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Autore: ladyElric23    23/09/2010    4 recensioni
"“Mi-mi dispiace,credo di aver sbagliato indirizzo…” balbettai.
“Chi cercava?” mi chiese,poggiandosi alla porta aperta.
“Cercavo il signor Robert Downey jr…”
“Ma sono io!”
“…Ah…” non riuscii ad aggiungere altro.
D’accordo, pensai, magari, nonostante l’apparenza, quell’uomo la sapeva lunga.
Magari poteva risultare una persona educata e professionale…
“Oh cazzo!!”
…Ecco,appunto." [fanfic a 4 mani con Flagiu_Mustang]
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Come promesso questo capitolo è dedicato alla persona che ha indovinato tutti i nomi dei personaggi dello scorso capitolo. The winner is… *rullo di tamburi*…sere9!!!! Congratulazioni cara! Cioè, oggettivamente non hai vinto niente, ma noi ti dedichiamo questo capitolo, con tutto il nostro affetto. *abbraccia virtualmente sere*.

 

Ma un ringraziamento particolare anche a  Raven_95, cieli_neri e Ilaria1993, per aver recensito e per aver partecipato al nostro gioco! ^^ Tutte voi avete sbagliato solo un nome, ragazze. D: che sfortuna maaaan!! *Kirk Lazarus mode on* xD

 

E adesso sveliamo i nomi di questi bei ragazzi: Heath è ovviamente Heath Ledger, che fa OVVIAMENTE coppia con Jake Gyllenhaal. *Brockeback Mountain :Q__*; i due fratelli sono Jared Padalecky e Jensen Ackles, interpreti di Supernatural, telefilm che io amo!; il biondissimo Lee è davvero Lee Ryan, e si, Ewan McGregor *ama* è davvero il ragazzo di Jim “Matto” Carrey. XD Tobey è Tobey Mcguire, in cui, citando cieli_neri, in “Wonder Boys” si shippa che è un piacere con Rob! xD  Ben è ovviamente il mio amato Ben Stiller, maaaaannn!!! Io amo quell’uomo! 

Ma adesso veniamo ai personaggi che vi hanno messo più in crisi: primo tra tutti, il moro dallo sguardo sexy, che non era Adam Brody, come ipotizzato dalla maggior parte di voi, ma il sessissimo Adam Lambert (andate a vedere i suoi video su youtube per credere! Soprattutto “For Your Entertainment” *_*) e Hayden è Hayden Christensen.

 

 

Grazie ancora per aver partecipato, ci siamo divertite molto a giocare con voi. ^^

Ma adesso vi lascio a questo capitolo, che è meglio. xD

Buona lettura, ci vediamo in fondo. ^^

 

 

 

Capitolo 5.

 

 

Con l’inizio della musica tutti si radunarono al centro della stanza, chi per propria volontà, chi trascinato da Jim.

“Da bravi, tutti in fila dietro di me!” urlò lui, facendo formare così alle sue spalle un trenino che si muoveva a ritmo di musica.

Guardai l’ultimo della fila –non chiedetemi il nome, non lo ricordo- che muoveva i fianchi e emetteva strani urletti eccitati…

Decisamente poco etero.

Proprio mentre nella mia testa si stampava, a caratteri cubitali, un “ Io non parteciperò mai a questa dimostrazione di ambiguità sessuale”, Jude mi prese la mano –mi ha preso la mano?!- e mi ritrovai, non so come, attaccato ai suoi fianchi.

Oh beh, non è poi così tanto male, suppongo…

Dopo due giri della taverna, in cui mi limitai a seguire la fila (no, mi rifiuto di fare anche quelle mossette ridicole!), sentii qualcosa poggiarsi sul mio fondoschiena…

Una mano.

Una mano?!

Sentii due dita darmi un pizzicotto, e con uno scatto in avanti mi allontanai da quella presa, finendo quasi in collo a Jude.

Ma che diavolo…?

Mi voltai per vedere il volto del mio molestatore, e chissà perché non mi stupii più di tanto quando realizzai che era Ben, adesso intento a farmi l’occhiolino e ad inumidirsi lascivamente le labbra.

