che amici, e anche se sono tante le cose che vorrei dirgli penso che per il momento sia tutto perfetto così.
Decido quindi di godermi questo silenzio mentre lui guida – un po' troppo da poliziotto, devo dire! - lasciando che il mio ginocchio sinistro si sposti sempre più verso destra per essere più vicino alla sua mano quando cambia di marcia...E com'è che mi sembra che anche la sua mano faccia lo stesso spostamento verso il mio ginocchio tutte le volte che si appoggia sul cambio?
Mentre lui va a parcheggiare appena fuori dal paese faccio una rapida corsa all'internet point, con l'intenzione di non trascorrerci un minuto di più del tempo necessario a spedire il mio lavoro a Giampaolo. E' proprio una sua e-mail che vedo appena entro nella mia casella di posta elettronica:
“Livia, hai davvero superato ogni aspettativa! La traduzione è una bomba, anche meglio dell'originale...e devo dire che mi è piaciuto un bel po' anche quel tuo “Racconto Provenzale” che mi hai mandato...”
Cavolo! Gli ho spedito anche quello, accidenti alla mia testaccia!!!
“Niente di eccezionale, beninteso, ma vi si intuisce una grande potenzialità narrativa che mi ha lasciato piacevolmente stupito, e a questo punto direi proprio che sarebbe interessante parlarne con più calma. Tra due giorni esatti, alle dieci e mezzo nel mio ufficio: non so cosa tu stia combinando lassù, mia cara Livià, ma le tue ferie sono irrimediabilmente revocate. Non tentare di darti alla macchia com'è tuo costume: se non avrò una tua risposta tra due ore comincerò a bombardare di chiamate il numero di tua nonna: in fondo sei tu che me lo hai lasciato per le emergenze...A dopodomani! Giampaolo”
  
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