Chapter 2-[NEW HELL]


24 Novembre 2012,ore 10.30 a.m.-Strade di Dite
Sono passati ormai 3 giorni dal casino.Del sole non c'è traccia.Solito cielone rosso scuro che caratterizza Dite.
In quel momento Kuro stava passeggiando per le strade del suo quartiere.Dati i continui crimini che si stanno susseguendo,non è molto sicuro uscire,soprattutto per qualcuno che non è un Reaper oppure che non ha scoperto di esserlo.Kuro infatti non era ancora consapevole del  suo potere e nemmeno io,solo che volevo vedere cosa combinava.
Portava ancora quella stupida divisa scolastica...Ma che diavolo la indossa ancora?!Ormai non esiste più nessun istituto in città.Bah,forse vuole solo mantenere quel briciolo di dignità che aveva prima...
Un paio di kilometri dopo si addentrò in uno dei parchi della città.Gli alberi erano spogli ed è superfluo dire che i ruscelli che lo attraversavano erano pieni di sangue.La terra sembrava piuttosto arida eppure,con tutto quello che era successo,era insolitamente pulita.No un mozzicone,no una cartaccia fuori posto.Si sedette su una panchina rotta,con il suo lettore mp3 e guardò per un attimo il cielo,dopodichè estrasse un libro.La Metamorfosi di Kafka,gran bel libro,soprattutto se pensi al contesto di questi avvenimenti.Lesse per circa 20 minuti,finchè 3 ragazzi,con aria minacciosa,si avvicinarono.I vestiti che avevano erano eleganti e si capiva che non erano di loro prorietà.Non si addicevano a facce del genere.Il primo era particolarmente fisicato,non come un comune umano.Più o meno 2 metri e 30 e sarà stato almeno 160 kilogrammi,ma di muscoli.Era sicuramente un Reaper.Questo,seguito dagli altri 2 tirò una spinta a Kuro.Lui finì contro l'albero e il delinquente spaccò la panchina con un pugno.Il ragazzo si alzò un po' acciaccato,ma nulla di grave.Nel mentre,si avvicinò uno dei 3 ragazzi,il più magro,che gli puntò un coltello alla gola:
<< Dammi i soldi,moccioso!Oppure smetterai di parlare! >>
Kuro era terrorizzato.Indietreggiava piano piano sperando che non gli fosse fatto del male.
<< N-Non ho niente con me...G-Giuro...Solo questo libro e questo vecchio mp3 >>
Da dietro arrivò un secondo ragazzo,mentre quella specie di energumeno era seduto sulle macerie della panchina a guardare il tutto.
<< Stronzetto,dove pensi di andare?!Non hai capito che con noi capiti male! >>
Spinse Kuro contro l'altro ragazzo,che gli fece un lieve taglio sul braccio col coltello.Il gigante si alzò.
<< Tu manchi di rispetto a noi,mezza-sega!Non hai capito che vai solo in contro alla morte! >>
<< Ma ve l'ho detto!Non ho niente con me!Se volete prendete l'mp3!Ve lo lascio! >> replicò Kuro.
Il gigante lo prese per il collo e lo sollevò.
<< Venite dietro di me,raga!Questo lo sistemo io! >>
Un fulmine cadde vicino a loro,per un attimo la temperatura si alzò a diverse migliaia di gradi centigradi,causando ustioni ai 3 criminali.Questi scapparono il più in fretta possibile...Anche se mi sembrava che il tempo andasse a rilento.Addirittura il fulmine è stato percepibile dall'occhio di tutti quanti,eppure la velocità di uno di questi dovrebbe essere da un terzo a un decimo della velocità della luce...
Kuro cadde a terra piuttosto scosso e si toccò per sentire se era ancora intatto.Dopo si mise una mano a coprire il taglio.Si rialzò,racolse mp3 e libro e se ne andò di corsa.Mentre correva si sciolse una bandana che aveva legata al polso e se la fasciò sul taglio.Tornò a casa.
In casa era da solo con sua sorella.Beh,sempre trovata piuttosto attraente,una ragazza con i capelli corvini,occhi blu ghiaccio,magra,alta e con le curve al posto giusto...Se non sbaglio ha circa 18 anni.Comunque,pur essendo in un certo senso uno "stalker",non dovevo spiare lei che faceva il bagno(e nemmeno ne sarei stato capace),ma seguire Kuro.Per quanto riguarda la famiglia,erano morti durante il "trapasso".
Arrivato in casa fuggì in camera.Si tolse la fascetta dal braccio e notò che il taglio era sparito.Strano,ma ormai tutto era possibile.Pensai subito che il suo potere fosse la guarigione immediata o l'immortalità.In un certo senso è anche questo,ma non al 100%.Aveva qualcosa di meglio.