Oh cazzo.

Un brivido mi scese lungo la schiena, mentre mi chiedevo cosa gli stesse passando per la testa.

Come se non fosse ovvio.

Con sguardo atterrito tornai a fissare la nuca di Jude.

Ouch.

Un'altra volta?!

“Ahm.. Jude… Abbiamo un piccolo problema qui, posso passare davanti?” chiesi esasperato al suo orecchio, con un tono di voce di parecchie ottave più in alto del normale.

“Robert,ma cosa..?” ma prima che potesse finire la frase l’avevo già superato, precedendolo nel trenino.

E nonostante la musica lo sentii benissimo pronunciare uno scocciato “Benjamin Stiller! Quante volte ti ho detto di non provarci con i miei amici?! Specialmente con lui!”.

Non so perché, ma quella sua premura nei miei confronti mi rincuorò…

 

Per fortuna una volta finita la canzone il trenino si disperse, consentendomi di porre qualche metro di distanza tra me e Ben.

Per quei tre infernali minuti avevo avuto il terrore che allungasse casualmente le mani attorno a Jude, raggiungendo il mio povero didietro.

Anche se probabilmente lui lo avrebbe fermato in tempo…

Ora che ci pensavo, senza dubbio doveva averci provato.

Comunque sia, preferii non pensarci più.

Decisi che per il mio bene sarebbe stato molto meglio rilassarmi, stargli lontano, andare a bere un buon drink, godermi la festa e… Ancora stargli lontano.

 Mi avvicinai al piano bar e mi servii un Martini molto secco.

Dopo poco mi si affiancò un ragazzo biondo –anche il suo nome era perso nella nebbia dentro la mia testa- che si prese una birra dal piccolo frigo nell’angolo e iniziò ad osservarmi incuriosito.

Oh, ti prego no, non un altro…

“Ehi!” attacca bottone, con un sorriso.

In cuor mio mi ritrovai a sperare che non avesse intenzioni strane e soprattutto esplicite quanto Ben.

“Ciao…” risposi atono.

“Scusa la domanda, forse ti sembrerà strana, ma…Rock o Pop?”

…Come?

Chi è questo tipo? E cosa crede di fare, ponendo domande strane al primo che incontra? E soprattutto… Cosa si è fumato prima di parlare con me?!

Non sapendo cos’ altro fare, mi limitai a rispondere.

“Rock!”

“Bene…Rosa o blu?”

Decisamente,quello era un tipo strambo.

“Blu…” risposi, sempre più perplesso.

“ Borchie o paillettes?”

“Nessuna delle due…”

“Meloni o banane?”

…Meloni o banane?

Lo fissai interrogativo.

“…Ok, facciamo così… Angelina Jolie o Brad Pitt?”

Bene, con questa ultima domanda torniamo all’ipotesi della droga!

“Angelina…”

“Oh, grazie al cielo! Allora non sono l’unico qua dentro a preferire una bella gnocca ad un palestrato!”mi rispose, dandomi una pacca sulla spalla.

Oh.

È un etero.

Grazie, Signore, prometto di andare in chiesa tutte le domeniche d’ora in poi!

Beh, forse solo una volta ogni tanto.

Forse.

 

Il ragazzo si ripresentò come Jensen, mi strinse nuovamente la mano e cominciammo a parlare.

È stranamente piacevole passare del tempo con un semi estraneo, quando l’altro non è interessato solamente al tuo didietro…

Tra un bicchiere e l’altro passò una buona mezz’ora, durante la quale il resto degli invitati si cimentò a turno in improbabili riadattamenti di canzoni famose (inutile menzionare gli artisti più gettonati: Madonna, Backstreet Boys, Village people… ); nel mio angolo tranquillo potevo godermi lo spettacolo, commentando con il mio nuovo amico le esibizioni e scambiando con lui sguardi di terrore misto a divertimento ad ogni acuto particolarmente stonato.

“…E quindi cosa ti porta qui, nel bel mezzo di questa gabbia di matti?”

“Sono amico di Jude, andiamo in palestra insieme.” risposi.

“Vi invidio! Adesso che ho ereditato il negozio di mio padre non trovo più il tempo per andarci…”

Cioè… Questo ragazzo si sta lamentando perché non ha il tempo per massacrarsi la schiena?!

…Perché?!

Decisi di evitare la domanda.

“Il negozio di tuo padre?”

“Si,un negozio di articoli per la caccia. Sai, la caccia è una tradizione di famiglia!” mi rispose sorridente.

“Anche tuo fratello lavora li?”

“Si,abbiamo cominciato insieme dopo che nostro padre ci ha lasciati, e abbiamo fatto anche parecchia pratica sul campo… Modestamente, adesso riusciamo a cacciare praticamente qualsiasi cosa!” terminò con un ghigno compiaciuto.

Non feci in tempo ad aprire bocca che suo fratello Jared si fiondò in mezzo a noi, precipitandosi giù dal palco dopo essersi appena esibito.

In un attimo, mi infilò in mano uno dei due microfoni che si era portato, urlando nell’altro:”E adesso attenzione, il nostro nuovo amico ha deciso di cantarci una canzone!”.

Un applauso scrosciante si alzò dagli altri, mentre lo sguardo divertito di Jude incrociava il mio,alquanto sconvolto.

Cantare,io?! Ma scherziamo?! Non canto neanche sotto la doccia, figuriamoci davanti a un pubblico di maschi ipereccitati!

Guardai ancora Jude, supplichevole, ma lui non mi aiutò ad uscire da quella situazione.

“Ragazzi,io non so cantare” provai a dire, ma il coro di protesta che si levò mi fece intuire che a loro non importava.

Mi correggo… Mi trovo davanti ad un pubblico di maschi ipereccitati ed esigenti!

Per fortuna Jensen, ancora di fianco a me, prese in mano la situazione.

Dopo aver recuperato il secondo microfono salì sul palco,facendomi segno di seguirlo, e iniziò a parlare col piccolo pubblico di fronte a lui: “Allora gente, vi sono mancato?”.

Un urlo collettivo di approvazione si alzò in risposta. Decisamente, quel Jensen sapeva come intrattenere le persone.

“Siete carichi? Spero di si, perché sto per esibirmi con la mia canzone!”

Vari urletti si alzarono dalla sala, mentre un “Jensen sei troppo figo!” arrivava alle mie orecchie.

“E non è tutto!” proseguì lui, “questa sera avrò l’onore e il piacere di cantarla insieme ad un ospite d’eccezione, signore e signori un bell’applauso per…Robert!”.

Seguì un nuovo scroscio di applausi,mentre io pregavo con tutto il cuore che non fosse una canzone troppo difficile, troppo ridicola o troppo sconosciuta.

Jared fece partire la musica, e l’applauso si spense.

Rock!

Era rock!

E per di più,era una canzone che conoscevo, anzi, una delle mie preferite: Eye of the tiger!

Cavolo, io amo Jensen!

…In senso metaforico,s’intende.

 

Risin' up, back on the street 
Did my time, took my chances 
Went the distance now I'm back on my feet 
Just a man and his will to survive 
So many times it happens too fast 
You trade your passion for glory 
Don't lose your grip on the dreams of the past 
You must fight just to keep them alive 

 

Continuavo a fissare Jensen mentre pronunciava le prime parole della strofa.

Dovetti ammettere che ci sapeva proprio fare…

Si muoveva sul palco con disinvoltura tale da farmi quasi dimenticare di avere un pubblico davanti.

Quasi.

Mentre le parole scorrevano sul display davanti a noi, l’ansia continuava a crescere dentro di me, in attesa di “deliziare” tutti con le mie alquanto dubbie doti canore.

Ok Robert, calmati… Un bel respiro… Adesso tocca a te… Oh cazzocazzocazzocaz…



It's the eye of the tiger 
It's the thrill of the fight 
Rising up to the challenge of our rival 
And the last known survivor 
Stalks his prey in the night 
And he's watching us all 
With the eye of the tiger 

 

Avevo tenuto gli occhi chiusi, concentrandomi sulle parole che già conoscevo, per non  bloccarmi davanti alla reazione del pubblico,qualsiasi essa fosse stata.

Nei due secondi che seguirono la strofa, però, l’entusiasmo dei ragazzi non si era affatto spento, e anzi risuonava fragoroso per tutta la sala.

Che avessi un talento nascosto come cantante?

Non lo avrei mai creduto fino a quel momento, ma le urla di approvazione che si levarono mi fecero pensare di si.

Decisamente,stava iniziando a piacermi…


Face to face, out in the heat 
Hangin' tough, stayin' hungry 
They stack the odds still we take to the street 
For the kill, with the skill to survive 

 

 
Risin' up, straight to the top 
Had the guts, got the glory 
Went the distance, now I'm not gonna stop 
Just a man and his will to survive 

Ci stavo veramente prendendo gusto!

Gli ospiti seguivano tutti le nostre parole, qualcuno si cimentava in un ballo-attira-maschi-ipereccitati di dubbio gusto, e Jude…

Oh.

Jude.

I fianchi di Jude.


It's the eye of the tiger 
It's the thrill of the fight 
Rising up to the challenge of our rival 
And the last known survivor 
Stalks his prey in the night 
And he's watching us all 
With the eye of the tiger 

 

Qualcuno avrebbe dovuto dirgli di smetterla, se non voleva essere sbattuto contro un muro.

Ma a quanto pare nessuno faceva caso a lui.

Nessuno a parte me,si intende.



The eye of the tiger 

 

Un’ ultima frase, e la canzone era già giunta al termine.

Alla fine mi era piaciuto così tanto che non mi ero neanche accorto di quei lunghi minuti che passavano.

Io e Jensen improvvisammo un lieve inchino, e la folla (folla?) esplose in un applauso finale, mentre sentivo distintamente Jude che urlava un “Braviiii!!!”.

Quindi scendemmo dal palco, mentre Jensen mi uccideva una spalla con una “leggera” pacca molto virile.

Soffocando una smorfia di dolore con un sorriso, mi avvicinai alla grande portafinestra che dava sul giardino, in cerca di un po’ d’aria fresca dopo tanto movimento.

Pensai vagamente di aver sete, e immediatamente un bicchiere di Martini mi si materializzò davanti.

Il mio volto assunse un’aria interrogativa, dopodiché una voce alle mie spalle mi sorprese.

“Ho pensato che avresti avuto sete…”

Sapevo già di chi si trattava.

“Grazie,mi conosci bene” risposi a Jude con un sorriso, mentre la mia voce usciva bassa e velata.

Sorrise appena di rimando, increspando lievemente le labbra, creando una leggera fossetta all’angolo della bocca, mentre mi rivolgeva un “Ti faccio vedere il giardino, ti va?”.

“Va bene…”

Bevvi un sorso del Martini e lo seguii fuori.

Mi fece strada sul vialetto in pietra che si snodava intorno alla casa, deviando poi sul prato ben curato, verso un piccolo gazebo circondato da grosse fioriere ricolme di rose.

Per l’occasione, qua e là erano stati posti dei lumini di vari colori, che irradiavano una luce soffusa per tutto il giardino.

Era davvero molto bello.

E si, neanche il giardino era male, si vedeva che Jude aveva gusto.

“Grazie per essere venuto, Robert. Sono stato contento di vederti” mi disse improvvisamente, poggiandosi con la schiena a una delle colonne del gazebo.

Gli sorrisi cortese.

“Grazie a te per avermi invitato semmai. Ci conosciamo da così poco… Mi sto divertendo molto stasera” gli dissi, per poi chiedergli “Ti da noia se fumo?”.

“No, fai pure… E comunque, anche se non ci conosciamo bene, sento come un’istintiva sintonia tra noi…Spero che anche per te sia lo stesso.”

La sua voce era bassa, quasi sussurrava, come se tutto quello che stava accadendo fosse un segreto, un piccolo momento solo per noi due.

Il fumo che espiravo descriveva forme irregolari e sinuose nell’aria.

“Si,anch’io provo la stessa cosa… Non saprei bene come spiegarlo, in genere non mi capita di aprirmi in questo modo con il primo ragazzo che passa…” risposi con un sorriso.

I suoi occhi avevano un non so che di magnetico, non riuscivo a smettere di fissarli.

Lui, con lo sguardo ancora inchiodato al mio, mi prese la sigaretta dalle dita e se la portò alle labbra.

Inspirò una lunga boccata di fumo, per poi rilasciarlo lentamente.

Per un istante ci studiammo a vicenda, senza dire una parola.

Poi lui riprese: “Neanche se quel ragazzo ti aiuta a medicarti dopo una brutta caduta?”

Feci finta di pensarci un attimo, e mi avvicinai di un passo.

“No…”

“Neanche se ti fa fare due risate scandalizzando le vecchiette?”

Ridendo, staccò le spalle dal muro, avvicinandosi di un passo a me.

“No…”

La sigaretta era dimenticata tra le sue dita.

“Neanche se ti bacia in questo modo?”

La distanza fra noi ormai era quasi inesistente, tanto che sentivo il suo respiro caldo sulle mie labbra.

Volevo solo che annullasse quella futile distanza che ancora ci separava.

E così fu.

Fece scivolare una mano sul mio collo, fin sulla mia nuca, e mi attirò verso di se, annullando quei pochi centimetri che ci distanziavano.

Le sue labbra avevano il sapore della vaniglia, al quale adesso si era mischiato il gusto forte del tabacco: mi piaceva,decisamente.

Insomma, tutto di lui mi attirava; l’aspetto, il sorriso, il carattere solare, perfino i suoi amici… Sarebbe stato tutto perfetto, se non mi fossi improvvisamente ricordato del motivo per cui lo avevo conosciuto.

Hugh, il suo ragazzo con due H, mi aveva chiesto di pedinarlo.

Il suo ragazzo.

Questo pensiero mi fermò, costringendomi a tirarmi indietro quando lui cercò di approfondire il bacio, ma la sua mano era ancora sul mio collo, e quindi eravamo ancora molto vicini.

Troppo vicini.

Se avesse riprovato a baciarmi, ero sicuro che avrei ceduto.

“A cosa pensi?” mi chiese

“A… a te  e al tuo ragazzo”

Emise un sospiro amareggiato, mentre portava la sua fronte a contatto con la mia.

“Con Hugh le cose vanno male da mesi, io sto pensando di las...”

“Non credo di essere la persona più adatta per non farti pensare a lui” risposi

“Ti sbagli, non lo faccio per dimenticarmi dei miei problemi… io…” fece una breve pausa, esitante, come per trovare le parole da dire. “Mi hai stregato, Robert”.

 

 

 

To Be Continued…

 

Si, so cosa state pensando, siamo sadiche! Vi lasciamo sulle spine! xD Davvero, non è cattiveria, ma ci viene naturale! xD

E dopo mesi dall’ultimo aggiornamento, personalmente sentivo che c’era bisogno di un po’ di suspance. Non credete anche voi? *si ripara  dietro un tavolo per evitare i coltelli tirati dalle lettrici*

Che posso dire di più? Ringrazio la mia collega per aver trovato il tempo di scrivere questa storia, oltre che per indaffararsi per cucire i nostri vestiti. Grazie collega, “fa una bella differenza  per me avere qualcuno su cui poter fare totale affidamento!” [cit. non puramente casuale di un fio di nostra conoscenza! xD].

Ma adesso veniamo a noi, care lettrici; vi è piaciuto questo capitolo? Ve lo aspettavate così?  Fateci sapere.

 

Ah, dimenticavo, la scelta di “Eye of the Tiger” non è casuale! xD per prima cosa ad entrambi gli attori piace la musica rock, ma soprattutto… guardate questo video, che io non so come descriverlo! xDDD

http://www.youtube.com/watch?v=R0Fz_egtEgc

amo quest’uomo!!! xDDD ahahah

 

 

Adesso vi salutiamo, con la promessa di postare il prossimo capitolo non appena sarà pronto.

Ciao a tutti!!

Baci,

ladyElric92 & Flagiu_Mustang

   
 
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